CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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9-COMMENTO AL VANGELO DI SAN GIOVANNI

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2009 04:43
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Jn 2,1-11
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OMELIA 9
(Jn 2,1-11)


Jn 2,1-11


Il buon vino conservato fino ad ora.
Che il Signore abbia accettato l'invito e sia andato alle nozze, a parte ogni significato mistico, è una conferma che egli è l'autore delle nozze. Il Signore si reco alle nozze per consolidare la castità coniugale e rivelare il mistero dell'unione nuziale.

. 1. Ci assista il Signore Dio nostro, e ci conceda di mantenere la nostra promessa. Come la Santità vostra ricorderà, non potendo ieri per mancanza di tempo terminare il discorso incominciato, lo abbiamo rimandato a quest'oggi, nella speranza di poter scoprire, sempre con l'aiuto di Dio, i significati mistici che sono racchiusi in questo fatto narrato dal Vangelo. Non è il caso, infatti, di soffermarci ancora a commentare il miracolo compiuto da Dio, da quel medesimo Dio che quotidianamente nell'intera creazione compie prodigi, i quali, non perché banali ma perché continui, non attirano più l'attenzione degli uomini. I rari prodigi, invece, che furono compiuti dal Signore, cioè dal Verbo per noi incarnato, hanno suscitato negli uomini maggior stupore, non perché fossero superiori rispetto a quelli che continuamente egli compie nella creazione, ma perché questi, che avvengono ogni giorno, si compiono secondo il corso normale della natura. Quegli altri, invece, appaiono agli occhi degli uomini come manifestazione immediata dell'efficacia della potenza divina. Ricordate che cosa dicevamo? Risorge un morto, e tutti si meravigliano; ogni giorno nascono degli uomini che prima non esistevano, e nessuno si meraviglia. Cosi, chi non si meraviglia dell'acqua mutata in vino, anche se Dio fa questo ogni anno nelle viti? Siccome pero tutto quanto fece il Signore Gesù, non solo serve a scuotere i nostri cuori con il suo carattere miracoloso, ma anche a formarli nella dottrina della fede, è il caso di esaminare che cosa vogliano dire tutte queste cose, quale significato abbiano. E' appunto di questi significati, come ricorderete, che abbiamo rimandato ad oggi la spiegazione.

. (Il matrimonio viene da Dio, il divorzio dal diavolo.)

2. 2. Che il Signore abbia accettato l'invito e sia andato a nozze, a parte ogni significato mistico, è una conferma che egli è l'autore delle nozze. Sarebbero sorti taluni, di cui parla l'Apostolo, i quali avrebbero condannato il matrimonio (1Tm 4,3), considerandolo un male, una invenzione del diavolo, nonostante che lo stesso Signore nel Vangelo, alla domanda se fosse lecito all'uomo ripudiare la moglie per un qualsiasi motivo, abbia dichiarato che non è lecito, eccetto il caso di fornicazione. In quella risposta, se ricordate, egli sentenzio: L'uomo non divida ciò che Dio ha unito (Mt 19,6). E coloro che sono istruiti nella fede cattolica, sanno che è Dio che ha istituito le nozze, e quindi se l'unione viene da Dio, il divorzio viene dal diavolo. Se è lecito, poi, licenziare la moglie colpevole di fornicazione, è perché in tal caso la donna è stata lei la prima a non voler essere moglie, venendo meno alla fedeltà coniugale verso il marito. E non si può dire che siano prive di nozze quelle donne che consacrano a Dio la loro verginità, esse che occupano nella Chiesa un grado più elevato di onore e di santità; poiché anch'esse partecipano insieme con tutta la Chiesa di quelle nozze nelle quali lo sposo è Cristo. Il Signore, dunque, accetto l'invito alle nozze, per consolidare la castità coniugale, e rivelare il mistero dell'unione nuziale. Lo sposo delle nozze di Cana, infatti, cui fu detto: Hai conservato il buon vino fino ad ora, rappresentava la persona del Signore. Cristo, infatti, aveva conservato fino a quel momento il buon vino, cioè il suo Vangelo.

. 3. E così cominciamo a scoprire i significati reconditi, secondo quanto ci concede colui nel cui nome ci siamo impegnati con voi. La profezia è esistita fin dai primordi, e ogni tempo ha avuto le sue profezie; ma finché in esse non si riusciva a vedere Cristo, erano come acqua. In un certo senso, infatti, il vino è nascosto nell'acqua. L'Apostolo c'insegna che cosa dobbiamo intendere in questa acqua: Fino al giorno d'oggi, quando si legge Mosè, rimane come un velo sopra il loro cuore; e non vien tolto, perché solo il Cristo può farlo sparire. Solo quando ci si convertirà al Signore, il velo cadrà (2Co 3,15-16). Il velo è l'oscurità che avvolge la profezia, si che questa rimane inintelligibile. Il velo è tolto quando ti converti al Signore: quando ti converti al Signore è tolta l'insipienza, e ciò che era acqua, per te diventa vino. Cosa c'è di più insipido, di più insignificante di tutti i libri profetici, se li leggi senza scoprire in essi il Cristo? Ma se vi scopri il Cristo, non solo acquista sapore ciò che leggi, ma addirittura ti inebria, ed elevando la tua anima ben al di sopra del corpo, ti farà dimenticare ciò che ti sta dietro, per farti protendere verso ciò che ti sta davanti (cf. Ph 3,13).

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