CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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L'eredità dei santi

Ultimo Aggiornamento: 27/07/2009 17:35
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27/07/2009 17:34
 
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Mentre la nuova vita nella propria famiglia è (almeno idealmente) fondata su di un vincolo di amore, la famiglia da cui si esce e tanto più la famiglia estesa da cui è uscita la nostra prima famiglia è spesso teatro di più o meno espliciti conflitti di interesse, che si esprimono con discordie, litigi, ricatti, insistenze, minacce e altre forme di manipolazione. Quando si raffredda l’amore che ha formato il primo nucleo familiare, sorge facilmente la paura che siano lesi i propri interessi o quelli della casa. E allora, certe volte anche "per il bene" dei nostri parenti (o i parenti per il nostro "bene"), trasformiamo la vita assieme in un complesso equilibrio di forze. Ma Dio ci chiama fuori anche da questa faticosa diplomazia.

Non pensate che io sia venuto a metter pace sulla terra; non sono venuto a metter pace, ma spada. Perché sono venuto a dividere il figlio da suo padre, la figlia da sua madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno quelli stessi di casa sua.
Matteo, 10:34-36

La nuova vita non è conciliabile con la vecchia, gli interessi dello spirito non si aggiustano con quelli della carne (Matteo 6:24, Galati 5:17).

Certamente, anche le ricchezze vengono da Dio, assieme a ogni tipo di benedizione (Proverbi, 10:22). A Dio appartiene ogni cosa ed è il Signore che ci dà i beni che ci permettono di vivere felici e contenti anche su questa terra. A cominciare dal corpo, con cui, tra l’altro, lavoriamo e guadagniamo il denaro che ci serve per acquistare i prodotti del lavoro degli altri.

Anche l’intelligenza e un carattere giudizioso, gli insegnamenti e la capacità di non disperdere l’eredità ricevuta dai padri fanno parte di questo bagaglio di benedizioni. Israele ha ereditato le benedizioni di Abramo per essere di benedizione tra tutte le nazioni e queste benedizioni si estendono, secondo la promessa, per mille generazioni, arrivando così fino a oggi.

Riconosci dunque che il Signore, il tuo Dio, è Dio: il Dio fedele, che mantiene il suo patto e la sua bontà fino alla millesima generazione verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti.
Deuteronomio, 7:9 (cfr anche Esodo, 20:6 e 34:7; Deuteronomio, 5:10 e 7:9)

Ma la benedizione che si riceve in questa vita per il bene che ci siamo lasciati usare a fare (o in quanto discendenza di coloro che hanno amato il Signore) non garantisce in sé la salvezza, perché può produrre anzi ingratitudine.

Anche individualmente, la benedizione che riceviamo per le nostre opere giuste non può essere accumulata, né produrre un merito che ci garantisca la salvezza. Il nostro passato è passato e non serve più a nulla, soprattutto se ci mettiamo a riposare sugli allori che ce ne sono derivati (Ezechiele, 33:12-20).

Tutte queste benedizioni ci portano anzi facilmente a insuperbire, dimenticando che è stato il Signore a benedirci (Deuteronomio, 8:11-14, Proverbi, 30:7-9). Per questo Gesù ci dice di non cercare i beni di questa terra, ma il regno di Dio (Matteo, 6:36), cioè Dio come nostro Re: Cristo nostro Salvatore e nostro Signore.

«Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov'è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore.
Matteo, 6:19-21

I tesori in terra sono anche la fama e il successo di cui possiamo godere agli occhi degli uomini, che possiamo anche ingannare con un'apparenza di amore o trattare con superficialità. Avere un tesoro in cielo significa invece avere il nostro amico lì dove ogni cosa è trasparente (anche l’oro: Apocalisse, 21:21). Allora anche i desideri e i pensieri del nostro cuore saranno rivolti verso Colui al quale non si può nascondere niente (Salmi 139:1-12, Ebrei 4:12-13).

Vivendo in vista della nuova vita con Dio, possiamo capire il senso vero della sua parola e non essere ingannati da chi usa ricchezza o povertà, vantaggi o svantaggi in questa vita, per sedurci con il richiamo del nostro passato, o minacciarci con lo spauracchio dell’inevitabile fine del nostro presente.

Infatti sono geloso di voi della gelosia di Dio, perché vi ho fidanzati a un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo.
2Corinzi, 11:2

Una vita vissuta nella verità dell'amore di Dio è ciò che in una parabola Gesù ha chiamato "l'abito delle nozze", cioè il vestito interiore di castità e purezza che il Signore si aspetta di trovare in coloro che hanno lasciato la loro vita con le aspettative loro e delle loro famiglie per aspettare il regno dell'amore di Dio (Matteo 22:11-12, 1Giovanni 3:3).

Pedro

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