CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Fu veramente Samuele?

Ultimo Aggiornamento: 22/12/2016 18:48
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13/12/2009 17:30
 
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Saul, pur avendo lui stesso fatto sterminare medium e maghi (1 Sam. 28:9) consultò una medium per interrogare il defunto Samuele, pratica che era severamente proibita (Deuteronomio 18:10-11), ma fu veramente Samuele che apparve a Saul? Desidererei i vostri pareri, a me hanno fatto riflettere questi passi: In 1Sam. capitolo 28 è scritto: v.6 "Così Saul consultò l'Eterno, ma l'Eterno non gli rispose né attraverso sogni, né mediante l'Urim, né per mezzo dei profeti.". E' difficile pensare che Dio non rispose a Saul attraverso i sogni o i profeti per rispondergli poi tramite l'intervento di una medium severamente proibito, però bisogna anche dire che di certo noi non possiamo porre limiti a Dio. v.13 "vedo un essere sovrumano che sale dalla terra". Il termine usato in ebraico per "sovrumano" è "elohim" che è un nome plurale che, quando è seguito da un verbo pure al plurale, è usato, oltre che come titolo onorifico, anche per parlare di dei stranieri, di divinità dell'universo, d'idoli e quindi non sembra riferibile a Samuele perché nella terra ci sono quelli che sono "sepolti tra i tormenti", gli altri invece erano stati portati dagli angeli nel Seno d'Abrahamo (vedi Luca 16:22-23). v.14 "Saul comprese che era Samuele". Lo comprese lui, che non aveva nessun discernimento spirituale, ma quello che comprese lui non ha nessun valore. v.15 "Samuele disse a Saul: Perché mi ha disturbato facendomi salire?". Samuele, come tutti defunti che riposavano nel Seno d'Abrahamo, non avrebbe mai preso ordini da una medium! A mio avviso è scritto "Samuele disse" per indicare quel personaggio travestito da Samuele, ma non per dire che era proprio Samuele.
[Modificato da @New 22/12/2016 18:43]

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13/12/2009 20:51
 
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La mia trattazione di questo evento era già scritta nella sezione inferno o distruzione ed è un accadimento interessante. Giusto per curiosità, sei riuscito a leggerla? Sennò posso fare copia incolla senza problemi.

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14/12/2009 08:07
 
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Non sono riuscito a leggerla, penso che se puoi sia meglio incollarla qui, così chi vuole può leggerla ed eventualmente rispondere.
L'argomento è a mio avviso molto importante perché si tratta di escludere la possibilità di una qualsiasi comunicazione tra noi ed un defunto.


[Modificato da @New 14/12/2009 11:27]

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15/12/2009 19:15
 
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@New so già che lo accetterai per metà ma ormai sei abituato ahahah. Il contenuto l'avevo scritto per chi credeva che fosse una dimostrazione dell'immortalità dell'anima.

Copio e incollo quello che avevo scritto il 07/04/2009 0.07 nella sezione "Inferno o distruzione?" (che si riferiva al titolo del mio studio):


L'esperienza della medium di En-dor è tutt'altro che semplice. È un'esperienza che esce da tutti gli schemi e mostra varie discrepanze se preso per dimostrare l'immortalità dell'anima e l'inferno. Apparentemente sembra anche in contrasto con il concetto di non esistenza dopo la morte ma c'è una spiegazione.

Anzitutto il contesto: Saul aveva ampiamente dato la caccia ai medium perché praticavano la necromanzia legata all'immortalità dell'anima e Dio era contrario alle loro pratiche.

I medium:
1) evocavano spiriti dei defunti e li mettevano in contatto con i richiedenti attraverso sedute spiritiche
2) praticavano l'adorazione degli spiriti (anche la medium di en-dor si riferisce allo spirito di Samuele come ad un "essere divino", riprendo il discorso più avanti)

Saul che era di sana dottrina (per quanto avesse un carattere lontano da Dio anche per la persecuzione di Davide mossa dal puro odio e invidia), ha cercato l'Eterno in un momento difficile sul piano di guerra ma senza avere una risposta. Così, forse mosso da fretta e paura, arriva a rinnegare tutte le sue dottrine di una vita per credere che forse la medium avrebbe potuto rievocare Samuele sul serio e così va da lei, però di nascosto (peggio ancora). Teniamo conto che è un atto assolutamente drammatico quello che attua il Re d'Israele e pure la sua conclusione.

Siamo intanto d'accordo che Saul facendo così è entrato direttamente in un territorio di Satana e di angeli caduti? È andato a farsi fare una seduta spiritica, voglio dire...spiritismo puro. Nelle sedute spiritiche i medium vanno in trance e vengono posseduti da spiriti che parlano per mezzo di loro (e molto raramente si rivelano in altre spoglie...ma è un altro tema). Spesso il medium posseduto dallo spirito prende la voce, le frasi tipiche e il modo di parlare del defunto per cui viene riconosciuto dall'interlocutore che finisce per credergli ciecamente. Si chiama inganno.

Alla luce di questo vediamo ora i fatti.

La medium inizia la seduta e vede uno spirito che lei definisce "essere divino". La Versione di Re Giacomo (King James Version) traduce in "gods" ovvero "dèi" o "divinità". Faccio notare che il termine usato in ebraico è "elohim" proprio perché come ho detto nel punto 2 sopra, i medium avevano il culto degli spiriti e li chiamavano "dèi". Giusto un inciso, un uomo scampato vari anni fa da una setta segreta di adoratori di demoni (ha accettato Cristo prima di fare un patto di sangue definitivo con loro) ha raccontato che gli angeli caduti si facevano chiamare, appunto, "dèi" dai loro adoratori per i quali era un onore essere posseduti. Ora torno al punto.

Faccio notare un punto importantissimo: Saul non vede nulla, è la medium che vede lo spirito e lo descrive (1 Samuele 28:14,15).

La vicenda inizia male anche sul piano dottrinale perché:
1) lo spirito di Samuele sale dalla terra (mica Samuele è finito all'inferno per dover "salire", se fosse stato in paradiso sarebbe "sceso"). Invece per Saul, ebreo, anche se ormai aveva accettato l'immortalità dell'anima era comunque corretto il "salire dalla terra" perché secondo gli ebrei lo Sceol dove tutti vanno (buoni e cattivi) era sotto terra (si "scende" nello Sceol) quindi Samuele sarebbe stato nello Sceol e da lì sarebbe "salito".

2) lo spirito viene descritto come anziano e avvolto da una tunica e Saul riconosce la descrizione, per lui è Samuele. Ma un'anima porta dei vestiti? Rimane col volto che ha da anziano? Se è riconoscibile esattamente come era col corpo...il corpo che cos'è? A che serve? Non serve a nulla il corpo secondo questa interpretazione. Dopo darò la mia spiegazione su questo punto.

3) Saul riconoscendo la descrizione finisce col prostrarsi e adorare lo spirito cadendo pienamente nel culto degli spiriti. Non ci viene detto che Saul lo ha visto, ma solo che riconosce la descrizione e si prostra, forse davanti alla medium anche se diretto allo spirito. Saul è ormai finito nel laccio dello spiritismo.

Da questo punto in poi inizia il dialogo tra lo spirito e Saul che con molta probabilità si attua sempre attraverso la voce della medium ormai in trance. D'altra parte cosa ci aspettiamo, era una seduta spiritica, no? Il dialogo è stato poi archiviato nel libro di 1 Samuele e 1 Cronache dove il cronista o i cronisti hanno descritto il dialogo usando il nome di Samuele ("Samuele disse" etc) in base al fatto che per i testimoni della seduta spiritica quello in questione era Samuele (che poi fosse uno spirito caduto o il vero Samuele questo non conta per la cronaca, ma conta quello che Saul e gli uomini con lui hanno creduto). Chi ha scritto ha preso le testimonianze di chi era stato presente.

È vero che apparentemente lo spirito parla come avrebbe parlato Samuele in vita ma è anche vero che è così anche l'inganno satanico, era pure nel loro territorio. "...Satana stesso si trasforma in angelo di luce" (2Co 11:14). Agli angeli caduti piace fingersi e ingannare.
Lo scopo degli angeli caduti quando si presentano come spiriti è quello di controllare la persona per i propri piani, terrorizzare e portare alla morte o al suicidio. Saul è rimasto terrorizzato (come si legge alla fine) da quelle parole che sicuramente hanno favorito il suo atto finale di suicidio (anch'esso mosso da terrore). Il suo è uno dei pochi suicidi presenti nella Bibbia.
Saul ha davvero pagato le conseguenze per essere stato da una medium.

Da come la vedo io non ci sono problemi con nessuno di questi punti se considero che sia andato esattamente come doveva andare una seduta spiritica. Quindi il punto numero 2 si spiega col fatto che lo spirito si è presentato alla medium con le sembianze di Samuele tipiche della sua vecchiaia e ha parlato come Samuele avrebbe fatto. Però era un inganno e purtroppo lì hanno vinto loro.
[Modificato da Criztian 15/12/2009 19:20]

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16/12/2009 22:00
 
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A mio avviso, in tutta la Bibbia c'è solo un altro evento non simbolico che può sembrare essere una comunicazione con un defunto, ma che in realtà non lo è affatto. Quindi non ci sono proprio speranze per la comunicazione con i defunti!!
[Modificato da Criztian 16/12/2009 22:02]

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17/12/2009 09:23
 
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Re:
Criztian, 16/12/2009 22.00:

A mio avviso, in tutta la Bibbia c'è solo un altro evento non simbolico che può sembrare essere una comunicazione con un defunto, ma che in realtà non lo è affatto. Quindi non ci sono proprio speranze per la comunicazione con i defunti!!


Potresti per favore indicarcelo? Io ritengo importante far conoscere e spiegare bene queste cose, perché purtroppo sembrano essere in parecchi quelli che hanno avuto o visioni o messaggi o comunque altri tipi di contatto con un defunto ed erroneamente ritengono che queste cose siano buone.
A mio avviso bisogna mettere tutti in guardia da questi gravissimi pericoli che possono produrre demonizzazioni.



[Modificato da @New 17/12/2009 09:25]

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17/12/2009 11:38
 
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Saul fece un atto che era tassativamente proibito fare. Quello di potersi mettere in comunicazione con un defunto.
E' chiaro che quel defunto che si presentò non era affatto Samuele, ma un demone che ingannò Saul, ma, che, pur essendo un demone, predisse la morte di Saul e dei suoi, quella notte stessa, per punizione e, a causa proprio per aver richiesto una pratica che era tassativamente proibita.

Mentre, io, qui vedrei un altro aspetto riguardo alla comunicazione tra un defunto e un vivo. Cosa potrebbe significare il sogno di un defunto che ci avvisa di qualche cosa, e che, quel qualcosa poi, al risveglio, risulta essere provvidenziale.

Porto un esempio che è capitato a me. Ho sognato mio padre che mi avvisava di un certo pericolo e danno. Al risveglio, ricordandomi del sogno, ho controllato ed ho constatato che vi era realmente quel pericolo e quel danno.
In questo caso, dove nessuno ha interpellato il defunto, come interpretare questa situazione?

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17/12/2009 14:48
 
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Caro Manlio,
i defunti non possono comunicare in alcun modo con noi, sogni compresi.
Di conseguenza penso che, poiché le forze del male sono molto astute, potrebbero aver causato loro quel pericolo e poi ti hanno avvisato facendoti sognare tuo padre allo scopo di indurti a tentare un contatto da te liberamente voluto con lui che però ti avrebbe condotto a loro.
[Modificato da @New 17/12/2009 14:55]

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17/12/2009 15:06
 
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New carissimo
Come risponderti?
Proviamo in questo modo.

<<Coloro che sono giudicati degni di risorgere da morti, vivranno in cielo come gli angeli..>>

Quindi, i SALVATI sono in cielo come gli angeli. Noi tutti sappiamo che gli angeli nel passato si sono presentati agli uomini con sembianze umane, e hanno parlato con loro, ed hanno persino mangiato.

Quindi, i defunti, che sono come gli angeli, potrebbero presentarsi come gli angeli, agli umani, con aspetto umano, magari quello che avevano in vita. Con cio', se lo farebbero, certamente col permesso di Dio, non  farebbero nulla di male.

Sotto questo aspetto non ci vedrei nulla di male. Però, se si avvera questo aspetto, non significa affatto che noi umani potremmo metterci a evocare i defunti, semmai dobbiamo accettare che queste cose possono avvenire perchè è Dio che le permette e non certo noi  con un atto di evocare il defunto, perchè in questo caso faremmo un danno principalmente a noi stessi trasgredendo una disposizione divina.

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17/12/2009 16:28
 
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Io non vorrei rischiare in nessun caso caro Manlio, il nemico è molto astuto ed è abilissimo a camuffarsi ed a preparare trappole.
Gli angeli sono mandati da Dio comunque, anche se ci apparisse un angelo, dobbiamo chiedergli delle prove che lo identifichino come angelo come ha fatto Gedeone.
I defunti sono come angeli, cioè avranno certe loro caratteristiche ma non sono angeli autorizzati a comunicare con noi, non esiste alcun passo biblico che lo affermi.
[Modificato da @New 17/12/2009 16:28]

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17/12/2009 17:58
 
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I defunti sono come angeli, cioè avranno certe loro caratteristiche ma non sono angeli autorizzati a comunicare con noi, non esiste alcun passo biblico che lo affermi.



Se crediamo che la bibbia è ispirata, dobbiamo credere anche che nel passo dove si legge più avanti Samuele da la conferma
1Sam cap 28,15 15Allora Samuele disse a Saul: "Perché mi hai disturbato e costretto a salire?". Saul rispose: "Sono in grande difficoltà. I Filistei mi muovono guerra e Dio si è allontanato da me; non mi ha più risposto né per mezzo dei profeti, né per mezzo dei sogni; perciò ti ho evocato, perché tu mi manifesti quello che devo fare".

Qui noi stiamo dubitando di un passo biblico ispirato da Dio.

Continuando a leggere versetto 16 un altra conferma che lui si dichiara Samuele 16Samuele rispose: "Perché mi vuoi consultare, quando il Signore si è allontanato da te ed è divenuto tuo nemico?

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Se veramente era un inganno è non era Samuele ,il profeta che scrisse questi versetti, non li avrebbe scritti così in questo modo così sicuro
[Modificato da Jon Konneri 17/12/2009 18:16]
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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
nell'aldilà


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17/12/2009 21:09
 
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Per tutti da leggere
Jon la Bibbia è ispirata ma l'errata comprensione o interpretazione di alcuni che vivevano in quel tempo non lo è. I vangeli infatti ci sono stati dati in 4 diverse versioni (Matteo, Marco, Luca, Giovanni) proprio per dare garanzia assoluta su Gesù il nostro Salvatore in tutto quello che dicono in comune.

Tu credi al paradiso subito dopo la morte, quindi per te Samuele era lassù...salire dal basso è già errato in quel senso. Ancora più grave è il fatto che come dici tu stabilisci di fatto che una medium ha potere di togliere una persona (senza corpo) temporaneamente dal paradiso per farla apparire sulla terra. Bel potere che hanno i medium!!!

Invece no. La Bibbia è ispirata non nella sua virgola nel testo, ma nel suo insieme. È lo Spirito Santo che riporta a comprendere la realtà dei fatti accaduti. Chi non si affida ciecamente a Lui non la potrà capire a fondo o arriverà a conclusioni assurde.


@New sono perfettamente d'accordo con te sul pericolo e sul fatto che non ci sono eccezioni per il contatto con i morti.

Da parte mia, non credendo all'immortalità dell'anima, non ho modo di vedere come si possa entrare in contatto con un morto senza la sua risurrezione e questo mi tiene al sicuro. Comunque tu la veda su questo punto io provo stima per te perché stai cercando di fare la volontà di Dio che è di far chiudere ogni porta possibile alla ricerca di un contatto con i morti. Su questo c'è la piena approvazione di Dio e prego che ti dia la Sua piena autorità per convincere altri a riguardo.


Passiamo al dunque!!

C'è un solo altro evento, che io sappia, dove un morto appare, ma la domanda è se è stato risorto o meno e quì poi farò 2 considerazioni e alcune citazioni.

Si tratta di Mosè alla trasfigurazione.

Luca 9:29 E mentre egli [Gesù] pregava, l'aspetto del suo volto cambiò e la sua veste divenne candida e sfolgorante. 30 Ed ecco, due uomini parlavano con lui; essi erano Mosé ed Elia, 31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi a Gerusalemme. 32 Or Pietro e i suoi compagni erano appesantiti dal sonno; ma, quando furono completamente svegli, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. 33 E mentre questi si separavano da lui Pietro disse a Gesú: «Maestro, è bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mosé e una per Elia»; ma egli non sapeva quello che diceva. 34 E, mentre egli parlava cosí, venne una nuvola che li avvolse nella sua ombra; e i discepoli temettero, quando essi entrarono nella nuvola. 35 E una voce venne dalla nuvola dicendo: «Questi è il mio amato Figlio; ascoltatelo».

Come faceva Mosè ad apparire a Gesù? Io sono convinto al 100% che è stato risorto dopo la morte.

Cito un versetto dalla Bibbia e il testo di una visione di oltre 100 anni fa.

Giuda 9 Invece l'arcangelo Michele, quando in contesa col diavolo disputava intorno al corpo di Mosé, non osò lanciargli contro un giudizio oltraggioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!».

Perché mai dovette esserci una disputa per il corpo di Mosè? Perché Dio doveva risuscitarlo.

Ora la visione:
Ho visto che Mosè passò attraverso la morte, ma Michele scese e gli diede la vita prima che vedesse la corruzione. Satana sosteneva che il corpo era suo, ma Michele fece risorgere Mosè e lo portò in cielo. Il Diavolo aveva cercato di trattenere il suo corpo e insultò amaramente Dio, denunciandolo come ingiusto visto che gli aveva tolto la sua preda. Però Michele non sgridò il Diavolo anche se era stato attraverso la sua tentazione e influsso che il servo di Dio era caduto. Cristo con calma lo indirizzò a suo Padre, dicendo, Il Signore ti sgridi. {Spiritual Gifts, vol. 1 (1858) p.43.1}

Si uniscono altri tasselli e si apre un nuovo quesito (che è proprio il tema del nuovo pdf che sto scrivendo), ma per ora continuiamo vedendo dove questo discorso va a finire.

Se Mosè è dovuto morire a causa di un grande peccato che aveva commesso, non è potuto essere portato in cielo come Enok e Elia senza vedere la morte. Però è stato risorto dopo e ovviamente la disputa l'ha vinta il nostro Dio. Cosa dicono gli ebrei della tomba di Mosè?

Deuteronomio 34:5 Così Mosè, servo dell'Eterno, morì là, nel paese di Moab, secondo la parola dell'Eterno. 6 E l'Eterno lo seppellì nella valle del paese di Moab, di fronte a Beth-Peor; e nessuno ha conosciuto fino ad oggi il luogo della sua tomba.

È interessante notare che nessuno seppe dove finì Mosè!!
Il popolo di Dio era ormai davanti alla terra promessa, Canaan. Molto probabilmente Mosè andò in disparte come era solito fare per incontrare il Signore e lì morì prima di entrare nella terra promessa terrena, il testo dice che il Signore gliela mostrò ma dovette morire prima di entrarci (v 4).

Com'è possibile che con tutto il rispetto che avevano gli ebrei per i loro grandi patriarchi nel seppellirli non furono neanche in grado di trovarlo? Perché Dio avrebbe dovuto nasconderlo da tutti e disputare con Satana? La risposta è semplice, Dio per il grande peccato suo non poteva prenderlo come Enok ed Elia senza che morissero, ma poteva risuscitarlo. Così fece e nessuno seppe più nulla di lui fino alla trasfigurazione.

E proprio della trasfigurazione che ora si comprende finalmente un testo incompreso.

Marco 9:1 Poi disse loro: «In verità vi dico che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, senza aver visto il regno di Dio venire con potenza».

Già sentito su questo forum vero? ;-)
Ora di sicuro la prima domanda è: cosa c'entra con il discorso? e con la trasfigurazione? e con Mosè?

Mosè apparve alla trasfigurazione e il testo dove Cristo dice che alcuni lì presenti tra i discepoli non avrebbero visto la morte prima di vedere il Regno di Dio venire con potenza è seguito subito proprio dalla trasfigurazione. Sono estremamente collegati! Ora li cito insieme come presenti nella Bibbia:

Marco 9:1 Poi disse loro: «In verità vi dico che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, senza aver visto il regno di Dio venire con potenza». 2 Sei giorni dopo Gesú prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse in disparte, essi soli, sopra un alto monte; e fu trasfigurato davanti a loro. 3 E le sue vesti divennero risplendenti e bianchissime, come neve, piú bianche di ciò che potrebbe fare alcun lavandaio sulla terra. 4 Ed apparve loro Elia con Mosè, i quali conversavano con Gesú.

La seguente citazione unisce i pezzi del puzzle (anche questo frutto di una visione):

Gesù aveva detto ai Suoi discepoli che c'erano alcuni lì presenti con Lui che non avrebbero gustato la morte prima di vedere il regno di Dio venire con potenza. Alla trasfigurazione questa promessa fu mantenuta. Lì il volto di Gesù fu trasformato e risplendette come il sole. I suoi vestiti erano bianchi e scintillanti. Mosè era presente a rappresentare coloro che verranno risuscitati dai morti alla seconda venuta di Gesù. Ed Elia, che fu traslato in cielo senza vedere morte, rappresenta coloro che saranno trasformati in immortalità alla seconda venuta di Cristo e saranno traslati in cielo senza vedere morte. I discepoli [ndt i 3 che erano con Cristo] videro stupefatti e impauriti la grandiosa maestà di Gesù e la nuvola che li adombrava e sentirono la voce di Dio dire in tremenda maestà: "Questo è il Mio amato Figlio; ascoltatelo". {Early Writings p.164.3}

Il seguente testo è una descrizione del ritorno di Cristo ed è perfettamente in parallelo alla trasfigurazione:

1 Tessalonicesi 4:13 Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinché non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. 14 Infatti, se crediamo che Gesú è morto ed è risuscitato, crediamo pure che Dio condurrà con lui, per mezzo di Gesú, quelli che si sono addormentati. 15 Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati 16 perché il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discenderà dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; 17 poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; cosí saremo sempre col Signore. 18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole.
[Modificato da Criztian 17/12/2009 21:13]

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18/12/2009 16:34
 
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.....senza vedere la morte.... oppure     .....senza passare dalla morte...........
parlando di Elia che <fu rapito in cielo> senza prima passare dalla morte.

La interpretazione che dà Criztian è accattivante, non lo nego, però, io penso, che diamo un significato alla morte, in modo distorto. Mi spiego meglio.
Cosa è la morte per l'uomo?  E' la lontananza da Dio. E' il non poter vivere piu' con e assieme a Dio.
Noi, spesso intendiamo per morte, quando si esala l'ultimo respiro e il corpo si separa dallo spirito umano. Quest'ultimo atto è la conseguenza della vera morte, e cioè, il vivere lontano da Dio.

Adamo, quando venne cacciato  <dall'Eden sulla Terra>  MORI'. Comincio' a gustare la morte. Questo tipo di morte non certo la morte fisica.

1 Corinzi 15
51 Ecco io vi annunzio un mistero: non tutti, certo, moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; suonerà infatti la tromba e i morti risorgeranno incorrotti e noi saremo trasformati. 53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità.
54 Quando poi questo corpo corruttibile si sarà vestito d'incorruttibilità e questo corpo mortale d'immortalità, si compirà la parola della Scrittura:
La morte è stata ingoiata per la vittoria.
55 Dov'è, o morte, la tua vittoria?
Dov'è, o morte, il tuo pungiglione
?

Secondo questo insegnamento, la morte, per chi è salvato, si supera in due modi:- 1- dalla risurrezione del corpo ridiventato polvere, risorgerà incorrotto; 2- quelli che sono viventi verranno trasformati.
Ed è proprio la sorte del vivente che ci avvalora il fatto che  < è già morto > perchè, se non lo fosse non verrebbe  <<trasformato>>

Quindi, parlando di Elia, non è corretto dire che non morì, ma è corretto il fatto che  <<<venne, semmai,  trasformato>>>,
da, uomo morto sulla Terra, cioè vivente lontano da Dio, fu trasformato per salire lè dove era Dio.

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18/12/2009 21:25
 
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Anzitutto grazie Gian- per la tua risposta.

Capisco il tuo discorso, l'ho valutato già tempo fa, però la morte sembra proprio da intendersi in un altro modo e più avanti provo a spiegarmi meglio.

Tu hai detto:

"Quindi, parlando di Elia, non è corretto dire che non morì, ma è corretto il fatto che -venne, semmai, trasformato-, da, uomo morto sulla Terra, cioè vivente lontano da Dio, fu trasformato per salire lè dove era Dio."

Però non sono stato io a dirlo, è Paolo nella Bibbia che definisce così l'evento:
Ebrei 11:5 Per fede Enok fu trasferito in cielo perché non vedesse la morte, e non fu piú trovato perché Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio.

Il distacco da Dio lo stiamo vivendo tutti già ora come giustamente dicevi anche tu ma la morte di cui si parla è il morire nel senso di cessare di esistere e di interagire. Non credo che il morire fisicamente in questa vita possa separarci di più da Dio se uno crede che dopo la morte si finisce in paradiso davanti a Dio. Io cmq non credo che si vada in paradiso appena morti. Enok altrimenti ci avrebbe solo guadagnato portandosi il corpo trasformato.

Quando Dio ha annunciato a Mosè che sarebbe morto, di certo non si riferiva alla sua perdita della vita eterna o al distacco da Lui, visto che Mosè è apparso a Cristo rivestito anche lui di gloria.

La morte è il distacco dalla vita, la perdita di ogni coscienza di ciò che avviene. Quando Adamo si "attivò", si innescarono tutti i meccanismi della vita e della coscienza di ciò che avviene intorno, questo fece di lui un essere vivente. Adamo interagì con la vita, ma quando morì, smise di interagire. Da essere vivente diventò...morto.

La morte intesa come lo smettere di essere consapevoli e interagire è esattamente l'annullamento dell'opera di creazione di Dio. È il contrario della vita dove tu interagisci e conosci.

Questo era anche il senso ebraico del concetto di vita e di morte. Il seguente testo è preso dallo stesso libro della storia di Saul che va dalla medium.

1 Samuele 2:6 L'Eterno fa morire e fa vivere; fa scendere nello Sceol e ne fa risalire.

Il testo fa le seguenti associazioni per l'uomo:

1) morire = scendere nello Sceol (ricordo che buoni e cattivi ci finivano secondo la tradizione degli ebrei) = simbolo del tornare a non esistere (al diventare polvere)

2) vivere = risalire dallo Sceol = risorgere

Il vivere è da considerarsi come "rivivere" perché è indicato dopo il morire.
Saul non si era stupito che Samuele, defunto, salisse dal basso quindi dallo Sceol, perché era lì che secondo la tradizione si trovavano tutti come ombre.

Salmo 6:5 Poiché nella morte non c'è memoria di te; chi ti celebrerà nello Sceol?

Nella morte non si può pensare a Dio. Perché c'è il distacco? No, perché si sono disattivate tutte le risorse perché i pensieri e i ricordi possano esistere, ovvero è morto l'intero essere umano, mente e corpo.
Tutti questi testi danno l'idea di non poter pensare, agire, etc nella morte.

Ecclesiaste 9:10 Tutto ciò che la tua mano trova da fare, fallo con tutta la tua forza, perché nello Sceol dove vai, non c'è piú ne lavoro né pensiero né conoscenza né sapienza.

L'ecclesiaste qui parlava a tutti. Nello Sceol, figura della morte, non si può lavorare, pensare, conoscere, sapere.

Come mai la morte sarà l'ultima a essere distrutta? Perché dopo che i malvagi non saranno più resteranno i giusti e non potranno morire mai più. In tutto il creato non esisterà più la morte. Tutte le creature che nasceranno non torneranno al nulla.

Luca 20:34 E Gesú, rispondendo, disse loro: «I figli di questa età si sposano e si maritano 35 ma coloro che sono ritenuti degni di ottenere l'altra età e la risurrezione dei morti, non si sposano né si maritano; 36 essi infatti non possono piú morire, perché sono come gli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. 37 E che i morti risuscitino, lo ha dichiarato Mosé stesso nel passo del roveto, quando chiama Signore, il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe. 38 Or egli non è il Dio dei morti ma dei viventi, poiché tutti vivono per [attraverso di] lui». 39 Allora alcuni degli scribi presero la parola e dissero: «Maestro, hai detto bene». 40 E non ardirono piú fargli alcuna domanda.

Romani 6:21 Quale frutto dunque avevate allora dalle cose delle quali ora vi vergognate? Poiché la loro fine è la morte. 22 Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna. 23 Infatti il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesú, nostro Signore.
[Modificato da Criztian 18/12/2009 21:30]

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Criztian
Tu credi al paradiso subito dopo la morte, quindi per te Samuele era lassù...salire dal basso è già errato in quel senso. Ancora più grave è il fatto che come dici tu stabilisci di fatto che una medium ha potere di togliere una persona (senza corpo) temporaneamente dal paradiso per farla apparire sulla terra. Bel potere che hanno i medium!!!



Tu dimentichi che prima della morte di Cristo le anime dei giusti erano nel seno di Abramo si trovavano in un limbo , subito dopo la morte di Gesù scese agli inferi per annunziare la buona novella 2 lettera di Pietro Apostolo 4,5-6 " Ma renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti; 6infatti è stata annunziata la buona novella anche ai morti, perché pur avendo subìto, perdendo la vita del corpo, la condanna comune a tutti gli uomini, vivano secondo Dio nello spirito." se non credi all'immortalità dell'anima non vedo il motivo per cui Gesù annunzia questa novella hai morti , il tuo credo è in errore è dimentichi parti del vangelo è dubiti sull'ispirazione dell'autore della bibbia .
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Discendiamo all'inferno fin che siamo vivi (cioè riflettendo su questa terribile realtà) - diceva Sant'Agostino - per non precipitarvi dopo la morte".
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19/12/2009 16:29
 
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Jon io credo all'ispirazione della Bibbia, ma la tua versione dalla quale citi è stata tradotta cambiando deliberatamente quello che Pietro aveva detto proprio per farlo rientrare nella dottrina che credi.

Cito la tua versione e poi citerò dall'edizione cattolica delle Paoline.

Anzitutto il testo è nella 1 lettera di Pietro 4:5-6 e non nella 2 lettera di Pietro (sicuramente è stata una svista) e la tua versione dice:
"Ma renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti; 6infatti è stata annunziata la buona novella anche ai morti, perché pur avendo subìto, perdendo la vita del corpo, la condanna comune a tutti gli uomini, vivano secondo Dio nello spirito."

Messa così uno direbbe che dopo la morte si perde il corpo ma si continua a vivere come spirito.

L'edizione cattolica delle Paoline (IEP) dice:

"5 essi ne renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. 6 Infatti anche i morti sono stati evangelizzati, così che, anche se giudicati come gli uomini nella carne, vivano secondo Dio nello spirito."

Il contenuto della tua versione è stato nettamente alterato perché il testo parla di altro mentre la tua versione parla di perdere la vita del corpo. Cito il paragrafo sempre dall'edizione cattolica delle Paoline dove si capisce bene che quel testo vuole dire altro. Vediamolo subito:

"4 Per il fatto che essi sono sorpresi che voi non corriate più con loro agli stessi eccessi licenziosi, sparlano di voi; 5 essi ne renderanno conto a colui che è pronto a giudicare i vivi e i morti. 6 Infatti anche i morti sono stati evangelizzati [una mia nota: sin dall'inizio Dio ha evangelizzato agli umani che ora sono morti dicendo loro di abbandonare il peccato], così che, anche se giudicati come gli uomini nella carne, vivano secondo Dio nello spirito. 7 Si è approssimata la fine di tutto; siate dunque saggi e sobri per poter pregare."

In realtà la migliore traduzione di questo testo secondo me è la nuova diodati che dice:
"6 Per questo infatti è stato predicato l'evangelo anche ai morti, affinché fossero giudicati nella carne secondo gli uomini, ma vivessero nello spirito secondo Dio."

In pratica sta dicendo che coloro che vivono in nuova vita secondo lo Spirito di Dio sono sempre stati giudicati negativamente da coloro che sono rimasti nella carne. L'espressione "giudicati nella carne secondo gli uomini" indica che il peccatore fa un suo giudizio negativo di chi abbandona il peccato e questo è proprio il contesto perché poco prima si legge che i peccatori "sparlano di voi" non capendo il perché abbiano abbandonato gli eccessi del peccato.

Lo stesso versetto nella Nova Vulgata in latino dice:
"Propter hoc enim et mortuis evangelizatum est, ut iudicentur quidem secundum homines carne, vivant autem secundum Deum Spiritu."

Nella Vulgata Clementina dice:
"Propter hoc enim et mortuis evangelizatum est : ut judicentur quidem secundum homines in carne, vivant autem secundum Deum in spiritu."

Citerei anche dalle versioni in greco (textus receptus, testo bizantino, etc) ma non so se diventano leggibili qui per voi. In ogni caso nelle fonti greche e latine non si leggerà mai una traduzione libera come quella che dice "perdendo la vita del corpo, la condanna comune a tutti gli uomini". Questo pezzo non c'è.

Quindi prima di attaccare come hai fatto dicendo che io dubito dell'ispirazione della Bibbia, valuta bene dove riponi la tua fiducia e in quale traduzione. ;-)

Tornando a noi, quindi se ho capito bene tu credi all'interpretazione che prima di cristo tutti finivano nello sceol che era diviso in 2 parti, una delle quali aveva il luogo dove andavano in seno ad Abramo. Per me è tutto simbolico ma è comunque un buon punto per andare avanti. Allora l'inferno è solo la geenna perché lo Sceol (ebraico) o Ades (greco) contenevano buoni e cattivi. Ma la geenna è futura...

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Per questo infatti è stato predicato l'evangelo anche ai morti,


Anche se la traduzione è diversa rimane sempre il fatto che c'è una vita dopo la morte ,non vedo il motivo per cui le scritture parlano che Gesù discese all'inferno .
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01/01/2010 18:39
 
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Riflessione presa dal sito www cristianievangelici com

L’EVOCAZIONE DELLO SPIRITO DI SAUL

s1


La domanda è: “Vera o presunta apparizione?

1Samuele 28:7-25: “Allora Saul disse ai suoi servitori: «Cercatemi una donna che sappia evocare gli spiriti e io andrò da lei a consultarla». I servitori gli dissero: «A En-Dor c’è una donna che evoca gli spiriti». Allora Saul si camuffò, si mise altri abiti, e partì accompagnato da due uomini. Giunsero di notte dalla donna e Saul le disse: «Dimmi l’avvenire, ti prego, mediante l’evocazione di uno spirito, e fammi salire colui che ti dirò». La donna gli rispose: «Ecco, tu sai quello che Saul ha fatto, com’egli ha sterminato dal paese gli evocatori di spiriti e gli indovini; perché dunque tendi un tranello alla mia vita per farmi morire?» Saul le giurò per il Signore, e disse: «Com’è vero che il Signore vive, nessuna punizione ti toccherà per questo!» Allora la donna gli disse: «Chi debbo farti salire?» Ed egli rispose: «Fammi salire Samuele». E quando la donna vide Samuele urlò e disse a Saul: «Perché mi hai ingannata? Tu sei Saul!» Il re le disse: «Non preoccuparti; che vedi?» E la donna a Saul: «Vedo un essere sovrumano che esce di sotto terra». Ed egli a lei: «Che forma ha?» Lei rispose: «É un vecchio che sale ed è avvolto in un mantello». Allora Saul comprese che era Samuele, si chinò con la faccia a terra e gli si prostrò davanti. Samuele disse a Saul: «Perché mi hai disturbato, facendomi salire?» Saul rispose: «Sono in grande angoscia, poiché i Filistei mi fanno guerra e Dio si è ritirato da me e non mi risponde più mediante i profeti né tramite sogni; perciò ti ho chiamato perché tu mi faccia sapere quello che devo fare». Samuele disse: «Perché consulti me, mentre il Signore si è ritirato da te e ti è diventato avversario? Il Signore ha agito come aveva annunziato per mezzo di me; il Signore ti strappa di mano il regno e lo dà a un altro, a Davide, perché non hai ubbidito alla voce del Signore e non hai lasciato sfogare la sua ira ardente contro Amalec; perciò il Signore ti tratta così oggi. Assieme a te il Signore darà anche Israele nelle mani dei Filistei, e domani tu e i tuoi figli sarete con me; il Signore darà anche l’accampamento d’Israele nelle mani dei Filistei». Allora Saul cadde di colpo lungo disteso per terra, spaventato dalle parole di Samuele; era inoltre senza forza perché non aveva preso cibo tutto quel giorno e tutta quella notte. La donna si avvicinò a Saul e, vedendolo tutto atterrito, gli disse: «Ecco, la tua serva ha ubbidito alla tua voce. Ho messo a repentaglio la mia vita per ubbidire alle parole che mi hai dette. Anche tu dunque, ascolta la voce della tua serva e permetti che io ti metta davanti un boccone di pane; mangia per prendere forza se vuoi metterti in viaggio». Ma egli rifiutò e disse: «Non mangerò». I suoi servi, però, insistettero insieme alla donna ed egli si arrese alle loro pressioni; si alzò da terra e si mise seduto sul letto. La donna aveva in casa un vitello ingrassato, che si affrettò ad ammazzare. Poi prese della farina, la impastò e ne fece dei pani senza lievito; mise quei cibi davanti a Saul e ai suoi servitori e quelli mangiarono. Poi si alzarono e ripartirono quella stessa notte.

s2

“Vera o presunta apparizione”?

Leggiamo le probabili risposte

  1. Era una vera apparizione del profeta permessa eccezionalmente da Dio, senza l'intervento dell'evocatrice;

  2. Si trattava di un'apparizione illusoria prodotta da demoni per mezzo della medium;

  3. Era il prodotto di un’impressione mentale prodotta da un’influenza divina;

  4. Era il risultato di un inganno superstizioso da porte dell'evocatrice, che si identificava con il profeta defunto.

  5. Era un inganno cosciente praticato dalla donna sul re in preda ad una tremenda angoscia.

Queste opinioni interpretative debbono essere valutate obiettivamente, alla luce di tutto l'insegnamento della Scrittura, senza permettere però che ci allontanino dalla semplicità del testo, né che ci inducano a dimenticare che la Bibbia non contraddice mai se stessa, in quanto Dio stesso ne è l'Autore ed in Lui non c'è mai contraddizione alcuna, “perché non può rinnegare se stesso” (2Timoteo 2:13).

Prima di tutto occorre ricordare che la negromanazia o la consultazione dei morti è espressamente vietata dalla Sacra Scrittura:

  • “Non praticherete alcuna sorta di divinazione odi magia... non vi rivolgerete agli spiriti, ne agli indovini; non li consultate, per non contaminarvi a causa loro. Io sono il Signore il vostro Dio (Levitico 20:6).

  • “...Non imparerai a imitare le pratiche abominevoli di quelle nazioni. Non si trovi in mezzo a te... né chi esercita la divinazione, né astrologo, né chi predice il futuro, né mago, né incantatore, né chi consulta gli spiriti, né chi dice la fortuna, né negromante, perché il Signore detesta chiunque fa queste cose...” (Deuteronomio 18:10-12).

  • “Se vi si dice: “Consultate quelli che evocano gli spiriti e gli indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano, rispondete: “Un popolo non deve forse consultare il suo Dio? Si rivolgerà forse ai morti in favore dei vivi?” (Isaia 8:19).

  • “Ma per i codardi, gli increduli, gli abominevoli, gli omicidi, fornicatori, gli stregoni, gli idolatri, e tutti i bugiardi, la loro parte sarà nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda” (Apocalisse 21:8).


s3

Un'esegesi attenta di 1Samuele 28 sembra escludere totalmente l'intervento dell’evocatrice di Endor. Infatti, notiamo che la donna si decise “a far salire” uno spirito. Era questa un'espressione artificiosa usata dai negromanti per indurre la gente a credere che chi appariva saliva dallo Sheol o mondo sotterraneo, luogo degli spiriti dipartiti. Quando, però, il nome Samuele fu pronunciato da Saul, si verificò un evento inatteso per la donna, che sconvolta diede un urlo, mentre lo spirito del demonio, che era in lei rivelò che l’uomo che aveva dinanzi era Saul.
Cosa era accaduto? Era veramente apparso Samuele, ma non per intervento di quella evocatrice.
L’apparizione si era manifestata alla richiesta di Saul e non per la mediazione della donna. Tanto è vero che alla domanda del re: “Che vedi?” ella rispose: “Vedo un essere sovraumano che esce dalla terra”(v.13). Letteralmente “vedo Elohim che esce di sotto terra “, cioè qualcosa di divino che potrebbe essere anche tradotto: “Vedo Dio”
Inoltre“il termine Elohim non viene mai usato per indicare demoni, ma è sempre utilizzato in riferimento a Dio e ai Suoi interventi.
Il re allora chiede: “Che forma ha” vale a dire qual è il suo aspetto.
Il termine Elohim non aveva espresso altro che l’idea dell’apparizione di qualcosa di divino e di maestoso.
Alla descrizione della donna “Saul comprese che era Samuele, si chinò con la faccia a terra e gli si prostrò davanti” (v.14).
Non esiste alcuna parola che affermi che l’evocatrice intervenne in qualche modo nell’apparizione di Samuele.
Oltretutto, se fosse stata la donna ad agire da medium, Saul non avrebbe potuto parlare direttamente con Samuele, mentre è evidente dal testo che tra Samuele e Saul si instaura un vero e proprio dialogo.
Tutta la descrizione obiettiva del testo,quindi Sostiene questa interpretazione e lascia cadere tutte le altre ipotesi, che direttamente o indirettamente contrastano con tutto l’insegnamento della Scrittura.
Inoltre la risposta data da Samuele a Saul si adempì alla lettera e fu di carattere diverso dai responsi che generalmente i medium danno ingannando con promesse illusorie e facendosi passare per defunti evocati.
Questa sembra essere l’esegesi più rispondente a tutto l’insegnamento biblico, mentre le altre ipotesi creano dei grossi problemi interpretativi.
Affermare che sia una evocazione spiritica e non il vero Samuele, che invece per disposizione divina, confermò a Saul la sua triste fine, significherebbe ammettere l’ipotesi spiritistica che dichiara di essere in grado di mettere in grado i viventi in comunicazione con gli spiriti dei defunti e questo testo ne sarebbe la conferma.
Infatti, gli spiritisti prendono il nostro episodio biblico a sostegno dei fenomeni paranormali dovuti agli spiriti dei defunti che agirebbero durante le sedute medianiche.


L’INGANNO DIABOLICO
Occorre ricordare che la Scrittura parla di spiriti seduttori e dottrine di demoni: “Ma lo Spirito dice esplicitamente che nei tempi futuri alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori e a dottrine di demòni” (1Timoteo 4:1).
Gesù stesso ha ben definito l’azione ingannatrice del diavolo quando ha affermato: ”Non c’è verità in lui. Quando dice il falso, parla di quel che è suo perché è bugiardo e padre della menzogna” (Giovanni 8:44)
Non c’è da meravigliarsene: “Perché Satana si trasforma da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia (2Corinzi 11:14), L’avversario di Dio, definito “il gran dragone il serpente antico,che è chiamato diavolo e satana. Il seduttore di tutto il mondo” (Apocalisse 12:9), non agirà soltanto quando verrà l’anticristo, ma ha sempre agito “con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigi bugiardi, con ogni tipo di inganno e di iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amore della verità per essere salvati” (2Tessalonicesi 1:9). L’episodio quindi non approva i fenomeni paranormali dovuti agli spiriti dei defunti che agirebbero durante le sedute spiritiche. In questo caso nessun principio morale è stato violato. Dio ha facoltà di permettere l’apparizione di un essere dal mondo invisibile. Se Dio permise a Mosè e ad Elia di apparire sul monte della trasfigurazione, chi può negare che Egli abbia fatto apparire il vero Samuele per confermare a Saul il verdetto sulla sua fine? Non è più saggio riconoscere che le vie di Dio non sono le nostre vie (Isaia 55:8) ed accettare obiettivamente quello che la scrittura afferma, piuttosto che prestarsi a congetture in contrasto con tutto l’insegnamento biblico?


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01/01/2010 19:30
 
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Re:
PendP, 01/01/2010 18.39:

Se Dio permise a Mosè e ad Elia di apparire sul monte della trasfigurazione

Mosè ed Elia non furono contatatti da una medium e poi non parlarono con gli uomini, ma parlarono col SIGNORE con natura umana sì, ma era sempre SIGNORE.


[Modificato da @New 01/01/2010 19:33]

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02/01/2010 20:35
 
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Ecco l'interpretazione cattolica verso questo passo , che secondo me è più conforme perche rispetta l'ispirazione biblica senza dubitare dell'autore che scrisse questo brano

Si pongono le domande: È possibile richiamare gli spiriti? Alle sedute spiritistiche appaiono solamente gli spiriti cattivi? Tanti le fanno tenendo presente il caso che riporta la Bibbia quando Saul, il re d'Israele, consultò una negromante (donna-medium), comandandole: "Pratica la divinazione per me con uno spirito. Evocami colui che ti dirò" (1 Sani 28, 8). Effettivamente si presentò lo spirito del defunto, Samuele. Dio ha permesso questo evento eccezionale. È importante notare il grido e la sorpresa del medium, come il rimprovero da parte di Samuele: "Perché mi hai disturbato e costretto a salire?" (1 Sani 28,15). Bisogna rispettare e non disturbare i morti. Questo è l'unico esempio del genere nella Bibbia, e, lo sottolineo, un'eccezione. L'unica cosa che possiamo fare e della quale i nostri defunti necessitano, sono le preghiere per la liberazione delle loro anime dal purgatorio. Dio non permette di usarle per realizzare i nostri progetti terrestri.

fonte
christusveritas.altervista.org/spiritismo.htm
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