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CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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IL CAMMELLO

Ultimo Aggiornamento: 01/01/2010 17:53
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Sesso: Femminile
01/01/2010 17:52
 
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UN NEMICO NASCOSTO

    Forse il nostro dio non è Mammona, ma dobbiamo comunque vegliare, affinché nessuno calchi le impronte di questo giovane. Le parole di Gesù sono un monito a cercare del continuo la Sua volontà: "Vendete i vostri beni, e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nel cielo, dove ladro non si avvicina e tignola non rode. Perché dov'è il vostro tesoro, lì sarà anche il vostro cuore" (Luca 12:33-34).
Molte forme d'idolatria sono nascoste. Questo ci ricorda l'esperienza che fece Rebecca quando nascose gli "idoli" della casa di suo padre: "Giacobbe si alzò, mise i suoi figli e le sue mogli sui cammelli e portò via tutto il suo bestiame, tutti i beni che si era procurato, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram-per andarsene da suo padre Isacco nel paese di Canaan. Or mentre Labano se ne era andato a tosare le sue pecore, Rachele rubò gli idoli di suo padre. Giacobbe ingannò Labano l'Arameo, perché non gli disse che stava per fuggire. Così se ne fuggì, con tutto quello che aveva; si levò, passò il fiume e si diresse verso il monte di Galaad. Il terzo giorno avvertirono Labano che Giacobbe era fuggito. Allora egli prese con sé i suoi fratelli, lo inseguì per sette giornate di cammino e lo raggiunse al monte di Galaad. Ma Dio venne da Labano l'Arameo, di notte, in un sogno, e gli disse: "Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male". Labano dunque raggiunse Giacobbe. Giacobbe aveva piantato la sua tenda sul monte; anche Labano e i suoi fratelli avevano piantato le loro sul monte di Galaad. Allora Labano disse a Giacobbe: "Che hai fatto? Mi hai ingannato e portato via le mie figlie come prigioniere di guerra. Perché sei fuggito di nascosto e mi hai ingannato e non mi hai avvertito? Io ti avrei congedato con gioia e canti, al suono di timpano e di cetra. E non mi hai neppure permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Tu hai agito da stolto. Ora è in mio potere di farvi del male, ma il Dio di vostro padre mi parlò la notte scorsa, dicendo: "Guàrdati dal parlare a Giacobbe, né in bene né in male". Ora certo te ne sei andato poiché avevi nostalgia della casa di tuo padre, ma perché hai rubato i miei dèi?" Giacobbe rispose a Labano: "Avevo paura, perché mi son detto che mi avresti tolto con la forza le tue figlie. Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi dèi, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli, riscontra ciò che è tuo fra le cose mie e prenditelo!" Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gli idoli. Labano dunque entrò nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovò nulla. Uscito dalla tenda di Lea, entrò nella tenda di Rachele. Ora Rachele aveva preso gli idoli, li aveva messi nella sella del cammello e si era seduta sopra quelli. Labano frugò tutta la tenda e non trovò nulla. Lei disse a suo padre: "Il mio signore non si adiri se io non posso alzarmi davanti a te, perché ho le solite ricorrenze delle donne". Egli cercò, ma non trovò gli idoli" (Genesi 31:17-35).

    Contro questo nemico nascosto, siamo perciò chiamati a non abbassare la guardia: "Sappiamo pure che il Figlio di Dio è venuto e ci ha dato intelligenza per conoscere colui che è il Vero; e noi siamo in colui che è il Vero, cioè, nel suo Figlio Gesù Cristo. Egli è il vero Dio e la vita eterna. Figlioli, guardatevi dagl'idoli" (Genesi 31:17-35).

    Non solo il denaro, ma un fidanzato, una fidanzata, la propria moglie, i figli, la casa, il lavoro possono essere degli dei nella nostra vita. Quanti giovani hanno deciso di rinunciare a dei posti di lavoro remunerativi, perché volevano servire il Signore, abbandonando i culti settimanali. Quanti hanno organizzato la loro vita in funzione della vita comunitaria, dimostrando di amare Dio, la Sua opera, prima di ogni altra cosa: "O Signore, io amo trattenermi nella tua casa, nel luogo ove risiede la tua gloria" (Salmi 26:8).
Alcuni personaggi biblici furono vinti da questo nemico nascosto. Ricorderemo senz'altro l'esperienza di Anania e Saffira: "Ma un uomo di nome Anania, con Saffira sua moglie, vendette una proprietà e tenne per sé parte del prezzo, essendone consapevole anche la moglie; e, un'altra parte, la consegnò, deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro disse: "Anania, perché Satana ha così riempito il tuo cuore da farti mentire allo Spirito Santo e trattenere parte del prezzo del podere? Se questo non si vendeva, non restava tuo? E una volta venduto, il ricavato non era a tua disposizione? Perché ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio". Anania, udendo queste parole, cadde e spirò. E un gran timore prese tutti quelli che udirono queste cose. I giovani, alzatisi, ne avvolsero il corpo e, portatolo fuori, lo seppellirono. Circa tre ore dopo, sua moglie, non sapendo ciò che era accaduto, entrò. E Pietro, rivolgendosi a lei: "Dimmi", le disse, "avete venduto il podere per tanto?" Ed ella rispose: "Sì, per tanto". Allora Pietro le disse: "Perché vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito tuo marito sono alla porta e porteranno via anche te". Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi e spirò. I giovani, entrati, la trovarono morta; e, portatala via, la seppellirono accanto a suo marito" (Atti 5:1-10).

    Anche Dema fu vinto dal mondo e dalle cose che il mondo gli offriva: "Cerca di venir presto da me perché Dema, avendo amato questo mondo, mi ha lasciato e se n'è andato a Tessalonica. Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia" (2Timoteo 4:9-10).


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