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LA PAURA

    L'uomo è una creatura che trascorre la sua esistenza in una condizione di continua paura. Nessun sentimento è così universale come la paura. È vecchio come l'umanità. La paura, infatti, comparve subito dopo la caduta di Adamo ed Eva: "Egli rispose: "Ho udito la tua voce nel giardino e ho avuto paura, perché ero nudo, e mi sono nascosto" (Genesi 3:10).

    Da quel momento l'apprensione ha sempre accompagnato l'umanità durante tutta la sua storia. Dunque la paura è una delle tante conseguenze del peccato.
Oggigiorno sembra che ci siano fin troppi motivi per vivere nella paura. Essa è un sentimento molto diffuso nel cuore di tutti noi. Purtroppo abbiamo paura di tutto: della malattia, della guerra, dei germi, della violenza, dell'insuccesso, del fallimento. Dobbiamo confessare e dire che a volta abbiamo paura anche di noi stessi.

    Qualcuno ha detto che il pessimista è: "Uno che ingoia un uovo con tutto il guscio e poi non si siede per paura di covarlo e non si muove per paura di romperlo".
La cosa sicuramente ci fa sorridere, ma questo improbabile pessimista ci insegna una bella lezione sulla paura. Se glielo permettiamo, la paura può piombarci addosso e rovinarci l'esistenza. Eppure la maggioranza dei timori sono più o meno come l'immaginario pessimista che ingoia un uovo intero: irreali.

    Naturalmente Dio ha posto in noi dei normali e salutari timori. Quando tocchiamo un oggetto rovente, la paura di scottarci c'impedisce di toccarlo nuovamente. Quando vediamo la straordinaria potenza di un temporale, abbiamo un innato timore che c'impedisce di star seduti fuori ad aspettare i fulmini. Poi come dicono le Scritture, c'è un salutare "timore dell'Eterno", che più che vera paura è la riverenza e il rispetto che dobbiamo avere nei confronti di Dio, nostro Creatore e Padre celeste. Quest'ultimo timore è alla base stessa di ogni conoscenza ed è particolarmente desiderabile, come spinta motivante della nostra vita.

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CHE COS'È' LA PAURA?

    Un moderno dizionario dà la seguente definizione: "Stato d'animo costituito da inquietudine e grave turbamento che si prova al pensiero o alla presenza di un pericolo vero o apparente".
La Bibbia è piena di personaggi che hanno palesemente manifestato paura:

  • Sara ebbe paura quando scoprì che Dio conosceva ogni cosa di lei: "Allora Sara negò, dicendo: "Non ho riso"; perché ebbe paura. Ma egli disse: "Invece hai riso!" (Genesi 18:15).
  • Isacco fu vinto dalla paura che lo portò a mentire: "Quando la gente del luogo gli faceva delle domande intorno a sua moglie, egli rispondeva: "É mia sorella", perché aveva paura di dire: "É mia moglie". "Non vorrei", egli pensava, "che la gente del luogo mi uccida, a causa di Rebecca". Infatti lei era di bell'aspetto" (Genesi 26:7).
  • Giacobbe aveva paura della vendetta di suo fratello: "Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esaù, perché io ho paura di lui e temo che venga e mi assalga, non risparmiando né madre né figli" (Genesi 32:11).
  • I discepoli: "E i discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: "É un fantasma!" E dalla paura gridarono" (Matteo 14:26).
  • Pietro: "Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: "Signore, salvami!" (Matteo 14:30).
  • Il carceriere di Paolo e Sila: ebbe paura quando il terremoto scosse la prigione e tutte le porte si aprirono, il carceriere sconvolto stava per uccidersi: "Il carceriere si svegliò e, vedute tutte le porte del carcere spalancate, sguainò la spada per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti" (Atti 16:27).
  • Il credente a volte ha paura.

Vediamo le paure più frequenti.