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12/05/2011 18:04 | |
Salomone
A differenza di Davide, Salomone non fu un condottiero e non si preoccupò di estendere ulteriormente i confini del regno lasciatogli da suo padre. La sua politica si concentrò maggiormente sulla stabilità dello stato e sull'incremento delle arti e delle scienze che sotto il suo regno conobbero una grande fioritura tale da suscitare stupore e meraviglia fra i suoi contemporanei e da costituire anche la base della sua fama presso le generazioni future.
Per rendere stabili i confini dello stato Salomone si propose di instaurare una politica di buoni rapporti con tutti i popoli circostanti. Questo obiettivo fu raggiunto non solo per mezzo una politica matrimoniale molto disinvolta che gli permise di sposare e di portare nel suo harem parecchie mogli straniere fra cui anche la figlia del faraone (1 Re 3, 1; 11, 1), ma soprattutto instaurando una fitta ed estesa rete di scambi commerciali con navi che dal porto fenicio di Tiro giungevano fino in Africa da dove importavano oro, argento, avorio, legni pregiati e perfino animali esotici, come possiamo vedere leggendo 1 Re 10, 22-24. Tutta questa ricchezza e questo prestigio si concentrarono però quasi esclusivamente nella corte di Gerusalemme ed attorno alla persona del re, il quale manteneva nei confronti dei suoi sudditi un certo distacco. Non si può proprio dire Salomone intrattenesse con il popolo dei rapporti idilliaci improntati alla familiarità e all’intimità come era avvenuto sotto il regno di Davide.
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