UN AMORE INDIVISO

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pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 08:57
Bob Mumford

UN AMORE INDIVISO

Bob Mumford

 

VIAGGIO VERSO L'INTIMITÀ BIBLICA

 

 

Amerai il Signore tuo Dio

con tutto il tuo cuore

con tutta la tua anima,

con tutta la tua mente e

con tutte le tue forze"

                                                  (Mc. 12,30).

                         

 

   

Schema delle lezioni & Guida allo studio

 

INDICE

Indice 

Prefazione 

 

Sessione 1 -   Viaggio verso l'intimità biblica

Sessione 2 -   Il nostro problema: lo spostamento verso l'eros

Sessione 3 -   Lo spostamento del paradigma

Sessione 4 -   Le due frecce

Sessione 5 -   I sette giganti 

Sessione 6 -   L'origine del nostro problema 

Sessione 7 -   Il nostro viaggio 

Sessione 8 -   Cristo, il nostro centro 

Sessione 9 -   Sconfiggere i giganti 

Sessione 10 - Chiarire i punti problematici 

Sessione 11 - La via dell'agape  

Sessione 12 - Definizione di amore indiviso

Sessione 13 - Applicazioni di "amore indiviso" 

Sessione 14 - Amore indiviso; la nostra sfida

 

Guida allo studio: Le risposte 

Glossario - Bibliografia   

Applicazione personale

 

 

IL VIAGGIO DI SCOPERTA:  LA VITA ETERNA (Giovanni 17,3)

 

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INDICE DESCRITTIVO

 

Sessione 1 - Viaggio verso l'intimità biblica

In questa sessione vengono stabilite la necessità, il contenuto e il fondamento biblico dell'intimità con Dio nostro Padre. Bob Mumford introduce il primo cambiamento necessario: Non si tratta di ciò che NOI vogliamo o ci aspettiamo da Dio, ma di cosa LUI Si aspetta da noi.

 

Sessione 2 - Il nostro problema: lo spostamento verso l'eros

Con un diagramma energico, ma di facile comprensione, ci viene presentata una panoramica della nostra cultura. É inevitabile vedere, se pur con qualche riluttanza, come e quanto la nostra cultura ha cambiato il messaggio della Chiesa.

 

Sessione 3 - Lo spostamento del paradigma 

Il paradigma è il modo in cui si percepiscono i fatti. Questa lezione da sola influenzerà

profondamente il vostro modo di percepire la vita e quelli che vi circondano.

 

Sessione 4 - Le due frecce

La semplicità di questa lezione permette a ciascuno di percepire con chiarezza ciò che ARRIVA  a noi e ciò che invece ESCE DA noi. Può aiutarvi davvero ad interpretare la Scrittura e la vita in un modo più eloquente.

 

Sessione 5 - I sette giganti 

In Esodo 3,17 sono descritti i giganti che proteggevano e difendevano la Terra Promessa. La scoperta dell'applicazione di quei giganti alla vostra vita vi permetterà di usare il Vecchio Testamento per capire meglio il Nuovo Testamento.

 

Sessione 6 - L'origine del nostro problema 

Accade assai di rado, in quest’epoca di umanesimo, di essere più energicamente costretti a considerare i nostri fallimenti personali. Bob qui ci rivela fin dove L'EROS riuscirà a portarci se non è messo allo scoperto, rivelato, e quindi corretto.

 

Sessione 7 - Il nostro viaggio 

Una lezione cruciale per spiegare alcuni dei "misteri" del vostro cammino con Dio e che ve li renderà pieni di vita. Con grafici e illustrazioni, è questo il "trasformatore della vita!"

 

Sessione 8 - Cristo, il nostro centro 

Un’intuizione fresca e confortante di come e perché l'incarnazione, vita, morte e risurrezione di Gesù Cristo è così importante. Essendo centrata sulla persona di Cristo, l'intimità con Dio Padre è la norma biblica, non l'eccezione.

 

Sessione 9 - Sconfiggere i giganti 

Con grande semplicità e con l'ausilio delle illustrazioni riusciremo a vedere il motivo per cui le ripetute frustrazioni e la scarsa produzione di frutto, sembrano seguire a ruota il nostro cammino cristiano. Ma attenzione, se riusciremo a vedere chiaramente questo aspetto del nostro viaggio spirituale, non potremo più permetterci di accettare lo "status quo".

 

Sessione 10 - Chiarire i punti problematici 

Imparate quali sono le cose che impediscono di avere una mentalità conforme a quella del mondo e di essere svuotati dallo Spirito. Quando arriverete a vedere il vero aspetto dell'EROS che cresce e matura, potrete restarne sorpresi!

 

 

Sessione 11 - La via dell'agape  

Senza esagerare, questa lezione potrebbe fornirvi gli strumenti per rivitalizzare tutta la vostra esperienza cristiana. Vi incoraggerà a vedere come si dovrebbe svolgere il vostro viaggio spirituale e come poter sperimentare una riforma personale della vostra vita cristiana.

 

Sessione 12 - Definizione di amore indiviso 

       Abbiamo imparato che amore indiviso è un affetto totale per Dio. Questa lezione ci indica quali sono i sette elementi necessari per esprimere a Dio il nostro amore in tal modo che Egli possa risponderci.

 

Sessione 13 -  Applicazioni di "amore indiviso" 

Intuizioni pratiche di incredibile semplicità e di facile applicazione su come amare Dio quale

nostro Padre. Questa lezione potrà commuovervi fino alle lacrime, ma anche portare una

risposta nuova al vostro cuore.

 

Sessione 14 - Amore indiviso; la nostra sfida 

Bob Mumford ci offre un’espressione dell'amore verso Dio secondo la Scrittura, che potrete far diventare parte della vostra esperienza quotidiana. Dio vuole che anche voi Lo chiamiate "Abba, Papà!" quando fate la vostra testimonianza presso altri credenti impegnati, disposti a prendere su di sé il giogo di Cristo.

 

q       Guida allo studio: Le risposte 

q       Glossario e Bibliografia   

Applicazione personale 

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 08:58

Prefazione

 

Come moglie di Bob ho il privilegio di introdurre la sua nuova serie, che a mio avviso è anche la migliore: Unshared Love - The Journey To Biblical Intimacy (Amore indiviso - viaggio verso l'intimità biblica).

Sono sposata con Bob dal 1956 e non ho mai smesso di ammirare il suo incredibile zelo e passione per conoscere Dio. Non ho mai cessato di stupirmi davanti alle sue intuizioni ispirate e alle continue scoperte. Bob ha per Dio un amore profondissimo, e nella vita si è proposto di far sì che il popolo di Dio possa arrivare a conoscere il suo Creatore e Padre. La disponibilità ad essere vulnerabile, mettendo spesso in pubblico le nostre lotte personali, gli ha accattivato la simpatia e l'amicizia di molti che così riescono ad identificarsi con lui e ad attingere alle nostre esperienze.

Negli ultimi 40 anni di matrimonio il nostro viaggio per giungere alla maturità ha attraversato molte battaglie lunghe e tempestose. Sono sempre stata profondamente convinta che, per arrivare a godere l'intimità spirituale con il Signore, sarebbe stato necessario arrivare prima all'amore e all'intimità nel campo naturale, ossia nel nostro matrimonio. "Amore Indiviso" è il frutto della nostra vita, e ci ha introdotto in un viaggio che, partito dalla nostra natura egoistica - "Eros"- ci porta fino allo stravagante amore "Agape" di Abba Padre. Saremo liberi d'amare Dio per Chi Egli è, e non per quello che può darci.

Amore Indiviso significa ritirarsi dai grovigli o da quanto ci irretisce e ci intrappola. Nel suo libro "Maturità Cristiana", E. Stanley ha detto: "la mia definizione di maturità non consiste nel darvi una formula verbale, ma in una definizione vivente: Gesú! É Lui la maturità incarnata. É la Parola Maturità divenuta carne ... La nostra maturità, infatti, arriva fino al punto in cui siamo maturi nell'amore.

 

Coraggio! Questo messaggio si sta incarnando in noi producendo cambiamenti radicali e guarigione, e riportando anche l'intimità nel nostro matrimonio. Il dito di Dio è stato irremovibile, ed è penetrato nei nostri cuori ostinati. Continua a sottolineare le nostre principali distrazioni, permettendoci così di arrivare ad essere liberi delle nostre immaturità, di disfarcene come di un bagaglio di troppo. É Lui il nostro Desiderio Predominante, e noi siamo "tornati al nostro primo amore."

Personalmente, Amore Indiviso ha raggiunto le profondità del mio essere, spalancandomi ad una nuova sfera d'amore verso Dio, simile proprio al mio primo incontro con Lui al momento della conversione da adulta. Dio ci attira più vicini a Sé, in un amore ed un’adorazione più profondi verso di Lui che sgorgano da un cuore pieno di devozione. Il Signore Gesù sta corteggiando la Sua Sposa!

Dio Padre sta aumentando la nostra sete di Verità mentre, insieme, seguiamo Gesù, Parola Incarnata, finché diventeremo degli adulti maturi nel Signore. Come corpo di Cristo, chiediamo una sempre maggiore consapevolezza del mistero di Dio, che è "Cristo in voi, speranza di Gloria." Nella Sua Misericordia,

Judith L. Mumford.

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 08:59

UN AMORE INDIVISO

 

Bob Mumford

 

 

Sessione N.  1:

 

VIAGGIO VERSO L'INTIMITÀ BIBLICA

 

 

 

Vogliamo arrivare ad avere un’intimità con Dio. La parola intimitàderiva dal latino "intimus" dove "in" sta per dentro, all'interno, e indica una relazione personale profonda e totale: "Dio - vede - dentro - me."

            "Dio é facile da accontentare, ma difficile da soddisfare," ha detto George McDonald. (1824-1905). (1)

 

Ma Cosa Si Aspetta Dio Da Noi?

Vediamo Marco 12,28-34

 

"(28) Allora si accostò uno degli scribi che li aveva uditi discutere e, riconoscendo che aveva loro ben risposto, gli domandò: "Qual è il primo di tutti i comandamenti?". (29) Gesù rispose: "Il primo è: 'Ascolta [shema], Israele, il Signore nostro Dio è l'unico Signore; (30) e tu amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. (31) Il secondo è questo: Amerai il prossimo tuo come te stesso.' Non c'è altro comandamento più importante di questi".

(32) Allora lo scriba gli disse: "Hai detto bene, Maestro, ed è vero che Egli è Unico e non v'è altri all'infuori di Lui; (33) amarlo con tutto il cuore e con tutta la mente e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso è molto di più di tutti gli olocausti e i sacrifici". (34) Gesù, vedendo che aveva risposto con intelligenza, gli disse: "Non sei lontano dal regno di Dio".

 

Lo scriba aveva chiesto qual era il più grande comandamento, e la risposta di Gesù doveva essere molto profonda. Ma Egli non citò uno dei Dieci Comandamenti: rispose invece con la "shema," ossia citando il giogo di Israele.

 

Deuteronomio 6,4-5: Il giogo di Israele - e anche nostro:

 

"Ascolta, Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza."

 

Questo si chiama IL giogo, e quando lo prendiamo su di noi significa: dare a dio tutto il nostro amore. Qui Gesù mette a fuoco proprio questo aspetto del rapporto con Dio.

 

"É il tuo amore per Me che ti proteggerà." (Marco 12,28-34)

 

Tre idee da discutere in questa serie: (e la necessità di una nuova conversione)

1.      Un’inversione del tipo d'amore: da Eros a Agape;

2.      La Conversione Eros/Agape. In Luca 22,32 il Signore, parlando a Pietro, dice: "Ma Io ho pregato per te, perché non ti venga a mancare la fede; e tu, una volta ritornato, [convertito] rafforza i tuoi fratelli."

3.      Un Amore Indiviso (o affetto non spartito con nessun altro) significa che ripongo tutto il mio affetto nel Signore in modo tale da non condividere illegalmente il mio cuore, la mia anima, la mia mente o le mie forze con niente e nessun altro.

 

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:00
COSA DIO VUOLE DA NOI:

 

Da noi Dio desidera tre cose:

 

            Qui non stiamo parlando di cosa "noi" possiamo ottenere da dio, ma di ciò che lui vuole da noi:

 

1.      Dio vuole vedere il nostro volto, come siamo in realtà. Cantico dei Cantici 2,14:

 

"O mia colomba, che stai nelle fenditure della roccia, nei nascondigli dei dirupi, mostrami il tuo viso, fammi sentire la tua voce, perché la tua voce è soave, il tuo viso è leggiadro."

 

In Atti 10,34 leggiamo:

 

"Pietro prese la parola e disse: "In verità sto rendendomi conto che Dio non rispetta  [non fa preferenze di] le persone ..." in altre parole, non rispetta le loro maschere.

 

2.      Dio ricerca il nostro tempo, la comunione con noi e la nostra amicizia.

Molti di noi amano Dio, ma in realtà non vogliamo avere un’amicizia intima con Lui. In Genesi

3,8 leggiamo:

 

"Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno, e l'uomo con sua moglie si nascosero dalla presenza del Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino."

 

3.      Dio cerca il nostro Amore Indivisoperché è un DIO GELOSO. Esodo 34,14 ci dice:

 

"Tu non devi adorare nessun altro dio, perché il Signore, il cui nome è Geloso, è un Dio geloso."

 

Vediamo anche altri passi sulla gelosia di Dio:

 

"Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è  l'amore, violenta come gli inferi è la gelosia; le sue vampe sono vampe di fuoco, la fiamma del Signore! Molte acque non possono spegnere l'amore né i fiumi travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore, sarebbe enormemente disprezzato." (Cantico dei Cantici 8,6-7)

 

"O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui?" (1 Corinzi 10,22)

 

Ed ecco infine Giacomo 4,5, nella traduzione dal greco di Mayor:

 

"Lo Spirito (Santo) che Egli ha fatto abitare in noi brama con gelosia di avere l'intera devozione del nostro cuore".

 

DIO É DAVVERO GELOSO DI CIASCUNO DI NOI

 

Se arriviamo a capire Dio, capiremo anche quanto Egli tiene a noi. In realtà Egli ci sta dando la caccia. In tutta la Scrittura Dio non parla mai d'un amore generico per l'umanità. Lui vuole i singoli individui e il loro amore personale, individuale.

 

            Amore indiviso significa non condividere illegalmente il vostro amore per Dio né con il mondo, né con niente o nessuno altro.

 

 

SOMMARIO: VIAGGIO VERSO L'INTIMITÀ BIBLICA

di Walter Barge

 

Introduzione a un Amore Indiviso

 

            É importante capire la difficoltà di soddisfare Dio. Infatti, è facile far piacere a Dio, ma difficile soddisfarlo, perché ci chiama ad un livello sempre più elevato di santità e ad una profondità sempre maggiore di quella raggiunta nell'intimità con Lui.

 

            Dio Si aspetta che i credenti mettano in pratica il Suo più grande comandamento, esposto sia nel Vecchio sia del Nuovo Testamento. Gesù poi ha riconosciuto nella SHEMA (la parola ebraica per "ascoltare"), di Deuteronomio 6, 4-5, l'eterno "grande comandamento."

La versione del Vecchio Testamento dice:

 

"Ascolta (Shema), Israele: il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo. Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze" (Dt 6, 4-5).

 

Il Nuovo Testamento dice:

 

"... Il primo di tutti i comandamenti è : 'Ascolta, Israele, il Signore Dio nostro è l'unico Signore; amerai dunque il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza. Questo è il primo comandamento. E il secondo è simile: Amerai il prossimo tuo come te stesso.' Non c'è altro comandamento più grande di questi" (da Mc 12, 28-34).

 

Queste parole di Gesù sollecitarono lo scriba a rispondere che

è amare Dio e il prossimo in quel modo era meglio di "tutti gli olocausti e i sacrifici". Gesù poi rafforzò la priorità di questi comandamenti con la risposta che lo scriba "non era lontano dal regno di Dio".

è Gesù si aspetta che il credente vada oltre i Dieci Comandamenti, per entrare nel regno dell'intimità con Dio. Vi è in gioco più della sola obbedienza - vi è una relazione che non  si realizza fin quando non diventa intima.

 

 

La prospettiva di intimità con Dio, espressa nella Scrittura

 

            Dio vuol vedere il nostro volto, quello che sta dietro la maschera (vedi Cantico dei Cantici 2,14; Atti 10,34). Con noi vuole avere amicizia intima e comunione, proprio come l'aveva con Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden prima della loro disobbedienza (Gen 3,8). Dio vuole il nostro amore indiviso perché è un Dio geloso (Es 34,14).

 

Materiale di riflessione:

 

q       Avviene mai che Dio raggiunga un credente con "vampe infuocate di gelosia" per impedirgli di allontanarsi dalla Sua volontà?

q       Ci impedisce mai di fare qualcosa che ci danneggerebbe, persino quando la nostra volontà è disposta ad agire contro la Sua?

 

NUOVI ACCOSTAMENTI ALLA COMPRENSIONE DELLA "SHEMA":

 

Lezione di storia:

 

            La cultura occidentale è sprofondata nell'Eros, l'opposto dell'Agape cristiana; siamo passati da una società dominata da virtù e valori cristiani quanto alla sua struttura legale e sociale, ad una società dominata da individualismo, pluralismo, anarchia e dal senso di dipendenza non da Dio, ma dallo Stato - attraverso i diritti che pensiamo di avere. É necessaria una riconversione, un ritorno dall' Eros all' Agape, per ricuperare la fede originaria attraverso una riforma nuova, che abbia un vero significato storico.

            La Shema è una "intera, totale devozione del cuore" - e qualsiasi tipo d'amore, verso chiunque o qualunque altra cosa, quando è condiviso illegalmente provoca dispiacere a Dio.

 

q       Il tuo amore è indiviso solo quando Dio viene al primo posto, è al centro ed ha la priorità nella tua vita.

 

 

GUIDA ALLO STUDIO

 

1.      Quale significato ha per te la parola intimità?

2.      Qual è il comandamento più importante? È interessante notare che non si tratta di uno dei Dieci Comandamenti di Mosè.

3.      Cosa pensi intendesse dire Gesù quando disse: "Non sei lontano dal regno di Dio?"

4.   Scrivi la Shema (Deuteronomio 6, 4-5; Marco 12,30):

5.   Cosa significa per te: "É il tuo amore per Dio che ti proteggerà"?

6.   Qual è la definizione di amore indiviso?

7.   Perché pensi sia facile compiacere Dio, ma difficile soddisfarlo?

8.        Quali sono le tre cose che Dio desidera da me?

9.                  Qual è la maggiore inversione di rotta nella nostra relazione con Dio?

10.              Cosa significa: "Dio non rispetta le persone" (Atti 10,34)? Quale relazione ha con l'idea delle

maschere?

11. Qual è un altro nome per Dio? Perché Dio Si riferisce a Se Stesso con quel nome?

12. Dio ti ha mai raggiunto con un impeto di gelosia? Spiega in breve l'esperienza.

 

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:02

UN AMORE INDIVISO

Sessione    2

IL NOSTRO PROBLEMA:

LO SPOSTAMENTO VERSO L'EROS

 

"Ci siamo abituati ad un universo senza Dio, ma non ancora ad un universo che sia anche SENZA AMORE, e solo quando arriveremo a questa terribile realtà riusciremo a capire il vero significato di "ATEISMO". (Joseph Wood Krutch). (2)

Illusione e realtà 

q       Illusione: "Potrei diventare un cristiano migliore, se solo decidessi di esserlo."

q       Realtà: "Senza di ME non potete far nulla." Gesù ha detto:

“Io sono la Vite, voi siete i tralci; chi vive in Me, ed Io in lui, produce molto frutto; senza di Me non potete far nulla."(Gv 15,5).

Dai Risvegli alle Riforme: 

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Mentre assistiamo a diversi risvegli (revival), assistiamo anche al progressivo declino morale, etico, e di molti altri aspetti della nostra società (vedi disegno).                                                                                                                                                                  

É quindi indispensabile una riforma personale , perché la cultura é piú potente di una dottrina morta che non riesce a produrre risultati concreti. 

            Nella nostra società la riforma può richiedere un tempo più lungo della durata di una vita: è necessario un pensiero a lungo termine, simile a quello impiegato per la progettazione delle cattedrali.

 

Lo spostamento della società verso l'Eros

(Vedi Cartina nella prossima pagina, che illustra lo Spostamento verso l'Eros).

"Mosè vide che il popolo aveva perduto il controllo - perché Aronne [la chiesa] aveva permesso che perdesse il controllo al punto di diventare oggetto di derisione in mezzo ai loro nemici - (26) Mosè si pose alla porta dell'accampamento e disse: "Chi sta con il Signore, venga da me!". Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi" (Esodo 32,25-26).

"Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che sostituiscono (CEI = cambiano) le tenebre alla luce e la luce alle tenebre, che sostituiscono l'amaro al dolce e il dolce all'amaro!". (Isaia 5,20)

            La riforma inizia da te e da me (riforma personale).

            É necessario che il Signore capovolga qualcosa in te e in me, e sarà quel capovolgimento a produrre poi una differenza nella nostra società.
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Traduzione del Grafico (Da sinistra):  

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:03
GRAFICO DELLO SPOSTAMENTO VERSO L'EROS

La Chiave: GALATI 1,4

Una RIFORMA al contrario: Una volta che la società ha perso il controllo ed è senza freni, senza più redini, 

il Giudizio diventa una conseguenza inevitabile

LA RIFORMA: è la fondazione di una Società  alternativa

 

DESIDERI CONTROLLATI:

Desideri umani sotto l'influenza della  tradizione giudaico - cristiana

o della cultura cristiana radicata nell'Agape

Anni 1880-1900

Forti influenze delle idee di Rousseau (1712-1778)

La sua premessa fondamentale: "L'uomo è nato libero ma dovunque si trova in catene."

1.          L'idea moderna di istruzione: I figli appartengono allo Stato;

2.          Il Soggettivismo: Sentimenti, abbigliamento trascurato, vita alla Bohémien;

3.          La corruzione dell'uomo come scusa;

4.          L'individualismo: porta all'anarchia;

5.          Il contratto sociale: Lo Stato come dio e padre.

 

Anni 1910-1919:

1° Guerra Mondiale. Distruzione degli imperi europei e della società gerarchica; rivoluzione comunista.

-         Marcata delusione verso la società tradizionale che ha portato a tale distruzione.

 

Anni 1920-1929:

I Ruggenti Anni Venti, con: Edonismo, Proibizionismo e la forte influenza di 3 uomini:

1.         Freud (1856-1939): Un'anima senza Dio;

2.          Marx (1818-1883): [e ovviamente LENIN]: Un’economia senza Dio; e

3.          Darwin (1809-1882): Un universo senza Dio.

Ormai per molti il fondamento tradizionale non regge più.

 

Anni 1930-1939:

La Grande Depressione - e la cocente delusione per il capitalismo occidentale. Riforma della politica economica e sociale (The New Deal) di Franklin Delano Roosevelt in U.S.A., a fronte della Depressione (1933-1938) - Rivoluzione Sociale americana.

 

Anni 1940-1949:

2a Guerra Mondiale con la distruzione dei rimanenti Stati europei e del Giappone.

-   Avvento della guerra nucleare, forte paura nella comunità umana; Fondazione delle Nazioni Unite, o comunità globale.

 

Anni 1950-1959:

-  Sregolatezze postbelliche, abbondanza, facile benessere (Ez16,49).

-  Innalzamento del livello sociale e culturale;  Le donne nelle fabbriche

-  Guerra Fredda e minaccia di distruzione nucleare.

 

Anni 1960-1969:

- Beatles e Elvis, amore libero; Hippie e invito alla vita "senza freni".

- Aumento degli abusi materiali.

-  Diritto a: Fare quello che ci pare;    - Chiesa: felice, libera, soddisfatta;  -  Divorzio, libertà sessuale in chiesa e nella società;

   tolleranza verso le posizioni esaltate;  - la "Correttezza politica" (il nuovo "Moloch"); 

 

Anni 1970-1979:

-  Gli effetti della divisione del Vietnam sugli U.S.A.:  Distruzione dell'identità nazionale corporativa.

-  Rivoluzione sessuale; Aborto su richiesta;

-  La TV in ogni casa; - La telecamera, che ci introduce dove non avremmo alcun diritto di essere;

-  Woodstock: Avvenimento politico/religioso.

 

Anni 1980-1889:

-  Guerra alla povertà - Ora lo Stato deve risolvere ogni problema, spendendo miliardi;

-  Le Megachiese e il Marketing;

-  Condizionamento sociale;  Gli omosessuali "escono dal ghetto";.

 

Anni 1990-1999:

Una società di assuefazione: Mancanza di freni:

1. Media: Tv, radio;

2. Computer: Internet, Realtà virtuale;

3. Musica: Gansta-Rap, ecc.

 

Verso il 2000:

L'EROS giunto a maturazione, con conseguente e inevitabile GIUDIZIO, oppure

Una società alternativa.

DESIDERI INCONTROLLATI:                                

Desideri umani sotto l'influenza di una cultura dominata dall'Eros

 

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:04
SOMMARIO - IL NOSTRO PROBLEMA: LO SPOSTAMENTO VERSO L'EROS

di Walter Barge

Introduzione

            Le rivoluzioni nel pensiero umano non sono certo il risultato diretto dell'accumulo di dati, ma di cambiamenti drammatici e permanenti nel nostro modo di percepire le cose. Tali cambiamenti possono avvenire molto rapidamente, ma di solito impiegano un secolo e anche più per avere un impatto sulla società; sono chiamati "spostamenti del paradigma." Spesso il pensiero che la società ha del paradigma è che esso si è spostato proprio sotto i nostri occhi e alla nostra presenza - ma noi non riusciamo a vederlo né a scorgerne le implicazioni, finché esso non si è realizzato pienamente e non ci piomba addosso.

            É proprio questo il caso nel 20° secolo, col declino morale ed etico della nostra civiltà. Ciò significa essersi abituati ad un universo senza dio, senza tuttavia essersi ancora abituati ad un universo che sia anche senza amore - e proprio in questo consiste l'ateismo: nel peccato contro l'amore di Dio.

            Ma il pieno impatto della nostra discesa verso il relativismo morale ed etico non è ancora giunto al suo completo sviluppo.

Illusione e realtà 

            La nostra società secolarizzata ed una chiesa indebolita ci hanno convinto - con l'inganno - portandoci a pensare che noi stessi, in qualunque momento, potremo decidere di essere dei cristiani migliori: basterà pregare di più, digiunare e studiare di più la Parola di Dio. Queste tuttavia, pur essendo tutte cose buone, da sole non basteranno a renderci cristiani migliori.

            La realtà è che senza una relazione personale con Gesù noi siamo inermi e senza speranza alcuna, indipendentemente da ciò che dicono il mondo o la chiesa. Gesù ha affermato che senza di Lui non avremmo potuto fare niente! Come rilevato in precedenza, Dio Si aspetta che il credente vada oltre i Dieci Comandamenti, per entrare nel regno dell'intimità con Dio. In gioco vi è assai più della sola obbedienza; vi è una relazione che non si realizza fino a quando non diventa intima.

Risveglio e Riforme 

            I risvegli avvengono più spesso delle riforme. Sono il prodotto, in parte, del tentativo della chiesa cristiana di obbedire alla Scrittura. Ma non potranno prevenire o rovesciare lo spostamento di un paradigma, fin quando non assumeranno le proporzioni di una riforma; anche allora potrà esser necessario molto tempo, persino più di una vita, per riportare un'intera società sul corso giusto. Nonostante tutti i nostri risvegli, siamo ancora su una strada in discesa, diretta verso l'abisso, perché in tutto il 20° secolo non è ancora avvenuto niente che somigli ad una riforma personale. Nella Chiesa è avvenuta invece una riforma al contrario ormai giunta quasi al completo, (vedi grafico dello spostamento verso l'Eros e spiegazione a pag. 9-10) che finora i cristiani non sono stati in grado di arrestare.

            Oggi la civiltà occidentale non ha più bisogno di un altro risveglio; essa ha piuttosto la necessità estrema di una riforma personale, che richiede ed esige un "pensiero a lungo termine". Ha bisogno di quei cristiani che imparano a pensare secondo un'ottica diversa, certi che un loro contributo oggi sarà parte vitale di qualcosa che può anche richiedere più di un secolo prima di realizzarsi: si tratta dei "pensatori a lungo termine".  

            Ci siamo spostati da una società strutturata imperfettamente da limiti etici fondati su desideri umani - che di solito sono le norme generalmente accettate, - ad una società che, quanto a norme etiche, è al di fuori di ogni controllo. La nostra società è come gli ebrei quando nel deserto quando persero ogni controllo. Chi stava dalla parte del Signore si raccolse intorno a Mosè, ed egli disse loro:

"Così dice il Signore, il Dio di Israele: 'Ciascuno di voi tenga la spada al fianco. Passate e ripassate nell'accampamento da una porta all'altra: ognuno uccida il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio vicino" (Es 32,25-27).

            La figura di Aronne è interpretata come il simbolo della chiesa contemporanea. Le implicazioni storiche di questo versetto sono sbalorditive. Significa che la nostra discesa verso l'Eros è iniziata dalla Riforma del sedicesimo secolo per il fallimento della Chiesa ad assumere il proprio ruolo nella società, quello di essere e rimanere una risorsa illimitata dell'amore AGAPE di Dio.

Conseguenze del caos sociale 

            Quando una società "perde il controllo, è senza freni e senza redini," il risultato è il giudizio; è una cosa inevitabile e porta gravi conseguenze. Nessuna società che sia discesa nell'EROS, poi è mai sfuggita al Giudizio - che a quel punto diventa inevitabile e consequenziale.

            Non vi è sfuggito Israele. Pur essendo l'intero tessuto di quella società radicato nella Scrittura (la Torah, il Pentateuco) Israele sperimentò il risveglio, eppure discese nell'EROS. La conseguenza inevitabile fu il giudizio! I profeti cercarono di far deviare Israele da quella via disastrosa, avvertendolo del giudizio che sarebbe sopraggiunto.

            Ogni civiltà giunta fino a disintegrarsi, vi è giunta sempre in seguito ad uno spostamento verso l'EROS, ad una discesa nella disobbedienza e nel caos. La nostra società non è diversa.

GUIDA ALLO STUDIO

1.       È possibile essere un cristiano migliore solo perché lo decidete voi? Perché no?

2.      Nonostante i passati risvegli, perché continua il declino della società?

3.      Spiegate con parole vostre in cosa consiste il "pensiero a lungo termine".

4.      Da dove ha inizio la riforma?

5.      Nel grafico dello spostamento verso l'Eros, riuscite a scorgere il giudizio inevitabile e consequenziale di una società caotica?

Spiegate: Come ha potuto una società come Israele, così centrata sulla Scrittura, cedere ad un simile spostamento verso l'Eros?


pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:08
AMORE INDIVISO 

Sessione    3

LO SPOSTAMENTO DEL PARADIGMA

 

Lo spostamento del paradigma:

In questa figura si possono vedere due donne - una giovane ed una vecchia. (3)
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Lo spostamento del paradigma descrive il modo in cui viene percepita una cosa o un'idea.
Significa vedere la stessa cosa in maniere totalmente diverse.

 

Definizioni di Amore, Eros, Nomos e Agape

(prelevate dalla: Introduzione a "Eros e Agape" di Anders Nygren, Westminster, Phila. U.S.A. 1953).

 

EROS (Ellenismo): è un amore egocentrico, centrato nell'uomo

A.     Egocentrico; centrato sull'uomo

1)            L'uomo cerca Dio per soddisfare la propria fame spirituale attraverso il possesso e il godimento delle perfezioni divine.

2)       L'uomo cerca Dio NON per quello che Egli è, ma come 'summum bonum' (per ciò che posso ottenere da Lui) e poter così soddisfare tutte le sue voglie e necessità.

3)      È un amore che desidera "ottenere;" forma altamente raffinata di tornaconto e di egoismo.

B.   Un appetito, un desiderio ardente, motivato dalle qualità di attrazione del suo oggetto.

            (L'Eros vuole sempre possedere e controllare - "erotico") 

1)      Desiderio diretto verso il cielo: molto estetico e religioso

2)            Ricercare Dio come "un mezzo verso un fine."

3)            In pratica, non si cerca Dio ma il PROPRIO "miglior bene" che, "nel caso, si identifica con Dio" (ricerco Dio per soddisfare la mia fame spirituale).

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NOMOS, ossia l'uso sbagliato della Legge (Giudaismo): religione egocentrica e distorta   

A. Religione egocentrica nella sua forma distorta

 

1)            L'amicizia con Dio come qualcosa da raggiungere in virtù dell'osservanza della Legge da parte dell'uomo.

2)              La teologia del merito.

 

AGAPE (cristianesimo): teocentrica, ricerca Dio per quello che Egli è.

 

A.     Teocentrica, centrata su Dio:

1)            Ripongo i miei affetti in Dio perché è Dio.

2)            È l'amore di Dio per il mondo, espresso nel Nuovo Testamento. AGAPE significa ricercare senza niente in cambio.

B. Indifferente al valore:

1)      Non si accende per l'attrattiva né si spegne per la mancanza di attrattiva del suo oggetto.

2)      L'amore di Dio verso di noi NON è determinato dalla dignità o indegnità di quelli che ama, ma dal fatto che la "SUA NATURA É AMORE." 

C. Non è indifferente alla risposta:

1)            L'AGAPE cerca di essere accettata da coloro cui viene offerta.

2)              Rispondiamo a Colui che ci ha amato per primo.
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Con l'aumento dell'Eros, l'Agapediminuisce

Israele: Fece uno spostamento verso l'Eros che produsse, come conseguenza inevitabile, il giudizio:

Geremia 8,23-9,1-3: (in inglese è 9,1-4)

(23) Oh, se il mio capo fosse acque, e i miei occhi una fonte di lacrime, perché io potessi piangere giorno e notte gli uccisi della figlia del Mio popolo! (9.1) Oh, se avessi nel deserto un rifugio per viandanti; e potessi lasciare il Mio popolo e andarmene da loro! Perché sono tutti adulteri, una massa di traditori. (2) Piegano la loro lingua come un arco; la menzogna e non la verità domina nel paese. Passano da un male all'altro e non Mi conoscono," dice il Signore. (3) Ognuno si guardi dal suo vicino, non fidatevi di nessun fratello; poiché ogni fratello agisce con inganno e ogni vicino va spargendo calunnie."

Sulla faccia della terra non vi era nessun altro popolo che capisse l'Alleanza meglio di Israele, eppure gli israeliti non si fidavano gli uni degli altri.

            Una richiesta: Oh Dio, nella Tua misericordia, torna a mettere l'integrità nel nostro comportamento e nelle nostre relazioni reciproche!  

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:09
SOMMARIO - LO SPOSTAMENTO DEL PARADIGMA 

di Walter Barge

Introduzione

            Il modo migliore per illustrare l'impatto di uno "spostamento del paradigma" è servirsi dell'immagine visiva usata da decenni dagli psicologi, per analizzare i loro pazienti. Il disegno delle due donne può esser visto in due modi completamente diversi: vi si vede una vecchia con un naso orribile, oppure una bella giovane con una stola attorno al collo. Spesso la gente che lo vede in un modo deve studiarlo per qualche tempo, prima di riuscire a "vederlo" anche nell'altro.

            Allo stesso modo, è necessario arrivare a visualizzare la nostra società dalla prospettiva cristiana di una mente rinnovata, prima di riuscire a "vedere" i cambiamenti avvenuti nel primo secolo, e fino a che punto la società occidentale di fine ventesimo secolo si è "spostata" dai suoi ormeggi originali di adesione alla Parola di Dio derivanti dalla cultura Giudaico-Cristiana. L'opinione di questo insegnamento è che tale spostamento è giunto quasi al completo, che esso è radicato nell'Eros e che solo una riforma personale e culturale potrà rimediare ad una simile "virata" verso l' Eros.

Definizione di EROS, NOMOS e AGAPE

            L'Eros è un amore egoistico, centrato sull'uomo. Nel nostro immaginario è come una freccia contenente un gancio o uncino all'estremità, visto che il suo scopo ultimo è quello di beneficiare se stessi, di ricavarne qualcosa a proprio vantaggio, di catturare qualcosa per sé. Talvolta, forse più spesso di quanto si creda, siamo convinti che l'amore in realtà non sia altro che il nostro progetto EROS personale, egoistico.

            Nomos è legalismo. Anche questo è un amore con un gancio in sé, perché è egoistico - è una forma di manipolazione che controlla, servendosi delle regole a proprio vantaggio.

            L'Agape invece è amore centrato su Dio per il solo fatto che è Dio. Non ha in sé ganci o uncini, essendo donato senza la prospettiva di una ricompensa.

La questione dell'intimità 

            La vera intimità si ha unicamente in assenza di ogni tipo di riferimento a se stessi. Nel nostro immaginario ciò accade quando vi sono due frecce puntate l'una verso l'altra, senza che nessuna delle due abbia in sé un uncino. L'amore di Dio non ha mai un uncino - ce ne ha fornito la prova sul Calvario. Per arrivare ad avere una vera intimità tra ciascuno di noi e il Padre, dobbiamo raddrizzare la nostra freccia e incontrare Dio alle Sue condizioni. 

            L'argomento della fiducia (che in relazione al Padre è anche chiamata fede) è cruciale. Sulla faccia della terra non vi è mai stato un popolo che abbia compreso l'Alleanza meglio di Israele, eppure, davanti all'EROS, quel popolo ha perduto la fiducia dell'alleanza nei rapporti reciproci. 

 

GUIDA ALLO STUDIO

LO SPOSTAMENTO DEL PARADIGMA

1.             Nel disegno delle due donne, riesci a vedere la donna vecchia e la giovane? Descrivi la tua reazione davanti ai due modi diversi di vedere la stessa figura.

            Noi ci vediamo in un modo, ma in realtà, come ci vede Dio?

2.      Cos'è uno spostamento del paradigma?

3.      Descrivi l'amore EROS. Ne scorgi alcuni segni nella tua vita? In che modo l'Eros è cambiato fino ad arrivare ad essere conosciuto per lo più come erotico? Qual è il simbolo greco dell'Eros?

4.      Descrivi l'amore Nomos. Ne vedi alcuni segni nella tua vita? Quali?

5.      Descrivi l'amore Agape. Sai cosa significa ricercare Dio perché è Dio (cercarlo per Se Stesso), senza volerne ricavarne niente? Non sei contento che Dio ci ami anche se non siamo attraenti?

6.      Ora che hai capito i tre diversi tipi di amore, quale pensi sia la vera misura del tuo amore per Dio?

7.      Qual è il solo momento in cui puoi avere una vera intimità?

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:13
AMORE INDIVISO

Sessione    4

Le due frecce

 
  

L'intera vita dell'uomo si riduce a due frecce:
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q       Ciò che arriva a noi non è importante quanto ciò che esce da noi.

q       "Spremi una teoria fino ai suoi limiti estremi, per vedere se regge" (Cornelius Van Till) (4)

è  Spremi l'Eros fino al suo limite estremo ... troverai Satana.

è  Spremi l'Agape fino al suo estremo ... troverai Dio.

1 Giovanni 4,8 afferma: "Chi non ama non conosce Dio, perché Dio è amore" [Agape].

q       Perché l'Agape è venuta nel mondo?

§         Perché tutti gli uomini erano contaminati dall'Eros (natura peccaminosa).

§         Non solo siamo contaminati dall'Eros: noi siamo Eros!

Le due frecce - applicate alle relazioni:

q       Matrimonio, affari cristiani, chiesa/pastore, genitori/figli

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     (Come genitori, abbiamo davvero quanto serve per insegnare l'AGAPE ai nostri figli?)   

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Atti 20,35:

"In tutte le maniere vi ho dimostrato che lavorando alacremente in questo modo dovete aiutare i deboli, e ricordare le parole del Signore Gesù, che disse: Dare è una benedizione più grande che ricevere!"

            Questa verità biblica, che ha lo scopo di raddrizzare l'uncino in me, sotto l'influenza dell'Eros può essere usata per raggiungere proprio lo scopo opposto:

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              Timoteo viene presentato come un uomo privo di uncino. Filippesi 2,19-21:

(19) "Ma io spero nel Signore Gesù di potervi presto inviare Timoteo, per essere anch'io incoraggiato nel ricevere vostre notizie. (20) Infatti, non ho nessuno d'animo uguale al suo e che sappia occuparsi tanto volentieri del vostro benessere. (21) Infatti tutti cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo."

"Il latte materno contiene radiazioni."

q       Ciò che ritenevo sicuro e che pensavo di poter bere senza rischi, mi fa molto male.

q       In molte chiese è del tutto accettabile avere  uncini e usare i versetti della Bibbia per rafforzare i desideri del proprio EROS o NOMOS

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:14
SOMMARIO - LE DUE FRECCE

di Walter Barge

Introduzione

            Come cristiani riceviamo l'insegnamento, nei termini più semplici, che la vita ha in sé sia il bene che il male. Ci rendiamo benissimo conto del contrasto esistente tra luce e tenebra (Is 5,20). Opposti simili espressi in forma di dualità, permeano il pensiero occidentale e cristiano:

q       conservatore e liberale; moderato e fondamentalista; bianco e nero; sinistra e destra; religioso e secolare; astratto e concreto; diritti e responsabilità; individuale e comunitario; elitario e egualitario; libertà e ordine; sensato e innato; deduttivo e induttivo.

q       L'elenco è quasi infinito, ma in termini cristiani non sarebbe mai completo senza "egoista e altruista."

Applicazione delle definizioni di Eros, Nomos e Agape

            Altruismo: Essere altruisti significa orientare il centro della nostra vita al di fuori di noi stessi per concentrarsi su ciò che compiace o benefica qualcun altro; e riconoscere che la volontà di Dio è più importante della nostra. In termini grafici, facili da visualizzare e da ricordare, l'altruismo è simile ad una freccia diretta verso qualcun altro, senza alcuna possibilità di ripercorrere il suo tragitto aereo per tornare al punto di partenza. Il nostro impegno, il nostro amore e il nostro tesoro è diretto verso Dio, verso un altro essere umano o un’istituzione umana senza il calcolo di alcun beneficio, profitto o vantaggio da ricavarne per noi stessi. Sin dall'inizio abbiamo deciso che l'assenza di un tornaconto, di ricompensa o di reciprocità, non ci indurrà a smettere di "dedicarci con passione" al bene degli altri. 

            Amiamo Dio perché è Dio, non perché ricompensa coloro che Lo cercano; amiamo Gesù perché ha sofferto ed è morto al posto nostro per peccati che Lui non ha commesso, non perché ci porta una qualche specie di gratifica.

            Se necessario, ci "diamo" agli altri senza riceverne niente in cambio, neppure una ricevuta o una deduzione delle tasse! (Mi chiedo: quanti americani smetterebbero di pagare la decima o di fare elemosine se cambiassero le leggi sulle tasse?) Per quanto subdole possano essere le differenze citate, sono tutte assai reali.

q       Amare Dio perché è Dio è Agape: è altruistico.

q       Amare Dio solo perché ci è richiesto è Nomos: è legalismo.

            Essere egoisti quindi significa pensare, parlare o agire aspettandosi in ritorno un beneficio, persino una benedizione o una grazia. Diamo perché ci viene imposto! Diamo per ricevere! Facciamo qualcosa per ottenere una ricompensa! Preghiamo per "ricevere qualcosa" - anche se buona - anziché per amore di Dio. La freccia inviata da parte nostra ha il proposito di catturare qualcosa da riportare indietro a noi; così diventa un uncino, un gancio, un arpione. Con un amo da pesca o un arpione, possiamo riavvolgere il mulinello e far tornare a noi la "preda". 

            Considerate la nostra vita - la maggior parte dei pensieri, parole ed azioni rientra in una delle due categorie: altruistica o egoistica, una freccia diritta verso il suo obiettivo, senza viaggio di ritorno, o una freccia con un uncino agganciato nella vittima, che provvederemo a riavvolgere per appropriarci della preda a nostro uso e consumo.

q       La freccia diritta è Agape, cioè un amore altruista, che si sacrifica;

q       la freccia che diventa gancio è motivata dall'Eros, cioè da un amore/desiderio di auto-gratificazione.

            Quando seguiamo le implicazioni dell'Agape e dell'Eros fino alle loro conclusioni logiche, scopriamo che tutti i pensieri, parole ed azioni sono radicati in uno dei due. Il motivo? Ci troviamo in mezzo ad una battaglia cosmica tra Dio e Satana, già vinta e sigillata nell'eternità dalla croce e risurrezione di Gesù Cristo, ma ancora in svolgimento nel tempo cronologico. A causa della caduta di Adamo, la nostra natura peccaminosa (EROS) tende a dominarci; solo in Cristo possiamo essere riscattati dall'Eros all'Agape. E solo in Cristo (vivendo uniti a Lui e obbedendo ai Suoi insegnamenti), possiamo compiacere Dio anziché agire per il nostro vantaggio personale.

            Ai Suoi seguaci Gesù disse che per far contento Dio dovevano vivere nell'AGAPE, seguire il Suo esempio. "Colui che Mi ha mandato è con Me e non Mi ha lasciato solo, perché Io faccio sempre le cose che Gli sono gradite" (Gv 8,29).Protestarono dicendo che, come figli di Abramo (gli ebrei - ma forse anche i cristiani del ventesimo secolo!) erano già liberi e di non essere quindi soggetti a nessuno, neppure al diavolo. Si rifiutarono di riconoscere che la loro disobbedienza a Jahvè li privava dell'eredità di figli di Dio. Ben conoscendo il loro legalismo (Nomos), Gesù rivelò che il loro peccato (Eros) li rendeva figli spirituali del diavolo, indipendentemente dalla loro apparente devozione esteriore.

"Voi appartenete al vostro padre il diavolo, e volete compiere i desideri del padre vostro. Egli è stato omicida fin da principio e non sta nella verità, perché non vi è verità in lui. Quando dice il falso, parla dalla propria natura; perché è un bugiardo, e il padre delle menzogne" (Gv 8,44).

            Gesù, che è la Verità, contrastò la menzogna, sfidò gli Ebrei a vivere nella libertà dell'Agape vivendo nell'obbedienza a quanto Egli insegnava. L'Agape fa piacere a Dio; l'Eros fa piacere a Satana. Gesù identifica Satana come il padre spirituale di quelli che peccano, di chi cammina nell'Eros.

            Giovanni, il discepolo prediletto, nei suoi scritti ci dice che coloro che credono in Gesù possono rintracciare in Lui le loro origini (Gv 1,12), e possono quindi avere la grazia di vivere sulla via dell'Agape - che conduce alla casa del Padre - vivendo al di sopra dell'Eros e del Nomos. Le applicazioni di questa verità nella famiglia e nella chiesa sono miriadi.

 

GUIDA ALLO STUDIO - LE DUE FRECCE

1.      Al pensiero di avere un gancio di Eros nella vostra vita, cosa ritenete più importante: ciò che viene a voi, o ciò che esce da voi? Perché? 

2.      Per quale motivo l'Agape è venuta nel mondo?

3.      Nei quattro diversi grafici delle relazioni, quale descrive meglio le relazioni all'interno della tua famiglia? In qualità di genitori, abbiamo gli strumenti necessari per insegnare l'Agape ai nostri figli? Pensa anche agli uncini e alle frecce nel campo delle tue relazioni di affari.

4.             É possibile "usare" la Scrittura ai fini dell'Eros? Come?

5.             E come può Timoteo essere senza un uncino? (v. Fil 2,19-21).

6.             Cosa significa: "Il latte di mia madre contiene radiazioni" e ora sono infetto?

 

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:16
AMORE INDIVISO 

Sessione    5

i Sette giganti

 

            Oggi i giganti difendono la Terra delle Promesse, proprio come facevano nel Vecchio Testamento. Lo vediamo in Numeri 13,33:

"Vi abbiamo anche visti i Nefilim, i giganti, (i figli di Anak fanno parte dei Nefilim); di fronte ai quali ci sentimmo come locuste, e così dovevamo sembrare a loro".

            Dove ci sta portando Gesù? da doveci preleva? Gesù ci porta fuori dal nostro Egitto spirituale (il mondo) per condurci nella terra delle promesse, che significa maturità spirituale e libertà spirituale (vedi 1 Cor 10). Per ben capire lo spostamento del paradigma, è necessario visualizzare insieme sia il Vecchio sia il Nuovo Testamento. Il Nuovo Testamento, infatti, è il riflesso del Vecchio Testamento.

Ecco le 21 cose nel Nuovo Testamento che hanno paralleli nel Vecchio Testamento:

1.     Un nuovo grido (Esodo 3,7; Romani 7,24)

2.     Una nuova schiavitù (Esodo 2,23-25; Romani 7,19)

3.     Un nuovo Mosè [Gesù] (Deuteronomio 18,18: Giovanni 5,39; 45-46)

4.     Un nuovo esodo (Esodo 3,12; Matteo 4,16; 19)

5.     Un nuovo tipo di Faraone (Esodo 7,13; 2 Pietro. 2,18-19)

6.     Un nuovo Mar Rosso (Esodo 14,21; 19,9; 1 Corinzi 10,1-6)

7.     Una nuova Terra della Promessa (Esodo 3,8; Romani 8)

8.     Un nuovo deserto (Deuteronomio 8,2; Matteo 4,1)

9.     Una nuova montagna (Esodo 31,18; Matteo. 5,1)

10.    Una nuova legge (Esodo 19,3; 20,1-18; 24,12; Matteo 5-7)

11.    Un nuovo insieme di tentazioni (Dt. 8,2; Matteo 4,2-11)

12.    Una nuova tribù di giganti (Dt. 7,1; Matteo 15,19-20)

13.    Un nuovo Israele (Esodo 19,6; Efesini 2,15; Matteo 21,43; Galati 6,16)

14.    Una nuova circoncisione (Genesi 34,15; Giosuè 5,3-5; Colossesi 2,11-12)

15.    Una nuova alleanza (Esodo 2,24; 34,27; Matteo 26,26-29)

16.    Un nuovo Sabato (Esodo 20,8; Ebrei 4,4-11; Romani 14,5; Col.2,16-17)

17.    Un nuovo tempio (2 Cronache 6,1-3; Marco  14,58; 1 Pietro  2,5)

18.    Un nuovo sacrificio (Esodo 12,3-7; 1 Pietro  2,5; Romani 12,1; Ebrei 3,15)

19.    Un nuovo sacerdozio (Esodo 19,6; Ebrei 3,2; 5,6; 1 Pietro 2,9)

20.    Una nuova offerta (Esodo 29,10; Ebrei  13,15; 1 Pietro  2,5; Romani 12,1)

21.    Un nuovo giogo (Deuteronomio  6,4-5; Matteo 11,28-30; Marco 12,28-33)  

 

            I giganti che proteggevano la Terra Promessa nel Vecchio Testamento li troviamo in Esodo 3,8:

"Sono sceso per liberarli dal potere degli Egiziani e per farli uscire da quel paese verso un paese buono e vasto, dove scorre latte e miele, verso il luogo del Cananeo e dell'Hittita, dell'Amorreo e del Perizzita, dell'Eveo e del Gebuseo."

            I giganti del Nuovo Testamento difendono la "Terra delle Promesse."

            Questi sette giganti sono manifestazioni dell'EROS e ci impediscono di raggiungere l'intimità con Dio.
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    q       Se non riconosceremo questi Sette Giganti e non li sconfiggeremo, ci ritroveremo sempre nella terra di frontiera del conflitto. 

hyt  

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:17

SOMMARIO - I SETTE GIGANTI

di Walter Barge

            Il viaggio degli Ebrei verso la Terra Promessa assume una svolta drammatica con la storia di Giosuè e di Caleb. Tra le dodici spie di Israele, solo loro due tornarono dalla missione di ricognizione con la relazione ottimistica: il popolo ebraico avrebbe davvero prevalso sui "giganti" che occupavano la terra. Quei "giganti" erano le tribù che si frapponevano tra il popolo di Dio e la loro eredità nella Terra Promessa. Questa è storia naturale: a causa del loro pessimismo ed incredulità, ci vollero ben quarant'anni di vagabondaggio e di preparazione perché il popolo ebraico arrivasse a vincere nell'assalto finale - guidati non più da Mosè, ma da Giosuè.

            Nel loro viaggio spirituale verso la casa del Padre, anche i cristiani sono afflitti da una difficoltà simile. La loro partenza è buona: riconoscono chi è Gesù, ricevono il battesimo per obbedienza e iniziano il viaggio al punto in cui possono amare il Padre con un Amore Indiviso.

            Ma poi incontrano i "giganti" che bloccano l'ingresso alla Terra Promessa. Per molti credenti il problema è addirittura quello di non arrivare neppure a riconoscere che i giganti stanno bloccando loro l'accesso. Proprio come una volta ha detto saggiamente il cartone animato Pogo: "Abbiamo incontrato il nemico, ed è dentro di noi."

            La funzione principale di questa lezione è quella di assicurarsi il riconoscimento del problema. Nel loro insieme, i "giganti" sono l'Eros, "NOI STESSI" nella condizione peggiore, e sono il nostro peggiore nemico. Infatti, sono proprio loro a distogliere la nostra attenzione dalla fede nelle promesse di Dio e a portarci alla paura degli ostacoli e alla preoccupazione per noi stessi.

            I prospetti nelle pagine seguenti si dovrebbero intendere come strumenti di istruzione, ossia un'esposizione di idee per facilitare la comprensione. Una delle cose più belle e stupefacenti della Bibbia è la stretta relazione dimostrabile tra Vecchio e Nuovo Testamento.

            Questa storia del viaggio nella Terra Promessa, con tutti i suoi fallimenti ed il trionfo finale, attraverso il pensiero analogico rivela intuizioni profonde riguardo al nostro viaggio spirituale individuale.

   

Gli stadi della salvezza

Vecchio Testamento = il naturale

Nuovo Testamento   = lo spirituale

1. .Un  nuovo grido

 

Il grido di Israele per essere liberato  (Es 3,7)

Chi mi libererà? (Rm 7,24)

 

1.       Una nuova schiavitù

 

 

Egitto, faraone schiavista, sofferenza e afflizione, angoscia (Es 2, 23-25)

 

La carne, Satana      l'accusatore sofferenza e afflizione, angoscia (Rm 7,19)

2.       Una nuova liberazione

 

Mosè  liberazione dalla schiavitù  (Dt 18,18)

Gesù - liberazione dal peccato (Gv 5,39)

3.       Un nuovo Esodo

Seguire Mosè e Giosuè (Es 3,12)

Seguire Gesù (Mt 4,16; 19)

4.       Un nuovo tipo di Faraone

 

 

Indurimento del cuore del faraone  (Es 7,13)

 

Indurimento del cuore – promesse fatte a Dio e non mantenute (2 Pt 2,18-19)

5.       Un nuovo Mar Rosso

 

 

Traversata verso la salvezza attraverso     il Mar Rosso, nube, colonna di fuoco

(Es 14,21; 19,9)

Traversata verso la salvezza

attraverso il battesimo con acqua, lo

Spirito Santo (1 Cor 10, 1-6)

7. Una nuova Terra Promessa

 

 

 

La Terra promessa a Israele piena di latte e miele e provviste fisiche (Es 3,8)

 

 

All'Israele spirituale, la Chiesa, libertà e provviste a quelli che vivono secondo la legge dello Spirito Santo (Rm 8)

6.       Un nuovo deserto

 

 

Dio ha condotto Israele per 40 anni nel deserto (Dt.8,2)

 

Dio ha guidato Gesù per 40 giorni nel deserto perché fosse tentato dal diavolo (Mt 4,1)

7.       Una nuova Montagna

 

 

Il Padre parlò per mezzo delle tavole su un luogo alto - la Legge (Es 31,18)

 

Il Padre ha parlato attraverso il Figlio nel Sermone della Montagna - grazia, Agape (Mt 5,1)

10. Una nuova legge

 

 

I Comandamenti ricevuti da Dio (Es 19,3; 20,1-18; 24,12)

 

Il Nuovo Mosè dà nuove leggi su una montagna nuova -"Avete sentito che è stato detto," (Mt 5-7)

11. Una nuova serie di tentazioni

 

Israele tentato nel deserto (Dt 8,2)

 

Gesù tentato nel deserto, proprio come i Suoi seguaci (Mt 4, 2-11)

12. Una nuova tribù di giganti

 

 

 

Giganti grossi e forti proteggevano la Terra Promessa dagli Israeliti (Dt 7,1)

 

 

La nostra Terra Promessa di intimità con Dio è irraggiungibile a causa dei

giganti che noi stessi abbiamo in cuore (Mt 15, 19-20)

13. Un nuovo Israele

Israele doveva essere un regno di sacerdoti e una nazione santa (Es 19,6)

Gesù spezzò la barriera della legge, prese la vecchia legge e la nuova e fece un uomo nuovo, permettendoci di essere sacerdoti (Ef 2,15; Mt 21,43; Gal 6,16)

14. Una nuova circoncisione

 

 

 

La legge della circoncisione fisica nel Vecchio Testamento serviva a separare Israele da tutte le altre nazioni (Gn 34,15; Gs 5, 3-5)

Circoncisione senza intervento manuale da parte dello Spirito Santo - che toglie la carne dal cuore (Col 2, 1-12)

 

15. Una Nuova Alleanza

 

La Vecchia Alleanza fatta col sangue di animali (Es 2,24)

La Nuova Alleanza fatta col sangue di Gesù (Mt 26, 26-29)

16. Un nuovo Sabato

 

Riposo fisico settimanale dal lavoro; interruzione del lavoro (Es. 20,8)

Riposo in Gesù, perpetuo (Rm 4,5; Col 6-17)

17. Un nuovo tempio

 

Quello vecchio fu distrutto due volte dagli

eserciti invasori (2 Cr 6, -3)

Il corpo fisico dei credenti (Mc 14,58; 1 Pt. 2,5)

18. Un nuovo sacrificio

 

 

 

Il sangue di tori e di capri (Es 2,3-7)

 

 

 

Un nuovo sistema sacrificale - il frutto delle nostre labbra, la nostra lode (1 Pt 5; Rom 2,1; Eb 3,15)

19. Un nuovo sacerdozio

 

 

 

La tribù di Levi con Melchisedek, una prefigurazione (Es 19,6)

 

 

I credenti in Gesù, nuovo Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedek (Eb 3,2; 5,6; 1 Pt 2,9)

20. Una nuova offerta

 

 

 

Il sangue di animali (Es 29,10)

 

 

 

Il sacrificio spirituale vivente di noi stessi secondo l'esempio di Gesù (Eb 13,15; 1 Pt 2,5; Rm 2,1)

21. Un nuovo giogo

La Shema - amare il Signore tuo Dio con

tutto il cuore, l'anima, la mente e le forze,

impossibile sotto la legge (Dt  6, 4-5)

 

“Prendete il mio giogo sopra di voi”, la Shema, possibile solo sotto la grazia di Gesù (Mt 11, 28-30; Mc 12, 28-33)

                                                                

 

Ostacoli

 

Tribù e tentazioni

I sette giganti:

Impedimenti personali

 

1.       I Cananei costruivano città recinte di

Mura per proteggere i loro commerci

1.       Il vantaggio personale

 

2.       Gli Ittiti s’intromettevano sempre negli 

Affari d’Israele

2. Avere ragione

 

3         Gli Amorrei vivevano una vita

Decadente e fatta di idolatria

3. Sentirsi bene.

 

4.       Perizziti abitavano in aperta campagna.

4. Sembrare buoni

5.       Gli Iviti vivevano nelle caverne

5. Secondi fini.

6.       I Gebusei che non furono espulsi dai

Giudici e che controllavano gli affari  d’Israele

6. Desiderio di controllare

 

 

7.       Gli Egiziani che resero schiavi gli

Israeliti

 

7. Indisturbati e indifferenti

                                  


GUIDA ALLO STUDIO - I SETTE GIGANTI

1.       Cosa si propongono di farci i sette giganti? Pensate a come diversi di loro potrebbero darsi da fare contemporaneamente.

2.      Che farete per sembrare buoni e per sentirvi bene? Perché tanta gente lotta contro un comportamento di dipendenza?

3.      In che modo il fatto di voler avere ragione influisce sulle relazioni intorno a voi? Vi resta difficile arrendervi o ammettere di avere torto?

4.      Vi resta difficile cedere a Gesù il volante della vostra vita? Descrivete in che modo lo stare al controllo ha influenzato le vostre relazioni con gli altri. Ricordate che l'Eros deve stare al controllo.

5.      Il vantaggio personale - ricordate le volte in cui avete pensato: "Che cosa me ne viene?"

6.      I secondi fini o piani nascosti sono proprio così - nascosti. Dove riuscite a individuare questo gigante che si nasconde nella vostra vita?

7.      Indisturbati - in che modo il "non mi disturbare" intacca la tua vita, la tua chiesa, la tua comunità?

pedrodiaz
00domenica 5 agosto 2012 09:18
continua da

Sessione 6 - L'origine del nostro problema


www.diovive.com/maturita_x/am00_amore_indiviso.htm
pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:19
AMORE INDIVISO 

Sessione    6

L'origine del nostro problema

 

Torniamo a Giacomo 4,5:

"Lo Spirito (Santo) che Egli ha fatto abitare in noi brama con gelosia l'intera devozione del nostro cuore" (Traduzione Mayor). (5)

Amore indiviso significa riporre ogni mio affetto (l'intera devozione del mio cuore) in Dio Padre. 

q       Il desiderio di Dio:

           1) Vuole vedere il nostro volto

            2) Cerca il nostro tempo, la comunione e l'amicizia con noi

            3) Cerca il nostro amore indiviso.

q       Definizione di Eros, Nomos e Agape

           1) Eros: amore centrato sull'uomo (amare Dio a nostro vantaggio)

            2) Nomos: legalismo (uso sbagliato della Legge)

            3) Agape: amore centrato su Dio (amare Dio per amore di Dio)

I sette giganti che proteggono la nostra terra delle promesse (sette manifestazioni dell'Eros):

yui 

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:21

Spostamento dell'Eros verso la conversione in Agape:

q       "Conversione" qui non significa essere nuovamente salvati, ma essere "conformati all'immagine di Cristo"

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è Ciò include un pentimento "...Ma Io ho pregato per te [Pietro], che non venga meno la tua fede; e tu, una volta convertito, rafforza i tuoi fratelli".

q       Il Legalismo (Nomos, ossia l'uso sbagliato della Legge) non produce niente, e quando abbatti i sette giganti nel mondo, questi possono ricomparire in forma religiosa, magari accompagnati da versetti biblici! Allora sarà molto più difficile riconoscerli e ucciderli. Matteo 21,31 ci insegna:

"Quale dei due ha compiuto la volontà del padre?". Dissero: "L'ultimo". E Gesù disse loro: "In verità vi dico, gli esattori e le prostitute entreranno nel regno di Dio prima di voi." 

E Galati 1,4:

"… [il Signore Gesù Cristo] che ha dato Se Stesso per i nostri peccati, per liberarci da quest’epoca perversa, secondo la volontà del nostro Dio e Padre."

Perché la Chiesa, l'Europa e la nostra cultura, si trovano in così gravi difficoltà? Perché noi non siamo in grado di vedere la differenza tra le due frecce.

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pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:22
Quando cerchiamo di possedere e di controllare Dio, Egli Si fa distante e silenzioso (Lc 24,30-31).

Verità e desiderio

            "In ultima analisi, nella vita intellettuale vi sono solo due alternative: conformare il desiderio alla verità, oppure conformare la verità al desiderio" (6) - Michael Jones, 'Degenerate Moderns.'

o        Conformare il desiderio alla verità  =  Conversione all'Agape

o        Conformare la verità al desiderio    =  Spostamento verso l'Eros

La nostra cultura e la nostra società cercano di conformare la verità biblica ai propri desideri. Dobbiamo invece conformare i desideri alle verità che si trovano nella Scrittura.  

Brano tratto da "My Utmost For His Highest" (7) di Oswald Chambers.  "Il fattore Adamo" 24 Giugno (Reconciling One's Self To The Fact of Sin)  

Riconoscere in se stessi la realtà del Peccato:

          "Questa è la vostra ora, e la potenza delle tenebre" (Lc 22.53) - Non è certo il fatto di

riconoscere in se stessi la realtà del peccato a produrre tutti i disastri nella vita. Potete parlare della nobiltà della natura umana, ma proprio in questa natura vi è qualcosa che si prenderà gioco e riderà d’ogni vostro ideale. Se vi rifiutate di ammettere l'esistenza del vizio e dell'egoismo, se non riconoscete che vi è qualcosa di assolutamente sbagliato e perverso negli esseri umani - anziché riconoscerne l'esistenza in voi stessi e prendere i provvedimenti necessari  quando il peccato colpirà la vostra vita, farete dei compromessi con quella parte sbagliata e direte che non vale proprio la pena ingaggiarle contro una battaglia.

            Siete stati indulgenti, facendo concessioni alla corruzione di quest'epoca e alla potenza delle tenebre, oppure vi riconoscete tra quanti trascurano, snobbano la realtà del peccato? Nelle vostre relazioni e amicizie, riconoscete la realtà del peccato e vi ponete rimedio? Altrimenti sarete catturati appena voltato l'angolo e farete dei compromessi. Se riconoscerete la realtà del peccato, vi renderete immediatamente conto del pericolo: Sì, vedo quali sarebbero le conseguenze di una cosa simile. Il riconoscimento del peccato non distrugge la base dell'amicizia; stabilisce anzi una stima reciproca per il fatto che il fondamento della vita è tragico. Guardatevi sempre da una valutazione della vita che escluda, che cioè non ammetta, l'esistenza del peccato.

            Gesù Cristo non ha mai avuto fiducia nella natura umana; eppure non è mai stato cinico, mai sospettoso, perché aveva una fiducia assoluta in ciò che Lui poteva fare per la natura umana. L'uomo o la donna puri, non quelli innocenti, sono le persone salvaguardate. Con una donna o un uomo innocente non sei mai al sicuro. Uomini e donne non hanno motivo di essere innocenti; Dio chiede loro d’essere puri e virtuosi. L'innocenza è la caratteristica del bambino; ma è biasimevole che un uomo o una donna non riconoscano la realtà del peccato."

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:23

Il Peccato Originale rivelato nell'EROS (Rm 5,17-18).

1)        Sono una creatura caduta (morta a causa del peccato) (Rm 3,23)

2)        Nella mia natura esiste un fondamento cattivo (Rm 7, 21).

3)        Esiste anche nella mia volontà, mente ed emozioni.

4)        É antecedente, ossia precede ogni mia scelta o azione.

5)        L'EROS è presente nella mia consapevolezza, nei miei pensieri, decisioni, sentimenti e progetti.

6)       E' presente e permea la mia persona sin da prima di qualunque momento databile nel tempo.

7)        Sono figlio dell'ira per nascita (Rm 5,12;14;16;18)

8)            L'EROS è un mistero di difficile comprensione.

9)            Personalmente, non ho scelto di abbandonare Dio; ero un peccatore persino ancor prima di aver peccato.

10)       Pur essendo un mistero, il peccato originale è una ribellione implicita e produce una colpa reale.

11)       L'EROS è un aspetto della mia vera personalità, non di quella umanamente "creata".

12)       L'EROS è totale, ossia influenza ogni regione del mio essere. Si trova al centro della mia persona, per questo in me non vi è niente di più profondo con cui io lo possa conquistare o cambiare.

13)    Io non mi limito ad "agire" in EROS - IO SONO EROS!

La REDENZIONE é AGAPE INCARNATA (Giovanni 1, 1-14).

  1)            Il mondo è senza speranza (Rm 3,23).

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pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:24
2)            L'Agape (Gesù) è venuta nel mondo (Gv 1,1-14; 3,16).

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3)      L'Eros si conforma all'immagine dell'AGAPE

Romani 8,29: "Poiché quelli che Egli da sempre ha conosciuto li ha anche predestinati ad essere conformati all'immagine del Figlio Suo, perché Egli sia il primogenito tra molti fratelli."

 

L'essenza del cristianesimo è che Dio vuol riprodurre in noi l'AGAPE del Signore Gesù.

 

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pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:25
SOMMARIO - L'ORIGINE DEL PROBLEMA

di Walter Barge

            La fede pura nella Parola di Dio è il centro vitale dell'universo; è stato così sin dall'inizio del tempo. Dio creò l'ordine dal caos, dette forma dove non ve ne era alcuna e sostanza al vuoto. Ciò che Egli ha creato era integro: un sistema perfetto portato all'esistenza dalla Sua Parola, che è pura. La minaccia della disobbedienza di Adamo poteva sembrare semplicistica o superficiale, ma costrinse Dio ad agire in quel modo per proteggere l'integrità della Sua creazione.

            Adamo ed Eva avevano ricevuto istruzioni esplicite, semplicissime e prive di ogni complicazione - si può dire chiare oltre qualsiasi possibilità di disputa. Dio voleva che evitassero "l'albero della conoscenza del bene e del male." Disobbedirono, agendo con presunzione - cercarono di "fare qualcosa" per "somigliare di più a Dio." - Era una sfida che non poteva non essere affrontata: così Dio nostro Padre, Creatore onnipotente sì, ma pur sempre Padre delle creature fatte a Sua Stessa immagine, li espulse dal paradiso che aveva creato per loro perché avevano confuso il Suo ordinamento delle cose. In realtà avevano sfidato la Sua Parola, poiché Egli aveva parlato loro di "regole." Aveva espresso a parole la Sua legge, ed essi l'avevano infranta, rinnegandone l'efficacia per se stessi e presumendo di avere una conoscenza migliore di Dio.

            L'opposto della fede è la disobbedienza. L'una riafferma l'ordine, l'altra il caos, contrario alla natura di Dio e quindi da Lui aborrito. In seguito a quell'atto di disobbedienza Dio punì Adamo espellendolo dal paradiso. La punizione tuttavia non si limitò a Adamo; nella sua minaccia all'ordinamento della creazione quella disobbedienza era stata talmente fondamentale, che la punizione fu estesa anche alla sua progenie. La creatura fu così "denaturata."

            Il peccato spirituale di Adamo fu di una tale magnitudine da causare la corruzione spirituale e fisica di tutto il "seme." Ciò produsse la separazione da Dio, cosa che tutte le generazioni successive hanno cercato di superare; ma il problema può essere superato solo in Gesù. Se Adamo avesse obbedito, avrebbe potuto vivere in una relazione d'amicizia intima con Dio, il suo Creatore. Ma perse quella relazione intima di "passeggiare nel giardino." Quando la perse lui, ne furono private anche tutte le generazioni successive. Non vi sorprende il fatto di vedere che Dio continua a cercare l’uomo?

            La volontà di obbedire deriva dal desiderio di conformare il cuore e le azioni alla verità di Dio. Adamo e la sua progenie persero il desiderio naturale di conformarsi a quella verità e si trovarono a dover affrontare la lotta per piegare la verità ai loro desideri. Infine, dato che la verità non cambia mai, abbiamo perso la battaglia. Nella nostra arroganza e presunzione, siamo riluttanti a cedere (Gal 3,22). Separati da Dio nel regno dello Spirito, sguazzeremo nei nostri piaceri, nell'egocentricità dell'EROS, oppure, nel tentativo di riconquistare il rapporto con Dio mediante una pseudo-obbedienza, ci creiamo un sistema legalistico di norme e regole con scarso contenuto spirituale.

o        Nel primo caso, siamo sospinti da "desideri incontrollati." Con la ragione affermiamo che la nostra corruzione è involontaria: non possiamo fare a meno di peccare.

o        Nel secondo caso siamo sospinti dalla convinzione che, pur essendo la nostra corruzione involontaria, con uno sforzo e una sufficiente obbedienza alle regole da noi stabilite, saremo in grado di vincerla e di tornare alla casa del Padre "con i nostri mezzi." Abbiamo quindi di fronte due vie.

            Esposta in modo succinto e semplice, la disobbedienza di Adamo fu causa della sua e della nostra espulsione dal luogo spirituale in cui eravamo capaci di amare con l'AGAPE. Ma senza rigenerazione, rinnovamento e una nuova nascita da acqua e da Spirito, senza la fede nell'opera sacrificale di Gesù sulla croce, siamo incapaci di vera Agape. Tale fede è sia il dono di Dio, sia l'atto disperato di una volontà corrotta, illuminata dallo Spirito Santo per un lasso di tempo sufficiente a farle avvertire la propria relazione precaria verso l'"Antico di Giorni."

GUIDA ALLO STUDIO - L'ORIGINE DEL NOSTRO PROBLEMA

1.      Cosa brama con gelosia lo Spirito Santo?

2.      Perché la via "Nomos" (legalismo) è tanto difficile, e perché non porta ad alcun risultato?

3.      L'intera vita si riduce a due frecce. Cosa sono e cosa significano?

4.      Menzionate alcuni dei modi in cui il peccato originale è rivelato nell'Eros.

5.      Io non mi limito ad agire nell'Eros - Io ......... Eros! Riempite lo spazio bianco. Cosa significa quest’affermazione?

6.      Dal grafico a pagina 26, in che modo Dio ha progettato di redimere la Sua creazione?

7.      Cosa significa essere conformati all'immagine di Gesù Cristo?

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:27
AMORE INDIVISO 

Sessione    7

IL NOSTRO VIAGGIO

 

          La definizione comune di grazia è: "favore immeritato." Giacomo 4,6 si esprime così in proposito:

"Ci dà anzi una grazia più grande; per questo dice: Dio si oppone al superbo, ma dà grazia all'umile."

"La grazia è accesso a Dio dato da Lui stesso" - Hans Urs von Balthasar. (8)

 

Il Viaggio di Scoperta: La Vita Eterna (Gv. 17,3)

jye 

          Se la ghianda non cresce fino a diventare quercia adulta, non giunge al suo pieno potenziale.

IN CRISTO e NEL SIGNORE

                     In Cristo

                        Nel Signore

Affermazione (usato 68 volte nel NT)

 

Ispirazione (usato 42 volte nel NT)

Posizione, dono, completo - Col.1,18; Ef. 2,6

Comportamento, sforzo, obbedienza - Ef.6,1; Lc.6,46; Col. 3,23

Nessuna lotta, completi in Cristo (dono)

Richiede collaborazione, azione e ricompensa (eredità)

In senso negativo, la giustizia imputata porta alla presunzione della grazia

In senso negativo, la giustizia impartita porta alle “opere” di rettitudine

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1 Giovanni 4,12:

q       "Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio vive in noi e il Suo amore è reso perfetto in noi [siamo resi perfetti nell'AGAPE]."

 

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:28
SOMMARIO - IL NOSTRO VIAGGIO

di Walter Barge

          In Adamo la perdita della fede fu un peccato di tale portata da produrre la corruzione spirituale e fisica di tutta la sua progenie. A causa della loro collusione con Satana, Dio cacciò Adamo ed Eva dal Suo Giardino; dovettero abbandonare la casa del loro Padre. Ne risultò la separazione da Dio che tutte le generazioni successive hanno cercato di superare.

          Detto con la massima semplicità e brevità, la perdita della fede di Adamo ed Eva provocò la loro, e la nostra, espulsione dal luogo spirituale in cui siamo in grado di avere l'Agape. Di conseguenza, senza una rigenerazione, senza rinnovamento, senza la nostra rinascita da acqua e da Spirito e senza la fede nell'opera sacrificale di Gesù Cristo sulla Croce, noi siamo del tutto incapaci di vera Agape.

          La Croce si erige quale punto più importante di congiunzione nella storia della provvidenza; fornisce il luogo in cui le nostre anime possono trovare riposo e i mezzi attraverso cui può avvenire la rinascita del nostro spirito. Solo in quel luogo, e solo allora, potremo ricominciare il viaggio di ritorno verso la "casa del Padre." Un attento esame, nella preghiera, del significato della Croce, interpretato in questa luce, rivela un profondissimo paradosso. Presso la Croce noi troviamo riposo "al termine del nostro viaggio inquieto;" quando poi abbiniamo la comprensione e la confessione di Gesù nostro Signore alla fede nella Sua risurrezione dai morti, siamo salvati (Rm 10,9). Infatti:

"... se confesserai con la bocca che Gesù è il Signore, e crederai con il tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvo."

          Eppure gli Apostoli, che parlarono della nostra salvezza dicendo:

"... come potremo noi sottrarci al castigo se trascuriamo una salvezza così grande? Questa infatti, dopo esser stata promulgata all'inizio dal Signore, è stata confermata in mezzo a noi da quelli che l'avevano udita" (Eb 2,3)

ci hanno comandato di darci da fare con tremore e timore per questa salvezza (v. Fil 2,12). La spiegazione è che la Croce e la Risurrezione hanno portato il mondo dello Spirito su un piano da cui i credenti possono iniziare il loro viaggio di ritorno verso la casa del Padre. La Croce, il concetto della grazia divina, la nozione del riposo - sono tutte cose che si combinano insieme per indicarci il luogo di riposo permanente - il soggiorno presso la casa del Padre, da cui un tempo fummo esclusi.

          Il ruolo e la funzione principale di Gesù è permettere la riconciliazione con Dio Padre. Prima della Croce, la sola via di ritorno consisteva nel raggiungere la perfezione osservando la legge ebraica, il cui scopo era quello di rivelarci che per noi era impossibile fare quel viaggio con le nostre sole forze. Tutti i sacrifici del mondo non sarebbero bastati.

          Così, presso la Croce noi siamo salvati, nel senso ultimo della parola; Gesù è il nostro Omega, il termine della nostra spasmodica ricerca. Ma dopo questo fatto, vi è ancora un viaggio verso la salvezza; tutto il significato della vita cristiana s’intende come un periodo in cui noi siamo avviluppati nel riposo sabbatico (vedi Eb 4,9-11). La nuova nascita è solo l'inizio del nostro viaggio di ritorno verso la casa del Padre. Dobbiamo partire da un punto di riposo, vivere attivamente la nostra vita, mentre ci troviamo nel riposo spirituale e impariamo a farci strada verso la casa del Padre. Abbiamo bisogno di ritornare nel Suo Giardino, di passeggiare con Lui. Ma come? Obbedendo alle parole sia di Mosè sia di Gesù!

          Mosè disse agli Ebrei:

"(3) Ascolta, o Israele, e bada di metterli in pratica; perché tu sia felice e cresciate molto di numero proprio come il Signore, Dio dei tuoi padri, ti ha promesso, in un paese dove scorre latte e miele. (4) Ascolta, Israele! il Signore è il nostro Dio, il Signore è uno solo! (5) E tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. (6) Tutte queste parole che oggi Io ti comando, ti stiano fisse nel cuore; (7) le insegnerai con diligenza ai tuoi figli, ne parlerai quando sarai seduto in casa tua, quando camminerai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. (8) Te le legherai alla mano come un segno, ti saranno come un pendaglio sulla fronte. (9) e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte.

q       (10) Quando il Signore tuo Dio ti avrà fatto entrare nel paese che ai tuoi padri Abramo, Isacco e Giacobbe aveva giurato di darti; quando ti avrà condotto alle città grandi e belle che tu non hai costruito, (11) alle case piene di ogni bene che tu non avrai riempito, alle cisterne scavate ma non da te, alle vigne e agli oliveti che non avrai piantati, e quando mangerai e sarai soddisfatto, (12) guardati dal dimenticare il Signore che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla condizione di schiavitù. (13) Temerai solo il Signore Dio tuo, e Lo adorerai e giurerai per il Suo nome. (14) Non seguirai altri dèi, nessuna delle divinità dei popoli che ti staranno attorno, (15) perché il Signore tuo Dio che sta in mezzo a te, è un Dio geloso; altrimenti l'ira del Signore tuo Dio si accenderà contro di te e ti eliminerà dalla faccia della terra." (Deuteronomio 6,3-15).

          Ricordate che Mosè disse queste cose quando si stavano preparando ad attraversare il deserto per entrare nella Terra Promessa. Al momento di intraprendere ciò che sarebbe stata la realizzazione del destino della loro vita, fu loro ricordato che dovevano amare Dio e metterlo al primo posto, senza eccezioni, senza condividere con altri quell'amore. Il principale obiettivo del viaggio della loro vita doveva essere una relazione intima con Jahvè.

          In Matteo 22,37-40 Gesù riprese lo stesso tema quando disse:

"(37) 'Amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente'. (38) Questo è il più grande e il primo dei comandamenti. (39) E il secondo è simile al primo: 'Amerai il prossimo tuo come te stesso.' (40) Da questi due comandamenti dipende tutta la Legge e i Profeti".

É questo il nostro viaggio cristiano: dal "riposo" ai piedi della Croce, al "riposo sabbatico" della vita quotidiana, fino al soggiorno presso la casa del Padre. Sulla Croce, Gesù è il nostro Omega; è il nostro Alfa nella Risurrezione - l'inizio del nostro pellegrinaggio cristiano. L'ultima fermata è al "fresco del giardino," dove avremo la grazia immensa di godere l'intimità con Dio Padre.

 

GUIDA ALLO STUDIO - IL NOSTRO VIAGGIO

1.      Qual è la definizione di grazia? É un favore immeritato?

2.      Se Dio fa resistenza all'orgoglioso, cosa dà all'umile?

3.      Se la ghianda non diventa mai quercia, in cosa manca di realizzarsi? E come si applica a te questo principio?

4.      Che differenza c'è tra il progresso da C a D e quello da D a Z?

5.      Spiega cosa significa per te l'espressione "in Cristo."

6.      E cosa significa "nel Signore"?

7.         Come operano nella tua vita la rettitudine imputata, e quella impartita?
pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:29

AMORE INDIVISO

Sessione 8

Cristo, il nostro centro

Come fa Dio a togliere l'uncino?

 

Giacomo 4,5 dice:

"Qual è l'origine dei litigi[risentimenti duraturi] e dei conflitti [esplosioni di passioni] in mezzo a voi? O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: Egli desidera con gelosia lo Spirito che ha fatto abitare in noi?"

Giacomo 4,5:

"Lo Spirito che Egli ha fatto abitare in noi brama con gelosia avere l'intera devozione (Amore Indiviso) del nostro cuore." (9)

Giacomo 3,14-17:

"Ma se avete nel vostro cuore gelosia amara e ambizioni egoistiche [due manifestazioni dell'EROS], non siate arroganti e non mentite contro la verità [conformando la verità ai vostri desideri]. (15) Non è questa la sapienza che viene dall'alto: è terrena, naturale, diabolica. (16) Infatti, dove ci sono gelosia e ambizioni egoistiche, c'è disordine e ogni sorta di cose cattive. (17) La sapienza che viene dall'alto invece è anzitutto pura; poi pacifica, mite, ragionevole, piena di misericordia e di buoni frutti, incrollabile e senza ipocrisia." 

E Giacomo 4,1b:

"Non è forse la fonte del vostro piacere [hedone] ciò che combatte nelle vostre membra?" 

§         Hedone (greco): Edonismo

      Sono governato dai miei piaceri, non dalla verità.

      (La Verità è una Persona, non un fatto).

Giacomo 4,2: 

q       "Bramate [desiderate con veemenza] e non avete; (non riuscite a possedere); così commettete omicidio. Siete invidiosi e non riuscite ad ottenere, così combattete e litigate. Non avete perché non chiedete."

Giacomo 4,3:

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pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:31
"Chiedete e non ricevete, perché chiedete con motivi sbagliati, per poter spendere per i vostri piaceri [hedone]”.

Giacomo 4,4:

"Voi adulteri! [amore condiviso; adulterio spirituale] (CEI = Gente infedele!) Non sapete che l'amicizia [phileo] col mondo è ostilità verso (CEI = amare il mondo è odiare) Dio? Chi dunque vuole essere amico [phileo] del mondo si rende nemico di Dio [inimicizia con Dio]."

è Inimicizia: Cattiva volontà, intimità spezzata

è Perdita di intimità: Silenzio di Dio, distanza di Dio 

è L'intimità è una mèta; una ricompensa da parte di Dio (Is. 62,11-12).

Giacomo 4,5:

"O forse pensate che la Scrittura dichiari invano: Egli desidera con gelosia lo Spirito che ha fatto abitare in noi?"

 

INTIMITÀ - "CONVERSIONE" ALL'AGAPE

Il Figliol Prodigo (Luca 15, 11-32):

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pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:32

INIMICIZIA - INVASIONE DELL'EROS

La gente, cristiani inclusi, commette omicidi quando è controllata dall'EROS. Illustrazioni dalla Bibbia:

  1) Acab concupisce la vigna di Nabot (1 Re 21,1-16)

2) Davide concupisce Betsabea (2 Sam. 11,1-27).

è L'EROS è una potente forza di propulsione; non lo sottovalutate! 

Giacomo 4,2:

"Bramate [desiderate con veemenza] e non avete; così commettete omicidio."

è L'omicidio avviene quando tu sei di ostacolo ai miei scopi o alla mia soddisfazione personale.

§         Cos'è a governarmi dal centro della mia vita? L'eros o l'agape? (Vedi i grafici che seguono).

§         Perché Maria Maddalena si sentiva tanto a suo agio con Gesù (Mt. 26,6-13)? Perché Gesù è stato il primo uomo ad averla amata con un motivo puro (Agape).

§         Se il nostro amore è centrato su Dio e l'amore di Cristo ci controlla, allora possiamo dare agli altri la Sua Agape.

        dre

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:33

 

EROS AL CENTRO

Agape in Periferia

 

 

EROS AL CENTRO

Agape in Periferia

AGAPE AL CENTRO

Eros in Periferia

 

Quando l'EROS è al comando, l'AGAPE retrocede

Conosco l 'Agape, ma sono governato dall'EROS

 

Matteo 24,12: "A causa dell'aumento dell'illegalità l'amore della maggior parte della gente si raffredderà".

Esodo 23, 25-26: "Voi servirete il Signore vostro Dio ed Egli benedirà il tuo pane e la tua acqua, e terrò lontana da te la malattia. Non vi sarà nel tuo paese donna che abortisca o che sia sterile. Ti farò giungere al numero completo dei tuoi giorni."

Isaia 5,20: "Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene; che sostituiscono le tenebre alla luce e la luce alle tenebre; che sostituiscono l'amaro al dolce e il dolce all'amaro."

Filippesi 2,21. "Perché tutti cercano i propri interessi, non quelli di Gesù Cristo."

Romani 3,23: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio."

Romani 7,21: "Io trovo dunque in me questa legge: che il male è presente in me, persona che vuol fare il bene."

 

 

Quando l'AGAPE è al comando, l'EROS retrocede

Non appena ripongo il mio amore in Dio, l'AGAPE governa e i miei desideri illegali sono spinti all'esterno. (L'EROS è ancora presente lì fuori, ad aspettare la mia resa).

 

Cantico dei Cantici 8,6 "Mettimi come sigillo sul tuo cuore, come sigillo sul tuo braccio; perché forte come la morte è l'amore, tenace come gli inferi è la gelosia; le sue vampe sono vampe di fuoco, la stessa fiamma del Signore!"

2 Corinzi 5,14: "Poiché l'amore di Cristo ci controlla, (CEI = ci spinge), al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti."

Deuteronomio 6,5-6: "Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima e con tutte le forze. Queste parole, che oggi ti comando, ti stiano fisse nel cuore;"

Giacomo 1,12: "Beato l'uomo che persevera nelle prove; perché una volta che è stato approvato, riceverà la corona della vita che il Signore ha promesso a quelli che Lo amano."

 

SOMMARIO - CRISTO, IL NOSTRO CENTRO

di Walter Barge 

L'essenza del nostro essere

            Dal centro del nostro essere ne emana l'essenza. Matteo 12,33-35 afferma che un albero si riconosce dai frutti, proprio come un uomo buono si riconosce dai suoi frutti e uno cattivo dai suoi. Allo stesso modo Proverbi 4,23 dice:

"Sopra ogni altra cosa (CEI = Con ogni cura) vigila sul cuore perché da esso sgorga la vita."

Altri Proverbi dicono che: 

"Un cuore felice rende gioioso il volto, ma il cuore sofferente stritola lo spirito" e  "Il cuore di un uomo saggio guida la bocca (CEI = Una mente saggia rende prudente... ) " (Prv 13,13; 16,23)

L'essenza del nostro essere si può manifestare con dolcezza, come il tocco dell'amore materno verso il bambino; ma può anche emergere in modo esplosivo, come quando siamo adirati. Può essere incoraggiata ad emergere dall'approvazione profetica del genitore di un bimbo incamminato sul sentiero della maturità cristiana (vedi 1 Ts 2,11); oppure essere repressa da un altro che ci respinge. L'essenza del nostro essere può produrre salute al corpo (Prv 3,5-8), così come può sfigurarci e rovinarci con il dolore. 

            Questo centro, questa essenza, è la parte vitale di noi stessi; è quella che definisce noi e le nostre relazioni verso Dio e verso gli altri; è il nostro spirito, quello rinato (Gv. 3,1-15) nei cristiani e riscattato dalla morte e dalla nullità. Questo spirito giovane, alle prime armi, si trova di continuo a dover affrontare un mondo caduto; è pressato da ogni parte dagli spiriti delle tenebre. In qualche modo deve emanare luce, oppure essere sopraffatto dall'oscurità. 

L'assalto dei nemici

            Immaginate lo Spirito Santo che vive in noi; gli permettiamo di regnare liberamente per proteggerci dagli assalti dei nemici. Se abitiamo in Lui, e Lui in noi (Gv. 15,1-7), il centro sarà una sorgente di Agape. Se l'oscurità ci sovrasta o riesce a tentarci e a vincere, allora sarà l'Eros a regnare al centro e l'Agape sarà relegato alla periferia (Mt. 6,23).

            Nel nostro pellegrinaggio cristiano ciò ha un significato profondo. Proprio come la terra è soggetta a piogge di meteoriti, il cristiano è assalito dalle tenebre. Una meteora piccola può lasciare solo un cratere; ma una molto grande potrebbe provocare ondate di eccezionale grandezza, e arrivare persino a cancellare una specie di esseri viventi. Una parola sgarbata può lasciare una ferita; un assalto al carattere di un individuo può cambiare la direzione della sua vita. Una potente implosione spirituale potrebbe danneggiare gravemente, o persino distruggere il cammino di una persona col Signore e/o la sua efficacia di testimone del messaggio del Vangelo. Quindi la forza al controllo della nostra vita deve emanare da Gesù e dallo Spirito Santo che stanno al centro, e devono essere forze che agiscono, e non che portano semplicemente ad agire. Il centro deve essere fonte di vita e di azione, non solo un obiettivo.

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:33

L'Agape non può fallire

            Alla Chiesa di Corinto l'Apostolo Paolo disse che l'Agape non può fallire (1 Cor. 13,8).Disse con grande chiarezza che non vi era assolutamente nulla contro di cui l'AGAPE non potesse prevalere - incluse le tenebre che ci assaltano. L'AGAPE è una forza attiva; non fallisce mai nell'interesse degli altri. L'EROS invece è ingannevole; ricerca attivamente il proprio bene, mentre all'apparenza sembra passivo e persino innocente. 

            Gesù in noi, l'incarnazione dell'AGAPE, prevale contro l'oscurità che sta al di fuori di noi e che ci circonda. Egli è più forte (1 Gv. 4,1-9) delle tenebre e le vince in pieno. Tutto ciò che ci si chiede di fare per camminare nell'obbedienza (Gv. 15,10) è ricevere lo Spirito Santo e permettere alla Sua Agape di affluire al mondo attraverso di noi. L'AGAPE è infinita, e la sorgente non si secca mai. 

            Questa parte del cammino cristiano è al di sopra e oltre la questione della salvezza. Ovviamente Gesù è anche al centro di questo processo: è stato mandato dal Padre a salvare il mondo. Nell'Epistola ai Romani (10,9) Paolo ci dice che tutto quanto dobbiamo fare per essere salvati è confessare con la bocca che Gesù è il Signore, e credere col cuore che il Padre lo ha fatto risuscitare dai morti. É bene e cosa buona e sufficiente per vivere l'eternità con Lui, ma si tratta solo dell'inizio del cammino di chi ha messo Gesù al centro. 

            Dopo aver iniziato nella fede e grazie alla potenza dello Spirito Santo, non dovremmo mai pensare di potercela "cavare da soli." Restano ancora le tenebre da affrontare. Gesù disse chiaramente che dovevamo vivere in Lui e fargli spazio perché Lui potesse vivere in noi - proprio come Lui e il Padre abitano l'uno nell'altro (Gv. 17,20-24). Stava parlando del nostro soggiorno qui sulla terra, del nostro pellegrinaggio cristiano, e non semplicemente del luogo che sicuramente ha preparato per noi nei cieli presso la casa di Suo Padre (Gv. 14,1).

 

GUIDA ALLO STUDIO - CRISTO, IL NOSTRO CENTRO

1.      Come fa Dio a togliere l'uncino?

2.      Cosa significa mentire contro la verità in Giacomo 3,14?

3.      Perché la Scrittura afferma che la gente commette omicidio (Gc. 4,2)?

I cristiani sono capaci di commettere omicidi? Cosa fece David per avere Betsabea (2 Sam. 11,1-15), e perché?

4.      Oltre l'uccisione fisica, vi sono anche altri modi per commettere omicidio?

5.      Se è l'Eros a governare nella tua vita, qual è la forza che viene spinta in periferia?

Una cosa simile succede anche ai cristiani? Spiegalo.

6.      Se l'Agape governa al centro, quale forza è spinta in periferia della tua vita?

7.      Quando scegliete che sia l'Agape a governare la vostra vita e quindi l'Eros viene spinto in periferia, l'Eros sparisce o se ne va via?

8.      Che succede quando aumenta l'illegalità - la trasgressione delle Leggi di Dio (Mt. 24,12)?

9.      Perché è tanto importante Deuteronomio 6,4-5?

10.    Cos'è a tenere marito e moglie fedeli l'uno all'altra?

11.    Perché Maria Maddalena si sentiva tanto a suo agio con Gesù? (Mt. 26,6-13).

12.        Cosa vuole che facciamo Dio, nel Cantico dei Cantici 8,6? Perché?

 

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:35
AMORE INDIVISO   
Sessione    9

SCONFIGGERE I GIGANTI

 

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Quattro modelli designati a sconfiggere i sette giganti.

Modello 1

I Sette Giganti e il Sermone della Montagna (Mt 5,1-12)

1)      Sembrare buoni                       Povero di spirito (v. 3)

2)      Sentirsi bene                            Fare penitenza, piangere (v. 4)

3)      Avere ragione                          Gentile e docile (v. 5)

4)      Stare al controllo             Fame e sete di giustizia (v. 6)

5)      Vantaggio personale               Misericordioso (v. 7)

6)      Secondi fini                              Puro di cuore (v. 8)

7)      Indisturbato                            Portatori di pace e perseguitati  (v. 9-10)

Modello 2

I Sette Giganti e la "Kenosis" (lo svuotamento di Gesù) da Filippesi 2

1)      Sembrare buoni                       Esisteva nella forma di Dio (v. 6)

2)      Sentirsi bene                            Obbediente fino alla morte (v. 8)

3)      Avere ragione                           Svuotò Se Stesso (v. 7)

4)      Stare al controllo                     Non bramò l'eguaglianza con Dio (v. 6)

5)      Vantaggio personale                Prese la forma di un servo/schiavo (v 7)

6)      Secondi fini                        Fatto a somiglianza degli uomini (v. 7)

7)      Indisturbato                            Umiliò Se Stesso fino al punto di morire sulla Croce (v.8)  

 

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:35

Modello 3

Combattere i Sette Giganti col Trattato dell'AGAPE (1 Cor 13).

16 manifestazioni dell'Agape:

1) Non è gelosa (v. 4)                                                 Sembrare buoni

2) Non si vanta (v. 4)                                               Sembrare buoni

3) Non agisce con sconvenienza (5)                        Sentirsi bene

4) Copre tutto (v. 7)                                                 Sentirsi bene

5) Sopporta tutto (v. 7)                                           Sentirsi bene

6) Non tiene conto del torto subito (v. 5)               Avere ragione

7) Non gode nell'ingiustizia (6)                                Avere ragione

8) Si rallegra nella verità (v. 6)                                 Avere ragione

9) É paziente (v. 4)                                                   Stare al controllo

10) Non provoca (v. 5)                                               Stare al controllo

11) Non cerca il proprio tornaconto (v. 5)                Secondi fini

12) Spera ogni cosa (v. 7)                                           Secondi fini

13) É gentile (v. 4)                                                      Vantaggio personale

14) Non è arrogante (v. 4)                                         Vantaggio personale

15) Crede ogni cosa (v. 7)                                          Vantaggio personale

16) Non viene mai meno (v. 8)                                  Indisturbato

 

Modello 4

La Lavanda dei Piedi in Giovanni 13,5-9:

"(5) Poi versò dell'acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui Si era cinto. (6) Venne dunque da Simon Pietro e questi Gli disse: "Signore, Tu lavi i piedi a me?". (7) Rispose Gesù: "Quello che Io faccio, tu ora non lo capisci, ma lo capirai dopo". (8) Gli disse Simon Pietro: "Non mi laverai mai i piedi!". Gli rispose Gesù: "Se non ti laverò, non avrai parte con Me". (9) Gli disse Simon Pietro: "Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo!".

Riporre il nostro amore in Dio:

            Quando riponiamo in Dio il nostro amore, la Sua AGAPE riempie il centro del nostro essere obbligando ognuno di questi giganti a fuggire ai margini, in periferia, finché Dio diventa Colui che ci guida, ci dirige, ci motiva e ci controlla.  

 

pedrodiaz
00domenica 23 settembre 2012 18:36
SOMMARIO - SCONFIGGERE I GIGANTI

di Walter Barge

La salute fisica

            Nel mondo naturale esiste un principio secondo il quale una medicina non è valida se non riesce a neutralizzare o a distruggere un batterio. É anche vero che non esiste un procedimento unico secondo cui la medicina combatte le malattie; se a livello molecolare esiste un modo per attaccare qualsiasi malattia, le ricerche ancora non lo hanno scoperto. Devono quindi fare affidamento su diversi fenomeni fisici, secondo la struttura molecolare del batterio.

            Un tipo d’attacco medicinale consiste nel neutralizzare una parte della struttura

molecolare del batterio creando il suo opposto e impegnandolo in ogni punto. Un altro consiste nel penetrare la parete del batterio e farlo esplodere dall'interno. Un terzo avviene inoculando nel corpo batteri/virus morti, per sviluppare anticorpi che combatteranno la malattia quando poi insorgerà, eliminandola. Un quarto metodo consiste poi nell'eliminare chirurgicamente il tessuto malato. Questa verità della relazione complessa di medicina e cure mediche alla malattia è una spiegazione del motivo per cui il mantenimento della salute fisica è un problema tanto complesso.

Salute spirituale e maturità

           Il raggiungimento della salute spirituale è ugualmente complesso, ma un numero enorme di persone che si professano cristiane non s'impegnano mai veramente a sviluppare la propria maturità spirituale. Credono che la nuova nascita spirituale - dopo il riconoscimento di Gesù come nostro Salvatore e Signore - sia sufficiente, e di dover quindi passare tutta la vita in attesa di andare in cielo; oppure non sanno che la salvezza del cristiano è due cose allo stesso tempo: un evento e un processo.

1.      L'evento è la vita nuova al momento in cui si confessa la nostra fede In Gesù quale Salvatore;

2.      Il processo inizia quando si capisce che Gesù è il Signore della nostra vita, e che ora il nostro compito è quello di concentrarci sul viaggio verso la casa del Padre, uniti al giogo con Gesù, nostro Fratello Maggiore.

            Ai Romani l'Apostolo Paolo rese chiarissimo il concetto che Gesù è sia il Salvatore sia il Signore (Rom. 10,9). Accettarlo come Salvatore è relativamente facile; conquistiamo la vita eterna a costo zero, perché il prezzo lo ha pagato Lui.

            Ma riconoscere Gesù come Signore della nostra vita è una faccenda ben diversa. Egli ha detto che dovevamo rinnegare noi stessi, prendere la nostra croce ogni giorno e seguirlo incondizionatamente (Mt 16,24; Mc 8,34; Lc 9,23). Pietro ha anche affermato che ci sarebbe costato caro (1 Pt).

            Il nostro viaggio è complicato dalla presenza dell'EROS nella nostra vita. Siamo incapaci di progredire in una vita di AGAPE perché abbiamo in noi tante cose da superare. Nella condizione naturale, e anche in quella di cristiani carnali, ci resta difficile resistere ai sette giganti: sembrare buoni, sentirsi bene , avere ragione, stare al controllo, realizzare i nostri secondi fini o scopi nascosti - nascosti al resto del mondo, e che ci sforziamo di nascondere anche a Dio; ottenere un vantaggio personale da tutte le situazioni e, infine, starsene alla larga (indisturbati), da tutti.

            Tutti questi tratti hanno in sé l'uncino dell'EROS; sono riferiti a "se stessi," sono egoistici e radicati nell'orgoglio, nella paura dell'uomo e nella paura di essere respinti.

 

SEMBRARE BUONI

            Vogliamo apparire buoni agli occhi degli uomini. É qualcosa di più del volersi guadagnare o meritare il rispetto e una buona reputazione. La Scrittura ci dice di pensare a cose onorevoli tra gli uomini (1 Pt. 2,11-15), ma noi vogliamo di più; ci riteniamo migliori di ciò che siamo (Rom. 12,3) e vogliamo che gli altri ci vedano come un personaggio molto speciale.

            Le persone particolarmente vulnerabili a questa forma di EROS non sono mai state approvate a sufficienza da bambini e da ragazzi, ed ora manipolano le circostanze e la gente per guadagnarsi la stima e l'approvazione degli altri.

            Qual è l'antidoto? Come raddrizzare quest'uncino nelle relazioni? La via efficace è un esercizio di fede contando sul sacrificio di Gesù quale evidenza della nostra vita nuova in Cristo, che diventa perfettamente accetta al Padre;

è per quanto buoni e bravi possiamo apparire, non saremo mai perfetti in maniera accettabile;

è ma dopo la Croce e la Risurrezione, noi "sembriamo buoni" al Padre grazie a Gesù. Non ha alcuna importanza apparire buoni davanti agli uomini, che non possono certo eguagliare il Padre come importanza. Dobbiamo smettere di avere paura degli uomini e cominciare a temere il Signore.

SENTIRSI BENE

            Vogliamo sentirci bene. Ovviamente ci sentiamo bene, ma aspettarsi di sentirsi bene sempre, in ogni momento, sia nel fisico sia spiritualmente, non è realistico. Gli apostoli hanno esposto chiaramente il fatto che, come cristiani, il nostro ruolo è quello di soffrire. Paolo disse così ai Romani:

"E non soltanto questo: noi ci vantiamo anche delle nostre tribolazioni, ben sapendo che la tribolazione produce la perseveranza (CEI = pazienza), la perseveranza un carattere (virtù) provato; e il carattere provato la speranza; e la speranza non delude, perché l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato" (Romani 5,3-5).

La tribolazione fa parte della nostra eredità; la speranza che ne risulta produce la gioia. La nostra eredità non è la felicità, ma la gioia! E questa non dipende dalle cose o dalle circostanze buone e favorevoli; è radicata nell'AGAPE di Dio. Quel tipo di amore e la nostra risposta allo stesso sono la vera fonte dei sentimenti buoni e positivi; tutto il resto è effimero.

AVERE RAGIONE

            Temiamo che l'aver torno ci sminuisca, così asseriamo di avere ragione e di riconoscerci nel giusto. Ciò alimenta il nostro orgoglio: è una cosa davvero radicale. L'antidoto è altrettanto semplice ma sempre tanto difficile da intraprendere. Ci dobbiamo umiliare. Dio potrebbe umiliare ciascuno di noi in qualsiasi momento. A Giobbe chiese dove si trovava quando Egli poneva le fondamenta della terra (Gb 38,4-7). E noi, dove eravamo quando Dio le chiamò all'esistenza attraverso la Sua Parola? E dove siamo ora? É vero, siamo figli prediletti, ma siamo anche tutti dei peccatori orgogliosi. Dio ci comanda di umiliarci abbracciando la Croce, di vedere la nostra realtà spirituale. Solo dopo Egli potrà farci sorgere per compiere la Sua opera (1 Pt 5,6-11). L'unica medicina che riuscirà a curare l'orgoglio è la timorosa determinazione a distruggere proprio quello stesso orgoglio dal di dentro. Questa manifestazione dell'EROS è uno dei giganti più forti.

STARE AL CONTROLLO

            Vogliamo stare al controllo per il timore di perderlo. Non riusciamo a credere, ad avere in Dio una fiducia sufficiente da permettergli il controllo della nostra vita. La nostra paura ultima è la morte. Se credessimo alla Sua Parola che Egli non ha nessuna intenzione di farci del male, che siamo i Suoi figli preziosi (Gv 1,11-13), amati ed acquistati a caro prezzo (1 Cor 6,20), potremmo affidargli, in tutta sicurezza, tutti i dettagli della nostra vita. Se per Lui noi siamo tutto questo, allora il controllo della nostra vita da parte Sua sarà molto migliore di quanto potrebbe mai essere il nostro.

            Ma il solo modo per neutralizzare il gigante dell'Eros sta nel credere in Dio, credere che ci dia la grazia di abbandonare il controllo nelle mani del Padre ed amarlo, mentre ci conduce verso la Sua casa. Dobbiamo lasciar andare tutto, ogni persona, progetto, possesso, istituzione, relazione - tutto va riposto nelle Sue mani. Dobbiamo riconoscere e porre fine alle nostre manipolazioni, per quanto subdole, degli altri.

 

VANTAGGIO PERSONALE

            É "naturale" volere un vantaggio personale, ma i cristiani adorano un Dio che trascende il naturale. Se non possiamo per trascuratezza contravvenire alle Sue leggi, poiché vi sono sempre delle conseguenze, dobbiamo ricordare che il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe Si prende cura dei passeri e veste i gigli dei campi (Mt 6,25-33; 10,29-31). Egli provvederà a noi, quanto basta a nostro vantaggio. Ma in noi scarseggia la fiducia; L'antidoto è credere in Dio e nelle Sue promesse. Siamo i Suoi figli; la Sua provvista è la migliore.

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