CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

Dal servizio al potere

Ultimo Aggiornamento: 25/01/2009 08:52
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.293
Sesso: Maschile
25/01/2009 08:51
 
Quota

Conseguenze

Quando una religione assume il potere diventa inevitabilmente intollerante e persecutrice. I secoli di Gregorio VII e di Innocenzo III furono tra i più segnati dalla piaga della violenza ecclesiastica. Come dicono Thomas e Gertrude Sartory:

«Nessuna religione del mondo (non una nella storia dell’umanità) ha così tanti milioni di persone di idee e di fede diversa sulla coscienza. Il Cristianesimo è la religione più omicida che si sia mai avuta. Con ciò devono vivere i cristiani di oggi, essi devono "dominare" un tale passato» (9).

Hans Küng ha così descritto la situazione:

«Con le persone ritenute degne di dannazione, destinate al fuoco dell'inferno, si procedeva con la spada, la tortura e soprattutto il fuoco, affinché con la morte del corpo nell'aldiqua potesse, forse, ancora salvarsi l’anima nell’aldilà. Conversioni coatte, roghi degli eretici, pogrom degli ebrei, crociate, caccia alle streghe in nome di una religione dell'amore, che sono costati milioni di vite umane (nella sola Siviglia in quarant'anni sono state bruciate dall'Inquisizione quattromila persone). ... la Chiesa stessa, con un'autorità usurpata, ancora prima dell'apparizione del "Giudice universale" ha voluto esercitare il giudizio di Dio. E purtroppo neppure i Riformatori ... hanno risparmiato la persecuzione violenta agli increduli, agli ebrei, agli eretici e, in particolare, ai "fanatici"» (10).

Tutto ciò non sarebbe mai accaduto se la chiesa non si fosse trasformata in un luogo di potere.

FIGURE RIFORMATRICI

I secoli XI-Xlll furono dunque tra i più bui della storia della chiesa. Anche in questi secoli, tuttavia, non mancarono figure diverse. Tra essi citiamo due contemporanei: Valdo (seconda parte del XII secolo, fino agli inizi del XIII) e Francesco d'Assisi (1182-1226). Il primo visse nel sud della Francia mentre l'altro in Toscana, ma la loro esperienza è per molti versi simile. Entrambi furono molto ricchi ed entrambi incontrarono il Cristo dei Vangeli che trasformò radicalmente la loro vita. Entrambi rinunciarono alle ricchezze, dedicandosi alla predicazione del Vangelo, esaltando i valori della povertà e della mansuetudine.

Valdo

Valdo era «un uomo ricco, molto probabilmente un mercante e non certo un piccolo rivenditore ma un grossista, che ha vasti interessi ed ha le mani in pasta anche nelle vicende politiche ed amministrative della curia, come certi imprenditori del giorno d'oggi abituati a lavorare nel sottogoverno. Ricco, è naturalmente criticato; si dice che eserciti anche l'usura, sia cioè sfruttatore della povera gente» (11).

E' intorno agli anni 1170 -1180 che Valdo vive l'esperienza della conversione. Come sia avvenuto non si sa con certezza. Un cronista narra che sia cominciata ascoltando un menestrello che cantava la storia di un nobile il quale aveva rinunciato a tutto per andare in Terra Santa e che, ritornato sfinito dai patimenti, viene lasciato morire in un sottoscala senza che nessuno lo riconosca. Valdo avrebbe visto in questa vicenda l'immagine della propria vocazione. Che sia andata così o, come dicono altri, attraverso un colloquio con un teologo o in seguito alla morte improvvisa di un amico, non è certo; quello che importa è che Valdo abbia riscoperto il Vangelo decidendo di seguirne gli insegnamenti e di renderne testimonianza agli altri. Fa quindi tradurre parte dei Vangeli nella lingua del popolo e rinuncia alle proprie ricchezze donandole ai poveri, dopo avere provveduto alle necessità della propria famiglia. Il voto di povertà era abituale nella società medievale. «Nel caso di Valdo c'è però qualcosa di particolare. Anzitutto egli non entra in convento, resta laico, e lo fa intenzionalmente; in secondo luogo, sembra dare alla sua povertà non il carattere di un'opera meritoria ma di un gesto di contestazione. Narrano le cronache che, quando distribuì gli ultimi suoi averi e la gente, accorsa davanti a casa sua, lo prendeva in giro per il suo gesto egli avrebbe detto: "Cittadini e amici ... non sono matto come credete, ma mi sono vendicato dei nemici che mi opprimevano rendendomi più amante del denaro che di Dio; questo ho fatto per me e per voi; per me affinché se d'ora innanzi posseggo ancora qualcosa mi possiate dare del matto, per voi affinché impariate a mettere la vostra speranza in Dio e non nelle ricchezze ..."» (12).

L’esempio di coerenza evangelica di Valdo sarebbe stato seguito da altri che si sarebbero uniti a lui. Ben presto, tuttavia, sarebbero sorti dei contrasti con la gerarchia che avrebbe portato alla sua scomunica, non per deviazioni dottrinali, ma perché costoro si arrogavano un diritto che l'autorità vescovile avrebbe voluto riservare a sé: quella di predicare la Parola di Dio. Per questo motivo Valdo e i suoi compagni saranno perseguitati, cacciati dalla loro patria e costretti a nascondersi. Sopravviveranno però per secoli mantenendo alta la fiaccola del Vangelo.

Francesco d'Assisi

La vicenda di Francesco è molto più conosciuta. Come Valdo rinuncia anch'egli alle ricchezze e, in mezzo a una chiesa abbagliata dalla potenza e dallo sfarzo, diventa testimone della semplicità del Vangelo. A differenza di Valdo, Francesco riesce a restare nell'ambito della chiesa di cui diventa uno dei santi più leggendari e amati, nonché il simbolo involontario di una realtà che egli aveva invece profondamente contestato. Di lui vogliamo ricordare soltanto un episodio. In un'epoca in cui molti cristiani, con le crociate, vanno in Oriente per combattere contro i musulmani che occupano la Terra Santa, Francesco vi si reca armato soltanto del desiderio di proclamare il Vangelo. Accompagnato da frate Illuminato, entra negli accampamenti nemici e, fatto prigioniero, viene condotto alla presenza del Sultano. Questi, stupito dalla semplicità e dal coraggio di quei due, li ascolta con simpatia e permette che predichino ai suoi soldati. I due frati non hanno tuttavia molto successo: i saraceni li ascoltano volentieri, solo finché non toccano apertamente Maometto, «perché li percuotono ampiamente. Nonostante ciò, la missione non risulta del tutto negativa: per la prima volta infatti i saraceni incontrano dei cristiani che usano verso di loro la persuasione e la dolcezza senza cercare di sottometterli o di ucciderli» (13).

Era dunque possibile, anche nei secoli del Medioevo, concepire una chiesa che realizzasse la sua missione al di fuori di qualsiasi logica di potere, attraverso un servizio che fosse veramente tale, disponibile alla ricerca dell'altro, disarmato e mansueto. Ma questa, a parte poche eccezioni, è rimasta solo una possibilità. La presenza di figure quali quelle di Valdo e Francesco rende poco scusabili gli altri. Costoro dimostrano che anche nei secoli passati era possibile avere la percezione di valori che non dovevano essere dimenticati perché rappresentano l'essenza stessa della fede cristiana.

Conclusione

La situazione all'interno della Chiesa Cattolica attuale è un fatto noto. I secoli di Gregorio VII e di Innocenzo III sono passati. Il papato appare oggi, dopo aver perduto contro la propria volontà il potere temporale diretto, come un paladino della libertà e dei diritti umani. Tuttavia, solo in questi ultimi mesi la gerarchia cattolica italiana sta cominciando a comprendere il bisogno di separare la sua sfera di azione spirituale da quella più specificamente politica. Soltanto in questi giorni, mentre scriviamo, stiamo assistendo alla scomparsa di un partito politico che aveva ogni diritto di esistere ma che non doveva essere sostenuto in quanto tale dalla gerarchia. La Chiesa Cattolica non ha cessato ancora del tutto di servirsi del potere dello Stato per sostenersi e propagare le proprie convinzioni. Ne sono un esempio il sostegno finanziario ottenuto con l'«otto per mille» dell'Irpef che riceve attraverso le strutture impositive pubbliche, e la possibilità concordataria che ha di insegnare la sua fede grazie alle strutture scolastiche e al finanziamento dello Stato.

Sul piano interno, poi, la compagine direttiva continua a costituire un gruppo autonomo dalla comunità dei credenti. Questi sono oggi rivalutati in molti modi e sono chiamati a collaborare con la gerarchia in molte maniere ma non sono affatto nelle condizioni di determinare la nomina delle loro guide spirituali. I sacerdoti continuano a essere nominati dai vescovi, i vescovi dal papa e il papa dai cardinali che lui stesso ha nominato come ha fatto con i vescovi. Così la gerarchia si perpetua per cooptazione sotto l'autorità suprema dello stesso pontefice. Ma la chiesa fondata da Gesù non era così.

Come dicevamo all'inizio di questo studio, la storia passata non deve essere dimenticata. Conservare la memoria del passato non significa però soltanto ricordare mnemonicamente, significa ricordare attraverso l'esperienza concreta della vita. La storia è «maestra di vita» dice un detto molto conosciuto. Ma è anche vero che ha pochi allievi disposti ad ascoltarla. Una lezione che dobbiamo apprendere è che la deviazione dalla verità all'errore non avviene, in genere, repentinamente. E spesso non avviene volutamente. Molte volte il male si insinua nella chiesa grazie ai buoni propositi di quanti vogliono sostenerla, percorrendo vie diverse da quella indicata da Gesù. La trasformazione della chiesa in un organismo accentratore e autoritario è avvenuta proprio per difenderla dalle eresie e dall'asservimento ai poteri di questo mondo. Ma la via scelta non è stata quella della croce. Bisogna che in ogni nostra scelta la croce rimanga il punto di riferimento con la serena fiducia che, come Francesco diceva ripetendo un insegnamento di Cristo, «è morendo che si risuscita a vita eterna».

Pedro

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 19:19. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com