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12/05/2011 18:05 | |
Caduta dei due regni e successivi sviluppi
Il primo a cadere fu il regno del Nord ad opera dell’Assiria che nel 722 a.C., dopo un lungo assedio di tre anni, prese la capitale Samaria e deportò in altri terriori lontani gli abitanti più facoltosi. La pratica di deportazione assira aveva lo scopo di distruggere l’identità nazionale degli abitanti dei territori occupati. In Samaria vennero trasportate altri gruppi etnici mentre gli Ebrei delle tribù del Nord vennero dispersi nel vasto impero assiro in maniera tale che di loro non rimase più alcuna traccia nella storia.
Nel 586 l’impero babilonese pose fine anche al regno del Sud con la distruzione di Gerusalemme e del Tempio. Una parte della popolazione di Gerusalemme morì ed il resto fu deportato in Babilonia, mentre gli abitanti della campagna poterono restare. A differenza degli Assiri, i Babilonesi lasciavano inalterate le strutture sociali dei territori occupati e non vi trasferivano altri gruppi etnici. Anche coloro che furono deportati in Babilonia poterono conservare la loro identità in quanto non venne loro vietato di riunirsi in comunità. La sorte quindi risparmiò a Giuda il destino che circa un secolo e mezzo prima aveva colpito e dissolto le popolazioni ebraiche del Nord, cioè il regno di Israele. Gran parte dei Giudei inoltre, fra cui anche il profeta Geremia, poterono trovare scampo fuggendo in Egitto dove i loro discendebti fondarono parecchie comunità ebraiche.
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