IL CORAGGIO DI SCALARE UNA PIANTA DI CILIEGIE
Quando voglio capire cos’è il coraggio, penso a lui. La famiglia, una scuola e, nel tempo libero, la montagna. Un rocciatore più che discreto. Accarezza un sogno proibito: gli ottomila. Ma non si fa illusioni. Gli mancano i mezzi finanziari, non certo le capacità. Un giorno la sua vita compie una tragica capriola. Una banale caduta da un ciliegio. Lo schianto improvviso di un ramo e l’impatto balordo col terreno. La schiena che si spezza, una vertebra che si sbriciola. Interminabili mesi di immobilità. Costretto a servirsi di uno specchio per riuscire a infilare il cucchiaio in bocca. I medici gli spazzano via impietosamente ogni illusione. Dal bacino in giù è morto. Traguardo massimo, la carrozzella. Lui accetta la carrozzella, ma coltiva qualche speranza pazza. I medici fanno il loro mestiere di medici, e lui fa il suo mestiere di uomo che non si arrende di fronte all’impossibile. La schiena è frantumata, ma la volontà si irrobustisce giorno dopo giorno. Gli spazi esterni si sono ridotti paurosamente, ma lui dilata, esplora, approfondisce un territorio segreto che si porta dentro. Tutti lo compiangono, ma lui non riesce a capire perché. Le parti più ripide, ora, sono quelle orizzontali. Ma l’importante è trovare gli appigli, come in montagna. Lui, comunque, non cede. Pretende le stampelle. I medici scuotono il capo. Gli passerà presto la voglia. Al primo capitombolo. Lui prova, non ce la fa, ritenta. Ruzzoloni in serie. Guai se qualcuno gli porge la mano Ringrazia, ma deve imparare a rimettersi in piedi da solo. Nonostante le gambe non lo reggano, lui si ostina a essere “un uomo in piedi”. Un’ora per fare venti metri. Conquista lo spazio, centimetro per centimetro, fazzoletto dopo fazzoletto, con una pazienza interminabile. L’altro giorno sono andato a trovano. Era nell’orto. E Ho visto la carrozzella parcheggiata sotto una pianta le stampelle appoggiate al tronco. Ma anche una piccola scala appoggiata all’albero. Lui era sopra, a potare i rami. Stava realizzando il suo sogno proibito: gli ottomila. Quell’albero di tre metri erano i suoi trionfali ottomila. Dimenticavo. La pianta era un ciliegio.
[Modificato da Mara_b 23/04/2011 18:14]