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CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Le apparizioni mariane: intervento divino o illusione?

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2009 02:22
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02/06/2009 17:18
 
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I messaggi

 

Alla fine dev’essere però il contenuto dei messaggi stessi a ispirare l’accettazione o il rifiuto delle visioni. Come si è detto, questo è il motivo per cui non abbiamo incluso Walsingham fra i santuari mariani: il messaggio, rivelato a Richeldis in una visione privata o in un sogno, era la semplice richiesta di una cappella in onore dell’Incarnazione.
A Zeitoun, e prima ancora a Knock, non è stato comunicato alcun messaggio; lo scopo di queste visioni è dunque materia di congettura. Vi sono differenze di enfasi, ma una sostanziale unità, nei messaggi dei vari santuari; benché Lourdes sembri, per molti versi, “eccentrico”.
C’è anzitutto l’aria di gentilezza e cortesia: “Venite più vicini, figli miei, non abbiate paura: sono qui per portarvi grandi notizie” (La Salette); “Per favore, venite qui per due settimane” (Lourdes). La Signora di Zeitoun si inchina per salutare la folla riunita. La Gospa di Medjugorje ripete il suo ritornello pappagallesco alla fine di ogni messaggio: “Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.
C’è sempre la stessa assenza di Cristo, o almeno la sua marginalizzazione come una lontana figura vendicativa, la cui giusta ira è trattenuta dalla Vergine. Anche a Medjugorje Cristo è lontano, benché non temibile; e siamo invitati a “pensare di più a Gesù” il giorno di Natale, e a “fare qualcosa di concreto per Gesù Cristo”: cioè, a “portare un fiore come segno di abbandono a Gesù. Voglio che ogni membro della famiglia abbia un fiore vicino alla mangiatoia, così che Gesù possa vedere voi e la vostra devozione per lui”.
Ci sono sempre gli stessi segreti, gli stessi moniti apocalittici, gli stessi buoni consigli di andare in chiesa e di comportarsi bene, con esortazioni ad “amare”, a “fare penitenza” ed a “pregare”. Il messaggio di Banneux era, letteralmente: “Pregate molto”. Per “preghiera” si intende il rosario, che è costantemente menzionato. Benché i sostenitori di Medjugorje affermino che è la Messa il momento centrale di preghiera, il rosario ha la preminenza. È “la forma di preghiera preferita da Maria” (O'Carroll). “Il rosario è un’arma potente contro Satana... Dobbiamo sconfiggere Satana con il rosario in mano...” (Medjugorje). A Fatima viene promessa l’assistenza nell’ora della morte a coloro che si confessano, ricevono la Comunione il primo sabato di cinque mesi consecutivi e recitano un certo numero di rosari per un certo numero di volte, con la giusta intenzione. Tutti i visionari hanno recitato il rosario, e l’apparizione di Medjugorje compariva regolarmente durante la sua recitazione pubblica. Al piccolo veggente di Fatima fu fatta la promessa che sarebbe andato Paradiso, ma avrebbe dovuto “recitare molti rosari”. Uno dei visionari di Medjugorje ricevette personalmente un rosario dalla Signora (non è chiaro se si sia trattato di una materializzazione); e al Papa ne fu donato uno benedetto appositamente per lui dalla Gospa.
C’è sempre lo stesso insegnamento sul purgatorio e sulla supremazia papale, e la stessa enfasi sul Sacro Cuore di Gesù e sul Cuore Immacolato di Maria. Anche Papa Giovanni Paolo II sostiene il culto del Cuore Immacolato, associandolo con quello del Sacro Cuore. A Fatima si offre la salvezza a coloro che abbracciano il Cuore Immacolato e provvedono alla riparazione dei peccati con i quali è stato offeso il Cuore di Gesù.
C’è sempre lo stesso mercanteggiamento, le stesse promesse e minacce, gli stessi inviti a compiere buone azioni per interesse personale. Se tu fai questo, ti prometto che farò quello: se manchi di fare questo e quello, ti accadrà – o non ti accadrà – così e cosà. “Coloro che indossano la medaglia riceveranno grandi favori, specialmente se la porteranno intorno al collo”. “Se solo i peccatori si pentissero, le pietre e le rocce si trasformerebbero in covoni di grano” (La Salette). “Se la gente farà come dico, molte anime si salveranno e ci sarà la pace” (Fatima). “Se non cambiamo, la punizione sarà terribile” (Garabandal).
Lourdes è, per molti versi, in netto contrasto con quanto sopra. Il rosario è sì prevalente; l’apparizione tiene in mano un rosario e fa scorrere i grani fra le sue dita mentre Bernadette si inginocchia e recita le sue preghiere. Ma, mentre non si fa alcuna menzione di Cristo, non c’è neppure alcuna menzione dei Cuori, del purgatorio, delle minacce apocalittiche e di contrattazioni. Le parole sono poche e concise, per lo più brevi esortazioni: “Andate e baciate la terra per la conversione dei peccatori; Andate e bevete alla sorgente...; Andate e dite ai preti di costruire una cappella su questo luogo”. Il contrasto con la loquacità della Gospa di Medjugorje non potrebbe essere più marcato.
La breve affermazione della visione, “Io sono l’Immacolata Concezione”, ha avuto un impatto maggiore rispetto a qualsiasi altro messaggio dei santuari. I protestanti sono inclini a vedere in tutto ciò nient’altro che un riflesso dell’abilità mentale di Bernadette e della povertà della sua grammatica. Alcuni teologi cattolici, all’epoca, si scervellarono su questa frase e si sentirono a disagio, perché era simile, in modo davvero inquietante, a frasi pronunciate da Dio e da Cristo nel Vecchio e Nuovo Testamento, e sembrava rispecchiare “Io sono la risurrezione”, “Io sono la via, la verità e la vita”. I massimalisti mariani gioirono nel vedere quali onori erano attribuiti alla Vergine in cielo, e si misero ad aspettare peranzosamente ulteriori rivelazioni da parte di future apparizioni, come: “Io sono la mediazione di tutte le grazie”, e “Io sono la corredenzione”. Ma, con loro sommo dispiacere, rimasero delusi, e dovettero accontentarsi di “Io sono la Signora del Rosario” e “Io sono la Vergine dei Poveri”. I minimalisti mariani, invece, insisterono sul fatto che la Vergine limitava volutamente i suoi privilegi a quello dell’Immacolata Concezione, implicando con ciò di non essere la mediatrice di tutte le grazie o la corredentrice. Alcuni ortodossi, nel tentativo di giustificare la loro accettazione dell’apparizione di Lourdes, cercano di sottolineare la data in cui venne fatta la celebre affermazione, vale a dire il il 25 marzo, e affermano che la Vergine non si riferiva alla propria concezione da parte di Sant’Anna, ma alla (sola) Immacolata Concezione del Signore Gesù Cristo il giorno dell’Annunciazione.

 

[Nota del curatore: Non è un argomento molto convincente, perché al tempo dell’apparizione (1858) tutti i cristiani ortodossi seguivano il Vecchio Calendario, che allora si trovava dodici giorni indietro rispetto a quello del computo papale.]

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