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CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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I PIONIERI

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2011 16:00
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23/01/2011 15:57
 
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Minnie F. Abrams 1859 - 1912

La notte del 29 giugno del 1905, alle 3.30 la responsabile dell’ala femminile della Mukti Mission in India si precipitò verso la camera della sorella Minnie F. Abrams per comunicarle che una delle studentesse si era svegliata all’improvviso poiché “il fuoco (dello Spirito Santo) era su di lei”.
Minnie F. Abrams 1859 - 1912
La giovane aveva pregato il Signore prima di andare a letto chiedendoGli di poter ricevere il battesimo nello Spirito Santo, ma ora gridava, spaventata, come le altre sue compagne di stanza, per aver visto delle lingue di fuoco scendere sopra di lei. La responsabile narra di come “visto il fuoco, è subito corsa attraverso la stanza con un secchio d’acqua, ed era in procinto di versarla sulla ragazza quando si è resa conto che quelle fiamme non la bruciavano”. Questo evento, che tanto ricorda quello di Pentecoste, ha spinto molti cuori alla confessione dei propri peccati e al ravvedimento, divenendo così uno dei più celebri del grande risveglio avvenuto in India (1905-1907).
Benché oggi pochi evangelici e pentecostali ricordino il suo nome, i credenti dell’India e degli Stati Uniti riconoscono in Minnie Abrams una delle esponenti più note del risveglio e dell’insegnamento evangelico di quel tempo.
Nata nel Wisconsin nel 1859, la sorella Abrams è cresciuta nella cittadina di Mapleton, nel Minnesota.
Desiderosa di diventare un’insegnante, si è diplomata presso la Scuola Normale di Mankato per poi proseguire gli studi frequentando per due anni l’Università del Minnesota. Ispirata dalla vita di Fidelia Fiske, una delle prime educatrici missionarie dell’Ottocento, ha consacrato la sua vita alle missioni estere.
    Preparativi per la missione
Minnie comprese il suo bisogno di vivere la “vita di fede” di cui erano stati degli esempi J. Hudson Taylor, fondatore della China Inland Mission, e molti altri che avevano creduto solo in Dio per il loro sostentamento. Dopo la laurea, il comitato femminile della Società per le Missioni Estere di Minneapolis scelse lei come “diaconessa-missionaria” metodista. Minnie partì per l’India nell’ottobre del 1887.
Giunta a Bombay, iniziò immediatamente a lavorare in una scuola sorta per fornire istruzione religiosa alle figlie dei membri della comunità evangelica locale. La sua speranza era comunque quella di poter riuscire a “faticare tra i loro amici pagani”. Per Minnie e molte altre missionarie il servizio in terra straniera s’incentrava sull’istruzione e le opere di carità. Ben presto le mura di cinta intorno al complesso dove lavorava sembravano imprigionarla.
Erano ancora vivide nella memoria le sue passeggiate lungo le strade della città subito dopo essere approdata a Bombay. Nel tragitto
Alcune sorelle della Missione Mukti
verso la scuola aveva conosciuto folle di persone che vivevano in condizioni di vita disastrose.
Dietro il velo della notte aveva visto gente che si drogava d’oppio e corpi di tutte le età svigoriti e deperiti a causa delle loro dipendenze.
“Oh, come gridò il mio cuore!”, racconta, “quanto ho desiderato annunciare il messaggio di vita a queste persone nelle tenebre… tutto questo mi ha spinta ad imparare quella lingua in modo da proclamare l’Evangelo a tutti coloro che la mia voce sarebbe riuscita a raggiungere”. Nei successivi due anni, infatti, mentre lavorava come direttore di tre scuole, Minnie ha cercato di trovare il tempo per imparare la lingua Marathi. Il tempo libero scarseggiava perché, oltre ad essere direttrice, insegnante, medico, sarta, amministratrice, provvedeva al sostegno spirituale dei bambini.
Minnie non trovò pace finché non ottenne il permesso di dedicarsi interamente all’evangelizzazione.
Nonostante la presenza di missionari tra le popolazioni di Bombay, lei sapeva che costoro “non avrebbero potuto raggiungere che la millesima parte di quella moltitudine con il messaggio dell’Evangelo”. Dopo dieci anni di attesa, i responsabili della missione le dettero finalmente il permesso di evangelizzare a tempo pieno. Nel 1898, una credente di origini indiane, Pandita Ramabai, invitò Abrams ad assisterla nella conduzione della Missione Mukti (Missione Salvezza) di Kedgaon, situata a circa 180 Km a sud est di Bombay. Ramabai era Brahmana (ovvero membro della casta sacerdotale più alta fra quelle Indù), ma si era convertita a Cristo nel 1883. Alla scuola che aveva fondato aggiunse la costruzione di un orfanotrofio per figli di vedove e svolse un servizio di assistenza per le vittime della carestia. Minnie rinvigorì spiritualmente in questo nuovo ambiente che le offriva l’opportunità di formare altre giovani donne per il servizio cristiano.
    L’evangelizzazione negli ultimi tempi
Il peso per l’evangelizzazione cresceva considerevolmente nella mente e nel cuore di Ramabai, Abrams, e altri “evangelisti radicali” i cui orologi segnavano sempre più vicina la mezzanotte, l’ora nella quale il Signore Gesù sarebbe ritornato.
Minnie F. Abrams e Pandita Ramabai
Nel 1898, considerata la vastità della missione da compiere in India, i credenti inglesi della Keswick Convention risposero all’appello della Ramabai pregando costantemente che Dio spingesse almeno 200.000 credenti indiani “…ad andare su è giù per il paese proclamando l’Evangelo di Cristo… ”. In molti pregarono ardentemente per una raccolta spirituale nel “duro terreno” indiano. E la Missione Mukti avrebbe svolto un ruolo essenziale nella preparazione degli operai alla raccolta.
Prima della fine del XIX secolo, la popolarità degli insegnamenti wesleyani e di Keswick (Vita Elevata) avevano favorito un diffuso interesse verso la ricerca del battesimo e dei carismi dello Spirito Santo. Verso la metà del 1890, in conferenze tenutesi presso un college indiano per studenti universitari, il presbiteriano Robert P. Wilder, fondatore della Società per le Missioni Estere di Princeton, impegnato come segretario della sezione YMCA (Young Men’s Christian Association - Associazione Giovanile Maschile Cristiana) dell’India, pose l’accento sulla vita spirituale più elevata
che il battesimo nello Spirito Santo può infondere. Wilder spronò i suoi uditori a ricercare quella “potenza dall’alto” (Luca 24:49) che provvede le “divine abilità checontraddistinguono il servizio cristiano e che seguono una genuina rigenerazione spirituale”.
A Ramabai e Abrams si aggiunsero altri fratelli nella preghiera alla ricerca di un autentico ritorno alla potenza dei tempi apostolici. Minnie pregò, “Oh Dio, in questo risveglio io sono una candidata al servizio. Qualunque cosa sia necessario fare, rendimi pronta a farla, rendimi, ti prego, conforme a tutto ciò che Tu vuoi che io faccia".
    Solo una piccola donna
Riflettendo sul suo ministerio, Minnie sostiene, “ero soltanto una piccola donna”. Dio si servì ancora di lei per la formazione di centinaia di donne indiane che avrebbero, a loro volta, contribuito alla proclamazione del Vangelo in quel vasto paese. Minnie comprese che Dio non intese mai il risveglio come qualcosa fine a sé stesso. Senza investire le proprie energie nell’evangelizzazione, per lei il Grande Mandato, non sarebbe stato adempiuto. In linea con questa visione, il suo ultimo libro “Il Combattimento in Preghiera” può essere considerata la prima narrazione pentecostale sulla preghiera di intercessione per l’evangelizzazione con “segni e prodigi”.
L’influenza di Minnie si estese al Sud America quando inviò una copia del “Battesimo dello Spirito Santo e del fuoco” a Willis e May Hoover, missionarie metodiste di Valparaiso, in Cile. (May era stata una collega di Minnie presso la Scuola di Formazione Biblica e Missionaria di Chicago).
Il resoconto di Minnie sul risveglio enfatizza ulteriormente l’importanza di quel battesimo con il fuoco che si fa seguire da segni e prodigi compiuti da Dio. Sì, soltanto una “piccola donna”, ma arresa nelle mani di un grande Dio.
Le poche capacità, le forze limitate, ma una grande fede hanno permesso al Signore di usare questa semplice credente per portare migliaia di anime alla conoscenza dell’Evangelo di Gesù Cristo.
Minnie F. Abrams raggiunse il suo Salvatore e Signore il 2 dicembre del 1912, due anni dopo essere tornata dal suo ultimo viaggio da Bombay.

Tratto da Baptism of the Holy Ghost and Fire!
The Revival Legacy of Minnie F. Abrams di Gary B. McGee





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[Modificato da Stella.. 23/01/2011 16:00]

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