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09/04/2012 17:23 | |
Nel mondo cristiano quasi tutti festeggiano questa ricorrenza. Ma quanti sono consapevoli del valore inestimabile che c'è nella Pasqua?
Sì certo si sa che si ricorda la passione, morte e risurrezione del SIGNORE. Ma il significato della Pasqua è veramente vivente in tutti? Desidero quindi fare una piccola riflessione.
Pasqua è una parola d’origine ebraica che significa passare oltre e nel mondo ebraico la festa celebra la notte in cui il Signore fece uscire il Suo popolo dalla schiavitù egiziana per farlo passare nella terra promessa. Dio, dopo che le piaghe che avevano colpito quel paese non furono sufficienti a convincere il Faraone a lasciar partire gli Ebrei, aveva fatto morire tutti i primogeniti dell’Egitto. Invece gli Israeliti, le cui dimore erano contrassegnate dal sangue di un agnello sparso sull’architrave e sugli stipiti delle porte, furono risparmiati.
Il valore inestimabile della Pasqua è quindi che Gesù ci fa uscire dal nostro Egitto e ci dona la Sua libertà che consiste nella liberazione dalle catene del peccato, facendoci passare dal mondo delle tenebre a quello della luce:
Dio ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio. - Colossesi 1:13
Gesù Cristo è il sommo Agnello di Dio che è stato offerto per tutti una volta sola ed è Lui la nostra Pasqua! Come nell'A.T. si mangiava la carne dell'agnello, oggi nel N.T. ci si nutre spiritualmente dell'Agnello che toglie il peccato che c'è in ciascun uomo.
Cristo è la nostra Pasqua che è stata immolata (1Corinzi 5:7)! Quindi la nostra Pasqua è sempre vivente in noi perché Gesù Cristo è il sommo Agnello di Dio che è stato offerto per tutti una volta sola ed è Lui la nostra Pasqua.
In Esodo 12:11 è scritto che bisogna mangiare in fretta l'agnello e anche nel N.T. bisogna fare in fretta a prendere la decisione di nutrirsi dell'Agnello, cioè di credere che LUI è morto, risorto, è il Vivente e di accettarlo al più presto come SIGNORE e SALVATORE ed iniziare così una nuova vita con LUI e in LUI.
Nell'Antico Testamento la Pasqua era un punto di partenza nel cammino verso la Terra Promessa che rappresenta la Salvezza e nel Nuovo Testamento la Pasqua indica il passaggio da ciò che "passa" a ciò che "non passa".
Il momento in cui si riceve la Salvezza per Grazia non è solo un punto d’arrivo, ma è anche il punto di partenza nel cammino di mantenimento della santità verso la perfezione dell'Amore attraverso il rinnovamento della mente con la gioia e la certezza della salvezza ricevuta.
[Modificato da @New 09/04/2012 19:40]
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10/04/2012 17:01 | |
[Modificato da @New 11/04/2012 19:53]
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07/04/2015 18:59 | |
La gran parte del mondo cristiano ha appena celebrato la Pasqua e ha ritualmente fatto anche gli auguri di buona Pasqua. Ma avere una buona Pasqua non si deve tradurre nell'aver fatto una bella mangiata o nell'aver avuto una bella giornata di sole o nel non aver trovato ingorghi stradali ecc., perché la Pasqua cristiana è una festa che abbraccia tutta la nostra vita nuova.
Leggiamo questo magnifico passo:
Purificatevi del vecchio lievito, per essere una nuova pasta, come già siete senza lievito. Poiché anche la nostra Pasqua, cioè Cristo, è stata immolata. Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, né con lievito di malizia e di malvagità, ma con gli azzimi della sincerità e della verità. - 1Corinzi 5:7-8
La festa va dunque celebrata, ma va celebrata con azzimi, cioè senza lievito, ossia rifiutando ciò che è peccato e questo non va limitato solo al giorno di Pasqua, in altre parole non si può fare "i bravi" quella domenica e poi dopo fare magari l'opposto, la Pasqua deve ricordarci ciò che ha fatto per noi il Signore Yeshua e ricordarci che siamo diventati Tempio dello Spirito Santo e di conseguenza dobbiamo comportarci sempre degnamente perché:
Non sapete che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? Se uno guasta il tempio di Dio, Dio guasterà lui; poiché il tempio di Dio è santo; e questo tempio siete voi. - 1Corinzi 3:16-17
Nel Vangelo di Giovanni Yeshua, avvicinandosi la Pasqua, ha purificato il Tempio (Giovanni 2:13-22) e lo ha fatto con zelo (Giovanni 2:17) e allora anche noi, con zelo, dobbiamo tener sempre pulito il nostro Tempio, non dobbiamo far diventare il nostro Tempio una "discarica del diavolo", ma dobbiamo saper "frustarci" e buttar fuori da noi tutto ciò che è terreno.
Fate dunque morire ciò che in voi è terreno: fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia, che è idolatria. - Colossesi 3:5
Quindi, come ci insegna la Grazia, dobbiamo... rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo ... (Tito 2:11-12).
In particolare la giornata di Pasqua (quella del calendario) si celebra quindi non tanto essenzialmente rituale, quanto soprattutto nella sostanza. Pasqua è un passaggio e nel N.T. è il passaggio dal potere delle tenebre al regno del Figlio di Dio che ci ha redenti e salvati (Colossesi 1:13). Pasqua è il passaggio da ciò che passa a ciò che non passa e questo lo viviamo sempre e in particolare lo celebriamo già ogni volta che ci accostiamo alla Cena del Signore.[Modificato da @New 07/04/2015 19:10]
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