CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Giosué 10:25 ?

Ultimo Aggiornamento: 22/04/2011 16:18
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22/04/2011 16:18
 
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Giosuè 10:12-15

Ndr (La domanda era riferita al passo biblico che il  credente non aveva ben afferrato).

Sul finire del 1800 un professore dell'Università di Yale, il prof. Totten, scrisse in un libro (" Il lungo giorno di Giosuè") nel quale, a seguito di lunghi e complicati calcoli matematici basati principalmente sul conteggio delle lunazioni e delle eclissi di Luna, arrivava alla conclusione che nel nostro tempo solare mancava un giorno. Harold Hill un ingegnere americano scriveva nel 1970 quanto segue:

"... molto prima degli anni '60 [...] la Nasa incominciò ad eseguire le direttive del presidente riguardanti lo sbarco dell'uomo sulla luna. Il programma prese il via nel centro aeronautico spaziale di Goddard, a Greenbelt nel Maryland, non lontano da casa mia.  Fin dall'inizio vi fui coinvolto per delle disposizioni contrattuali che riguardavano la mia azienda... Gli scienziati stavano controllando la posizione del sole, della luna e dei pianeti, calcolando dove si sarebbero trovati fra cento o mille anni. Stavano inoltre esaminando le traiettorie di asteroidi e meteoriti noti, in modo da non mandare in orbita astronauti solo per farli scontrare con qualcosa. Le orbite dei satelliti devono essere definite in funzione degli altri corpi celesti, in modo che l'intera impresa non diventi una collisione frontale nel traffico spaziale. Mentre facevano svolgere le misurazioni nel corso dei secoli agli elaboratori elettronici, si giunse ad un arresto. L'elaboratore si fermò e si accese la spia rossa, il che significava che c'era qualcosa di errato nelle informazioni date all'elaboratore o nei risultati.

Chiamarono il dipartimento di servizio per controllarlo. "Nessun guasto all'elaboratore ", dissero i tecnici. "Funziona perfettamente. Perché pensate che vi sia qualcosa che non va? ".
"Bè, l'elaboratore indica che da qualche parte, nei secoli passati, c'è un giorno mancante", dissero gli operatori. Ricontrollarono i dati... ma non vi fu risposta, nè spiegazione logica. Erano sorpresi...

Fra questi scienziati ve n'era uno che conosceva la Bibbia. Egli si ricordò di quanti si narra nel libro di Giosuè e come egli ottenne da Dio che il sole non tramontasse per quasi un giorno, per poter proseguire la battaglia contro dei formidabili nemici.
Prese una Bibbia e fece leggere quel passo ai suoi colleghi. "Ecco qui, disse lo scienziato cristiano, questo è il vostro giorno mancante. Controllate".

Controllarono gli elaboratori, retrocedettero fino al tempo in cui Giosuè sconfisse i re e scoprirono che la spiegazione era vicina alla verità, ma non abbastanza… Vi era ancora da chiarire una discrepanza di quaranta minuti. Consultarono nuovamente la Bibbia e scoprirono che essa non diceva che il sole era rimasto fermo per un giorno intero, ma solo per "quasi un giorno intero".

Così erano ancora nei pasticci. Quaranta minuti diventano estremamente importanti se moltiplicati più volte nelle varie orbite.
Quindi lo scienziato cristiano ricordò qualcos'altro nella Bibbia, e cioè che il sole era tornato indietro. Naturalmente gli altri scienziati gli dissero che era uscito di senno, ma di nuovo non avevano altra soluzione al dilemma: così ripresero la Bibbia e lessero 2 Re al capitolo 20...Ezechia era un re al tempo del profeta Isaia e gli fu detto che la sua fine era prossima. Egli pregò il Signore e si disperò tanto che il Signore volle esaudirlo. Il profeta Isaia andò a trovarlo e gli disse che il Signore gli concedeva ancora quindici anni di vita.
Ezechia non riusciva a credergli e pretese un segno straordinario e quel segno fu che l'ombra della meridiana dell'orologio a muro indietreggiasse di dieci gradi. E così avvenne. "Dieci gradi sono esattamente quaranta minuti"!  Ventitrè ore e venti minuti nella storia di Giosuè; quaranta minuti nella storia di Ezechia: ecco le ventiquattro ore, il giorno mancante del quale gli scienziati dovevano tenere conto nei loro calcoli".

E’ rimarchevole un testo simile fu causa della scomunica di Galileo Galilei, per via della diatriba “chi si è fermato: il sole o la terra?” e noi da cristiani diciamo: non è stato un miracolo di Dio?

Che cosa cambia alla nostra esistenza dire la mattina “E’ sorto il sole” piuttosto che “tramonta la terra?”. NULLA: cambia invece sapere che Dio può fermare il sole, la terra, i pianeti, l’universo intero in risposta alla preghiera di un suo figlio!
 

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