Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

                                                  

CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

L'amarezza

Ultimo Aggiornamento: 26/01/2009 18:31
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:16
 
Quota

L'amarezza
Le conseguenze gravi e spesso insospettabili dell'amarezza nel
cristiano
Sapete, quando qualcuno annega, bisogna tirarlo fuori dall'acqua e una volta tirato fuori,
bisogna tirar fuori l'acqua che è rimasta nel suo corpo. È una buona immagine di quello che il Signore
fa con noi. Quando ci tira fuori dal mondo, ci salva dalla perdizione, dalla morte, dall'annegamento. In
seguito, trascorre un certo tempo a sbarazzarci da quello che avevamo lasciato entrare del mondo,
cioè un sacco di cattive cose. Egli cambia il nostro cuore ed il nostro spirito, ma ci sono ancora cose
che occorre togliere dalle nostre vite. Occorre una purificazione completa fino a che non
assomigliamo completamente a Gesù. E' questo il Suo scopo. Non mi stancherò di ripetere che il
Signore è all'opera in ciascuna delle nostre vite, per sbarazzarci di tutto ciò che non gli piace, e per
farci crescere giorno dopo giorno a immagine di Gesù.

Dal momento che abbiamo capito questo,
accettiamo il trattamento del Signore. Non solo lo accettiamo ma lo desideriamo. Diciamo : « Signore,
non voglio rimanere qui dove sono, voglio che Tu mi conduca proprio la dove Tu vuoi, con i mezzi
che Tu stesso hai scelto e che Tu faccia un lavoro profondo ». Volete che il Signore faccia un lavoro
profondo nelle vostre vite ? Allora non bisogna lamentarsi, poiché dal momento in cui ci lamentiamo,
significa che non accettiamo ciò che il Signore sta facendo. Persino quando il diavolo ci attacca è
stato permesso da Dio poiché Egli ha un piano per noi. Egli vuole insegnarci qualcosa. Non abbiamo
il diritto di lamentarci dato che la Parola di Dio dice : « Rendete grazia in ogni cosa e per ogni cosa in
Gesù Cristo, perché questa è la volontà del Padre vostro per voi. » Capite l'insegnamento che
dobbiamo ritenere ? Non siamo naturalmente abituati a farlo quando veniamo al Signore. Egli cambia
il nostro cuore, è vero, ci da nuovi desideri, ma poi vuole insegnarci a camminare come Gesù.

Questa sera vorrei parlarvi di qualche cosa che paralizza la vita di molti cristiani e di cui
abbiamo bisogno di essere sbarazzati al più presto. Di solito, è all'inizio della vita cristiana che si
effetua questa pulizia. In seguito, il Signore continua a perfezionarci fino al Suo ritorno. Ma all'inizio,
sapete com'è, quando si pulisce qualcosa, si inizia a togliere il grosso e poi si va nei dettagli, e poi
negli ancor più piccoli dettagli, fino alla fine, fino alla perfezione. E' questo il lavoro che il Signore
vuole fare nelle nostre vite.
Questa sera, dunque, vorrei parlarvi dell'amarezza. L'amarezza e il suo opposto. Qual'è il
contrario dell'amaro ? L'opposto di ciò che è amaro è ciò che è dolce. Entrambe le nozioni ci parlano
di qualcosa che è sensibile al gusto.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:17
 
Quota

Quando mangiamo qualcosa di dolce come il miele, è piacevole
(quando non se ne mangia troppo). Ma sul piano spirituale, l'amarezza, nella Bibbia e nella nostra
vita, può significare due cose molto diverse e da non confondere. L'amarezza significa due cose ben
distinte.
Una prima definizione dell'amarezza, è ciò che è duro, difficile, doloroso da sopportare : una
prova penosa, una situazione difficile, un lutto, una persecuzione, ecc… Una situazione in cui proviamo
davvero angoscia, proviamo qualcosa di molto difficile, un dolore; insomma tutto ciò che riguarda
qualcosa di penoso da sopportare e che quindi ha un gusto amaro per la nostra vita. Questa è una cosa, e costantemente nella Bibbia, vediamo diversi uomini e donne attraversare un crogiolo difficile, una
prova, una fornace nella quale hanno conosciuto l'amarezza della prova.
Ad esempio, nel libro di Ruth, vi è un caso di amarezza che ci è stato riportato. Ruth era una
moabita, originaria del paese di Moab, ma sua suocera era origninaria d'Israele. Questa suocera si
chiamava Naomi. Naomi significa dolcezza. Vi era stata una carestia in Israele, non c'era più niente da
mangiare e Naomi era andata via d'Israele. I moabiti erano un popolo escluso d'Israele ma aveva pane
in quel momento. Allora Naomi partì assieme al marito e ai suoi due figli. Sul posto entrambi i figli si
sposarono con delle moabite. In seguito, Naomi perse marito e figli ritrovandosi sola con le nuore
moabite. Questo fù per lei una grande prova. Un giorno, venendo a sapere che vi era di nuovo del
pane in Israele, Naomi disse alle nuore :   « Ascoltate, ora tornerò nel mio paese poiché c'è di nuovo del
pane ma voi restate qui a casa vostra ». Una preferì restare ma l'altra, Ruth, disse : « io ti seguirò ».
Aveva un cuore aperto e pieno d'amore la piccola Ruth e voleva accompagnare la sua povera suocera,
laquale aveva dovuto affrontare una prova così grande. Fanno dunque il viaggio insieme e arrivano a
Betlemme, che era la città di Naomi.
Nel primo capitolo del libro di Ruth, al versetto 19, leggiamo : Fecero il viaggio assieme fino
al loro arrivo a Betlemme, tutta la città fu commossa per loro. Le donne dicevano : « E' proprio
Naomi ? E lei rispondeva : « Non mi chiamate Naomi, chiamatemi Mara, poiché l'Onnipotente m'ha
riempita d'amarezza ». Mara significa : amaro, amarezza. Avete notato quello che ha detto ? ":...
l'Onnipotente m'ha riempia d'amarezza.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:18
 
Quota

Dice proprio che è stato il Signore a farle attraversare prove
terribili, e ha avuto molta difficoltà a rialzarsi. Più in avanti vediamo quanto sia stata benedetta
attraverso la nuora e della benedizione che proprio questa nuora fedele ha fatto entrare nella sua casa.
Alla fine della sua vita, è stata nuovamente ricolma di gioia e di pace. Ma sul momento, aveva il cuore
pieno d'amarezza a causa delle sofferenze e delle grandi prove che aveva dovuto subire. Tuttavia, lo
scopo del Signore non era quello di lasciarla nell'amarezza. Il Signore l'aveva riempita d'amarezza
poiché aveva le Sue ragioni. Perché aveva Egli permesso che suo marito e i suoi figli morissero ? Vi
erano sicuramente delle ragioni che Egli ha dovuto farle capire in seguito. Naomi si era stabilita in un
paese pagano, empio. I suoi figli si erano sposati con delle pagane. Alla fine, ne è risultato una
benedizione per lei, ma non sappiamo perché il Signore ha permesso le prove, ma è stato Dio a
volerlo, questo è certo.

Questo è un tipo di amarezza che fa parte del piano del Signore per noi, poiché
Egli vuole purificarci e farci crescere, ed è ciò che ha fatto nella vita di Naomi.
Ho osservato nella Bibbia parecchi casi di persone che venivano davvero guidate da Dio in
grandi prove, e che hanno avuto il cuore pieno d'amarezza. In 1 Samuele 1 :10 leggiamo che Anna
non aveva figli. Era sposata ad un uomo che aveva due moglie, e l'altra donna aveva figli e la
prendeva in giro. All'epoca un uomo poteva avere due moglie. Era permesso da Dio, ma ora non lo è
più. Anna desiderava tanto avere figli, era molto afflitta. Il suo cuore era pieno d'amarezza. Si recò
nella casa di Dio, la dove vi era la presenza del Signore. Nel primo capitolo di 1 Samuele al versetto 9
è scritto : "Dopo che ebbero mangiato e bevuto, Anna si alzò. Il sacerdote Eli stava in quell'ora
seduto nella sua sedia all'entrata del tempio del Signore.
Lei aveva l'anima piena di amarezza e pregò
il Signore dirottamente. Fece un voto e disse : O Signore degli eserciti, se hai riguardo all'afflizione
della tua serva e dai alla tua serva un figlio maschio, io lo consacrerò al Signore per tutti i giorni
della sua vita". Il suo dolore riempiva il suo cuore d'afflizione e d'amarezza.
Nel libro delle Lamentazioni di Geremia è uguale. Non leggerò questo passo perché passerò
subito al libro di Giobbe. Voi conoscete la vita di Geremia, le sofferenze che ha dovuto sopportare lui,
da solo, profeta dell'Eterno in mezzo ad un popolo che andava alla deriva. Vedeva avvicinarsi la
distruzione di Gerusalemme. L'ha vista con i suoi occhi, ha visto questa bella città dell'Eterno ridotta
in ceneri, i giovani, i vecchi e i bambini massacrati dai nemici. Geremia ha versato lacrime dicendo :
"E' un otre che cola dai miei occhi, un otre pieno ". Nel libro delle Lamentazioni al capitolo 3,
versetto 15, dice di essere pieno d'amarezza e che versa lacrime d'amarezza di fronte a tutte le
sofferenze che ha potuto vedere con i propri occhi.


OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:19
 
Quota

Guardate Giobbe, eccone un altro che è stato messo alla prova da Dio. Giobbe era un uomo  perfetto dinanzi a Dio, li mancava un qualcosa, bensì era un uomo integro. Non commetteva peccato.
Ma ecco che un giorno gli capitano tutte le sventure. Perde i figli, la fortuna, perde il bestiamo, le
mandrie, tutto. E per di più si ritrova con una malattia incurabile laquale lo faceva soffrire
enormemente. Il capitolo 7, versetto 11, dice : "Io, perchiò, non terrò chiusa la bocca ; nell'angoscia
del mio spirito io parlerò, mi lamenterò nell'amarezza dell'anima mia ." Lamentele e gemiti che
escono fuori perchè soffre troppo! E' pieno d'amarezza della sofferenza, della prova. Era difficile !
Una viva afflizione !

Anche Ezechiele ha sofferto molto ! Ha conosciuto la deportazione, la distruzione del suo
popolo. Nel libro di Ezechiele, al capitolo 27, versetto 31, egli parla della distruzione di Tiro e
dice :"A causa di te si raderanno il capo, si vestiranno di sacchi ; per te piangeranno con amarezza
d'animo, con cordoglio amaro." È sempre la stessa cosa, è gente immersa nell'angoscia perchè hanno
perso la famiglia o il loro paese o la loro città. Hanno perso tutto, e in questa afflizione, nell'amarezza
della loro anima, risentono un'autentica angoscia e piangono.
Quindi è normale provare una grande angoscia ed avere il cuore pieno d'amarezza quando ci
ritroviamo in una prova simile. Gesù tornerà per consolare coloro che sono afflitti. Egli ha detto :
"Beati gli afflitti poiché saranno consolati."

Durante il periodo d'afflizione, può capitare di sentirci
pieni di un'amarezza che non deriva dalla cattiveria del nostro cuore, ma che deriva dalla difficoltà
della prova. Sono pianti e lamenti che escono fuori dai nostri cuori, poichè la situazione è difficile da
sopportare e abbiamo bisogno di soccorso da parte del Signore per essere consolati. Dio è il gran
Consolatore. Quando Dio entra nella nostra vita e ci vede in questo tipo di amarezza, il desiderio del
Suo cuore, è quello di portarci alla consolazione come ha fatto con tutti coloro che ho citato prima .
Rut, Anna, Geremia, Giobbe, Ezechiele hanno sofferto, ma ad un certo punto, nel più profondo delle
loro sofferenze, il Signore è venuto incontro a loro e ha finito per dar loro consolazione. Dando loro
consolazione, Egli ha tolto l'amarezza dal loro cuore, trasformandola in gioia. Questo è lo scopo del
Signore. Non dobbiamo mai dimenticare, cari fratelli e sorelle, che quando attraversiamo una prova,
questa è permessa da Dio.




OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:20
 
Quota

Possiamo ritrovarci nell'amarezza della prova, ma non dobbiamomai
dimenticare che per il Signore non è mai la destinazione finale. Non dobbiamo rimanere
definitivamente nell'amarezza della sofferenza. Dio ha promesso di consolarci. Giobbe disse : "Egli
mi può distruggere, posso morire e posso essere consumato dalla malattia, ma so che i miei occhi
vedranno il mio Salvatore. So che un giorno, i miei occhio Lo vedranno." Malgrado tutte le prove,
Giobbe aveva questa reazione di fede nella sua sofferenza e nella difficoltà. Questo gli permise di
dire : "Mantengo la fiducia in Dio, non capisco cosa mi sta accadendo, ma ho fiducia nel mio Dio. Lui
me ne tirerà fuori e mi farà conoscere la gioia. Dopo l'amarezza, conoscerò la dolcezza della
consolazione del Signore". Quindi non giudichiamo coloro che si trovano nella sofferenza e
nell'afflizione, poiché il Signore ci dice di piangere con coloro che piangono e di partecipare alle loro
sofferenze. Dobbiamo circondarli con tanto affetto, come il Signore fa con noi.

In Proverbi 17:25, leggiamo : "Un figlio stolto fa l'amarezza di sua madre." Ancora una
grande sofferenza ! È un gran dolore per i genitori vedere i figli prendere la cattiva strada. Ma che
gioia al momento della consolazione, quando li vediamo voltarsi verso il Signore. Che gioia nel cuore
!
Dunque, riguardo questa prima amarezza, non direi sia buona, perché è amara, ma diciamo che
non ha connotazione cattive nel senso che non proviene da un cattivo cuore. È semplicemente la prova
che ci cade addosso.

Mentre c'è una seconda amarezza, ed è su quest'ultima che voglio insistere di più. Perché
questa è l'amarezza la più pericolosa e provoca conseguenze più catastrofiche. È un'amarezza che
deriva da un cuore pieno d'animosità, di cattiveria e di acredine. Un cuore che tenta di ferire; un cuore
che forse è stato ferito da qualcosa che gli è accaduto e per questo ha lasciato una cattiva amarezza
entrare nel suo cuore, e questa amarezza è riuscita dalla bocca attraverso il comportamento. Infatti,
non è una cosa buona, è una cattiva amarezza che tenterà di vendicarsi, di ferire, di far del male. E'
una cattiva fonte che esce dal cuore. Il Signore ci dice che tutto ciò che esce dalla nostra bocca viene prima dal dentro.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:21
 
Quota

Se il cuore è buono, ciò che uscirà dalla bocca sarà buono.
Nell'epistola di Giacomo, al capitolo 3, versetto 8, leggiamo : »ma la lingua, nessun uomo la
può domare; è un male continuo, è piena di veleno mortale. Con essa benediciamo il Signore e Padre
e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. Dalla medesima bocca escono
benedizioni e maledizioni ". Stati attenti alle parole che utilizza : "Dalla medesima bocca escono
benedizioni e maledizioni. Fratelli miei, (quindi parla ai cristiani, ed è proprio ai cristiani che questo
accade) non dev'essere così.". Qui è Gesù che ci parla, dicendoci : « Non è questo che voglio vedere
nella tua vita. Da questa bocca che è stata creata da Dio per lodare il Signore non debbono uscire
maledizioni. La fonte fa forse sgorgare dalla stessa apertura acqua dolce e acqua amara ? » Egli
associa l'acqua dolce alla benedizione e l'acqua amara alla maledizione.

Quindi una bocca amara, è
una bocca che manda maledizioni ! Se voi andate su una bella montagna, bella pulita e vi trovate
vicino ad una bella fonte, è impossibile che dalla stessa fonte esca allo stesso tempo acqua sporca e
acqua pulita. O è l'una o è l'altra. Se un giorno ne esce acqua pulita e che qualche minuto dopo ne esce
acqua fangosa, ciò significa che ci sono per forza due condotti. Una proviene da un'origine pulita e
l'altra da un origine più scorca finché non finiscono col mescolarsi. Questo non è normale. Dal cuore
del cristiano deve scaturire solo benedizione. Non vi deve essere più la minima traccia d'amarezza.
Può un fico produrre olive ? Conoscete il gusto dell'oliva non trattata ? Invece, il fico è dolce. Ora, è
ovvio che se trattiamo l'oliva possiamo trarne qualcosa di buono. Quindi quando il Signore ci fa
passare attraverso un Suo trattamento, è per eliminare l'amarezza.

Giacomo aggiunge, al capitolo 3, versetto 13 : "Chi fra voi è saggio e intelligente ?". Da qui si
capisce che la soppressione dell'amarezza in noi dimostrerà che abbiamo raggiunto la sagezza e
l'intelligenza di Dio. Se siamo saggi ed intelligenti, l'amarezza scomparirà dalla nostra vita, dalla
nostra bocca, dal nostro cuore. "Chi fra voi è saggio e intelligente ? Mostri con la buona condotta le
sue opere compiute con mansuetudine e saggezza". Quindi se la saggezza è associata alla dolcezza,
l'amarezza a che cosa è associata ? Qual'è l'opposto della saggezza ? La pazzia ! Il cristiano che ha un
cuore amaro è un cristiano pazzo, insensato. Non se ne rende neanche conto. E' pura follia Dio, ma
spesso non ce ne rendiamo conto. L'amarezza è una maledizione, è una fonte di morte, di tenebre, di
distruzione per noi e per gli altri. Giacomo aggiunge : "

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:22
 
Quota

" Ma se avete nel vostro cuore amara gelosia e
spirito di contesa, non vi vantate e non mentite contro la verità. Questa non è la saggezza che scende
dall'alto ; ma è terrena, animale e diabolica". L'amarezza viene dal diavolo, dalla carne. Nel
principio, la nostra carne creata da Dio, era pulita, era pura. Ma quando il peccato è entrato con la
tentazione, la carne è diventata diabolica. Questo tipo d'amarezza è sgradevole al gusto degli altri, di
Dio, e anche di noi stessi.
In Giacomo 3:16, leggiamo : "Infatti dove c'è invidia e contesa, c'è disordine e ogni cattiva
azione." Quindi l'amarezza è associata alla maledizione, al disordine, alla morte, alle cattive azioni di
ogni tipo e alla pazzia.


"La saggezza che viene dall'alto, anzitutto è pura, (come una fonte che staturisce proprio dal
cielo, dal trono di Dio) poi, pacifica, mite, conciliante, piena di misericordia e di buoni frutti". La
dolcezza del carattere di Gesù è associata alla purezza, alla pace, alla moderazione. Dobbiamo evitare
gli estremi : lo zelo amaro, non è la pace del Signore. "Beati coloro che si adoperano per la pace,
perché saranno chiamati figli di Dio". La dove si trova un figlio e una figlia di Dio, la deve regnare
la pace del Signore. Anche se vi sono parole a volte taglienti (come quelle di Gesù, non se le
tratteneva), anche se vi sono azioni che possono essere decise, tutto questo si svolge nella pace del
Signore e questa pace riempie il cuore di colui che pronuncia queste parole pacifiche, moderate,
concilianti (si cerca l'accordo, la concilizione) e piene di misericordia.
La misericordia sta benissimo con la severità. I due migliori professori che io abbia conosciuto
erano quelli che erano i più severi e più misericoriosi allo stesso tempo. Potevano dire ai propri
allievi : « Non lascerò passare niente, piccolo mio, con me imparerai. Ma sai, ho un cuore
misericordioso, so ammettere l'errore, so darti una seconda ed una terza chance. Posso aiutarti, ti
mostrerò il cammino, ma ci sarà sempre dientro di te una mano ferma». Erano i migliori professori.

Altri erano gentili, ma ci lasciavano far tutto, era il disordine. Altri erano severi ma senza amore, non
andava nemmeno bene perché gli studenti non avevano voglia di stare con loro.
Abbiamo un maestro che è Gesù. Egli usa allo stesso tempo fermezza assoluta e amore.
Entrambi sono associati : la giustizia, la severità di Dio, l'amore e la compassione del Signore. Nella
vita del cristiano deve essere così. Non vi è traccia d'amarezza nel carattere di Gesù, se non il primo
tipo di amarezza di cui vi ho parlato, cioè l'amarezza della sofferenza della Croce ed il fiele che ha
assaggiato. Ma non era l'amarezza che usciva da un cuore malvaggio.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:22
 
Quota

Leggo la fine del versetto 17 : "piena di misericordia e di buoni frutti, imparziale, senza
ipocrisia" Ciò significa che l'amarezza viene associata all'ipocrisia. Colui che ha un cuore amaro avrà
tendenza ad essere ipocrita poiché non vuole mostrare ciò che ha in fondo al cuore. Il religioso era
pieno d'amarezza, di gelosia ma non la dava a vedere. Era nascosto nel profondo del suo cuore. E
Gesù gli disse : « Avete la facciata bell'imbiancata come le tombe dipinte con una bella pittura bianca,
ma all'interno siete pieni di ossa marci », cose maleodoranti. Cari, non bisogna essere così al cospetto
del Signore. "Il frutto della giustizia viene seminato nella pace da coloro che cercano la pace.".
L'amarezza associata all'ipocrisia è il prodotto d'un cuore cattivo e malvagio. Quando il Signore ci ha
cambiati, ci ha dato un cuore nuovo. E da quel momento ci chiede d'imparare a camminare non più
per la carne, ma per lo Spirito.

L'amarezza causa troppo guai, è un fiele amaro. Quando apparteniamo
al Signore, non abbiamo bisogno di aver un cuore cattivo.
In Geremia 4, al versetto 18, leggiamo : "Il tuo procedere e le tue azioni ti hanno attirato
queste cose ; questo è il frutto della tua malvagità ; si, è amaro ; si, è una cosa che ti penetra fino al
cuore." Geremia spiega bene che l'amarezza è il prodotto della cattiveria. In realtà, un cuore amaro, è
lo stato normale di chi non conosce Gesù. Era la nostra condizione quando non conoscevamo Gesù.
Avevamo un cuore non rigenerato, un cuore naturalmente pieno d'amarezza.


Notate ciò che dice Paolo in Romani 3 :10, descrivendo infatti lo stato di colui che non
conosce Gesù : "Non c'è nessun giusto, neppure uno." Associa ancora l'amarezza alla maledizione.
"Non c'è nessuno che capisca, non c'è nessuno che cerci Dio. Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono
corrotti. Non c'è nessuno che pratichi la bontà, non, neppure uno. La loro gola è un sepolcro aperto ;
con le loro lingue hanno tramato frode. Sotto le loro labbra c'è un veleno di serpenti. La loro bocca è
piena di maledizione e di amarezza. I loro piedi sono veloci a spargere il sangue."
Non bisogna giocare con l'amarezza ! Attenzione fratelli e sorelle, vi sto dicendo una cosa
seria, non bisogna giocare con l'amarezza poiché trascina dietro di se la maledizione. Non crediate che
sia una cosa leggera, benigna. Non dobbiamo lasciare esprimere l'amarezza.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:23
 
Quota

Certi dicono : « E'
normale, è la natura umana, passerà, mi conosco, è solo una piccola reazione… »… E siamo indulgenti con
l'amarezza. Questa viene associata allo spirito di litigio, di animosità, ad uno spirito di vendetta, di
rabbia, ecc. L'amarezza che viene dalla carne produce tutti questi tipi di reazioni. La fonte di queste
reazioni è l'amarezza.
In Atti 8: 13, leggiamo : "Simone credette anche lui". Simon praticava magia, stregoneria. Era
un uomo molto potente. Poi si converti : Dopo essere stato battezzato, stava sempre con Filippo."
Crede e viene battezzato. Gesù disse : "Colui che crede e viene battezzato sarà salvato". Quindi,
secondo la definizione che Gesù da Egli stesso, Simone è salvato. Era cristiano, ma non aveva il cuore
svuotato da tutto quello che c'era ancora dentro.

Non so cosa né fu di lui in seguito, ma mi auguro per
lui che si sia pentito sinceramente poiché aveva voluto comprare il dono dello Spirito Santo con i
soldi e ciò non piacque affatto ne allo Spirito Santo, ne a Pietro, dato che al versetto 20, Pietro gli
disse : "Il tuo denaro vada con te in perdizione, perché hai creduto di poter acquistare con denaro il
dono di Dio (i doni di Dio sono gratuiti). Tu, in questo, non hai parte né sorte alcuna (ascoltate bene)
; perché il tuo cuore non è retto davanti a Dio. Ravvediti dunque di questa tua malvagità (vi era
dunque per lui una via d'uscita) ; e prega il Signore affinché, se è possibile, ti perdoni il pensiero del
tuo cuore. Vedo infatti che sei pieno d'amarezza e prigioniero d'iniquità". Vi rendete conto del
peccato atroce di Simone, il quale voleva comprare il dono dello Spirito Santo ?

Oggi, conosco un certo numero di denominazioni in cui si dice : « Non è poi così grave, questa
frase, è uno appena convertito. Bisogna comunque lasciargli tempo, non è mica così grave …». Mentre
Pietro la vede estremamente grave. Dato che Simone si era appena convertito, Pietro considerava
normale che avesse una buona reazione immediatamente. Non aveva bisogno di aspettare ;vent'anni di
purificazione e d'insegnamento cristiano per avere un cuore retto. Pietro riconosce subito il suo cuore
contorto e gli dice : " Vedo infatti che sei pieno d'amarezza e prigioniero d'iniquità". Il suo peccato
era causato dall'amarezza. Non so come quest'amarezza sia potuta entrare nel cuore di Simone,
proprio non lo so. Vi erano sicuramente delle ragioni, forse era stato maltrattato, forse considerava
che non lo si trattava a dovere, che lo si doveva mettere su un piedistallo. Aveva certamente avuto
esperienze che lo avevano inacidito.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:24
 
Quota

lA magia non aveva sicuramente riempito il suo cuore di pace e
di dolcezza, questo è certo ! Doveva essere farcito di legami demoniaci e di demoni. Ma gli era
possibile, se avesse avuto il cuore retto, non appena convertito, avere parole rette, malgrado il fatto
che non fosse molto avanzato riguardo Dio. Se hai avuto una conversione onesta e seria, Dio chiede
che tu abbia un cuore retto, malgrado il fatto che tu non sia ancora perfetto e che puoi fare molte cose
che risultano sgradevoli. E se hai un cuore retto, l'amarezza non ci sarà nel tuo cuore, non uscirà con
parole come quelle pronunciate da Simone. A questo punto, Simone inizia ad avere paura : "Pregate
voi stessi per me affinché non mi accada". Pietro discerneva molto bene che un uomo come Simone
sarebbe stato una fonte d'infezione per tutta la chiesa se non risolveva subito la facenda dinanzi a Dio
col pentimento e la preghiera.

In Ebrei 12 al versetto 14 è scritto : "Impegnatevi a cercare la pace con tutti" (sapete che la
pace è associata alla dolcezza; che il litigio è associato all'amarezza del cuore, ) e ricercate la
santificazione senza la quale nessuno vedrà il Signore." L'amarezza non è segno di santificazione ! Ed
aggiunge : "vigilando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio ; che nessuna radice velenosa
venga fuori a darvi molestia e molti di voi ne siano contagiati." Associa l'amarezza al turbamento e
all'infezione. L'infezione è qualcosa che sta marcendo. L'amarezza esce direttamente dal cuore di
Satana, ed è qualcosa che ha tendenza a produrre polloni, a svilupparsi come erba cattiva che induce
alla morte. L'infezione è la morte. In un dato corpo, se non si ferma la fonte dell'infezione, questa si
propaga in tutto il corpo. L'infezione si estende e si propaga in tutta la chiesa del Signore, nell'intera
vita del cristiano.


Non c'è niente di più pietoso che vedere un cristiano che arriva alla fine della sua vita con un
cuore pieno di amarezza. Amarezza, commiserazione di se stesso, lamento, nulla che vada, si vede
tutto in nero, continue critiche, solo critiche, solo cose che non vanno, non esce altro che amarezza. E'
terribile vedere una vita da cristiano arrivare a questo stato. E' qualcuno che all'inizio non si è reso
conto che c'era una piccola fonte che iniziava a sgorgare; una fonte di amarezza, d'animosità, di
critica. Questa fonte ha pian piano infettato tutta la sua vita. Non vorrei dare a questi cristiani molta
speranza del rapimento, tanto meno la garanzia di mantenere la salvezza. Avete notato come Pietro si
è rivolto a Simone ? Lo scuote severamente ma aggiunge immediatamente : « pentiti e prega ».

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:25
 
Quota

Con Dio, non è mai fin dall'inizio una porta chiusa. Ma questa porta può chiudersi
definitivamente come per Esaù (Ebrei 12, al versetto 17) "vigilando bene… che nessuno… come Esaù che
per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Infatti sapete che anche più tardi, quando volle
ereditare la benedizione, fu respinto, sebbene la richiedesse con lacrime, perché non ci fu
ravvedimento". Anche per gli ebrei nel derserto, vi è stata una lunga serie di disobbedienze e
ribellioni. Infatti si sono soffermati ad un certo punto vicino ad una fonte amara, che si chiamava
Mara. Da questa fonte scaturì l'amarezza nel cuore poiché non potevano bere acqua buona. Fu solo
quando Mosè fece sgorgare l'acqua pura dalla roccia che ritrovarono la pace nel cuore.


Ma questi
ebrei erano sprofondati nell'amarezza a causa, da una parte dalle difficoltà e dall'altra parte dal fatto
che avessero lasciato i loro cuori riempirsi d'una cattiva reazione che si chiama amarezza. Certo che
vivevano cose non facili : il deserto, niente acqua dolce, niente da mangiare se non la manna o cose
del genere. Erano situazioni difficili per loro, ma Dio li metteva alla prova per vedere cosa c'era in
fondo ai loro cuori. Hanno lasciato l'amarezza riempire i loro cuori e come sono andati a finire ? Sono
tutti morti nel deserto tranne coloro che avevano mantenuto la fede in Dio, e che avevano il cuore

pieno di speranza e di fede ; che non si erano lasciati smontare dai giganti del paese, ne dalle prove e
dalle difficoltà, che non si erano lasciati invadere dalle critiche e le recriminazioni contro Dio e contro
gli altri. L'amarezza ha sempre una causa ; una causa che a noi pare giusta. Quando veniamo trattati
male o quando ci sembra di essere trattati ingiustamente, questo è il momento in cui l'amarezza della
carne è pronta ad uscir fuori più facilmente. E se non badiamo a stare attenti ed a uccidere
quest'amarezza fin dall'uovo, questa infetterà tutto il Corpo di Cristo. Bisogna avere le papille
spirituali esercitate per riconoscere ciò che stiamo bevendo. Non appena sentiamo un piccolo gusto
d'amaro, bisogna dire : "Signore, non va bene. Sto bevendo un'acqua che non proviene dalla Tua
fonte. Questo proviene dalla fonte di Satana. Signore, voglio lasciarmi riempire dalla Tua di fonte, la
fonte buona ! Quella che scaturisce da Gesù ! "

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:25
 
Quota

Ora parlerò un pò della dolcezza, dato che è il contrario dell'amarezza. La dolcezza è il
carattere stesso di Gesù. In Lui vi è anche la fermezza, ma prima di tutto vi è la dolcezza. La dolcezza
è ciò che è dolce, gradevole, spiritualmente dolce. Esiste una dolcezza carnale che non è affatto
piacevole ; una dolcezza leziosa, senza colonna vertebrale, una dolcezza che non è quella spirituale di
Gesù. La dolcezza di Gesù è meravigliosa, è piena di compassione e di buoni frutti.
In 1 Pietro 3, al versetto 3, è scritto : "Il vostro ornamento non sia quello esteriore, che
consiste nell'intrecciarsi i capelli, nel mettersi addossso gioielli d'oro e nell'indossare belle vesti, (i
comportamenti esterni dolci, piacevoli, ipocriti) ma quello che è intimo e nascosto nel cuore, la
purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico, che agli occhi di Dio è di gran valore." Ecco,
questo è il contrario dell'amarezza


Qui si tratta di una donna dal cuore dolce e pacifico, e parla di
donne che hanno mariti difficili. Questo è causa d'amarezza per tante donne, tranne per quelle che non
lasciano il proprio cuore farsi invadere da questa amarezza, e che mantengono un cuore di una
purezza incorruttibile di dolcezza e di pace. Quindi, cari, qualunque siano le cose che ci accadono, che
abbiamo un marito o una moglie difficile, o una chiesa difficile, o un pastore tremendo, o avvenimenti
che ci accadono, ciò che conta per Dio, è che la fonte (il nostro cuore, le fonti della vita vengono dal
cuore), che la fonte venga conservata pura da ogni amarezza, nella pace e nella purezza. E per questo
dobbiamo restare in comunione con Gesù, la fonte di vita, il quale è la pace stessa, il quale è la fonte
di vita.

E' scritto : "la purezza incorruttibile di uno spirito dolce e pacifico." Qui, la dolcezza viene
associata alla pace. L'amarezza è sempre associata alla guerra. Un zelo amaro e uno spirito di litigio
vanno sempre insieme. Quando vedete un cristiano in guerra (tranne quando questo è pieno di Spirito
Santo e che è in guerra contro Satana), in guerra contro tutti, potete essere certi che vi è amarezza nel
suo cuore. Il cristiano pieno di Spirito sarà come Gesù. Sarà in guerra contro il peccato, sarà in guerra
contro il diavolo, ma non sarà in guerra con un zelo amaro per giocare a Zorro nella chiesa e per
spaccare tutto, affinché fili tutto liscio come l'olio. Questo è lo zelo amaro, lo spirito di litigio.
Quando siamo ripieni dello Spirito di Gesù, abbiamo la dolcezza, la capacità di rimproverare gli altri
nello Spirito del Signore, con dolcezza.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:26
 
Quota

In 2 Timoteo 2: 25, il Signore ci chiede di esortarci gli uni gli altri. Esortarci, significa
rimproverarci quando qualcosa non va. Bisogna farlo. Colui che non lo fa pecca davanti a Dio. Ma
bisogna farlo con dolcezza, poiché se c'è amarezza nel nostro cuore, non siamo qualificati per
rimproverare i nostri fratelli, poiché li rimprovereremo con uno spirito di litigio, e questo andrebbe ad
aumentare il problema. Quindi se iniziamo a rimproverare gli altri, bisogna farlo dopo aver
accuratamente badato a che l'amarezza non si trovi nel nostro cuore, almeno nel momento in cui si sta
rimproverando, altrimenti si introduce il litigio. Vale lo stesso per coloro che sono rimproverati :
badate a che l'amarezza non entri proprio in quel momento, poiché è l'occasione adatta che ha il
diavolo per infilarcela. In 2 Timoteo 2, al versetto 25, Paolo parla dei servi di Dio e dice a quel servo
lì : "deve istruire con mansuetudine gli oppositori nella speranza, che Dio conceda loro di ravvedersi
per riconoscere la verità, in modo che, rientrati in sé stessi, escano dal laccio del diavolo". Il Signore
ci esorta ; è un insegnamento, non ci si arriva al primo colpo. Ma il Signore vuole fare di noi uomini e
donne ripieni della dolcezza di Gesù, capaci di esortarci gli uni gli altri e capaci di rimproverci con
dolcezza affinché il pentimento possa agire. Perché se vi è uno spirito di litigio, lo Spirito Santo se ne

va e non c'è pentimento, è evidente ! Avete mai assistito a litigi tra cristiani ? O a voi, da cristiani, vi è
mai capitato di litigare ? Avete notato quanto è difficile quando vi è un litigio tra cristiani ? O tra
marito e moglie ? Bisogna aspettare un pò affinché torni la pace e che lo Spirito Santo ci parli
dicendo : « Ora chiedi scusa ». Ma non possiamo chiedere scusa quando abbiamo il cuore pieno di
collera, impossibile ! Mentre quando torna la pace del Signore, lo Spirito Santo torna e riceviamo il
pentimento, e in quel momento possiamo rimproverare il fratello o la sorella.

In 2 Timoteo, al capitolo 4, al versetto 2, Paolo, ormai avanzato in età, dice a Timoteo che era
un giovane servitore di Dio : "Ti scongiuro (significa ti supplico, ma con forza) … insisti in ogni
occasione favorevole e sfavorevole, convinci, rimprovera, esorta con ogni tipo di insegnamento (ma
attenzione) e pazienza". Ciò significa : spiegando quello che stai facendo. E' quello che il Signore
chiede ad ognuno di noi. Lo richiede nella coppia, con dolcezza e ogni tipo di insegnamento. Ma,
attenzione, l'amarezza non deve esserci. Vorrei porvi una domanda diretta : siete in grado di
riconoscere quando siete nell'amarezza o meno ? Si o no ? Per quanto mi riguarda, lo sento benissimo
quando sono nell'amarezza. Sono dunque responsabile davanti a Dio.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:28
 
Quota

Se faccio qualsiasi cosa mentre
so che il mio cuore è pieno d'amarezza, sono colpevole davanti a Dio. L'unica cosa che devo fare, è
quella di pormi davanti a Gesù e dire : « Signore, perdonami ! Mi rendo conto di essere pieno
d'amarezza. Lo so, lo riconosco, Signore Lo riconosco. La smetto Signore ; perdonami. Svuotami da
questo e riempi il mio cuore della tua dolcezza, che io possa continuare a camminare con Te,
altrimenti, non farò nulla di buono, spaccherò tutto ». E' colui che è la dolcezza stessa, Gesù,
m'insegnerà se lo lascio lavorare.
In 1 Pietro 3, al versetto 14, leggiamo "Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi !."
Spesso, l'amarezza entra nei nostri cuori quando siamo trattati male. E' in quel momento che Satana
interviene. La carne non ama essere trattata ingiustamente.

Nel mondo che ci circonda, tutti cercano
giustizia : giustizia nel salario, giustizia in questo, giustizia in quello. Quando veniamo al Signore,
Egli ci insegna a non fiatare, ma a difenderci con dolcezza. Pietro dice : "se doveste soffrire per la
giustizia, beati voi ! Non vi sgomenti la paura che incutono (coloro che vi fanno soffrire
ingiustamente) e non vi agitate ; ma glorifiate il Cristo come Signore nei vostri cuori . Siate sempre
pronti a render conto della speranza che è in voi a tutti quelli che vi chiedono spiegazioni". Pronti a
difenderci, si, ma non con gli artigli tutti estratti. Pietro dice : "essendo sempre pronti a difendervi,
con dolcezza, rispetto, e avendo la coscienza pulita affinché quando sparlano di voi, rimangano
svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo". Il Signore ti dice : « sei stato
trattato ingiustamente, sii pronto a difenderti, ma con dolcezza, insegnando e rispettando colui che ti
maltratta ». E a volte ci chiederà persino, quando si tratta della condanna a morte finale, come Gesù,
di non aprire bocca.


Nulla, stati zitto poiché Dio, che vede tutto, ti renderà giustizia un giorno. Non
preoccuparti. Tu potrai pregare per coloro che ti maltrattano e ti fanno del male, ma in nessun caso,
non lasciare la minima traccia d'amarezza entrare nel tuo cuore. E siamo riconoscienti al Signore di
darci lo Spirito Santo per permetterci di renderci conto quando c'è l'amarezza. E quando c'è, questa
non si traduce sempre con lamentele, con recriminazioni, con critiche, con tutto ciò che si associa
all'amarezza. La capacità di rimproverare e di raddrizzare viene associata alla dolcezza. L'amarezza ci
rende incapaci di raddrizzare o di rimproverare. E siccome è una funzione molto importante nel corpo
di Cristo, i nostri cuori devono essere pieni di dolcezza, della dolcezza di Gesù…


OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:29
 
Quota

Dietro l'amarezza c'è l'odio. In Efesini 4, al versetto 1, Paolo dice : "Io dunque, il prigioniero
del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta (abbiamo
una chiamata tanto elevata, tanto grande, che dobbiamo camminare in modo degno di questa chiamata
; Dio ce ne rende capaci), con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli
altri con amore, sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace". Dobbiamo
camminare nella pace, l'amore, la dolcezza, l'unità. Ciò che è amaro, ciò che non è dolce, non può
essere associato all'umiltà. L'amarezza è associata all'orgoglio. L'amarezza fuoresce sempre da un
cuore orgoglioso, perché l'origine è Satana. Non troverete alcuna traccia d'amarezza nel cuore di Gesù
perché non vi è orgoglio nel Suo cuore. Non vi è altro che umiltà. Umiltà e dolcezza sono sempre
associati. Orgoglio e amarezza sono sempre associati. Lo vediamo qui : « con ogni umiltà e
mansuetudine », entrambi i comportamenti sono associati. Per questo Paolo aggiunge un pò più in
avanti, in Efesini al capitolo 4 , versetto 30 : "Non rattristate lo Spirito Santo di Dio con il quale siete
stati suggellati per il giorno della redenzione. Via da voi ogni amarezza, ogni cruccio e ira e clamore
e parola offensiva con ogni sorta di catteveria !" Un pò di lievito fa sollevare tutta la pasta. Un pò
d'amarezza turba tutta la vita cristiana. Qui Paolo associa l'amarezza, l'animosità, la collera, i clamori,
le calunnie e tutti i tipi di cattiveria. Infatti, inizia con l'amarezza. In realtà, tutto proviene da questa.
Deve scomparire dal mezzo di noi quindi, per primo, dal centro del mio cuore.

In Colossesi 3, al versetto 12 : "Rivestitevi, dunque, come gli eletti di Dio (ci rallegra sapere
che siamo eletti di Dio – eletto significa scelto da Dio, che conosce già), santi, di sentimenti di
misericordia, di benevolenza, di umiltà, di mansuetudine, di pazienza. Sopportatevi gli uni gli altri e
perdonatevi a vicenda, se uno ha di che dolersi di un altro. Come il Signore vi ha perdonati, così fate
anche voi". Pensate che accada spesso nella nostra vita cristiana di aver motivo di lamentarci di
qualcuno ? A me succede tutti i giorni. Costantemente, il Signore lo permette. Avrò spesso motivo di
lamentarmi dai cristiani, dalla gente del mondo, del tempo, delle circonstanze... Ma il Signore dice :
« Voi siete eletti ». Caro fratello, impara a non lamentarti poiché la lamentela viene dall'amarezza.
Non dire più : « Uffa, mi succede ancora questo, e ancora una grana »… Ma dov'è il tuo Dio se parli in
questo modo ? E' vivo ! Tiene la nostra vita nelle Sue mani.

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:30
 
Quota

Mi metterò in ginocchio e dirò : "Alleluia, Signore, grazie! Perché vedrò la Tua gloria nella
mia situazione. Non va più nulla, Signore. Tutto è distrutto ! Non ho più nulla, non ho più un
centesimo sul conto bancario, non ho nulla …ma con Te ho ….tutto. Alleluia, Signore vedrò la Tua gloria !
Sei vivo Signore, intervieni ! Aspetto con ansia ciò che farai Signore ! Ah, che gloria manifesterai … ».
Questo esce da un cuore pieno d'amore per Dio, un cuore che sa che Dio è vivo, che ci ama, che si
occupa dei nostri bisogni e che ha un piano per la nostra vita. Allora dov'è il nostro cuore ? Dov'è il
nostro tesoro?

Nel passo : " Rivestitevi di sentimenti di misericordia, di benevolenza, di umiltà, di
mansuetudine, di pazienza", associa chiaramente la dolcezza all'umiltà, ma anche all'amore.
L'amarezza è associata all'odio, all'orgoglio, ad un cuore cattivo e malvaggio. Allora non
accarezziamo più la nostra amarezza dicendo : « Non è altro che una banale piccola reazione ». No,
questo significa che ho sintonizzato il mio comportamento sulla fonte dell'odio e dell'orgoglio ! E'
questo che sta uscendo fuori. Stacchiamo dunque la spina e sintonizziamo il nostro comportamento su
Gesù, Lui che disse : « Sono mansueto e umile di cuore. Venite a me voi che siete stanchi e carichi.
Non lasciate l'amarezza entrare nel vostro cuore. Venite a me e vi darò riposo ».


In Colossesi 3, al versetto 5, Paolo dice : " Fate dunque morire ciò che in voi è terreno". Se
hai capito che sei morto in Cristo, che l'opera della croce è stata compiuta, che hai ricevuto questa
rivelazione, Paolo ti dice : Ora hai ricevuto dal Signore la capacità di far morire questa carne piena
d'amarezza. Fai morire tutto questo : " fornicazione, impurità, passioni, desideri cattivi e cupidigia,
che è idolatria". Talvolta critichiamo un fratello o una sorella perché è cupido e idolatra, perché è
stato preso la mano nel sacco o perché ha tradito la moglie. Ma noi che lasciamo l'amarezza uscire dal
nostro cuore, come ci comportiamo con noi stessi ? Diciamo, con indulgenza : « Non sarò mai idolatra
o adultero ! Ma amaro, si! Questo mi può capitare. Non è affatto sullo stesso grado di gravità ».
Eppure, per Dio, è uguale ; è persino peggio poiché infetta tutto !

OFFLINE
Post: 649
Sesso: Maschile
26/01/2009 18:31
 
Quota

"Per queste cose viene l'ira di Dio sui figli ribelli (coloro che non conoscono Dio). E così
camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. Ora invece "... Dice proprio : attenzione,
ora non è più il caso, siete nati di nuovo, avete ricevuto uno spirito nuovo. Dice : "ora invece
deponete anche voi tutte queste cose : ira, collera, malignità, calunnia ; e non vi escano di bocca
parole oscene. Non mentite gli uni gli altri, perché vi siete spogliati dell'uomo vecchio con le sue
opere e vi siete rivestite del nuovo, che si va rinnovando in conoscenza a immagine di colui che l'ha
creato". Sta dicendo : Rivestitevi dell'uomo nuovo. Il vecchio era pieno di collera, d'animosità, di
calunnie, di parole malvaggie. Queste sono infatti le conseguenze dell'amarezza del cuore. E mi
chiede di spogliarmi da tutto questo. Quindi il Signore mi rende responsabile. Se mi dice : « Spogliati
di questo » e non lo faccio, pecco davanti al Signore. Diciamo : « Signore, m'inchino davanti a Te, Ti
chiedo di darmi la capacità, l'illuminazione dal Tuo Spirito. So che in Te posso rivestire dell'uomo
nuovo » .
"Io posso tutto in Colui che mi fortifica". Gesù è la sorgente di ogni dolcezza. Debbo
mantenere il mio sguardo su di Lui. Ed Egli mi riempirà della Sua dolcezza, alla quale sono associati
tanti buoni frutti d'umiltà, d'amore e di pace. Questo farà di me una persona che vivrà ad immagine di
Gesù Cristo. Così sarò davvero una fonte di benedizione nella chiesa e nel mondo, e non una fonte di
maledizione causata dall'amarezza che uscirà da me.

In Matteo 21, al versetto 5, è scritto : " Dite alla figlia di Sion (siamo noi la figlia di Sion, è
Israele, ma siamo anche noi). Ecco il tuo re viene a te, (Gesù sta tornando presto, ma fin da ora, in
ogni momento della nostra vita, lo Spirito Santo ti dice : il Tuo Re viene a te) mansueto e montato
sopra un'asina, e un asinello, puledro d'asina." Un segno di perfetta umiltà. Non è un cavallo, un
corsiero fugace sul quale è salito Gesù, è su un asinello. Il nostro Re, che viene dall'alto dei cieli,
viene pieno di dolcezza per noi. Verrà pieno di giudizio su questa terra empia, ma per coloro che
L'aspettano, verrà pieno di dolcezza. Troverà i nostri cuori pieni di dolcezza ? Quando attirerà la Sua
chiesa, attirerà forse cuori pieni d'amarezza ? No, attirerà cuori ripieni della Sua dolcezza ! Il Tuo Re
viene a te, desideroso di riempirti della Sua dolcezza e far di te una fonte di dolcezza e di pace per
tutti coloro che ti circondano. Amen!

"Signore, voglio chiederti ancora perdono per tutte le volte in cui ci sono reazioni d'amarezza
che fuoriescono dal mio cuore, dalle mie labbra. Signore, ti chiedo davvero che il sangue di Gesù
purifichi costantemente il mio cuore e che Tu mi riempia, Signore, dolce Gesù, della Tua dolcezza
affinchè io sia, Signore, qualcosa di dolce da assaggiare per i miei fratelli e le mie sorelle che mi
circondano. Signore, che essi possano assaggiare una fonte buona, dolce e gradevole. Signore, Te lo
chiedo come grazia per ognuno di noi. Nel nome di Cristo Gesù. Amen !"

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:55. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com