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12/05/2011 18:01 | |
Il merito di Saul in quel contesto storico di divisione fu quello di stimolare la solidarietà delle varie tribù di Israele spingendole ad unirsi insieme per sconfiggere gli Ammoniti. Quando Saul fu chiamato in aiuto degli abitanti di Jabesh di Galaad, la Scrittura ci dice che « lo Spirito di Dio investì Saul» (1 Sm 11, 6). In quell'occasione egli compì un'azione simbolica di grande effetto: prese alcuni buoi, li tagliò a pezzi ed inviò un pezzo ad ogni tribù di Israele assieme ad un messaggio minaccioso: « Così saranno trattati i buoi di chi non seguirà Saul e Samuele ». In seguito a questa minaccia tutte le varie tribù furono prese da grande terrore e si unirono a Saul per combattere contro il re di Ammon « come un solo uomo » (1 Sm 11, 7). In quell'occasione si unirono a Saul trecentomila uomini provenienti dalle tribù di Israele del nord e trentamila dalla tribù di Giuda (1 Sm 11, 8). Con questo esercito Saul riuscì a sbaragliare gli Ammoniti.
Dopo questa strepitosa vittoria su Ammon tutto il popolo (in pratica l'esercito e cioè tutti gli uomini in grado di portare le armi) riconobbe che solo Saul era in grado di liberare Israele anche dai Filistei. Così a Ghilgal venne proclamato pubblicamente re (1 Sm 10, 24; 11, 14-15).
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