rimessi, né siano stati mai rimessi, se non gratuitamente dalla divina misericordia a cagione del Cristo: deve
dirsi, tuttavia, che a nessuno che ostenti fiducia e certezza della remissione dei propri peccati e che si
abbandoni in essa soltanto, vengono rimessi o sono stati rimessi i peccati, mentre fra gli eretici e gli
scismatici potrebbe esservi, anzi vi è, in questo nostro tempo, e viene predicata con grande accanimento
contro la chiesa cattolica questa fiducia vana e lontana da ogni vera pietà. Ma neppure si può affermare che
sia necessario che coloro che sono stati realmente giustificati, debbano credere assolutamente e senza
alcuna esitazione, dentro di sé, di essere giustificati; e che nessuno venga assolto dai peccati e giustificato,
se non chi crede fermamente di essere assolto e giustificato e che l’assoluzione e la giustificazione sia
operata per questa sola fede, quasi che chi non credesse ciò, dubiti delle promesse di Dio e dell’efficacia
della morte e della resurrezione del Cristo. Infatti come nessun uomo pio deve dubitare della misericordia di
Dio, del merito del Cristo, del valore e dell’efficacia dei sacramenti, così ciascuno nel considerare se stesso,
la propria debolezza e le sue cattive disposizioni, ha motivo di temere ed aver paura della sua grazia, non
potendo alcuno sapere con certezza di fede, scevra di falso, se ha conseguito la grazia di Dio