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Jn 1,4-5

In principio era il Verbo.

Non allontanarti da Cristo nato nella carne, per poter giungere a Cristo nato dall'unico Padre, al Verbo che è Dio presso Dio, per mezzo del quale furon fatte tutte le cose: perché luce degli uomini è la vita che è in lui.

(Giovanni è un monte alto.)

1. 1. Riflettendo sulle parole dell'Apostolo che noi abbiamo appena ascoltato, secondo le quali l'uomo naturale non comprende le cose dello Spirito di Dio (1Co 2,14), e pensando che in mezzo a questa grande assemblea della vostra Carità necessariamente non sono pochi quelli che ancora rimangono legati ad una mentalità carnale e tuttora incapaci di elevarsi all'intelligenza spirituale, provo un certo turbamento. Come riusciro a dire ciò che il Signore mi ispira, o come potro spiegare, secondo le mie modeste capacità, il passo del Vangelo che è stato letto: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio (Jn 1,1), dato che l'uomo naturale non può penetrarne il significato? E allora, o fratelli, resteremo in silenzio? A che serve leggere se si rimane in silenzio? Che giova a voi ascoltare, se io non spiego? Ma che giova spiegare se non è possibile capire? Siccome, pero, sono convinto che tra voi ci sono alcuni che non solo possono capire le mie spiegazioni, ma sono in grado d'intendere anche prima che io spieghi, non voglio privare della mia parola questi che sono in grado d'intendere, per il solo fatto che temo di parlare inutilmente per quelli che non riescono a capire. Da parte sua la misericordia di Dio ci assisterà, in modo che tutti abbiano a sufficienza e ciascuno riceva secondo la propria capacità; poiché anche chi parla dice quel che puo. Chi è in grado di parlare in modo adeguato? Oso dire, fratelli miei, che forse neppure lo stesso Giovanni ci è riuscito: parlo anch'egli come poté, perché era un uomo che parlava di Dio. Ispirato, certamente, pero sempre uomo. Perché ispirato, riusci a dire qualche cosa: se non fosse stato ispirato, non sarebbe riuscito a dire nulla. Ma, siccome, benché ispirato, era un uomo, non ci rivelo tutto il mistero: disse ciò che un uomo poteva dire.

2. 2. Possiamo dire, fratelli carissimi, che Giovanni era uno di quei monti di cui sta scritto: Accolgano i monti la pace per il tuo popolo, e i colli la giustizia (Ps 71,3). I monti sono le anime elevate, i colli sono le anime infantili. Ora i monti ricevono la pace affinché i colli possano ricevere la giustizia. E qual è questa giustizia che i colli ricevono? La fede, poiché il giusto vive di fede (Rm 1,17 Ab 2,4). Ma le anime infantili non potrebbero ricevere la fede, se le anime più elevate, che vengono chiamate monti, non fossero illuminate dalla Sapienza stessa, così da trasmettere alle anime infantili ciò che esse sono in grado di ricevere. Dunque i colli vivono di fede perché i monti accolgono la pace. Sono stati questi monti a dire alla Chiesa: La pace sia con voi! (Jn 20,19). E annunziando la pace alla Chiesa, i monti non si sono allontanati da colui che aveva dato loro la pace; e così il loro annuncio di pace ha potuto essere non fittizio, ma autentico ed efficace.

3. 3. Vi sono infatti altri monti che sono causa di naufragio: chiunque vi spinge la nave va in rovina. E' facile infatti che chi è in pericolo, vedendo terra, tenti l'approdo; ma talora si vede terra nel monte, mentre sotto ci sono gli scogli; e se uno tenta di raggiungere il monte, va a

finire negli scogli, e invece del porto trova la catastrofe. Così ci furono certi monti che apparivano grandi in mezzo agli altri uomini, e crearono eresie e scismi, e divisero la Chiesa di Dio. Ma questi che divisero la Chiesa di Dio, non erano quei monti di cui è stato detto: Accolgano i monti la pace per il tuo popolo (Ps 71,3). Come hanno potuto infatti ricevere la pace, se hanno spezzato l'unità?

1. 4. Quanto a coloro che hanno ricevuto la pace per annunciarla al popolo, essi hanno contemplato la Sapienza stessa, per quanto almeno è concesso al cuore dell'uomo di raggiungere ciò che occhio non vide, né orecchio udi, né mai entro in cuore di uomo. Ma se questa sapienza mai entro in cuore di uomo, come poté raggiungere il cuore di Giovanni? Forse che Giovanni non era un uomo? Oppure diremo, non che la sapienza raggiunse il cuore di Giovanni, ma che fu il cuore di Giovanni a raggiungerla? ciò che infatti sale al cuore dell'uomo, è più in basso rispetto all'uomo, mentre ciò a cui il cuore dell'uomo si eleva è all'uomo superiore. Credo, o fratelli, che possiamo esprimerci anche in questo modo: che sali nel cuore di Giovanni, in quanto egli stesso non era uomo. Ma che cosa vuol dire "non era un uomo"? In quanto, cioè, egli aveva incominciato ad essere angelo; poiché tutti i santi sono angeli, in quanto sono messaggeri di Dio. Cosi, quando l'Apostolo si rivolge agli uomini che hanno una mentalità carnale e perciò incapaci di percepire le cose di Dio, come si esprime? Dal momento che dite: io sono di Paolo, io di Apollo, non siete forse uomini? (1Co 3,4). Cosa pretendeva che fossero quelli che egli rimproverava di essere uomini? Volete saperlo? Ascoltate ciò che dicono i Salmi: Io vi ho detto: siete dèi e tutti figli dell'Altissimo (Ps 81,6). A questo dunque ci chiama Dio, a non essere uomini. Ma saremo cambiati in meglio, da uomini che siamo, a condizione che riconosciamo di non essere altro che uomini. E' l'umiltà che ci eleva a questa altezza. Se, invece, noi ci illudiamo di essere qualcosa, mentre in realtà siamo niente, non solo non riceveremo quello che ancora non siamo, ma perderemo anche ciò che siamo.

5. Dunque, fratelli, uno di questi monti era Giovanni, quel Giovanni che proclamo: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio. Questo monte aveva accolto la pace, contemplava la divinità del Verbo. Come era questo monte? Quanto alto? Superava tutte le vette della terra, si elevava oltre ogni confine dello spazio, al di sopra di ogni stella più alta, al di sopra dei cori e delle legioni degli angeli. Se non avesse superato ogni cosa creata, non sarebbe giunto fino a colui per mezzo del quale tutte le cose furono fatte. Non potete farvi un'idea di ciò che esso supero, se non considerate a quale altezza è giunto. Pensi al cielo e alla terra? Sono stati fatti. Pensi alle cose che sono in cielo e sulla terra? A maggior ragione, anch'esse sono state fatte. Pensi alle creature spirituali, agli Angeli, agli Arcangeli, ai Troni, alle Dominazioni, alle Potenze, ai Principati? Sono tutti esseri creati. Il Salmo, infatti, dopo aver enumerato tutte queste cose, così conclude: Egli disse e furono fatte, egli ordino e furono create (Ps 148,5). Ora, se disse e furono fatte, è per mezzo del Verbo che furono fatte; e se tutto fu fatto per mezzo del Verbo, la mente di Giovanni non avrebbe potuto raggiungere quel vertiginoso mistero che egli rivela proclamando: In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio, se non si fosse elevato al di sopra di tutte le cose che per mezzo del Verbo furono fatte. Di che genere è questo monte, quanto santo, quanto elevato tra quei monti che accolsero la pace per il popolo di Dio, affinché i colli potessero ricevere la giustizia?

(Levate lo sguardo a questo monte.)

2. 6. Vedete dunque, fratelli, se Giovanni non sia proprio uno di questi monti dei quali dianzi abbiamo cantato: Ho alzato i miei occhi verso i monti, donde mi verrà l'aiuto (Ps 120,1). E allora, fratelli miei, se volete capire, elevate gli occhi a questo monte; cioè, elevatevi verso

l'evangelista, elevatevi alla sua comprensione. Ma poiché questi monti ricevono la pace, né può essere pace in chi ripone la speranza in un uomo, non vogliate innalzare gli occhi al monte, quasi pensando di dover collocare la vostra speranza in un uomo. Dite piuttosto: Ho innalzato i miei occhi ai monti dai quali mi verrà l'aiuto, e subito aggiungete: Il mio aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra (Ps 120,2). Innalziamo quindi gli occhi ai monti, donde ci verrà l'aiuto. E tuttavia non è nei monti che dobbiamo riporre la nostra speranza; poiché i monti ricevono, a loro volta, ciò che a noi trasmettono. Riponiamo quindi la nostra speranza nella fonte da cui anche i monti ricevono. Quando eleviamo i nostri occhi alle Scritture, siccome ci furono date per mezzo di uomini, noi eleviamo i nostri occhi ai monti donde ci verrà l'aiuto. Ma poiché coloro che redassero le Scritture erano essi stessi uomini, essi non risplendevano di luce propria, ma la vera luce era colui che illumina ogni uomo che viene in questo mondo (Jn 1,9). Era un monte anche quel Giovanni Battista che diceva: Non sono io il Cristo (Jn 1,20). Temendo che qualcuno, ponendo la speranza nel monte, abbandonasse colui che illumina i monti, egli stesso confessava: Tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza (Jn 1,16). E così quando voi dite: Ho elevato i miei occhi ai monti, donde mi verrà l'aiuto (Ps 120,1), non dovete attribuire ai monti l'aiuto che ricevete, e perciò soggiungete: L'aiuto mi verrà dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra (Ps 120,2).
[Modificato da Manlio- 27/04/2009 15:01]