CRISTIANI   Nelle mani del Padre

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SPERO NELLA TUA MISERICORDIA

Ultimo Aggiornamento: 03/02/2009 21:18
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03/02/2009 21:02
 
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SPERO NELLA TUA MISERICORDIA  PREGHIERE

Preghiere e invocazioni di monaci siriaci

FIGLIE DI SAN PAOLO, 2007
A cura delle Monache benedettine di Civitella S. Paolo

Presentazione

 

Le preghiere che presentiamo le abbiamo scelte tra gli scritti di Afraate, Efrem il Siro, Giacomo di Sarug, Isacco di Ninive, Gregario di Narek. Monaci siriaci i primi quattro, armeno l'ultimo.
Siamo in Mesopotamia, in Siria, cioè Assiria, l'odierno Iraq. Un paese la cui Chiesa siro-orientale vanta le sue origini apostoliche: avrebbe ricevuto l'annuncio del Vangelo, se non proprio direttamente dall' Apostolo san Tommaso, almeno dai suoi diretti discepoli, appartenenti al gruppo dei settantadue discepoli del Signore. Il paese, in questo tempo, è popolato di monasteri e di monaci, ha scuole teologiche importanti, come quella famosa di Edessa, possiede una ricca letteratura, oggetto ancor oggi di studi appassionati da parte degli specialisti. La lingua è il siriaco, appartenente all'area semitica, semplice come grammatica e ricco di vocaboli.
Siamo nella vicina Persia, Fars, l'odierno Iran, il paese invasore, persecutore, che vuole imporre con la forza la sua religione di stato, il culto di Mazdah. Anche questo paese, nella sua regione occidentale, dunque al confine con la Siria, è cristiano e fa risalire la sua evangelizzazione alla missione in India dell' Apostolo Tommaso. E anche questo paese, fino alla conquista islamica del 650, conta sedi episcopali e monasteri e una ricca fioritura di letteratura religiosa.
Alla fine, molto più tardi, faremo una puntatina oltre i confini del nord, nell' Armenia, per trovarvi un altro monaco teologo e poeta, Gregorio di Narek.
Siamo nei secoli dal IV al VII (Gregorio di Narek invece vivrà nel sec. X), quando nella Chiesa di Occidente fioriscono i grandi Dottori della Chiesa: Ilario di Poitiers (+ 367), Ambrogio (+ 397), Girolamo (+ 419), Agostino (+ 430), Leone Magno (+ 461), Gregorio Magno (+ 604). Nella Chiesa di Oriente di lingua greca è l'età dei grandi Padri cappadoci: Basilio il Grande (+ 379), Gregorio di Nazianzio (+ 390), Gregorio di Nissa (+ 394); e ancora Giovanni Crisostomo (+ 407) e Giovanni Damasceno (+ 749).
È il tempo dei grandi Concili: Nicea (325), Costantinopoli (381), Efeso (431), Calcedonia (451). L'epoca delle grandi controversie trinitarie e cristologiche, che divisero le chiese e causarono il sorgere di eresie diverse. Anche i nostri monaci si sono trovati a volte coinvolti in tali controversie e guardati talora con sospetto, se non addirittura accusati presso le autorità, ma hanno sempre preferito rimanere al di fuori delle dispute puntiglio se per darsi alla preghiera e alla contemplazione del mistero divino e cantarlo con devozione e con arte.
Potrà sembrarci desueto il loro linguaggio, troppo mirifiche le loro immagini, eccessiva la loro consapevolezza di povertà e di peccato; è vero: sono altri tempi, altri luoghi, altre culture. Ma se riuscissimo a metterci in sintonia con il loro cuore, potremmo riscoprire lo stupore incantato alla vista delle opere meravigliose della creazione e della redenzione, l'atteggiamento di umiltà sincera di fronte alla grandezza del Dio tre volte santo, la gioia di essere salvati e di sentirsi amati da un Dio ricco di misericordia, che conosce il fango da cui siamo stati formati, ma che ha tanto amato il mondo da consegnarci il suo unico Figlio diletto.
Pregando con questi santi monaci, ci troveremo a intercedere per una terra martoriata, devastata da odio fratricida, insanguinata da vendette che nulla hanno a che fare
con lo zelo per il Dio misericordioso del Libro santo.
Per ogni autore abbiamo premesso alcune note biografiche e bibliografiche, abbiamo specificato le fonti dei testi che presentiamo, e abbiamo disposto le preghiere per argomento, pensando di facilitare la lettura e la preghiera.

 

AFRAATE

 

Afraate il Saggio persiano, è il più antico rappresentante della letteratura siriaca. Appartiene alla Chiesa siro-orientale. (Siria èabbreviazione di Assiria e corrisponde all'attuale Mesopotamia). Visse nel IV secolo, fu monaco e poi vescovo, forse del monastero di Mar Mattai, presso Mossul.
Morì forse martire nella persecuzione di Sapore II, re di Persia, poco dopo il 345. Mentre a Roma Costantino concedeva ai cristiani libertà di culto, in Persia si scatenò una reazione ostile al cristianesimo, tendente a riportare la nazione alla religione di stato, all'ortodossia mazdaica (culto zarathustriano del dio Ahura Mazdah).
Nei suoi scritti troviamo traccia della grande persecuzione subita dai suoi correligionari da parte dell'impero persiano.
Le sue opere costituiscono una fonte importante per la storia del cristianesimo nell'impero persiano e sono i più antichi monumenti della letteratura in lingua siriaca.
La base della sua teologia è soprattutto la Bibbia, che gli fornisce espressioni e immagini. Ha scritto piccoli trattati di morale e di ascetica, Dimostrazioni. L'ultimo trattatello è intitolato Dell'acino, con allusione a Isaia 65,8.

Fonti:
Aphraate le Sage persian, Les exposés I, Sources chretiennes 349, Cerf, Parigi 1988; Aphraate le Sage persian, Les exposés Il, Sources chretiennes 359, Cerf, Parigi 1989.
Traduzione dal francesce delle Monache Benedettine di Civitella S. Paolo.


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