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EBRAISMO

Ultimo Aggiornamento: 02/05/2010 16:58
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02/05/2010 16:52
 
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HALACHA'

L’halacha’ e’ il complesso delle norme codificate della legge ebraica. Deriva dalla codificazione delle regole del Talmud espresse in tutte le opere che seguono. Ovvero l’aspetto giuridico a cui tutti gli ebrei sono tenuti a osservare. Quelli che seguono sono i primi codici che abbiamo avuto dopo il periodo del Talmud:

Teshuvot vesifre’ rabanan savurai’

savoraim, cioe’ degli allievi degli amoraim (i rabbini del periodo a cavallo dell distruzione del Santuario).

Teshuvot vesifre’ rabana’n hagaonim

A nome dei maestri babilonesi del periodo del gaonato (1110 circa). Successivi ai Savoraim.




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Talmud Bavlì - Talmud Babilonese

Le leggi della Torà sono formulate in modo conciso. Anticamente tali leggi venivano spiegate e tramandate oralmente di generazione in generazione. Dopo la caduta del Tempio e la dispersione del popolo ebraico, consapevole del pericolo che gli insegnamenti orali potessero venire dimenticati, Rabbì Jehudà Ha-Nassì all'inizio del III secolo raccolse gli insegnamenti orali e compilò la Mishnà.

La Mishnà è costituita da Sei ordini ed è un riassunto delle leggi definite dai Maestri secondo argomenti specifici. Nei tre secoli che seguirono la morte di Rabbì Jehudà Ha-Nassì, la Mishnà fu studiata e approfondita dai Maestri in Palestina e in Babilonia, dove esisteva una florida comunità. Le discussioni e gli insegnamenti dei Maestri sui singoli trattati della Mishnà vennero raccolte e formarono il Talmud Jerushalmì (Talmud di Gerusalemme, IV sec) e il Talmud di Babilonia (VI sec).
La parte più ampia del Talmud è dedicata alla discussione delle leggi; una parte cospicua è dedicata alla narrazione di midrashim (parabole che hanno un profondo significato morale e da cui spesso si desume la normativa) e a insegnamenti in varie materie (medicina, scienza, storia, matematica etc.).
Il talmud è molto importante nell'ebraismo e nella formazione ebraica perché tutta la complessa normativa che regola la vita ebraica è codificata partendo dal Talmud.




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Talmud Yerushalmi

Il secondo Talmud viene impropriamente chiamato Talmud Yerushalmi (Talmud di Gerusalemme), poiche’ in realta’ non fu redatto nella citta’ del Santuario bensi’ a Tiberiade. Il Talmud Yerushalmi differisce dal primo per il linguaggio, lo stile e la terminologia.

Oggi, di quest’ultimo possediamo solo quattro dei sei ordini: Zeraim, Moed, Nashim e Nezikin (in cui mancano pero’ ‘Eduyot e Avot), oltre alle prime tre sezioni di Nidda.

Secondo il Rambam fu Rabbi Yochanan, aiutato dai suoi discepoli, a redigere il Talmud Yerushalmi durante l’ultimo quarto del terzo secolo e.v.



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MISHNAH

Dall'ebraico sh n nah, ripetere (da cui studiare, insegnare), mishnah (M.) suggerisce ciò che è imparato a memoria, per ripetizione e designa l'insieme della Legge orale e il suo studio (per opposizione a Miqra' che si riferisce alla Scrittura e al suo studio). Può anche designare l'insieme della halakhah (parte legislativa) o ancora una forma d'insegnamento di quella, non più partendo dal testo biblico, ma a partire dalle sentenze dei maestri della tradizione riguardo a problemi concreti.

Mishnah è soprattutto il nome dato alla compilazione delle decisioni dei Tannaim (dottori anteriori al III s.), arrangiati e revisionati, verso il 200 d.C. da Giuda il Principe in Galilea. La tradizione menziona delle raccolte precedenti, come quella di Rabbi Aqiba (+135) o del suo allievo Rabbi Meir. La scelta che fece Rabbi Juda decise circa le opinioni da adottare, fissando così la halakhah (decisione pratica concernente questioni legali, rituali o religiose); tanto che l'opera è non solamente una collezione della Legge orale, ma fu presto considerata come il codice ufficiale e canonico della vita giudaica. Redatta in ebraico tardo, è disposta secondo gli argomenti, in sei ordini (sedarim) e 63 trattati. Le tradizioni tannaitiche non incorporate nella Mishnah sono chiamate baraitoth («esteriori»); una parte di esse fu raccolta, verso il 250, nella collezione chiamata Tosefta (supplemento, aggiunta) e nel Talmud che seguono la stessa disposizione della Mishnah.

La tradizione orale, messa per scritto, continuò a essere materia di discussione e approfondimento in Palestina e a Babilonia: la Ghemara (complemento) è il commentario prodotto dagli Amoraim (dottori III-V s.). Mishnah e Ghemara = Talmud (insegnamento; abbreviazione di Talmud Torah). Ne esistono due redazioni diverse per contenuto, metodo e lingua: il Talmud Palestinese (o «di Gerusalemme), terminato verso la fine del s.IV, e il Talmud Babilonese (TB), di un secolo più tardi. Ambedue commentano la metà circa dei trattati della M., quello di Babilonia in modo assai più esteso. Le circostanze storiche spiegano come il TB abbia presto eclissato il suo corrispondente palestinese e sia stato considerato come il solo canonico e normativo. Il testo della M. ha numerose varianti nei due T, al punto che si è persino pensato a due recensioni.

Il TB contiene il doppio di haggadah (insieme delle tradizioni non giuridiche) rispetto al T di Palestina, ove aveva posto tra i midrashim. Il T si presenta come il verbale conciso e appena ritoccato delle dispute accademiche (coi nomi dei protagonisti): e ciò spiega la ricchezza esuberante del suo contenuto, come pure la difficoltà della sua interpretazione.
Opera di virtuosi consumati nell'esegesi e nel diritto, che attingono alle risorse della dialettica per cavare tutti i significati possibili da un testo e motivare i propri punti di vista, la Ghemara affronta, spesso senza ordine e continuità, ogni specie di argomenti (casistica, filosofia, morale geografia, zoologia, botanica, superstizioni e credenze popolari), esprime le opinioni più diverse e contraddittorie, ma senza imporle; per questo J. Neusner mette in risalto giustamente questa «undogmatic quality of Talmudic discourse» (Invitation to the Talmud 241).


Durante il s.VIII nacque il movimento dei Qaraiti, che respingono l'autorità del Talmud e accettano la Scrittura (Aiqra') come unica norma.
Le edizioni del TB riproducono l'editio princeps di Venezia (1520-1524). Molte contengono anche i 12 «Piccoli Trattati» considerati non canonici.

Pedro

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