Il giorno della tua nascita ti assomiglia, perché è desiderabile e amabile come te. Noi, che non abbiamo visto la tua nascita, l'amiamo come se le fossimo contemporanei. Nel tuo giorno noi vediamo te: è un bimbo come te, coccolato da tutti. Ecco, di esso esultano le Chiese! Il tuo giorno ha ornato e si è ornato. Benedetto il tuo giorno, che fu fatto per noi! | Il tuo giorno ci ha dato un dono, quale il Padre non ne ha altro uguale. Non ci mandò dei serafini, e neppure dei cherubini scesero presso di noi. Non vennero vigilanti ministranti ma il primogenito, che è servito. Chi potrebbe essere all'altezza di rendere grazie per il fatto che la grandezza incommensurabile giacque in una disprezzabile mangiatoia? Benedetto colui che ci ha dato tutto ciò che possedeva! | La tua nascita fece gioire quella generazione, ma la nostra l 'ha fatta gioire il tuo giorno. Doppia era stata la beatitudine della generazione, poiché aveva visto sia la tua nascita che il tuo giorno; più piccola la beatitudine degli ultimi, che vedono soltanto il tuo giorno. Ma poiché coloro che erano vicini dubitarono, si è moltiplicata la beatitudine degli ultimi, i quali, senza averti visto, hanno creduto in te. Benedetta la tua beatitudine che si è incrementata per noi! Nat XXIII, 7-9, pp. 372-374 |