| | | OFFLINE | Post: 839 | Città: ROMA | Età: 37 | Sesso: Femminile | |
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24/01/2009 16:09 | |
Le crociate nel XII - XIII secolo e oltre Il regno di Gerusalemme e i principati adiacenti non si possono certo considerare delle semplici entità politiche "occidentali", ma non sono mai neppure riusciti a divenire entità politiche "orientali". Rispetto all’Occidente, essi non hanno mai acquistato autonomia né spirituale, né economica, né politica, né militare. Del resto, non l’hanno mai cercata: al contrario! Essi avevano bisogno del papato e della Cristianità latina per mantenere la loro legittimità storica; dei pellegrini occidentali, che assicuravano loro - al pari dei mercanti latini - i legami con la madrepatria e la giustificazione così spirituale come economica; di periodici aiuti militari dall’Europa contro un Islam in via di riorganizzazione e di consolidamento. L’organizzazione delle grandi crociate del XII e del XIII secolo, scandisce la crisi e l’agonia dei principati franco-siriaci. Tutte quelle spedizioni, nonostante vi prendessero spesso parte i più grandi sovrani della Cristianità, si conclusero con più o meno clamorosi fallimenti e costituirono in tutto o in parte delle manovre diversive rispetto al dichiarato scopo primario della difesa o del recupero della Terrasanta. La seconda crociata (1147-48) si organizzò in seguito alla caduta di Edessa nelle mani dell’atabeg ("governatore") di Aleppo e Mosul; fu predicata dallo stesso Bernardo di Clairvaux, guidata dai re Corrado III di Germania e Luigi VII di Francia ma s’infranse sotto le mura di Damasco, logorandosi in un assedio tanto assurdo (i Damasceni avrebbero potuto essere degli alleati contro l’atabeg) quanto vano. La terza crociata ebbe la sua principale causa nella commozione in Europa sollevata dalla riconquista musulmana di Gerusalemme effettuata nel 1187 da un grande condottiero curdo al servizio del califfo di Baghdad, Salah ed-Din (che noi conosciamo come "il Saladino"). L’impresa, guidata dall’imperatore Federico I, dai re di Francia Filippo II Augusto e d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone, si concluse con un nulla di fatto. L’imperatore morì in viaggio e i due sovrani di Francia e Inghilterra - peraltro rivali fra loro - si limitarono a dare un contributo alla riorganizzazione del regno crociato con una nuova capitale nella città portuale di Acri e permisero la fondazione di un nuovo regno crociato nell’isola di Cipro.
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