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  21/01/2011 11:45 | |
Nel libro degli Atti è narrata la storia di Cornelio che era un centurione romano della coorte Italica; vediamo un po' cos'è stato scritto di lui:
egli era un uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua casa, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio del continuo. - Atti 10:2
Cornelio aveva pertanto delle ottime qualità:
• era pio, cioè devoto, pietoso, magnanimo;
• timorato di Dio, perciò era onesto e non conduceva una vita dissoluta;
• faceva molte elemosine, quindi era virtuoso, amava il prossimo e notiamo bene che di elemosine ne faceva molte che letteralmente, significa un gran mucchio.
• pregava continuamente, penso che pochi di noi riescano a pregare con così tanta assiduità!
E non è finita! Nel versetto successivo vediamo che Cornelio ha addirittura visto un angelo in visione:
Egli vide chiaramente in visione, verso l'ora nona del giorno, un angelo di Dio che entrò da lui e gli disse: «Cornelio!». - Atti 10:3
E nel vers. 5 c'è persino scritto che l'angelo gli disse di far chiamare Pietro! Si potrebbe pensare che Pietro volesse nominarlo capo di qualche chiesa.
Fossimo tutti come lui! Ce n'andremmo sicuri, dritti in paradiso ........ e invece no!
Se, infatti, andiamo un po' più avanti nel racconto, scopriamo che l'angelo aveva ben spiegato a Cornelio perché era necessario far venire Pietro:
Egli ti dirà parole, per mezzo delle quali sarai salvato tu e tutta la tua casa". - Atti 11:14
E sì, è così, Cornelio non era ancora salvato, l'angelo ha detto chiaramente "sarai salvato", ha usato il verbo al futuro, quindi Cornelio pur buono, pur devoto, pur pietoso era ancora un perduto.
Al bravo centurione italiano mancava ancora l'annuncio che la salvezza è per grazia e non per opere (Romani 11:6; Efesini 2:8-9 ecc.).
Le opere non bastano, è indispensabile l'intervento del Signore. Nessun'opera umana può avere il valore del Sangue di Gesù Cristo che non ha prezzo, ed è l'unico mezzo di salvezza! Questa è un'altra prova che ci si salva solo per fede, le opere buone sono sempre utili e dopo la salvezza esse devono necessariamente essere compiute, esse sono prova dell'avvenuta rinascita, ma di per sé non salvano.
A Cornelio mancava ancora la cosa più importante, doveva riconoscere che solo in Gesù c'è salvezza, doveva credere in Lui e l'ha fatto.
Tutti devono fare questo passo, tutti devono accettare quell'annuncio che Pietro fece a Cornelio, tutti devono piegare le ginocchia davanti a Gesù Cristo nostro personale Salvatore ed unico Signore, perché:
... in nessun altro vi è la salvezza, poiché non c'è alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati». - Atti 4:12
SHALOM[Modificato da @New 21/01/2011 11:47]
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