Bertone scettico su Medjugorje.
Benedetto XVI pellegrino a Lourdes: inginocchiato nella grotta di Massabielle, dove 150 anni fa la Vergine apparve a Bernadette Soubirous, il Papa affiderà alla protezione di Maria la Chiesa e la pace nel mondo. Sabato 13 settembre, sotto gli occhi delle telecamere di tutto il mondo, Papa Ratzinger berrà un bicchiere dell’acqua miracolosa e pronuncerà una preghiera: “L’Immacolata concezione è un grido di speranza. Il male, il peccato e la morte non vinceranno”.
Nel frattempo, però, tra i diversi compiti che ha affidato al nuovo segretario della Congregazione per la dottrina della fede, il gesuita spagnolo Luis Francisco Ladaria Ferrer, c’è la preparazione di un vademecum (”direttorio”), a uso dei vescovi di tutto il mondo, che riassuma i criteri e le procedure da seguire per il riconoscimento delle apparizioni e delle manifestazioni mariane. L’obiettivo è evitare eccessi e abusi che hanno portato alcuni vescovi a certificare apparizioni e miracoli mariani sull’onda dell’emotività, senza aver svolto adeguate indagini dal punto di vista scientifico, psicologico e teologico.
Il pensiero corre subito a Civitavecchia dove l’allora vescovo Girolamo Grillo affermò che la madonnina di gesso della famiglia Gregori aveva pianto tra le sue braccia. Un anno e mezzo fa Grillo è stato sostituito da un altro vescovo, Carlo Chenis, salesiano, presule di fiducia del segretario di Stato, cardinale Tarcisio Bertone.
Da mesi nella località di Pantano, dove sorge il santuario della madonnina, al posto dei pullman dei pellegrini e dei chioschi dei souvenir religiosi c’è solo un grande parcheggio vuoto. Ridotta al minimo l’attività pastorale e di animazione spirituale del santuario, trasferito in cattedrale l’ex segretario di Grillo che se ne occupava.
A Medjugorje in Bosnia Erzegovina, dove ogni anno si recano oltre 2 milioni di pellegrini, è tornata di nuovo una commissione di indagine della Congregazione per la dottrina della fede. Da oltre 25 anni la Madonna apparirebbe ogni giorno ai veggenti e una volta al mese detterebbe un messaggio per l’umanità. Ma il cardinale Bertone non nasconde il suo scetticismo: “Dal 1981 a oggi Maria sarebbe apparsa decine di migliaia di volte a Medjugorje. Questo è un fenomeno non assimilabile ad altre apparizioni mariane”. Per questo il Vaticano ha chiesto all’Opera romana pellegrinaggi (una delle più importanti agenzie di turismo religioso che fa capo al Vicariato di Roma) di depennare dal catalogo le visite al più famoso santuario della ex Iugoslavia.
Nel frattempo la madonna di Medjugorje, “Regina della pace”, deve fare un altro miracolo: mettere fine allo scontro tra i francescani, che gestiscono il santuario, e il vescovo di Mostar, Ratko Peric, culminato l’anno scorso con un episodio senza precedenti che ha avuto per protagonista un volto noto della televisione italiana, il cappuccino Raniero Cantalamessa, predicatore della Casa pontificia. I frati avevano invitato padre Cantalamessa per una conferenza, ma all’ultimo momento il vescovo di Mostar ha annullato l’incontro facendo infuriare i francescani.
Ed è braccio di ferro anche tra il Vaticano e il vescovo di Haarlem (Paesi Bassi), Joseph Punt. Nel 2002 il vescovo, con il parere contrario della Congregazione per la dottrina della fede, ha riconosciuto autentiche le apparizioni e i messaggi della “Signora di tutti i popoli” di Amsterdam. Secondo la veggente Isje Johanna Peerdeman, la Madonna ha chiesto al Papa di proclamare un nuovo dogma: “Maria corredentrice, mediatrice e avvocata” destinato a valorizzare ancora di più il ruolo della Vergine nella storia della Salvezza.
Sulla scorta di queste apparizioni, un gruppo di cinque cardinali (gli indiani Telesphore Toppo e Varkey Vithayathil, il portoricano Luis Aponte Martínez, il filippino Riccardo Vidal e il messicano Ernesto Corripio y Ahumada) ha scritto a Benedetto XVI chiedendo di proclamare questo dogma che farebbe di Maria “la Madre spirituale di tutti i popoli”.