Il ruolo degli angeli nella rivelazione della legge
Giuseppe Flavio scrisse: "Abbiamo appreso le nostre dottrine più nobili e le leggi più sante da Dio tramite gli angeli".
Deuteronomio 32:2 (versione dei settanta) dove si legge:
"Il Signore viene dal Sinai... alla sua destra sono gli angeli".
A. Considerare gli angeli come mediatori della legge
Questo introduce negli Atti degli Apostoli una prospettiva nuova, parallela a quella dei Galati. I due testi suppongono l'esistenza di una tradizione che riconosceva che il ruolo decisivo degli angeli sarebbe quello del dono della legge.
Atti 7:38,53
Voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l'avete osservata. (Mosè) è colui che nell'assemblea del deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri, e che ricevette parole di vita da trasmettere a noi.
Galati 3:19-20
Perché dunque la legge? Essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni... e fu promulgata per mezzo di angeli, per mano di un mediatore. Ora, un mediatore non è mediatore di uno solo; Dio invece è uno solo.
a) pluralità degli angeli (v. 53)
b) un mediatore per loro (v. 38)
c) Pluralità degli Israeliti (v. 38, i nostri padri)
d) Un mediatore per loro, Mosè (v. 37)
Stefano testimonia della rivelazione ricevuta da Mosè e l'angelo.
Questa legge è stata data a causa delle "trasgressioni" (paràbasis), al fine di prendere coscienza del peccato e aumentare la responsabilità, essa è dichiarata ora poco divina, quasi un prodotto degli angeli.
Per Luca e Paolo gli angeli esercitano una funzione ben precisa nei confronti del popolo di Dio.
(Testi difficili Galati 3:13 e Galati 3:5)
B. L'apostolo Paolo (anche se l'attribuzione è incerta) nel libro degli Ebrei.
Il tema iniziale degli angeli prepara l'affermazione fondamentale su Gesù "fedele sommo sacerdote" nella sua mediazione che da un lato l'unisce intimamente a Dio, ottenendone tutta la fiducia, e dall'altro lato agli uomini con i quali condivide tutto e soprattutto le sofferenze (Ebrei 2:17 e 5:8).
a) Gli angeli hanno una capacità inferiore a Gesù di unire gli uomini a Dio
b) Chiarezza nell'azione salvifica di Cristo e nella sua maestà sugli angeli (Ebrei 1:4-5)
c) Superiorità di Cristo in relazione con Dio (Ebrei 1:5-6)
d) Superiorità di Cristo rispetto alla creazione (Ebrei 1:7-12)
e) Superiorità di Cristo rispetto alla storia (Ebrei 1:13-14)
Gli angeli sono intermediari insufficienti: la natura degli spiriti (pnéùmata) non li eleva al di sopra della condizione di servitori.
a) Acclamano la natura divina
b) Acclamano la sua santità
c) Acclamano la sua eternità
d) Acclamano la sua sovranità
Gli angeli sono spiriti messaggeri inviati per un servizio in favore di coloro che devono ricevere la salvezza (Ebrei 1:14)
1) Per servire all'altare
2) Diaconi al servizio dell'uomo
Gli angeli sono inviati, Cristo resta seduto alla destra del Padre (Ebrei 1:13).
Il libro degli Ebrei termina con: (Ebrei 1:5,14) presentando miriadi angeliche nei cieli e l'assemblea (ekklesia) degli uomini sulla terra (Ebrei 12:22)