Sukkot o Festa delle Capanne è celebrata dal 15ºh al 21º giorno del mese ebraico di Tishrei (generalmente in ottobre) ed è una delle tre feste di pellegrinaggio, durante le quali gli Ebrei si recavano in pellegrinaggio al Tempio a Gerusalemme.
La festa commemora le capanne nelle quali gli Israeliti vissero nel deserto dopo l’esodo dall’Egitto. Una sukka è un’abitazione temporanea, generalmente con mura di legno o di tessuto su almeno tre dei quattro lati e un tetto fatto di rami d’albero (tradizionalmente fronde di palma) attraverso quali è possibile vedere il cielo.
Sukkot è conosciuta anche come la festa del raccolto, poichè è celebrata in autunno, dopo il raccolto estivo e prima che vengano piantate le coltivazioni invernali. Un argomento centrale nelle preghiere della festa è la pioggia: gli agricoltori ringraziano il Signore per il raccolto di quest’anno e pregano per la pioggia per l’anno successivo.
Il primo e l’ultimo giorno sono particolarmente festosi: il primo è un giorno santo, un giorno di riposo, durante il quale non è permesso fare nessun lavoro, simile allo Shabbat; la maggior parte delle attività commerciali sono chiuse. L’ottavo giorno dall’inizio di Sukkot è chiamato Shemini Atseret ed è una festa separata. I giorni di mezzo sono simili a giorni feriali.
Usi della Festa
Costruzione di una Sukka – La sukka (capanna) è normalmente decorata con frutti diversi, ritagli di carta e disegni. Potrete vedere sukkas costruite nei cortili (o sui balconi) di tutti gli Ebrei osservanti e anche di molti Ebrei laici.
Le quattro specie – Quattro sono i tipi di piante (germoglio di palma, rami di mirto e di salice, e cedro) usati nelle benedizioni cerimoniali ogni giorno della festa, eccetto di Shabbat.
Informazioni Importanti
A parte per i due giorni di riposo, durante i quali tutte le attività commerciali sono sospese, gli altri giorni del periodo della festività sono semi-festivi e molte attività commerciali, soprattutto uffici, sono aperti solo la mattina. Alcune attvità commerciali sono chiuse tutta la settimana, poichè molte famiglie israeliane vanno in vacanza anche in questo periodo dell’anno.