CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Da Cristo a Maria

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2009 18:41
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20/10/2009 18:41
 
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1 - Papa Paolo VI in chiusura della III Sessione del Concilio Vaticano II.
2 - Concilio Ecumenico Vaticano II, Lumen Gentium, 56.
3 - San Tommaso D'Aquino, Summa Theologiae, III, 30, I.
4 - Catechismo della Chiesa Cattolica, Libreria Editrice Vaticana, 1992, p. 141.
5 - Roland H. A. Seboldt, Christ or Mary, Concordia Publishing House, St. Louis, Missouri (U.S.A.), 1963, p. 3.
6 - Neubert E. Maria nel dogma, Alba, 1944, p. 6, afferma : «Il nostro secolo si gloria a buon diritto di essere il secolo di Maria». Giovanni Miegge La Vergine Maria, Ed. Claudiana, Torre Pellice, 1950 pp. 210 e 211 afferma: «La pietà mariana è uno degli aspetti più importanti della devozione cattolica contemporanea... Il culto di Maria è un immenso trasferimento affettivo dalla persona di Gesù a quella di sua madre».
7 - I testi biblici relativi a Maria sono maggiormente concentrati nel cosiddetto evangelo dell'infanzia: l'annunciazione (Luca 1: 26-38), la visitazione (Luca 1: 39-56), i timori di Giuseppe (Matteo 1: 18-25), la nascita di Gesù (Luca 2: 1-7), il racconto dei pastori (Luca 2: 8-20), la presentazione al Tempio (Luca 2: 22-35), i re magi (Matteo 2: 1-12), la fuga in Egitto (Matteo 2: 13-15, 19-20), Nazareth (Matteo 2: 22-23), Gesù trovato nel Tempio all'età di dodici anni (Luca 2: 40-52). Poi troviamo l'episodio delle nozze di Cana (Giovanni 2: 1-12), due allusioni alla madre di Gesù durante il suo ministero (Luca 8: 19; 11: 27, 28 e Marco 3: 31-35). Ritroviamo Maria ai piedi della croce insieme al discepolo Giovanni (Giovanni 19: 25-27) e dopo la morte di Gesù, Maria è presente alla Pentecoste (Atti 1: 12-14). Per uno studio approfondito di questi testi, in chiave cattolica, vedere F.M. Braun La Mère des fidéles Ed. Castermann, Tournai-Paris, 1953 e René Laurentin, Court traité sur la vierge Marie Paris, Letielleux, 1967 quinta ed. Maria, ecclesia, sacerdotium. Essai sur le developpementd'une idée religieuse, Paris, 1952 (tesi di laurea).
8 - S. Bernardo era un predicatore eccezionale, sapeva infiammare i cuori dei suoi parrocchiani; in due omelie in particolare esprime il massimo trasporto affettivo verso la vergine Maria. Nell'omelia Super Missus est (P.L. 183 col. 62) invita la madre Eva a correre verso la figlia Maria. Nel sermone Dominica infra octavam assumptionis Beatae V.M. (P.L. 183, col. 429, 430) istituisce un parallelo tra Eva e Maria e afferma che attraverso la prima il peccato è entrato nel mondo, mentre attraverso la seconda vi è giunta la redenzione.
9 - J. Chailley, Les chansons à la vierge de Gautier de Coincy, Paris, pag. 41, 1959.
10 - L'Ave Maria diventa una preghiera molto usata a partire dal XII secolo. Nel XIV sec. subito dopo il Pater viene l'Ave Maria. Ahsmann, Le culte de la Sainte Vierge et la littérature française da Moyen Age, Utrecht, 1930 p. 17 e 19 cfr. J. Leclercq «Devotion et théologie mariales dans le monachisme bénédictin», in Maria... Paris, 1952 p, 563. Nel Medio Evo si è sviluppato il Rosario, una collana di grani divisi in cinque gruppi di dieci intervallati da un grano. Cfr. il capitolo VIII: «Dal dialogo al rosario», a p. 117.(questa parte la metterei così: Vedere l’argomento “Dal dialogo al rosario”.
11 - Salve Regina era la preghiera prediletta di San Bernardo, che non si stancava mai di recitarla. L'autore fu Adhémar de Monteil, vescovo di Puy nel secolo XI, ma molti erano convinti che fosse stata scritta da un angelo. Cohen Gustave, «La sainte Vierge dans la littérature française du Moyen Age», art. apparso in Maria.... Paris, 1952 p. 20. Nell'abbazia di Cluny veniva cantata ogni volta che c'era la processione dalla basilica alla cappella di Maria cfr. J.Leclercq, Op. cit., p. 562. Cfr. anche J. Chelini, Histoire religeuse dans l'occident médieval, Colin, Paris, 1968 pp. 306, 307.
12 - Questa preghiera fa parte della raccolta dedicata al Pianto della Vergine e fa riferimento al brano di Giovanni 19: 25 «stabat iuxta crucemJesu mater eius»; nel Vangelo non si versano lacrime, tutto è molto sobrio, né una parola, né un gesto di disperazione, ma un dolore silenzioso, puro, vero, essenziale. Il dolore di Maria viene vissuto nella solitudine, senza spettatori, l'umanità non partecipa alla sua sofferenza e attraverso «il pianto» della Vergine nei secoli XII e XIII si rappresenta la religione dal volto umano. Si sviluppa il tema letterario del dialogo tra madre e figlio: ben noto è il poema di Jacoponi da Todi. Attraverso la sofferenza di Maria si dà l'impronta e il volto all'intero secolo; nello Stabat Mater dolorosa si inserisce una musicalità che comunica vibrazioni nuove, quasi attraverso il pianto della madre si voglia dare vita poetica al Figlio morente: «Figlio, dolce Figlio... ». «Tutto è umanizzato. Il divino è come coperto da questo sangue: sopra le cose, sopra la Madre ci sono le palpebre abbassate del Cristo in croce» Marenzi Maria Laura, Aspetti del tema della vergine nella letteratura francese del medioevo, Libreria Universitaria Editrice, Venezia, 1968, p. 88.
13 - Enciclica Fidentem, 1896.
14 - Charles Brutsch, La Vierge Marie, Delachaux & Niestlé, Neuchatel, 1943 p. 57.
15 - Litanie lauretane.
16 - Paul Evdokimov, Sacramento dell'amore - il mistero coniugale secondo la tradizione ortodossa, Centro di Studi Ecumenici Giovanni XXIII, Bergamo, 1966 p. 40.
17 - «I figlioli di Giuseppe non approvavano l'opera di Gesù. Le notizie che ricevevano sulla sua vita e sulla sua missione, li riempivano di stupore e di sgomento... Decisero allora, con la persuasione o con la forza, di indurlo a cambiare modo di agire, e convinsero Maria a unirsi a loro per far leva sul suo amore filiale e indurlo a una maggiore prudenza» Ellen G. White La speranza dell'uomo, ed. A.D.V Falciani, 1978 p. 225.
18 - Shalom Ben-Chorin «La madre di Gesù in prospettiva giudaica,» art. apparso in Concilium 8/1983, Queriniana, Bologna p. 52.
19 - Luca 11: 27,28 «Or avvenne che, mentr'egli diceva queste cose, una donna di fra la moltitudine alzò la voce e gli disse: Beato il seno che ti portò e le mammelle che tu poppasti!Ma egli disse: Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e l'osservano».
20 - Cfr. Marco 6: 3; Matteo 13: 55; Galati 1: 19 «Giacomo fratellodel Signore»; Atti 1: 14 «Tutti costoro perseveravano di pari consentimento nella preghiera, con le donne e con Maria, madre di Gesù e coi suoi fratelli».

La teologia cattolica ritiene che sia blasfemo pensare che Maria abbia potuto avere altri figli. La sessualità anche in vista della procreazione viene sempre vista come qualche cosa di sporco e di peccaminoso e non si addice a Maria, concepita senza peccato, un qualsivoglia rapporto con l'uomo. Pertanto la chiesa cattolica continua ad affermare che «i fratelli» in questione sono solo dei cugini. Eppure nel Nuovo Testamento si conosce il termine «cugini». In Colossesi 4: 10 Marco viene definito «cugino di Barnaba».

* Pastore della Chiesa Cristiana Avventista del 7° Giorno

Pedro

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