"Ricordatevi delle mie catene." (Colossesi 4:18)
Fratelli, col passo di questo mese voglio esortarvi a ricordarvi dei fratelli perseguitati, come anche Paolo ha esortato i Colossesi a ricordarsi delle sue catene. Persino lo scrittore agli Ebrei esorta a ricordarsi dei carcerati (13:3).
Ma cosa possiamo fare noi per i carcerati a cagione di Cristo e per i perseguitati? Essenzialmente possiamo fare due cose che sono molto importanti: una è pregare per i perseguitati e l'altra è fare delle donazioni per quelle missioni che aiutano materialmente i credenti perseguitati.
Queste cose saranno di incoraggiamento per i fratelli che faticano nell'aiutare la chiesa perseguitata e nel contempo il loro aiuto farà sentire i fratelli perseguitati che sono amati e ricordati del continuo dalle chiese libere dei paesi occidentali.
Fratelli io vi supplico, ricordatevi sempre nelle vostre preghiere delle chiese perseguitate, pregate con una intensità tale come se voi foste in carcere con loro, chiedendo a Dio liberazione per voi stessi. Ricordatevi che sono nostri fratelli, che fanno parte del corpo di Cristo, che un giorno saremo insieme con loro rapiti dal Signore Gesù quando apparirà dal cielo, e non dovremo vergognarci del fatto che non abbiamo sofferto con loro e non abbiamo pregato per loro. Fratelli, almeno dobbiamo ricordarci di loro in preghiera, tenendo conto del fatto che non sappiamo cosa può riservarci il futuro e un giorno le cose potrebbero essere rovesciate; noi perseguitati e loro liberi; non sappiamo cosa accadrà in futuro.
Pace a voi tutti che amate il Signore e a tutti quelli che da Lui sono stati generati.
Salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù: Giuseppe Piredda