CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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MIO DIO, COSA MI MANCA?

Ultimo Aggiornamento: 06/05/2012 09:37
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06/05/2012 09:22
 
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Raggiungere la terra promessa
  • Sei alla ricerca di Dio?
  • Vorresti incontrare Dio come Padre, e Gesù come Tuo Salvatore personale?
  • Sei un cristiano solo di nome, un cristiano alquanto indifferente alle cose dello spirito?
  • Oppure sei un credente abitudinario, che vive un cristianesimo di routine, al solo scopo di meritarsi il cielo?
  • O, ancora, hai una bella relazione con Dio, ma nella profondità del cuore avverti che potrebbe esserci molto, molto di più per te e per gli altri?
sde
Se vuoi vivere una vita "realizzata" e di cui sentirti appagato, è necessario innanzitutto capire l'intera realtà umana e del mondo in cui viviamo.
Senza avere la pretesa di riuscire in questo ambizioso intento, cercheremo solo di esemplificare i concetti indispensabili per iniziare questo tipo di viaggio verso la terra promessa. Per Gli Israeliti si trattò di una terra geografica, ma per noi cristiani è una terra spirituale in cui vedremo realizzate le promesse di Dio nella Scrittura. É un cammino che porta a vivere una vita vittoriosa:
LA VIA, OSSIA, IL CAMMINO VERSO DIO
Nella Chiesa Primitiva il Cristianesimo era chiamato LA VIA, per indicare un cammino progressivo con un punto preciso di partenza, e che deve condurre ad una meta ben definita.
Ora si tratta di capire qual è il vero punto di partenza, quale il cammino da percorrere e quale la meta da raggiungere.
Gesù è la VIA, la VERITÀ e la VITA. Egli è venuto per invitarci a
INNAMORARCI DEL DIO VIVENTE
yui

A. Rappresenta il momento in cui l'uomo è stato creato. B. La disobbedienza di Adamo ed Eva nel Paradiso Terrestre. C. La caduta nel baratro del peccato in seguito a quella disobbedienza, e la conseguente separazione da Dio. D. Attraverso il pentimento, il battesimo con acqua e il battesimo nello Spirito Santo, possiamo tornare al livello precedente la caduta nel peccato. Ma si tratta solo del punto di partenza del CAMMINO cristiano, non certo del punto di arrivo. Fermarsi a questo punto significa tornare indietro. E-Z. Sono le varie Tappe del cammino di crescita verso la maturità cristiana, da percorrere uniti al Signore.
Di qui la necessità di capire che, se davvero vogliamo conoscere Dio e le Sue vie, non possiamo limitarci a partecipare ad un rito di iniziazione e a recitare qualche preghiera di quando in quando, aspettandoci risultati automatici.
Quando arriviamo al battesimo nello Spirito Santo, spesso considerato una mèta, siamo solo tornati al punto di partenza. Il CAMMINO è ancora tutto da percorrere! Prima eravamo nel baratro, nell'impossibilità di intraprendere qualsiasi passo efficace. Adesso dobbiamo pensare a provvedere solide fondamenta bibliche al nostro edificio spirituale. Senza fondamenta infatti, gli edifici crollano, ed anche il nostro edificio spirituale crollerà davanti ai primi ostacoli e difficoltà, perché non saremo capaci di usare gli strumenti che Dio ci fornisce.
Quindi, potremo approfondire la conoscenza e l'esperienza di Dio e delle Sue vie, e cominciare a sperimentare le prime vittorie, tenendo presente che non esiste vittoria senza una precedente battaglia, e che è pura illusione pensare che vi siano delle scappatoie o scorciatoie.
Ma Gesù ha vinto il mondo anche per te, e vuole che tu sia vittorioso con Lui. Ai Suoi seguaci ha promesso una gioia che nessuno potrà togliere loro; ha promesso salute fisica e mentale e abbondanza di vita. Ma alle Sue condizioni. Si tratta solo di incamminarsi per fede per le Sue vie, e di seguire i Suoi insegnamenti.
Dio ti ama, e vuole che tu sia felice anche in questa vita. Apriti a Lui! Coraggio!
Pedro

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06/05/2012 09:24
 
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MIO DIO, COSA MI MANCA?

George De Prizio csc

 

Titolo originale dell'opera: My God, I need Something!

Traduzione: Anna Maria Peselli

INDICE:

 

Capitolo 1: Mio Dio, cosa mi manca?

 

Capitolo 2: Parliamo dello Spirito Santo

 

Capitolo 3: L'Aiuto verrà

 

Capitolo 4: Rafforzati con potenza per mezzo del Suo Spirito

 

Capitolo 5: Pentecoste: La venuta dello Spirito Santo

 

Capitolo 6: La promessa è per te

 

Capitolo 7: Vieni agli incontri di preghiera

 

Capitolo 8: Gesù è vivo

 

Capitolo 9: Comincia la vita nello Spirito

 

Capitolo 10: Non darti per vinto: il Signore ti guiderà.

 

Premessa

 

Comincio raccontandovi un'esperienza personale, nella speranza che ciò renda chiaro il motivo che mi ha indotto a scrivere questo libretto.

Nel 1970, mentre mi trovavo a Lima, in Perù, feci un'esperienza nuova oggi è conosciuta da migliaia di cristiani col nome di Battesimo nello Spirito Santo o Effusione. Quell'esperienza cambiò completamente la mia vita di cristiano e di prete della Chiesa Cattolica Romana, e da allora l'intero mio ministero sacerdotale è stato dedicato alla proclamazione della Buona Novella, della Signoria di Gesù e del Suo desiderio di battezzare tutti nel Suo Spirito Santo.

Ho avuto il privilegio di trovarmi con uno dei piccoli gruppi di preghiera sulle montagne delle Ande. Da Londra a Bombay, ho parlato a conferenze internazionali, alle quali hanno partecipato migliaia di persone alla ricerca di una vita cristiana più profonda e più autentica. Nella ricca varietà di tutte queste esperienze, di incontri con migliaia di persone di varie nazionalità, ho avvertito il grido: "Mio Dio, di cosa ho bisogno?"

            Talvolta nell'angoscia, talvolta quasi nella disperazione, talvolta nella pazienza e nella speranza, ma sempre: Mio Dio, di cosa ho bisogno? Mio, Dio, cosa mi manca?

            Non tutte le persone che vengono agli incontri di preghiera conoscono la risposta che porta alla vita nella Persona di Gesù Cristo. Non tutti hanno con sé una Bibbia. A queste persone vengono poste molte domande. Ad esempio: "In che cosa consiste questo Rinnovamento Cristiano nello Spirito Santo? E chi è poi lo Spirito Santo?  E cos'è il Battesimo nello Spirito?"

            Oggi esiste una quantità immensa di letteratura sul Rinnovamento Carismatico: libri, opuscoli e audio e videocassette che descrivono la vita e il cammino nello Spirito. La maggior parte del materiale tuttavia è scritta per gente che conosce già bene la Bibbia, la terminologia e le manifestazioni carismatiche. Di recente, dopo un incontro di preghiera con un gruppo di cristiani che già camminavano profondamente nello Spirito, una giovane venne da me e mi disse: "Questo è il primo incontro di preghiera al quale partecipo. Sai, mi piacerebbe davvero sapere in che cosa esso consista veramente. Ma non so molto sulla Bibbia … e poi, chi è lo Spirito Santo?"

            Non è la sola ad aver fatto queste domande. Questo libretto, quindi, ha lo scopo di costituire una introduzione breve e fondamentale al grande Rinnovamento Cristiano che sta verificandosi in tutto il mondo. Esso spera di far fronte, in tutta semplicità, ai bisogni che oggi fanno eco al grido di chi ha assistito alla prima Pentecoste: "Che significa tutto questo? Di che si tratta? Che sta succedendo?"

            È un accenno amichevole per coloro che ci abitano accanto, o nello stesso blocco, o nella piazza del mercato, ad accettare l'invito di Gesù: Chi ha sete venga a Me e beva…

 

            In questo libro: Mio Dio, cosa mi manca? Ho cercato di dire ai miei amici, in maniera semplicissima, cos'è il Rinnovamento cristiano nello Spirito Santo.

            Successivamente ho voluto andare oltre.

            Vedi, l'opera fondamentale dello Spirito Santo è quella di introdurci profondamente nella Signoria di Gesù Cristo, di portarci a gridare con fede profonda e gioia infantile: "Gesù è il Signore!" E affermare questo con sincerità significa che stiamo cercando di vivere una vita nella quale Gesù è il Signore assoluto. Ho scritto quindi un secondo volumetto nella speranza che sotto la guida soave dello Spirito Santo arriverai a dire: "OK! Signore, prendi le redini della mia vita!"

 

George De Prizio, csc.

Pedro

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06/05/2012 09:25
 
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Capitolo Primo

 

MIO DIO, COSA MI MANCA?

 

 

Se credi in Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo. Se vai in chiesa, in qualsiasi chiesa cristiana. Se vorresti avvicinarti di più a Dio, con più fede ed amore. Se vorresti avere rapporti migliori in famiglia, con gli amici, coi vicini. SE qualche volta ti senti scoraggiato e depresso, perché non riesci a trovare nella tua chiesa o nella tua religione ciò di cui TU, come individuo avresti bisogno per i tuoi problemi e per le tentazioni della tua vita; allora questo libro è per TE.

 

      Se qualche volta gridi: Mio Dio, cosa mi manca? Di cosa ho bisogno?

 

      Se desideri un nuovo inizio, un nuovo modo di vivere la vita, un sollievo dallo scoraggiamento, dal senso di colpa, dall’inferiorità. E se hai sentito parlare dell’esistenza di un Rinnovamento cristiano che sta progredendo; alcuni lo chiamano pentecostale, altri carismatico, altri ancora Rinnovamento nello Spirito. E se ti chiedi cosa esso sia mai e in che consista, nella speranza che possa contenere qualcosa che vada bene anche a te, allora questo libro è proprio PER TE.

 

 

Apri il tuo cuore

 

      Per leggere questo libro però devi aprire il cuore assai più della mente.

      Aprire il cuore, ti chiedi, e perché mai?

 

  Perché innanzi tutto questo libro è stato scritto per aiutarti nella tua bramosia e ansia di Dio. Nella tua speranza di una vita migliore. É per aiutarti ad entrare in un’esperienza personale ed intima, tanto bella da sembrare irreale. É l’esperienza più grande di tutte, che coinvolge te e il Signore Gesù con Dio Padre e lo Spirito Santo.

 

Siediti tranquillo nel tuo angolo preferito, in camera tua, oppure vai fuori a cercarti un posto tranquillo, lontano dai vecchi rumori della vita di ogni giorno o della famiglia o della TV; lontano dai rumore dei problemi passati, presenti o futuri. Allontanati anche dai rumore di te stesso e della tua stessa vita. Sii pronto ad ascoltare una voce, lieve calma e pacata, che vuol parlarti nell’intimo, parlare al vero te stesso che sta indagando, chiedendo, cercando.

 

     Quando ti sentirai calmo dentro di te, ed avvertirai la calma anche esteriormente, allora sarai pronto a pregare. Fai una preghiera semplice, che sia tua, fatta a modo tuo: Mio Dio cosa mi manca? Mio Dio, di cosa ho bisogno? Aiutami, Signore! Signore. dove sei? Come posso trovarti?

 

     Conosco una donna che era disperata. Aveva un problema enorme. La salute se n’era andata, la vita era diventata per lei una rovina. Passò presso una chiesa: la porta era aperta. Non le importava che chiesa fosse. Non era abituata ad andare in chiesa. Non sapeva quasi niente di Dio, della chiesa. della religione. Ma il suo bisogno era davvero grande. Entrò. Come si fu seduta, nella calma, anche il suo spirito si calmò. Sapendo a malapena cosa stesse facendo, cominciò a pregare; la preghiera era sua e le partiva dal cuore. Ne uscì qualcosa di questo tipo: Oh Dio, chiunque Tu sia, e dovunque Tu sia, aiutami!

 

     Lui sentì, e la aiutò. Lo fa sempre!

 

 

Dio parla nel silenzio

 

       Nei momenti di silenzio può accadere molto. Quando cominci a stare calmo e a parlare a Dio a modo tuo, te stesso il tuo vero io viene a contatto con la realtà di Dio. Ti avvicini di più a Lui, e Lui a te. Cominci a vivere l’esperienza della quale Egli stesso parla: “Ecco, Io sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la Mia voce e Mi apre la porta, Io entrerò e mangerò con lui, e lui con Me.”

 

    Se ti preme trovare questo nella Bibbia, si trova nell’ulti­mo libro chiamato Apocalisse di Giovanni, capitolo 3, versetto 20.

    Quella figura davanti alla porta non è altro che lo stesso Signore. Quella porta è davvero il tuo cuore. Quel bussare è la Sua voce che ti chiede di entrare nella tua vita.

 

Dici di non sentire la Sua voce? E come puoi, se non ascolti? Se ascolterai, la sentirai; se aprirai la porta, Lui verrà da te. Ce lo dice in modo tanto semplice e facile che un bambino lo può capire! Egli sarà con te, comunicherà con te.

  Una volta ha detto: “Sono il Pane di vita. Se qualcuno mangia di questo pane, vivrà per sempre.”

 

  In questo avvicinarti a Lui imparai cosa significa mangiare di Lui. Vuole diventare il Pane della tua vita. Questo non solo al servizio liturgico dell’Eucaristia presso la tua chiesa, non solo alla celebrazione della cena del Signore. Dovunque e sempre tu puoi mangiare di Lui. Egli diventa il tuo aiuto, la tua forza, la tua salute, la tua gioia, la tua pace, la stessa tua vita.

 

 

Signore, desidero conoscerti!

 

  Tutto ha inizio col desiderio di conoscerLo. Tutto comincia perché senti dentro di te un vuoto immenso. Sì, certo, sei cristiano da molti anni. Magari hai frequentato con fedeltà la tua chiesa. Hai cercato di fare del tuo meglio, come la tua chiesa ti ha mostrato, ti ha predicato, ti ha guidato. Eppure senti che dentro ti manca qualcosa. Dici: Deve esserci di più nel cristianesimo del solo andare in chiesa la domenica.

 

         E ti chiedi: Perché resto la stessa persona di prima? La stessa, si; e magari anche peggiore di prima?

      Sei stanco e qualche volta anche malato. Senti che in te qualcosa deve cambiare, che il vuoto va riempito.

 

      Gridi: Mio Dio, ho bisogno di qualcosa! Il mio cuore non trova pace!

      Una voce, lieve dentro di te, dice: Sì, e non conoscerai pace e riposo finché non riposerai in me.

 

         Ma sarà davvero un’esperienza buona? Sei proprio Tu quello?

     Sì, certo, sei in buona compagnia.

 

Molti secoli fa, un uomo che si chiamava Agostino gridò a Dio in questo modo: oh Dio, il nostro cuore è irrequieto, e non conoscerà riposo finché non riposerà in Te.

É diventato poi il grande sant'Agostino, che ha dato all’intera Chiesa tanti scritti stupendi che parlano della fame e della sete che tutti abbiamo di Dio.

 

É una fame. É una sete. Una fame e una sete dell’anima. Gesù Cristo lo sapeva bene. Per questo lo ha gridato in modo che tutti potessero sentire: “Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come dice la Scrittura, dal suo cuore scaturiranno fiumi di acqua viva.”

 

 

L’acqua viva dello Spirito

 

Suona bene! puoi dire; c’è qualcosa in me che vuole questo, qualunque cosa sia. Ma a dire la verità, non capisco!

Ebbene, Gesù stesso sapeva che molti non avrebbero del tutto capito il grande significato della Sua parola. Ma sapeva anche che la loro buona volontà, la loro fede e il desiderio interiore li avrebbe portati a ricevere la luce dello Spirito Santo. Con la luce e l’aiuto dello Spirito Santo avrebbero capito.

 

Nel vangelo di Giovanni troverai una nota che ti spiega questo.

Al capitolo 7, partendo dal versetto 37, troverai che Gesù in realtà stava parlando dello Spirito Santo e della Sua venuta nella vita di coloro che avrebbero creduto in Lui: “Gesù disse questo riferendosi allo Spirito che avrebbero ricevuto quelli che avrebbero creduto in Lui; poiché ancora lo Spirito non era stato dato, perché Gesù non era stato ancora glorificato.”

 

Se vuoi conoscere Gesù, il tuo Signore, sperimentare la realtà vivente di Lui nella tua vita, devi .imparare di più su Colui del quale Gesù parla: lo Spirito Santo.

 

Gesù ti sta dicendo:

  "Se credi in Me, se hai sete di una vita migliore e più pro fonda, vieni a Me, e ti darò il potere dello Spirito Santo. Rinnoverò la tua vita, ti darò un cuore nuovo e grande. Comincerai ad entrare profondamente nel Mio amore. Da questo tutti sapranno che sei un Mio discepolo, che sei dav­vero un Mio seguace, che sai cosa significa amare come Io vo­glio che tu ami."

 

Pedro

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06/05/2012 09:25
 
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Capitolo Secondo

 

 

PARLIAMO DELLO SPIRITO SANTO

 

Conosco Gesù

 

Per conoscere Gesù, entrare nella Sua vita e sperimentare la Sua realtà vivente nella tua vita, devi imparare a conoscere di più Colui del quale Gesù parla e desiderare la Sua venuta: lo Spirito Santo. Quindi, ora parleremo dello Spirito Santo.

 

     Puoi dire: Ma io non ne so niente. Gesù non basta? Certo, se ho Gesù ho quanto basta, e anche di più. Ma come posso avere Gesù? Come arrivo a conoscerlo? Intendo conoscerlo davvero: non sapere solo qualcosa di Lui per sentito dire.

 

     Sapere di Lui è una cosa, conoscerlo veramente è un’altra. Puoi sapere dell’esistenza di molte persone, senza conoscerle direttamente, intimamente, personalmente. Sai di Shakespeare, di Napoleone o di altri. Ma li conosci personalmente?

 

Noi stiamo parlando di una relazione da persona a persona.

     Tanti hanno letto di Gesù nella Bibbia. Hanno ascoltato molte prediche su di Lui, ma non Lo conoscono come Persona. Non sono entrati nella Sua Vita in maniera tale che per loro tutto sia cambiato.

 

 

Una relazione da persona a persona...

 

    Conoscerlo veramente è un’esperienza difficile da descrivere. Negli incontri di preghiera qualche volta sentirai la gente cantare un inno che dice: Sì, Egli cammina con me... parla con me...

É un modo per cercare di esprimere il tipo di relazione da persona a persona di cui abbiamo parlato. É un modo per cercare di dire: io Lo conosco!

 

   Mi pare di sentirti dire: Ma è davvero possibile una cosa simile? O non si tratta solo di un sentimento emotivo?

   Sì, è davvero possibile, e devi scoprirlo da solo

   E come?

 

 

...per mezzo dello Spirito Santo

 

    É qui che entra in gioco lo Spirito Santo.

   Tramite lo Spirito Santo giungiamo a conoscerlo veramente. Ora voglio farti una domanda: Cosa sai dello Spirito Santo? Certo non molto! mi rispondi. Ne ho sentito parlare al catechismo e alla lezione di religione tanto tempo fa. Ma non mi diceva gran che.

 

    Bene, non importa. Ciò che importa è la realtà dello Spirito Santo, e ciò che Gesù ha detto di Lui, di Colui che chiamiamo la Terza Persona della Trinità. Gesù disse chiaramente che esiste uno Spirito Santo, uguale a Lui e al Padre. Ci disse anche chi è lo Spirito Santo, cosa fa e anche come opera nella nostra vita.

 

    A questo punto potrai dire: Ma io non ho mai pensato a Lui in questo modo. Ho sempre pensato allo Spirito Santo come a Qualcuno o magari a un qualcosa di molto misterioso, che davvero non aveva molto a che fare con me.

 

 

Chi è, che cosa fa, cosa ci dona lo Spirito Santo?

 

    Sì, veniamo a perdere molto quando non riconosciamo chi è lo Spirito Santo e cosa vuole darci. E nessuno può dirci chi Egli è e cosa fa per noi all’infuori dello stesso Gesù Cristo.

 

    D’accordo! É tutto un grande mistero: tutto ciò che riguarda Dio è in qualche modo un mistero, e non potremo mai spiegare Dio nel modo in cui spieghiamo le cose umane. Ma Gesù ha aperto la porta del mistero. Dalla Sua parola sappiamo chi è lo Spirito Santo e cosa vuole fare per te e per me.

 

 

La testimonianza del Battista

 

    Ora spiegheremo un poco le parole del Vangelo. Vediamo un po’ cosa vi troviamo sullo Spirito Santo. Se hai una copia del Nuovo Testamento a portata di mano, aprila al vangelo di Giovanni. Nel primo capitolo, leggi dall’inizio del versetto 29 fino a tutto il 34. Leggilo più volte, ad alta voce, in modo che non solo vedrai, ma anche ascolterai la Parola di Dio.

 

    Cosa ti dice? Comunichiamolo a vicenda. Parla di Giovanni Battista che vede Gesù venirgli incontro. Indica Gesù come l’Agnello di Dio.Giovanni ha ricevuto da Dio una bella luce: Vede Gesù come Colui che sarà offerto in sacrificio per noi. Il Suo Sangue verrà sparso per noi. Come si era soliti uccidere e offrire l’agnello quale sacrificio a Dio, cosi Gesù è venuto, quale nuovo Agnello, a spargere il Suo Sangue per noi.

 

    Poi Giovanni ci dice: Vi ho parlato di quest’uomo. É LUI colui del quale ho detto che sarebbe venuto dopo di Me, e che è al di sopra di Me.

   Giovanni parla di una grande esperienza. Dice di aver vi­sto lo Spirito scendere su Gesù in forma di colomba dal cielo. Questa è la prima parola che abbiamo dello Spirito nel vangelo di Giovanni.

 

    Stai dicendo che ti pare buffo? Lo Spirito Santo è una colomba? Una specie di uccello sacro?

    No. Lo Spirito Santo è davvero una Persona, proprio come il Padre e Gesù sono Persone. Puoi conoscerlo ed amarlo come Persona. E lui può conoscere e amare te nel tuo essere persona. Esaminiamo ora ciò che dice Giovanni. Non dice che lo Spirito Santo è una colomba, ma: “Ho visto lo Spirito Santo scendere come colomba”, cioè alla maniera di una colomba.

 

    Per mezzo della luce datagli da Dio, Giovanni sapeva che era veramente lo Spirito di Dio che stava scendendo su Gesù. Ma l’immagine che egli vide fu quella di una colomba. Questo è il motivo per cui lo Spirito Santo viene tanto spesso raffigurato in quel modo. Oggi puoi vedere molte persone, che hanno imparato chi è lo Spirito Santo e che vivono sotto la Sua guida, portare uno spillo o una medaglietta raffigurante una colomba. Non stanno seguendo un idolo, ma una Persona che li porta a Gesù. Il Suo modo di condurre a Gesù è soave: è la via della pace. Non meravigliarti che Egli sia come colomba.

 

     Proseguiamo. Giovanni dice umilmente: lo non conoscevo Gesù!

 

     Ma Dio che ha mandato Giovanni a battezzare con acqua, ha indicato come gli è stato possibile riconoscere Gesù. É stato per mezzo dello Spirito Santo, che discese e Si posò su di Lui in forma di colomba. Questo fu il segno.

 

 

Gesù battezza nello Spirito

 

     Ma c’è di più. A Giovanni fu detto chi è questa Persona sulla quale lo Spirito si era posato in forma di colomba: É Colui che battezzerà nello Spirito Santo.

     E chi battezza nello Spirito Santo è il Figlio di Dio.

 

     Gesù, il Figlio di Dio, è Colui che battezza nello Spirito Santo. É importante ricordarlo, perché nel grande Rinnovamento che si sta avendo oggi nel mondo, sentirai molte volte far riferimento al Battesimo nello Spirito Santo, o Effusione dello Spirito Santo. Parlando dell’esperienza spirituale che ha  trasformato loro vita, la gente dice: “Ho ricevuto il Battesimo nello Spirito Santo, ho ricevuto la Preghiera di Effusione.”

 

     Ricorda che è un’esperienza trovata nella Parola di Dio. Ricorda anche che è Gesù Colui che battezza con lo Spirito Santo. Hai delle domande da fare?

 

     Forse stai dicendo a te stesso: Ma io sono già stato battezzato. Mancava forse qualcosa al mio primo battesimo?

     No, non mancava niente quando fosti battezzato con acqua nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Fu allora che diventasti figlio di Dio, erede del cielo, col diritto di chiamare Dio: Papà!

 

     Non si deve pensare al Battesimo nello Spirito come ad un secondo battesimo che aggiunga qualcosa che mancava quando fosti battezzato con acqua. É invece ancora qualcos’altro. Per la risposta a questo domanda, aspetta che siamo andati avanti nella nostra esplorazione dell’argomento che stiamo trattando: Chi è lo Spirito Santo e cosa fa?

 

     Abbiamo già parlato del giorno in cui Gesù si alzò in piedi per proclamare: "Se qualcuno ha sete venga a me e beva. Chi crede in Me, come dice la Scrittura, dal suo cuore scaturiranno fiumi di acqua viva. Ora disse questo parlando dello Spirito."

 

    Ricorda qui tre punti.

 

1.      La sete. Inquesta parola puoi deporre tutto il tuo desiderio, il tuo volere Dio di più, la tua ricerca ‘di Lui.

 

2.      L’andare a Gesù. Egli ha detto: "Venga a Me e beva!" Gesù è il solo che possa davvero soddisfare il desiderio più profondo del tuo cuore umano. Val da Lui!

 

3.      Egli soddisfa questo tuo desiderio dandoti il dono del Suo Spirito. La tua vita non sarà più stagnante col ristagno dell’egoismo, della sensualità, della paura, dell’orgoglio, del peccato. Per mezzo dello Spirito il tuo cuore comincerà ad aprirsi. Comincerai ad amare in un modo nuovo: a Suo modo.

 

            Gesù ha detto: lo sono la Via.

            Ora cominci a scoprire la sua Via. Fai una pausa su queste parole: "Dal Suo cuore sgorgheranno fiumi d’acqua viva."

            Ripetile, ascoltale, personalizzale per te stesso.

 

            Sì, Signore, dal mio cuore usciranno fiumi di acqua viva!

 

 

Gesù promette il Suo Spirito...

 

      Passiamo ad un’altra parola del Signore. Una parola che ci promette lo Spirito. La troverai nel vangelo di Giovanni, capitolo 14, nei versetti da 15 a 17. Eccola:

 

"Se Mi amate, osserverete i Miei comandamenti. lo pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Avvocato, che sarà sempre con voi, lo Spirito della Verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede né lo conosce; ma voi lo conoscete, perché abita in voi, e sarà in voi."

 

 

...a quelli che Lo amano

 

      Qual è la prova del nostro amore per Gesù? Lui stesso ce lo dice. Semplicemente questa: cerchiamo di osservare i Suoi comandamenti. I Suoi comandamenti sono riassunti in una parola: amore. Ci chiede di amare Dio. Ma questo non basta. Dobbiamo amare il prossimo. Egli ci dice che amare il prossimo è talmente importante da diventare il segno dal quale tutti sapranno che amiamo Lui.

 

     Se abbiamo sete di Gesù, già Lo amiamo. Questo deve includere il prossimo. Non esiste un vero amore per Gesù che escluda qualcuno su questa terra, non importa la razza, il colore, o il credo. Non importa se ricco o povero, sano o malato, bello o brutto. In qualche angolo del cuore deve esserci il desiderio di amare tutti quelli che Gesù ha amato, in modo particolare, i poveri, i diseredati, i soli e i depressi, i prigionieri, i lebbrosi, i peccatori. La prima prova che siamo diretti verso una vita nuova è il desiderio di vivere in questo modo. Il primo segno che lo Spirito di Gesù agisce realmente in noi è quel moto d’amore. Dio è amore!

 

     Qual è  la tua domanda? Mi pare di sentirti dire: "Sì, mi piacerebbe entrare in questo discorso, amare in quel modo. Ma il fatto è che non riesco ad amare neppure i membri della mia famiglia.

     É un problema, ma Dio non chiede mai l’impossibile. Se ci ha comandato di amare, dobbiamo farlo. Però non possiamo farlo da soli. Questo è il motivo per cui abbiamo bisogno di un aiuto extra. E poi Dio ci conosce come siamo, conosce tutte le nostre debolezze umane e vuole che abbiamo tutto l’aiuto di cui abbiamo bisogno. Gesù allora dice che chiederà al Padre di darci un altro Aiuto, un altro Avvocato.

 

    Lo stesso Gesù è il primo aiuto datoci dal Padre. Non può esserci aiuto migliore, aiuto più grande di Gesù. Gesù è l’aiuto divino incarnato: Dio nella carne, venuto ad aiutarci. Quando è stato sulla terra è andato in giro ad aiutare la gente a trovare la via verso il Padre.

 

     Una volta ha detto: "Chi vede Me, vede il Padre."

     Gesù ci aiuta ad entrare nell’amore, nella misericordia e nella compassione del Padre. Il Padre Lo ha mandato a noi perché ci aiutasse a scoprire chi è Dio in realtà.

 

     Quanta gente spreca il tempo con un falso Dio. Ad esempio con un dio/contabile, sempre occupato a tenere il conto dei nostri peccati, per portarci al giudizio. Quanti cristiani vivono nella paura di un dio falso. Lassù c’è un dio che sta ad osservare ogni mia mossa e a registrare ogni mio pensiero, aspettando il terribile giorno nel quale sarò messo davanti a tutto questo.

 

    Ma Gesù ci fa conoscere chi è Dio. Il vero Dio. Egli ha detto: "Non sono venuto a condannarvi, ma a salvarvi. Ad aiutarvi. Sono venuto,perché possiate avere la vita, e una vita abbondante."

 

    Ha detto che Dio ha mandato il Figlio nel mondo, non perché condannasse il mondo ma perché il mondo potesse esser salvato per mezzo di Lui.

 

    Nel periodo in cui Gesù soggiornò sulla terra dette un aiuto davvero enorme. Portò al mondo la Buona Novella: Dio è Padre. Un Padre che ti ama. Gesù ha portato la gente nell’immensità dell’amore di Dio. Ha dato prova di questo amore quando guariva, purificava e perdonava i peccati. Come prova finale egli dette la vita per noi sulla Croce al Calvario. Nessun uomo ha un amore più grande di questo, dare la vita per gli amici.

 

    Ma il tempo che Gesù trascorse sulla terra fu assai limitato. Anche per questo promise un altro aiuto, che avrebbe fatto della Buona Novella una realtà per gli uomini di tutti i tempi, anche per te e per me, oggi.

Pedro

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06/05/2012 09:26
 
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Capitolo terzo

 

 

L’AIUTO VERRÀ

 

 

Nel vangelo di Giovanni, capitolo 15, versetto 26, Gesù dice:

 

"L’Aiuto[1] verrà: Io vi manderò lo Spirito di Verità che proviene dal Padre e vi parlerà di Me."

 

     Non è grandioso sapere che abbiamo un Aiuto Promessoci dallo stesso Gesù Cristo? Inviatoci dal Padre? Perché? Perché ci parli di Gesù Cristo. Perché ci guidi nella Sua vita d’amore; perché ci renda vivo Gesù.

 

     Ma tu dici: "Ciò include anche me? Significa che anch’io posso contare sullo Spirito Santo come su di un Aiuto perso­nale?"

 

     Sì, significa proprio questo. La Parola di Dio è sempre Parola viva. Gesù la disse ai Suoi discepoli, in un certo giorno di una certa epoca. Ma nel dirla a loro, Egli la diceva a tutti coloro che nel corso dei secoli Lo avrebbero seguito, che Lo avrebbero accettato come Signore, Salvatore e Redentore. Ha promesso l’Aiuto non solo alla Chiesa per aiutarla, guidarla e pre­servarla dall’errore, ma anche a tutti nella Chiesa, a te e a me, a tutti quelli che sono stati battezzati nel nome della Trinità: Padre, Figlio e Spirito Santo.

 

 

Un dono da persona a persona

 

     Troppi cristiani hanno pensato allo Spirito Santo come ad un qualcosa promesso alla Chiesa.

     Ma cos’è la Chiesa? La Chie­sa non è innanzitutto un edificio o un’istituzione: la Chiesa è il Popolo di Dio, è il Corpo mistico di Cristo. La Chiesa è il Tempio vivo. Gesù Cristo ne è il Capo, la pietra angolare, e noi ne siamo le membra: sì, come pietre vive che costituiscono il Tempio. A ciascuno di noi Egli ha promesso l’Aiuto, lo Spirito Santo. E questo vale anche per te.

 

 

É meglio per voi, se lo me ne vado!

 

      La promessa di mandarci l’Aiuto è talmente forte, che Gesù dice perfino:

 

"Ma Io vi dico la verità: è meglio per voi che Io me ne vada. Poiché se non Me .ne vado non verrà a voi l’Aiuto. Ma se me ne vado, ve lo manderò." (Giovanni 16,7).

 

      Non vi sembra strano? Voglio dire, quando Gesù dice: É meglio per voi che Io Me ne vada, perché se non Me ne vado non verrà a voi l’Aiuto? Ero. solito pensare che questo fosse buffo: come poteva esser meglio che Gesù se ne andasse? Perché non rimase? Perché tutta questa faccenda dell’invio dello Spirito Santo? Non pensi sia stata questa la reazione dei discepoli, quando ascoltarono queste cose?

 

       Signore, ci siamo abituati a Te. Siamo soddisfatti in questo modo. Ti amiamo, Signore. Resta con noi, Signore.

           

            Erano tristi perché Egli aveva detto loro che stava per lasciarli..

 

 

In realtà non vi lascio affatto

 

       Ma Gesù cerca di far loro capire che nel lasciarli accadrà una cosa grandiosa e stupenda. In realtà non li avrebbe lasciati affatto, ed infatti aveva detto: "Non vi lascerò orfani."

       Che cosa sta cercando di dire ora, nell'affermare che inviando lo Spirito Santo in realtà Egli sarebbe stato con loro in un modo nuovo: con la potenza e la presenza dello Spirito Santo?

 

 

Lo Spirito di Gesù supera i limiti del tempo e dello spazio

 

      Vedi, Gesù, come uomo, era ‘limitato nello spazio e nel tem­po. Come ogni altro uomo poteva essere solo in un posto alla volta. Quando Egli era presente sulla terra, Si mosse e Si spostò in una zona relativamente piccola. Parlò a relativamente poche persone. Le moltitudini di quei giorni erano  niente in confronto alle folle di oggi. Egli ebbe un contatto personale con un numero relativamente piccolo di persone. Ma con la venuta dello Spirito Santo, avrebbe potuto essere con tutti, parlare a tutti; la Sua Parola avrebbe raggiunto tutti. La Sua potenza poteva essere in tutti; la Sua vita riempire tutti. Lo Spirito soffia dove vuole. Lo Spirito non ha limiti.

 

      É questo il magnifico piano di Dio. Pensaci. Gesù Cristo vuole essere con te, in te, presente a te tramite lo Spirito Santo. Ed è proprio il ruolo dello Spirito Santo quello di rivelarci Gesù. Il primo aiuto che Egli ci dà è di aiutarci a trovare il Signore.

 

     Avverti ora in te quella bramosia di trovare il Signore Gesù? Di conoscerlo e di averlo? Sì, di possederlo davvero nella tua vita in modo nuovo e bellissimo? Allora posa questo libro. Fai una preghiera tua. Esprimi in preghiera la tua brama, la tua speranza, l’angoscia del tuo cuore.

 

     Dillo in preghiera: "Signore, aiutami. Signore, mandami il tuo Aiuto. Signore, ce lo hai promesso. Signore, sono stato così solo. Signore, hai detto che non ci avresti lasciati soli. Signore, ho bisogno di te. Ora capisco: la via migliore, e in realtà la sola via per venire a Te è tramite il Tuo Aiuto, lo Spirito Santo. Vieni, vieni Spirito del Signore vivente, portami dal mio Signore!"

 

 

Un’altra promessa sullo Spirito

 

      Gesù ci ha già detto tanto sullo Spirito Santo. Ma c’è molto di più. Ascoltate queste parole. Ve le sta rivolgendo proprio ora:

 

"Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora sarebbe troppo per voi; quando però verrà Lui, lo Spirito della verità, vi guiderà in tutta la verità. Egli Mi renderà gloria, perché prenderà quello che Io ho da dirvi e ve lo dirà. Tutto quello che ha il Padre è Mio. Per questo ho detto: lo Spirito prenderà quello che Io Gli do e ve lo dirà."

 

      Troverai queste parole di Gesù nel vangelo di Giovanni. Apri il Nuovo Testamento al capitolo 16 e comincia a leggere dal verso 12. Leggi ad alta voce e lentamente. Apri il cuore ad ogni parola, perché è Lui che ti sta parlando. Puoi voler dialogare col Signore. Hai delle domande da fare. E Lui ha risposte da darti. Potrebbe andare cosi:

 

Signore, è vero? Hai molto di più da dirmi?"

     "Oh, sì, voglio arrivare a vivere in te. Voglio dirti tante cose di Me, dei Miei piani per te, dei Mio amore. C’è tanto, e non potresti prendere tutto in una volta. Dovrai prenderlo poco a poco. Per questo hai bisogno dello Spirito Santo. É lui la tua guida. Ti introdurrà in tutta la verità che vuoi conoscere."

 

     "Che verità, Signore?"

      "Su te stesso."

 

      "Su me stesso?"

 

  "Sì, su te stesso. Hai da imparare di più su te stesso. Hai vissuto solo alla superficie dell'io. Non hai approfondito la ricerca del tuo vero io. Lo Spirito Santo ti aiuterà a fare questo, a scoprire chi sei veramente. Hai portato una maschera per la maggior parte della tua vita. Lo Spirito Santo ti aiuterà a toglierti quella maschera, poco a poco. Hai mai sentito queste parole:

 

  Ecco, tu ami la sincerità del cuore, e nell’intimo mi insegni la sapienza...?

 

     Queste parole sono state ispirate dallo stesso Spirito San­to. Furono dette da David dopo che aveva peccato: voleva tornare a Me. Bene, lo Spirito Santo farà questo anche per te. Ti darà la sincerità del cuore. Ti insegnerà la sapienza nell’intimo."

"Signore, voglio essere sincero: Cos’è la sincerità dell’intimo?"

 

     "Questo te lo insegnerà lo Spirito Santo. Vuol dire amarmi e servirmi con tutto il cuore. Tu vedi che molte persone che si dicono cristiane, vogliono amarmi e servirmi, ma a modo loro Solo a metà. Ancora, se leggi la Scrittura, troverai queste parole:

 

     "Tu non abiterai, Signore, in un cuore diviso... "

 

     Ed è vero. lo non sopporto un cuore diviso. Per te ho data tutto il Mio cuore. E voglio tutto il tuo. Un modo di amarmi e servirmi col cuore solo a metà non è affatto un modo accettabile per Me. Lo Spirito Santo ti guiderà verso la sincerità del cuore."

"E cosa intendi per saggezza, Signore?"

 

     "Intendo la saggezza viva dello Spirito. É Lui che ti darà la vera conoscenza di te stesso."

 

     "Signore, credevo di sapere già tanto su me stesso. Sono stato perfino da uno psicologo. E mi è stato davvero d’aiuto."

 

"Si, va bene. Ma questa è una saggezza più profonda, che va oltre la saggezza del mondo. La saggezza dello Spirito è chiara e tagliente. Qualche volta ferisce, ma aiuta sempre. Non ti distrugge mai. É una luce che splende sempre dentro di te. É una luce grande davvero. E mentre quella luce risplende dentro di te per portarti fuori dalle tenebre, ti pulisce e ti purifica."

 

      Se hai ascoltato il Signore e se ti ha parlato in questo modo, sei pronto ad alzare le braccia, oppure ad inginocchiarti, o ancora a startene semplicemente seduto e calmo, a pregare e a

chiedere al Signore ciò che il cuore ti ispira:

 

      "Signore, mandami il tuo Aiuto, perché mi insegni la verità su me stesso. Voglio togliermi la maschera. Voglio che venga fuori il vero me stesso. Per troppo tempo ti ho servito e amato con un cuore diviso. Ora capisco che un cristiano col cuore di­viso non è affatto un cristiano. Manda il Tuo Spirito, Signore, per insegnare la vera saggezza al profondo dei mio cuore. Voglio che quella luce interiore mi guidi e mi porti fuori dall'oscurità della mia vita, e mi introduca proprio nella Tua luce. Tu l’hai detto, Signore: Tu, e solo Tu, sei la vera Luce del mondo."

 

     Forse, dopo alcuni minuti di preghiera, puoi voler continuare il tuo dialogo col Signore. Lui ti ama. Fagli qualche altra domanda. Ad esempio:

 

     "Signore, voglio la verità su me stesso. Ma tu hai anche detto che c’è una verità su di Te. Cosa significa?"

 

     "È la verità che lo Spirito Santo, il Mio Aiuto, ti darà. Quando riceverai quella verità, non solo saprai qualcosa su di Me, ma Conoscerai Me. La maggior parte della gente non Mi conosce davvero. Conoscono alcuni fatti della Mia vita sulla terra. Tutto qui. Non hai idea di come lo Spirito Santo ti condurrà nelle profondità del Mio essere, nella realtà della Mia persona viva, nel Mio amore. Quando Mi conoscerai in quel modo, cammineremo insieme, vivremo insieme; parteciperemo alla vita l’uno dell’altro; ameremo insieme."

 

     "Signore, basta, Ti prego! É troppo! Brucio dal desiderio di avere tutto questo. Ma è proprio vero? Come posso entrare in questo cammino? Dimmi qualcos’altro. Voglio fare l’esperienza di conoscerti. Vieni, Signore Gesù!"

 

      Esprimi in preghiera, ad alta voce, il desiderio di conoscere il Signore nel modo in cui Lui vuole che tu Lo conosca. Ripensa alle parole: "Se qualcuno ha sete venga a Me e beva."

"Signore, ho sete!" Diglielo! Lascia che tutto il tuo essere si arrenda a questa sete. Lascia che il desiderio che hai di Gesù. ti riempia totalmente. Allora sarai pronto a proseguire questa lettura.

 



[1] In greco si usa la parola Parakletos, Avvocato, Aiutante

Pedro

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06/05/2012 09:27
 
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Capitolo Quarto

 

 

RAFFORZATI CON POTENZA

 

PER MEZZO DEL SUO SPIRITO

 

La preghiera di Paolo

 

 

Ora voglio condividerecon te un bel passo datoci da San Paolo. Lo troverai nella lettera agli Efesini, 3,14.

 

"Per questo, io piego le ginocchia davanti a! Padre, dal qua­le ogni paternità nei cieli e sulla terra prende nome.

A Lui chiedo di usare verso di voi la Sua gloriosa e immen­sa potenza,

e di farvidiventarespiritualmente forti nell’uomo interio­re, con la potenza del Suo Spirito. Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori, e così, radi­cati e fondati nell’amore, potrete comprendere, con tutto il popolo di Dio,quale sia l’ampiezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo, che sorpassa ogni conoscenza; e sarete pieni di tutta la ric­chezza di Dio."

 

 

Per essere rafforzati con la potenza dello Spirito

 

     È questa la preghiera di Paolo rivolta a Dio Padre, una pre­ghiera magnifica, non solo per gli Efesini, ma anche per tutti noi. E per te, proprio in questo momento. Immagina Paolo in­ginocchiato, che loda e adora il Padre, riconoscendo che egli è il Padre di tutti noi, di ogni famiglia nei cieli e sulla terra. Ha poi l’audacia di accostarsi alle ricchezze della gloria di Dio per chiedere che siamo rafforzati con la potenza del Suo Spirito nel nostro uomo interiore.

 

 

I risultati: Cristo abita nel nostro cuore

 

    Osservate ogni frase. Spiritualmente forti con la potenza. Paolo parla di una grande forza e potenza. Non sta offrendoci una preghiera debole e anemica: egli non sta limitando il de­siderio di Dio di renderci forti e potenti. Ecco perché egli va oltre, e chiede che questo venga fatto nel solo modo in cui può essere fatto: per mezzo del Suo Spirito. I risultati di questo raf­forzamento per mezzo dello Spirito Santo sul nostro essere in­teriore sono belli. Vanno al di là del nostro pensiero e della no­stra capacità di immaginare che Cristo possa abitare nel nostro cuore per mezzo della fede. Con questo Paolo inten­de la presenza di Cristo nel nostro cuore per mezzo di una fede viva e dinamica, una fede che renda Cristo vivo nella nostra vi­ta. Gesù è vicino. Gesù è presso di noi. Egli è più di questo. É vivente per te.

 

 

Radicati nell’amore

 

     La preghiera di Paolo cresce di intensità. Trabocca. Afferra la profondità e la grandezza. Con lo Spirito che opera in noi e ci rafforza, Cristo abiterà nel nostro cuore. Noi saremo radi­cati e fondati nell’amore. L’amore diventa dominante nella no­stra vita. D’un tratto abbiamo la potenza di capire l’amore di Cristo, la sua ampiezza e lunghezza, altezza e profondità. Paolo dice che esso va al di là della nostra capacità di capire. Esso sorpassa la conoscenza umana, ma per mezzo dello Spirito pos­siamo conoscerlo. E l’incredibile conclusione di questa preghie­ra è che potremo essere pieni di tutta la ricchezza di Dio...

 

     Fate vostro questo concetto. Dio vuole riempirci di Se Stesso.

Se volete un’idea dell’opera dello Spirito Santo, la trovere­te in questo passo. É incredibile. Potremmo essere inclini a non crederci, ma Paolo termina la preghiera dicendo:

 

"A Dio, che in tutte le cose può fare molto di più di quanto noi possiamo domandare o pensare, e che già agisce in noi con potenza, a Lui sia gloria, per mezzo della chiesa e di Gesù Cristo, in ogni tempo e per sempre. Amen."

 

 

Lui vuole essere potente in te

 

      É per mezzo della potenza dello Spirito Santo che Dio può fare tutto questo per noi. Ed Egli può fare molto di più di quel­lo che chiediamo o pensiamo. Vedi, siamo talmente piccoli nel nostromodo di pensare, che facciamo piccolo anche Dio. Poi­ché siamo piccolinel nostro modo di pensare Dio, siamo piccoli anche nel nostro chiedergli di fare grandi cose dentro di noi.

 

      Ma tu cerca di capire questo: Dio vuole essere grande in te. Vuole essere potente in te. Se tu non hai sperimentato questo, non è colpa tua. Sta a te reclamare la Sua potenza, la Sua forza. Vuoi lasciarlo provare?

 

      Puoi dire: "Bene, io ci ho provato!"

      E va bene, ci hai provato. Ma hai lasciato provare Lui? Non è la tua potenza che farà tutto questo. Ma la Sua. E per mezzo dello Spirito Santo.

 

      Fai tua la preghiera di Paolo. Tendi la tua mano verso il Padre.

      Renditi conto di ciò che egli vuole fare per te, per mezzo del Suo Spirito Santo. Vuol rendere vivo Gesù nella tua vita. Vuolportare la tua ‘fede ad essere viva in Cristo. Chiedigli che la potenza dello Spirito sia radicata e basata nell’amore. Pensa alla vastità e alla grandezza dell’amore di Cristo per te. Chiedi che ti faccia perdere in quest’amore. Osa chiedere di essere riempito della pienezza di Dio. Nei prossimi giorni torna su questa preghiera.

Pedro

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06/05/2012 09:31
 
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Capitolo quinto

  

PENTECOSTE:

LA VENUTA DELLO SPIRITO SANTO

  

Pronto per una Pentecoste personale 

Hai ascoltato la Parola di Gesù sullo Spirito Santo. Ora conosci qualcosa del piano di Dio: vuole guidarti dall’interno nella vita di Gesù, per mezzo dello Spirito Santo. Hai pregato con la preghiera di Paolo. Puoi voler essere rafforzato nel tuo uomo interiore con la forza dello stesso Spirito, affinché Cristo, per la fede, possa abitare nel tuo cuore. Ora sei pronto per la Pentecoste.

Per entrare nel mistero della Pentecoste devi scavare un poco nel libro del Nuovo Testamento chiamato Atti degli Apo­stoli. É un grande libro: grande perché la grandezza stessa di Dio è rivelata per mezzo dell’opera e della potenza dello Spirito Santo nella vita dei primi cristiani. 

     Il libro inizia con una breve prefazione che ci dice che Gesù è stato con i Suoi apostoli anche dopo la Sua morte e risurrezione. Ha parlato loro del regno di Dio. Ha anche dato loro un ordine: ha detto loro di non lasciare Gerusalemme: 

"Non allontanatevi da Gerusalemme, ma aspettate il dono che il Padre ha promesso e dei quale io vi ho parlato. Giovanni infatti ha battezzato con acqua; voi invece, fra pochi giorni, sa­rete battezzati in Spirito Santo."

 

Gesù promette e dona Io Spirito 

      Osservate bene le parole di Gesù: "Sarete battezzati in Spirito Santo." Ripensate ora al vangelo di Giovanni, 1,33. Giovanni disse di aver veduto Io Spirito scendere come una colom­ba dal cielo e posarsi su Gesù. 

      "Anch’io non lo conoscevo", dice Giovanni, "quando Dio mi mandò a battezzare con acqua, ma Dio mi disse: Tu vedrai lo Spirito scendere e fermarsi su un uomo: è Lui che battezzerà con lo Spirito Santo“. 

      Questo è Gesù, che battezza nello Spirito Santo. Più capirai questo fatto, più comincerai a capire che Gesù Cristo non è solo il tuo Salvatore, il tuo Redentore, il tuo fratello. Vuole anche battezzarti nello Spirito Santo. Gesù Cristo è il battezza­tore. Lui e solo Lui può battezzare nello Spirito Santo. Ora ca­pirai perché facciamo tanto spesso riferimento al battesimo nello Spirito Santo. É il battesimo dello stesso Gesù dato a te per la tua fame e sete di Lui. E questa fame e sete può essere soddisfatta solo quando egli ti dà la potenza dello Spirito Santo per portarti a sé.[1]. 

      Non avere paura dell'espressione: battesimo nello Spirito Santo. Magari hai sentito molti tuoi amici farvi riferi­mento: Sono stato battezzato nello Spirito Santo. 

      É un’espressione che oggi si ascolta spesso in questo gran­de Rinnovamento cristiano. E senza dubbio ti sarai chiesto che cosa fosse.

      Puoi dire: Sono già stato battezzato, ho forse bisogno di un secondo battesimo?

      No, certamente. Questo non dice niente contro il tuo bat­tesimo. Non lo trascura, né lo mette al secondo posto. 

      Ora puoi dire: Ora so cosa significa essere un cristiano battezzato, un figlio di Dio. Ora so che Dio mi vuole. Ora co­nosco il mio Salvatore, Gesù Cristo. 

      Imparerai di più sul battesimo nello Spirito. Cosa è,e cosa fa per te. Ora voglio solo che tu ti senta a tuo agio con queste parole. Cerca di capire che sono parole prese dalla Parola viva, da Gesù stesso, che ce la trasmise nella Sacra Scrittura. 

La potenza che è Io Spirito 

      Torniamo ora agli Atti degli Apostoli. Gesù non solo ha detto loro che sarebbero stati battezzati nello Spirito Santo. Ha anche detto: "Riceverete su di voi la potenza[2] dello Spirito Santo che sta per scendere." (Atti 1,8). La parola potenza è la parola - chiave. Tenetela in mente.

 

Per essere testimoni 

      Gesù ha detto agli apostoli che sarebbero stati Suoi testi­moni in Gerusalemme, nella Giudea e nella Samaria, e fino ai confini della terra. Per mezzo del battesimo dello Spirito Santo, gli apostoli avrebbero ricevuto la potenza di essere Suoi testimoni. Per mezzo dello stesso battesimo anche noi abbiamo Ia potenza di rendergli testimonianza. E se non hai mai pensato di essere un testimone di Gesù Cristo, pensaci ora: Gesù vuole questo da te. 

In attesa dello Spirito con Maria 

     Gesù è asceso al cielo. Gli apostoli hanno fatto come Lui aveva chiesto loro. Sono rimasti a Gerusalemme finché è di­sceso lo Spirito Santo. Vi è stato un periodo d’attesa. Vediamo un gruppetto di persone nel Cenacolo, che attendono e pregano. Maria, la madre di Gesù, era con loro. Altri ancora si erano uniti agli apostoli e a Maria per aspettare e pregare. 

Attesa e preghiera 

     Aspettare e pregare; pregare e aspettare. Questo è un buon modo per prepararsi alla venuta dello Spirito Santo. La prepa­razione è cosa buona e fa bene. É necessaria perché quando Egli viene, viene con forza, con potenza, ed è ‘necessario essere pronti a riceverlo. Viene nel cuore che desidera ardentemente il Signore. 

"Come la cerva anela ai corsi d’acqua, così la mia anima anela a te, o Dio. La mia anima ha sete di Dio, del Dio vivente..." 

Il  salmista David si è espresso in questo modo. 

Veglia e preghiera 

     Vegliare e pregare. Qualche volta questo avviene per mez­zo di uno speciale periodo di ritiro: Oggi esistono molti ritiri cristiani, carismatici o di risveglio spirituale, dove la gente si riunisce per vegliare, aspettare è pregare, per poter essere poi riempiti dello Spirito dopo aver chiesto il battesimo nel­lo Spirito Santo. Ma forse tu pensi di dover trovare da solo la tua strada per il Cenacolo? Non c’è affatto bisogno che tu sia solo... Puoi chiedere agli apostoli o a Maria, la madre di Gesù, di essere con te. Veglia e aspetta... e prega: Vieni Signore Gesù, vieni! 

Quando venne il giorno della Pentecoste 

     E alla fine accadde. Gli Atti degli Apostoli dicono sempli­cemente: "Quando venne il giorno della Pentecoste." Proprio cosi. Il giorno della Pentecoste. Pentecoste deriva da una parola greca, la cui radice significa cinquanta. Vuol dire cinquanta giorni dopo la risurrezione del Signore. Erano passati cinquan­ta giorni da quella gloriosa mattina quando Egli era risorto dalla tomba dove l’avevano deposto. Ora era il giorno dell’adempimento: il giorno promesso, il giorno dello Spirito, Il giorno di Pentecoste. É questo il motivo per cui questa espe­rienza viene chiamata esperienza pentecostale, ed il Rinnova­mento cristiano nello Spirito Santo che sta ora verificandosi in tutta la chiesa è chiamato anche movimento Pentecostale. Non vergognarti di questa espressione. La parola Pentecoste contie­ne uno dei più grandi misteri di Dio. Contiene la Sua promessa di mandare Io Spirito Santo alla Sua Chiesa. A te e a me! 

     Così quando venne il giorno di Pentecoste, leggiamo che "i credenti erano riuniti tutti insieme nello stesso luogo." Un gruppetto di uomini, stanchi, sfiniti e spauriti, che in realtà non sapeva cosa stesse per succedere. E con loro un gruppetto di donne intorno a Maria, la madre di Gesù. Cosa accadeva nel più profondo del loro cuore? Non potevano esprimerlo. In qual­che modo sapevano che stava per succedere qualcosa. Ma co­sa? Che ci accadrà? Sapevano soltanto che Gesù Cristo aveva promesso Io Spirito Santo. Sapevano che questo sarebbe stato un nuovo inizio, che tutta la loro vita sarebbe cambiata con la venuta dello Spirito. 

     Sapevano che non potevano andare avanti molto senza che succedesse qualcosa. Dopo che Gesù li aveva lasciati, erano tri­sti. Pareva che la solitudine si fosse impossessata di loro. Era­no spesso assaliti dalla nostalgia dei giorni in cui Egli era con loro: "Gesù, perché ci hai lasciati?"

     Era questa l’angoscia del loro cuore. Eppure egli aveva detto loro: "É meglio per voi che me ne vada, perché se non me ne vado Io Spirito Santo non può scendere su di voi." 

     Ora sapevano che la venuta dello Spirito avrebbe riportato loro Gesù, ma non nel modo come Io avevano visto sulla terra. Le Sue parole avrebbero vissuto in loro. La Sua vita sarebbe sta­ta la loro vita. Il Suo amore si sarebbe acceso dentro di loro. La Sua potenza sarebbe stata grande in loro, tanto da poter fare anche loro le cose che aveva fatto Lui. Ed Egli aveva anche detto: Farete cose anche più grandi di Me... 

   Ed ora era arrivata la Pentecoste. 

Il vento dello Spirito 

    Cosa avvenne? Le vie di Dio non sono le nostre. La venuta dello Spirito Santo è descritta con parole semplici, un vocabo­lario che più semplice non poteva essere. Ma ogni parola è parola di Dio, e rivela la potenza e la forza di Dio: Prima, ci fu un grande rumore. Come il soffio di un forte vento. Perché Dio scelse il segno del vento? Non è forse perché in qualche modo il vento è misterioso? Ricordo i versi imparati da bam­bino, quando ci insegnavano ad amare la poesia:

Chi ha visto il vento? Non tu, e neppure io.

Eppure tutti sanno che il vento sta passando...

Perché il vento?

Forse perché il vento non può essere catturato. 

    Non ci riporta questo alla mente le parole di Gesù: Lo Spi­rito soffia dove vuole? 

    Ognuno in quella stanza sapeva che il vento era speciale, che era come un araldo della venuta dello Spirito di Dio, più potente di ogni tromba umana che avesse potuto preannun­ciarlo. Esso riempi tutta la casa dove erano riuniti. Forse si sentirono immersi, avviluppati nel vento, rivestiti dal vento co­me da un grande mantello? Ma il vento fu come la costruzione di un palcoscenico pentecostale: ora sarebbe iniziata la rappre­sentazione vera e propria. Ed essi si ritrovarono d’un tratto ad essere i protagonisti principali di quel dramma, di quella rap­presentazione, ma la parte della regia veniva dall’alto. 

Il fuoco dello Spirito e il parlare in altre lingue 

     Poi accadde che delle lingue come di fuoco si posarono su ciascuno di loro. Essi furono riempiti di Spirito Santo. Il loro vuoto, Ia loro stanchezza, se ne andarono. In loro ci fu ab­bondanzadi vita. Come se scoppiassero. Avevano bisogno di liberare questa forza, così cominciarono a parlare. Ma che suc­cesse? “Si misero a parlare in altre lingue, come io Spirito dava loro di parlare.” 

     Perché le lingue?

     Sai che Ia lingua significa che io posso parlare con te, e tu con me. Nell’evento pentecostale le lingue rappresentano il potere di comunicare. La gente può aprirsi, parlare ed essere capita. La volontà di Dio non è che degli stranieri si radunino sulla terra: Egli vuole una comunità, una famiglia di fratelli e sorelle, bambini figli dell’unico Padre, che si riconoscono tra loro per tali e che cercano l’unione. 

     E le lingue erano come di fuoco. Il fuoco è lo zelo, l’amore, la vita stessa. La famiglia di Dio deve essere una famiglia di gente viva, grandi lavoratori nel regno di Dio e infiammati dei Suo amore. 

 

Vuol che la Pentecoste esploda in te? 

     Il solo modo perché questo avvenga è aprire il tuo cuore ad ogni parola, ad ogni dettaglio: permetti allo Spirito Santo di comunicarti il significato di tutto questo per te. Il vento, le lingue di fuoco, la pienezza dello Spirito Santo, sono cose schiac­cianti. Solo Dio può operare in questo modo. 

 

Copri il tuo cuore con l'umiltà di un bimbo 

     É un mito o una realtà? Possiamo accostarci alla Pente­coste con una diagnosi storica, col coltello sviscerante dell’in­dagine scientifica. Ma non arriveremo da nessuna parte. La Pen­tecoste ci porta faccia a faccia col mistero di Dio e con il Suo modo di trattare con gli uomini. C’è un solo modo per accostar­ci alla Pentecoste: con la fede semplice e con l'umiltà di un bambino. 

     Il Signore stesso ci ha detto come possiamo raggiungere la comprensione profonda di un qualsiasi Suo mistero. Egli of­fre una preghiera di lode al Padre perché riveli queste cose, non ai saggi o ai prudenti ma ai piccoli. I saggi e i prudenti sono quelli che vivono secondo Ia saggezza e la prudenza di questo mondo, che credono di sapere tutto. Con loro Io stesso Dio non può fare niente. I misteri di Dio appartengono ai bam­bini del regno: Se non diventerete come bambini, non entre­rete nel regno dei cieli. 

    La Pentecoste è per i bambini. Per quelli che hanno fame e sete di Dio. Per quelli che si rendono conto di non sapere tutto. Che le vie di Dio non sono le vie dell’uomo. L’impeto di un vento forte, le lingue di fuoco, il suono di lingue strane, bene, perché no, se lo vedete nel modo in cui Dio lo vede? 

    Alcuni dei presenti nel giorno di Pentecoste si presero gio­co di tutto ciò e lo giudicarono con una conclusione globale: “Devono essere ubriachi”, dissero, “sono pieni di vino dolce.” 

 

Le domande autentiche 

     Ma ci furono altri. Altri aperti al punto di chiedere: “Cosa significa tutto questo?” 

     Se vuoi chiedere: “Signore, che significa tutto questo? Signore,ha un significato anche per me? Signore, insegnami.”

Se vuol essere tanto piccolo da farti queste domande, sei sulla strada giusta per ii mistero della Pentecoste.

 

La spiegazione di Pietro 

“Ascoltate”, disse Pietro: “No, non sono ubriachi. Che ora ri­dicola per essere ubriachi! Sono solo le nove dei mattino! Un buon Giudeo non beve a quest’ora: è troppo presto. Ascoltate. Ciò che sta succedendo è l’adempimento di una grande profezia. Per mezzo dei Suo profeta Gioele, Dio ha parlato della venuta dello Spirito Santo su ogni carne. Lo Spirito Santo avrebbe dato la potenza a tutti: giovani. vecchi, servi e serve. Con la venuta dello Spirito Santo ci sarebbero stati la vita nello Spi­rito, i doni dello Spirito, le visioni, i sogni. Un nuovo modo di vivere, una nuova vita, la vita di Dio. Dio che comunica con il Suo popolo per mezzo del Suo Spirito.”

 

“Ecco”, dice Dio, “ciò che accadrà negli ultimi giorni: mande­rò il Mio Spirito ,su tutti gli uomini; i vostri figli e le vostre figlie avranno il dono della profezia, i vostri giovani avranno visioni, i vostri anziani avranno sogni. Su tutti quelli che Mi servono, uomini e donne, in quei giorni io manderò il Mio Spi­rito, ed essi parleranno come profeti. Farò cose straordinarie lassù in cielo e prodigi giù sulla terra” (Atti 2,17-19).

 

     Pietro parla con l’eloquenza dello Spirito. Le sue parole so­no di fuoco. Egli parla nella potenza dello Spirito. É proprio Pietro questo, il codardo? Il Pietro che ha rinnegato di cono­scere Gesù per tre volte? Questo è il nuovo Pietro. Ora, battez­zato col Battesimo dello Spirito, egli può proclamare il Signore, e le meraviglie promesse da Gesù per mezzo dello Spirito.

     Egli dice loro: Gesù Cristo, che voi avete crocifisso, il Pa­dre Lo ha fatto risorgere.

 

     Ora Egli è alla destra del Padre, che ha promesso lo Spi­rito Santo, e riversa su di noi ciò che voi vedete e udite.

     La folla è stupita. Si sentì come trafiggere il cuore. É que­sta l’azione dello Spirito. Egli trafigge il cuore.

     Essi chiesero: Cosa dobbiamo fare?.

 

     E Pietro disse loro: “Cambiate vita, e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo. Riceverete il perdono dei peccati e il dono dello Spirito Santo” (Atti 2,38).

Poi aggiunse queste parole: In realtà ciò che Dio ha pro­messo vale per voi, per i vostri figli e per tutti quelli che sono lontani, per tutti quelli che il Signore Iddio chiamerà. 


[1] *   George De Prizio, come quasi tutti i teologi nell’area di lingua inglese, usa la formula battesimo nello Spirito per indicare quella esperi­enza di Dio che dal 1977 in poi noi siamo abituati a chiamare: effusione dello Spirito: è una formula più sicura, diffusa nell’area di lingua francese, tedesca, spagnola e italiana (cfr. Salvatore Cutrera, Effusione dello Spirito, Rinnovamento nello Spirito. 

[2] In greco è usata la parola dunamis: potenza, potere, radice della parola dinamismo

Pedro

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Capitolo Sesto

 

 

LA PROMESSA E’ PER TE

 

 

“La promessa è per te. Chiunque tu sia.”

 

     Per me? Cosa vuoi dire? Lingue di fuoco per me?”

     “Non ho detto lingue di fuoco. Ho detto: la promessa è per te. La promessa dello Spirito Santo. Questa è per te, se lo vuoi.”

 

     La promessa significa che Egli verrà nella tua vita. In qual­che modo saprai che c’è una potenza, una forza nuova in te. Ed entrerai in una nuova consapevolezza di Gesù Cristo. Non si tratta più di religiosità: è lo stesso Gesù Cristo che ti inte­ressa. Egli diventa la tua vita.

 

     Sembra troppo bello per essere vero. Ma temo proprio di non esserne degno.

     Ovviamente non lo sei. Nessuno lo è. Ed è proprio perché tutti noi siamo così deboli, indegni, che abbiamo bisogno dello Spirito Santo.

 

     Ma un peccatore può ricevere lo Spirito Santo?

     Sì, lo hai appena ascoltato dalla parola di Dio. É proprio detto nella parola di Dio. Pentiti. Il pentimento è sempre neces­sario. Ma non avere paura di questo. Fatti una giusta idea del pentimento. La maggior parte della agente pensa subito ai pro­pri peccati, a sensi di colpa, a un gran batter di petto; ‘pen­sano che il pentimento sia qualcosa di difficile e di esteriore. Ma non è affatto così. Cerca ‘di capire il significato fondamentale e reale di questa parola.

 

     Pentirsi significa ripensare a tutto. Cominci a pentirti quan­do inizi a ripensare a tutto daccapo. Ripensi a tutta la tua vita. Ti rendi conto di quanto tu sia stato folle in molti modi. Guardi a te stesso, al tuo egoismo: frivolezza, sensualità; hai un vivo desiderio di farla finita col tuo vecchio modo di vivere.

     Ricominciare... finirla col passato. Mentre ripensi a tutto quanto, entri nel giusto spirito del pentimento. E gridi: “Mio Dio, che pasticcio ho fatto della mia vita! Aiutami!”

     Sei sulla strada giusta del pentimento. Questo è l’inizio. Lo Spirito Santo ti mostrerà cos’altro devi fare.

 

     “Bene, mi piacerebbe ricominciare tutto daccapo; e comin­ciare davvero a vivere.”

     Meraviglioso, ora tu stati parlando. Questa è di per sé già una preghiera. Prega così il Signore: Signore: Vorrei davvero ricominciare tutto daccapo e cominciare davvero a vivere.”

     E puoi aggiungerci qualcosa che davvero ti aiuti a partire.

     “Sarebbe a dire?”

 

     “Prega con le parole che diciamo nel Credo: “ Credo nello Spirito Santo, che è Signore e dà la Vita.”

     “Intendi quello che dici. Credilo. Per ricevere il dono dello Spirito devi credere in Lui: Credere nella promessa fatta da Gesù. La promessa è per te, se ci credi e se la vuoi.

 

     “Bene, io ci credo e la voglio. Ne ho bisogno. Cosa devo fare ora?

 

     “Puoi inginocchiarti e ripetere tutto questo in preghiera. Dio ha un Suo modo stupendo di operare, e la gente viene bat­tezzata ‘dallo Spirito Santo talvolta quando è sola in una stanza, o se prega da sola in Chiesa, oppure in casa e perfino quando cammina. per la strada.

     Ma la maggior parte della gente ha bisogno di un po’ più di aiuto e di istruzione. E Dio è lieto quando chiediamo questo tipo di aiuto. Se sei giunto al punto di dire: Lo voglio, ne ho bisogno! Sei pronto per andare ad un incontro di preghiera.”

 

     “Non sono poi così certo di voler entrare in qualcosa di que­sto tipo. Di che si tratta?”

     É davvero semplicissimo. Un incontro di preghiera è que­sto. É un gruppo di persone, uomini e donne di ogni età, pro­prio come te, che hanno sentito lo stesso bisogno di Dio nella loro vita.

 

Ø      Si riuniscono tra loro nella fede e nell’amore per condividere l’esperienza di Dio.

Ø      Per leggere la Sua parola,

Ø      per incoraggiarsi a vicenda

Ø      ed in particolare per lodare Dio e per pregare gli uni per gli altri.

 

A questi incontri scoprirai in cosa consiste la cosiddetta vita nello Spirito... e lì troverai delle buo­ne opportunità per chiedere ai presenti di pregare per te per ricevere il battesimo nello Spirito Santo o la preghiera di Ef­fusione dello Spirito.

 

    “Ho sentito parlare di questi incontri. Ma non penso mi ci troverei bene. Ho sentito dire che sono molto emotivi e che vi accade ogni sorta di cose strane.”

    Non basarti su quello che senti dire. Guarda e ascolta tu stesso. Conosco una coppia che voleva tanto ricevere il battesimo nello Spirito. Sapevano di avere bisogno di qualcosa di più nella vita della sola Messa domenicale e dell’adempimento degli obblighi della Chiesa. Avevano sentito dire di tutto su questi incontri di preghiera pentecostali e per un lungo periodo furono riluttanti ad andarvi. Decisero infine di provare una volta, di vedere da soli. Tanta era la paura che l’incontro sareb­be stato pieno di gente che saltava e gridava, che si rotolava e grugniva, che pensarono bene di portarsi dietro dei tranquil­lanti: non si sa mai.

 

    “Ebbene, e che accadde poi?”

Non hanno avuto bisogno dei tranquillanti. Hanno trovato un gruppo di gente normalissima. Cantavano e pregavano. Tut­to sembrava così reale e vivo: Dio pareva così stupendamente presente. Avvertivano una fede ed un amore ardente. Restarono fortemente colpiti nel loro intimo. E chi non lo sarebbe stato? Quando sei con persone che si incontrano nel nome di Gesù per pregarlo e lodarlo, persone che credono davvero, e che si incoraggiano a vicenda, è inevitabile che qualcosa dentro di te si apra un po’ di più. Tutti ci sciogliamo un poco quando c’è amore e fede. E quando lo Spirito Santo comincia ad ope­rare nel cuore delle persone, vi saranno espressioni di gioia. Lo trovi poi  tanto strano?

Cerca allora dov’è un incontro di preghiera. Chiedilo a qual­cuno dei tuoi amici che già ne stanno frequentando uno.

 

“Dovrei andarci tutte le volte, o che altro?”

Bene, vai ad un incontro e poi saprai se vorrai continua ad andarci o meno. Quando ricevi il battesimo nello Spirito sai semplicemente che vuoi continuare ad andarci. Vedi, il batte­simo nello Spirito è l’inizio; per te si apre una vita nuova nello Spirito. Agli incontri di preghiera scopri che cosa è in realtà questa vita nello Spirito.

 

    “Mi interessa davvero. Parlami ancora di questi incontri di preghiera.”

Pedro

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Capitolo Settimo

 

 

VIENI AGLI INCONTRI DI PREGHIERA

 

 

La gente sta pregando. Sta adorando Dio. Sta adorando in Spirito e verità. In primo luogo è questo che accade ad un in­contro di preghiera. Forse ti sembrerà strano. Persino affretta­to. Ma poi comincerai a renderti conto di quanto sia autentico. Apri il tuo cuore e ti unisci agli altri.

 

      Scopri la gioia di lodare Dio insieme ai fratelli e sorelle nel Signore. Noterai che molti alzano le braccia. Le mani alzate verso il Signore.

 

      Puoi dire: “Non posso farlo.”

      Ma d’un tratto ti ritrovi un po’ più libero. Non sei più ri­gido come appena entrato. Ora vuoi provare a farlo. Hai quasi invidia di quelli che lo fanno con naturalezza. Decidi di pro­vare. Ti guardi prima intorno. Ma nessuno fa attenzione a te. Tutti cercano di entrare in contatto con Dio, quasi ‘di toccarlo. Bene, perché no?

      Egli ha detto: “Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono con loro.”

 

      “Oh, lode a Dio.” Gridi.

      Ed eccoti lì con le braccia alzate, e le mani che pregano testimoniano che ti stai arrendendo con tutto il tuo essere a Dio nell’adorazione e nella lode. Hai scoperto la preghiera di lode.

 

     Non pensavi che sarebbe stato così eccitante, così gioioso, che ti avrebbe dato tanto. Tutto il tuo essere avverte come una grande liberazione.

 

     Cosa mi sta succedendo? ti chiedi. Ti rendi conto di ave­re sempre voluto pregare in questo modo. Qualcosa .dentro di te avrebbe voluto far questo da tanto tempo. Ma non lo sa­pevi. Non ti riusciva. Nessuno in chiesa pregava così. Pensi a quante volte sei stato in chiesa e hai sentito le parole: Fra­telli, preghiamo!

     Ti irrigidivi, piegavi il capo. Le braccia, le mani, il tuo corpo intero si irrigidivano; e ti sentivi rigido dentro. Ascol­tavi il prete, il pastore o ministro che leggeva una preghiera fabbricata. Dicevi poi: Amen.

     Ma sapevi di non aver veramente pregato. Eri contento che fosse finito. Volevi sederti, oppure uscire.

 

     Ma ora, che accade? Vuoi continuare. Sei assorbito dalla preghiera. É un bellissimo coro di lodi. Li ascolti cantare: Al­leluia! Ti unisci a loro. É così semplice, eppure così bello. Sem­bra dire tutto ciò che c’è da dire. Ringrazi Dio. Lo adori. Lo benedici.

     Ti porta nel Natale e nella Pasqua. Sei tornato bambino. Non ti senti più così adulto, così sofisticato. La tua maschera della preghiera è caduta. E sei felice. Ora sai che è vero. Dio è qui. Ti ama e tu ami Lui, e ami tutti gli altri: Alleluia!

 

     C’è una pausa. E anche un lungo silenzio. Quando comin­ceranno ad accadere tutte quelle cose strane di cui hai sentito parlare? Forse è meglio che tu prenda i tuoi tranquillanti.

     Ma c’è solo un bel silenzio. Quasi avverti la presenza di Dio. Sai che deve essere Dio. C’è troppa pace, troppa potenza perché sia qualcos’altro o qualcun altro all’infuori di Dio.

         Dici: “Per favore, Dio, fammi capire tutto questo. Io voglio esserne parte. Ho bisogno di Te.”

 

     Il silenzio è rotto. Qualcuno legge una Scrittura. Ma pare diverso. Tutto è così vivo qui. Non ti è mai sembrato così in chiesa. Bene, in chiesa eri per Io più distratto. Ti guardavi in­torno.     Oppure ti chiedevi quanto sarebbe durata la predica. Qui è diverso: Le parole sembrano musica. Le hai ascoltate prima, eppure ti sembra di non averle ascoltate mai.

 

Se qualcuno Mi ama, Mio Padre ed Io lo ameremo, e ver­remo a lui e abiteremo con lui" (Giovanni 14,23).

 

      “Oh mio Dio, dici, Mi si spezza il cuore.”

       É così grande. Vorresti gridare: Ripetilo, ripetilo ancora. Decidi di cercarlo quando torni a casa. Prenderai la tua Bibbia. Non la guardi più da tanto tempo, forse da anni. Ma vi troverai questo passo. Lo leggerai e Io rileggerai. Qui hai sco­perto la Parola di Dio all’opera dentro di te. Da ora in poi, co­me tanti altri, comincerai a leggere la parola ogni giorno: e più ancora a mangiarla. Vivrai di essa.

 

       C’è ancora un canto. Poi qualcuno chiede una preghiera. Hai sentito bene? Una preghiera di guarigione?

       Cos’è una preghiera di guarigione? ti chiedi.

      Ma guarda. Si stanno radunando intorno alla persona che . ha chiesto la preghiera. Pongono le loro mani sulle sue spalle, sulla testa, ognuno unisce le mani. Una voce dice: “Padre cele­ste, nel nome di Gesù te Io chiediamo per mezzo della potenza dello Spirito Santo.”

      Un coro di ringraziamenti.

 

     Ti chiedi: “La preghiera è già stata concessa?” Avverti la fe­de di ciascuno e ti vergogni della tua fede, perché sembra così debole. Vorresti gridare: Signore, dammi questo tipo di fede.

     Qualcuno ora parla ad alta voce. Qualcuno dice cosa gli è successo. Come Gesù non contasse molto per lui. Né la chiesa. Né la gente. Poi sentì parlare del battesimo nello Spirito Santo. Qualcuno Io portò ad un incontro di preghiera. Sapeva che era quello che cercava. Chiese il battesimo nello Spirito. Da allora dice che la sua vita è così cambiata. Dio è vivo, la gente è reale:

Li ama tutti. Non vede l’ora di tornare a casa per dire tutto a sua moglie. Per leggere la parola di Dio.

     Non ce la fai più. Devi avere anche tu tutto questo. Ma come?

 

            Dio mio, aiutami!Vorresti chiederlo ora? “Potrei non riceverlo!” dici.

            “Va bene, aspetterò. Forse sono troppo esausto. Sarà bene raffreddarsi un po’. Le cose domani mi sembreranno diverse.”

 

            Oh sì, le cose domani sembreranno diverse. Perché proprio al momento giusto qualcuno ti sarà vicino: Desideri una pre­ghiera speciale?

            “Oh, sì”, rispondi, sapendo a malapena cosa stai dicendo.

            “Pregherete perché io riceva il battesimo nello Spirito?"

 

       C’è quasi un grido di gioia: “Su, preghiamo perché questo fratello o sorella sia battezzato nello Spirito Santo. Siediti fra­tello”! ti dicono.

       Sei circondato, mani sulle tue spalle, sulla testa. Non sai cosa ti sta capitando. Senti voci tranquille, ascolti voci che cantano: “Vieni, Spirito Santo. Signore Gesù, tu sei Colui che bat­tezza nello Spirito! Signore, battezzalo nel Tuo Spirito...”

Senti persino parole e suoni che non comprendi. Ma è tutto così bello che ti dimentichi di te stesso: “Vieni, Signore Gesù, vieni ...”

 

      Ora ti sei alzato e tutti ti abbracciano. Sei stato riempito di qualcosa. Non sai di cosa. Vuoi amare tutti.

      Sì, è proprio così. É la prima cosa. Vedi che Io Spirito Santo è lo Spirito dell’amore di Dio. Egli esprime l’amore del Padre e del Figlio. E quando viene a te, ti porta il loro amore assieme al desiderio di amare tutto il popolo di Dio.

 

     Stai tornando a casa. Vuoi restare solo. Vuoi ripensare a tutto quanto. Durerà? Il cuore esulta. Vuoi parlare a tutti di questa esperienza. É stata solo tutta una tua emozione? Ma ti sei sempre considerato una persona calma, controllata. É una cosa reale?

     Una voce, sì, una voce sembra dire: “Non temere, sono una realtà: sono Io.”

 

     C’è una pace talmente grande dentro di te.

     Quasi ti pare di sentire la Sua voce: Ti do la Mia pace. Ti lascio .la Mia pace. Non come quella che ti dà il mondo.

 

     Sei in pace con te stesso, con Dio e con i tuoi vicini. La pace del Signore sarà con te sempre da ora in poi, se cam­minerai nello Spirito.

 

Pedro

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Capitolo Ottavo

 

 

GESÙ É VIVO

 

 

Gesù il vivente

 

Dovrai scoprirlo da solo, ovviamente. É un’esperienza. E una esperienza personale, ed è tutta centrata su Gesù Cristo, tuo Signore. Egli ora è vivo per te. Puoi dire: "Io conosco il Signore." Questa consapevolezza della presenza del Signore Gesù è resa possibile per mezzo della potenza dello Spirito Santo. Non Io puoi spiegare. Ma Lui è lì e tu lo sai. Ti ritrovi a par­lare con Lui. Qualche volta a voce alta. Nella tua stanza. Sul lavoro.

 

       Dici: Signore, Ti amo. Lode a Te, Signore Gesù! Oh Spirito Santo, grazie per il dono del mio Signore!

       Ora sai cos’è l’opera dello Spirito Santo: portarti nella vita del tuo Signore.

 

Alla presenza del Signore che ti ama...

 

     Non avresti pensato che ti saresti sentito tanto a tuo agio alla presenza del Signore. Prima avevi sempre un senso di colpa quando pensavi a Lui. Era lì quando facevi qualcosa di sbagliato, per condannarti. Lo conoscevi più come un Signore che condan­na. Ma ora è così diverso. Persino nelle tue debolezze umane, persino nei tuoi errori e mancanze (perché ancora cadi, ancora sbagli) sai che Lui ti ama. E questo amore ti aiuta a rialzarti, a ricominciare, senza il sentimento di colpa, la depressione e lo scoraggiamento del passato.

 

...anche con i tuoi peccati

 

     Forse ti meravigli di questo. Forse stai diventando negli­gente, troppo libero e superficiale verso il Signore? Ricordi le ore terribili, i giorni, le settimane e perfino i mesi in cui ti sei portato dentro il tuo senso di colpa? I tuoi tentativi di sfug­gire qualche volta a tutto questo, magari attraverso la con­fessione dei peccati, oppure solo pensando di dimenticare? Ma quella colpa, quella condanna di te stesso era sempre lì. Ti chiedevi persino se Dio ti avesse realmente perdonato.

 

Libero da ogni condanna

 

      Ora sei liberato dalla condanna di te stesso. Ma è proprio vero?

Sì, è proprio vero. E ne troverai la conferma nella Parola di Dio. Prendi il Nuovo Testamento, e vai alla lettera di San Paolo ai Romani, Capitolo 8.

      Leggi il primo versetto di quel capitolo:

 

"Quindi non c’è con­danna per coloro che sono in Gesù Cristo."

 

      Rileggilo più volte. Quelli che sono in Gesù Cristo, significa quelli che sono in unione con Lui. Ora tu sei con Lui. Il batte­simo nello Spirito Santo ti porta in questa unione di grazia con Lui. Una delle gioie più grandi di questa unione è quella di essere liberi da ogni condanna. Tu sai, oh sì, Io sai bene, che sei sempre debole e peccatore. Ma sai che Lui è sempre con te per perdonare.

 

      "Vieni a me, ti dico, e Io ti darò pace." Nel suo amore c’è sempre pace, e luce, e verità. Non rimani più nelle spire dell'io, nell’oscurità e nella depressione. Ora Gesù è la tua forza, la tua speranza, il tuo tutto. Sai di non essere degno; non puoi rallegrarti in te stesso. Ma con Maria impari a gridare:

 

       "L’anima mia magnifica il Signore, e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore."

 

Impari a pregare rallegrandoti in Dio, il tuo Salvatore. Preghi con tutto il tuo essere. Nella debolezza ti porterà forza. Nel fallimento, coraggio. Nella tristezza, gioia.

 

      Vedi, tanti cristiani vivono una vita di condanna di se stes­si. Anche quando si sono pentiti e hanno confessato i loro peccati, spesso non riescono a liberarsi dal peso del passato. Si arrendono allo spirito dell’autocondanna. E diventa come un cancro che lentamente li divora. Questo stanca ed esaurisce lo Spirito. Non puoi conoscere la gioia e la pace del Signore quando vivi in una stato di autocondanna.

 

      Conosco una suora che aveva vissuto in questo modo per molti anni. Pensava a sua madre, a come ella non era riuscita ad amarla. Ripensava a quanto ella fosse stata eccessivamente egoista, votata unicamente alla propria realizzazione in gioventù. Pensava al suo orgoglio e alla sua vanità, ed aveva così mancato di vivere all’altezza del proprio impegno religioso. La prima volta che le parlai, avvertii uno spirito di sconfitta, di falli­mento: un profondo complesso di inferiorità. Aveva influenzato tutta la sua vita. Era una persona molto capace, piena di ta­lenti, di doni creativi: musica, arte. Eppure, non poteva produr­re con efficacia, né mettere questi doni al servizio della comu­nità. Il suo spirito interiore era troppo esausto. Questo costan­te dibattito interiore la faceva a pezzi. Dio mi ama davvero? Mi ha perdonata? La nota dell'autocondanna le aveva fatto eco per tutta la vita. È una nota lugubre, che produce discordia e inquietudine. È persino responsabile della malattia fisica, del mal di testa, della stanchezza, della pressione, dell’ulcera. Para­lizza lo spirito, e ciò può portare ad una paralisi del corpo.

 

     Ora, se ti ritrovi a condannare ancora te stesso, sai che c’è qualcosa che non va. Questo non viene da Dio, dici, ma dal mio spirito umano. È la via vecchia, non la nuova. La vita nuova nello Spirito ti .porta fuori da questa cosa.

 

    La parola del Signore ti riscatta: Dio ha tanto amato il mondo da darci il Suo Figlio Unigenito per salvarlo.

    Senti la Sua voce: Non sono venuto per condannare.

    Signore, se Tu non mi condanni, perché dovrei navigare nel­la condanna di me stesso, e permettere così la sconfitta del Tuo piano per me? Tu vuoi che io abbia la Tua vita, e che l’abbia in abbondanza.

Pedro

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06/05/2012 09:34
 
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Capitolo Nono

 

 

COMINCIA LA VITA NELLO SPIRITO

 

 

Puoi dire: "Fin qui tutto bene. Mi piace proprio la parte che dice che non c’è più la condanna di noi stessi. Non avevo mai pensato in questo modo. Ma è proprio ciò che ho fatto per tutta la vita. Che altro c’è? Dimmi ancora."

 

     Bene. Il battesimo nello Spirito Santo, cioè l'esperienza per mezzo della quale ti arrendi al Signore Gesù, permettendo alla potenza dello Spirito Santo di entrare nella tua vita, è solo l’ini­zio che serve ad introdurti in una vita nuova chiamata la vita nello Spirito.

 

     "Mi sembra irreale. Io sono una persona piuttosto con i piedi a terra."

     Certo che lo sei. E anche noi. Cerca di capire che proprio questo è il motivo per cui hai bisogno del battesimo nello Spi­rito Santo. Non puoi farcela da solo. Ma è lo Spirito Santo che ora viene nella tua vita che ti aiuterà e ti guiderà. Diventi ciò che dice la parola di Dio: una creazione nuova. La gente che riceve il battesimo, e poi segue le istruzioni del .Signore secondo la Sua guida, cambia davvero. Ad esempio, la prima cosa che notano è questa: il loro atteggiamento verso gli altri è diverso.

 

     "In che modo?"

 

L’amore autentico verso il prossimo

 

     Sotto ogni aspetto. Cominciano ad entrare nello spirito dell’amore cristiano. Le parole di Gesù vivono in loro: "Da que­sto tutti sapranno che voi siete Miei discepoli, dal fatto che vi amate gli uni gli altri."

 

    In realtà, questo desiderio di aprire veramente il cuore in un vero amore cristiano è ciò che la parola di Dio chiama il frutto dello Spirito. Da quell’amore ha origine tutto il resto. Si diventa più pazienti, più gentili, più comprensivi. Il cambia­mento può non essere immediato. Ma poco a poco la persona si rende conto che qualcosa dentro di lei sta cambiando; e gli altri pure cominciano a notarlo.

 

    Una maestra di scuola ha detto:

   "Ho insegnato a scuola per 25 anni. Non ricordo un giorno in cui non abbia perso la pazienza e non mi sia arrabbiata con i miei alunni. Da quando sono stata battezzata nello Spi­rito Santo, ho notato di avere sentimenti diversi in classe verso gli alunni. Sto cominciando ad amarli. E sono passati mesi da quando mi sono arrabbiata l’ultima volta con uno di loro."

 

     È una testimonianza semplice. Ma ha della potenza in sé. Quel­l’insegnante non avrebbe mai potuto fare questo con il suo sforzo personale. Sono certo che ci aveva provato duramente. Ve la immaginate, giorno dopo giorno, dopo le ore di scuola, a dire a se stessa: "Ci sono ricaduta.

 

     Oggi mi sono arrabbiata tre o quattro volte."?

     Non puoi smettere di arrabbiarti. Non potrai mai diven­tare una persona paziente ed amabile, se una potenza dentro di te non ti guida con dolcezza, ma anche con fermezza, verso un nuovo modo di pensare e di agire. Questa è la vita dell’amo­re. È difficile da spiegarsi: È un'esperienza. Ma quando ci arrivi, sai di non essere tu.

 

La nostra vita: un bel pasticcio!

 

     Molte persone sono aiutate a vincere se stesse: abitudini o difficoltà che da anni non riuscivano a superare, cominciano a scomparire. Chi ha il vizio del bere, ad esempio. I fumatori a catena. Vedete, una volta che ci sottomettiamo alla potenza di Dio e Gli permettiamo di operare in noi, comincia ad accadere qualcosa. Questo non vuol dire che diventiamo come pupazzi - o dei robot nella mani di un maestro supremo. No davvero. Vuol dire invece che conquistiamo il controllo di noi stessi. Questo è un altro grande frutto dello Spirito. Tanta gente perde il con­trollo di sé negli anni giovanili. Cominciano a vivere in modo superficiale, irresponsabile e frivolo. Non raggiungono l’altezza delle loro capacità, della loro nobiltà e dignità umana, e sono i primi ad ammettere di aver fallito.

     Molto spesso la risposta è tragica: "Che fare? Ho provato. Ma non c’è niente da fare."

Niente da fare!

 

La sua vita in noi

 

     Ma questo significa fallimento, sconfitta. Una persona così non può restare in pace né con se stessa né con gli altri. Gesù Cristo non è morto sulla Croce perché poi noi gridassimo nel­lo scoraggiamento: "Non c’è niente da fare!"

 

     Lui è morto per darci la potenza di vivere nella forza della Sua vita, nella salute della Sua vita, nella verità della Sua vita, nella pace della Sua pace, nell’amore del Suo amore. È questo ciò in cui lo Spirito Santo ci introduce: la Sua vita. E poiché ci porta nella Sua vita, noi diventiamo un po’ più simili a Lui: amabili, pacifici, gentili, pazienti, cortesi. Diventano vivi in noi i frutti dello Spirito.

 

Parlare In lingue

 

     Hai domande da fare?

"Beh, ci sarebbe qualcosa che vorrei chiederti."

     Che cosa?

 

     "Cosa significa parlare in lingue?"

      Esatto. Sapevo che prima o poi mi avresti fatto questa domanda. Ti dirò qualcosa in proposito.

 

Un dono dello Spirito

 

     Questo è ciò che chiamiamo uno dei doni dello Spirito. Se hai una Bibbia a portata di mano puoi cercare nella prima lettera di san Paolo ai Corinzi. Al capitolo 12 di quella lettera Paolo parla della varietà dei doni. In realtà egli fa un elenco dei doni che vengono dallo Spirito Santo.

 

     Questi doni sono vere potenze che vengono date alle persone in modo che queste possano ­aiutare gli altri. Ad esempio, Paolo parla del dono della guarigione. In altre parole, Dio si serve di queste persone, tramite quel dono, quali Suoi strumenti per portare ad altri la Sua guarigione. Un dono viene anche chiamato carisma, e per que­sto se una persona ha un dono la chiamiamo anche carismatica. E sempre per questo motivo, il Rinnovamento nello Spirito San­to viene anche chiamato Rinnovamento carismatico. Vedi che lo Spirito Santo opera in noi per mezzo dei Suoi doni in modo tale da renderci capaci di servire gli altri. Diventiamo Suoi stru­menti per aiutare gli altri.

 

Un dono di preghiera

 

     Torniamo ora alla tua domanda sul parlare in lingue. Po­tremmo dire che questo è un grande dono di preghiera. Ci aiuta a comunicare il nostro desiderio profondo di amare, lodare e adorare Dio, con parole che noi non comprendiamo. Qualche volta esse hanno un suono strano, come un balbettio di bam­bini o lingue che sono al di là di noi stessi. Quello che possia­mo ascoltare sembra un miscuglio di suoni. Ma c’è uno scopo in tutto questo. Lo Spirito Santo scioglie la nostra lingua per darci uno modo nuovo di comunicare con Dio: un modo a noi incomprensibile, ma che Lui capisce. Noi sappiamo solo che stiamo pregando, che stiamo lodandolo.

 

    Vedi come le nostre parole umane si logorano, paiono di­ventare come stanche, appassite. Hai mai sperimentato mo­menti in cui avresti voluto pregare, senza poi riuscire ad esprimere ciò che in realtà avresti voluto dire, tutta l’angoscia, il dolore, la gioia che erano in te... qualcosa nel profondo del tuo essere vuole venire fuori, e tu non puoi .farci niente. Quando lo Spirito Santo ti dà questo dono, il tuo spirito si esprime con parole strane che tu stesso non potresti dire nella tua lingua.

 

"Allo stesso modo, anche lo Spirito viene in aiuto della no­stra debolezza, perché noi non sappiamo neppure come dobbia­mo pregare, mentre lo Spirito stesso prega Dio per noi con sospiri che non si possono spiegare a parole."

 

       La gente che non capisce questo vi dirà che è cosa emo­tiva, tutta psicologica.

proprio ciò che ho sentito dire."

 

     È ciò che senti dire. La gente non capisce, e si fa ogni specie di strane idee riguardo a ciò che sta succedendo. Alcuni condannano questa cosa come anti-intellettuale, altri dicono per­sino che viene dal diavolo. Ad esempio, un noto sociologo ha detto di non poter capire perché Dio dovrebbe darci una lingua che non comprendiamo. Dio ci dà questo tipo di preghiera, o lingue, perché possiamo esprimere in modo profondo la nostra bramosia di preghiera. Non c’è niente da capire. È Dio che ca­pisce. Non è Lui che deve comunicare con noi, ma siamo noi che stiamo comunicando con Lui. E Lui capisce alla perfezione. Ca­pisce tutte le lingue, vecchie e nuove; ed Egli riceve la nostra preghiera per mezzo dello Spirito Santo che ci spinge a prega­re in questo modo bellissimo: il Suo modo.

 

      "Bene, ma come posso ricevere questo dono?"

      Molte persone lo ricevono nel momento in cui vengono bat­tezzate nello Spirito Santo. Qualche volta in seguito. Conosco persone che l’hanno ricevuto in mezzo alla folla, mentre altri sta­vano in piedi intorno a loro, tutti cantando in lingue e poi anche loro si sono uniti al canto. Altri hanno ricevuto il dono mentre erano soli, mentre pregavano nella calma e poi hanno comin­ciato a pregare in lingue, a cantare in lingue, con parole mai pronunziate prima.

 

     Una donna che ha ricevuto il battesimo nello Spirito ha detto di aver aspettato molto prima di ricevere questo dono. Lo voleva, oh, se lo voleva. Sapeva che il Signore l’aveva bat­tezzato nello Spirito. I frutti dello Spirito erano così forti nel­la sua vita. Poi un giorno, alla fine di una lunga giornata di lavoro, andò nella sua stanza. Era stanca. Si sedette sulla sedia a dondolo e cominciò a pregare: "Spirito Santo dammi il Tuo riposo; dammi il Tuo riposo."

     Poi, con calma, cominciarono ad affluire parole alla sua mente; parole nuove... il suo dono delle lingue.

 

     È davvero un dono grande. Nessuno può parlarne in ma­niera completa. Devi sperimentarlo. Desiderarlo. Ma non pen­sare per un istante che il parlare in lingue sia l’essenza dei Rin­novamento nello Spirito Santo. Alcuni pensano che questo sia il centro di tutto il Rinnovamento. Ma non è affatto cosi. Il cen­tro è Gesù Cristo, è la potenza dello Spirito Santo che ci porta nella nuova realtà viva del nostro Signore e Salvatore. Tutto il resto è solo cosa secondaria.

 

     Se vi recate ad un incontro di preghiera sentirete parlare, e spesso anche cantare, in lingue. La prima reazione può essere varia. Alcune persone vengono allontanate da questa manifesta­zione. La maggior parte tuttavia la trova bellissima, e comincia a capirla via via che si avvicina ad essa con apertura di cuore e di mente. È una parte della via misteriosa in cui lo Spirito Santo opera dentro di noi. Pregate per questo, e scoprirete quan­to essa sia vera e quanto sia per tutti.

Pedro

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06/05/2012 09:37
 
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Capitolo Decimo

 

 

NON DARTI PER VINTO: IL SIGNORE TI GUIDERÀ 

 

 

L’importanza degli incontri di preghiera 

Un’ultima parola sugli incontri di preghiera carismatica. Per il modo in cui essi si presentano nel Rinnovamento nello Spirito Santo, sono diversi da tutti gli altri. La loro diversità sta nel fatto che, sia le guide sia il gruppo, cercano di arren­dersi al Signore Gesù per mezzo della guida dello Spirito Santo. Per questo potete scoprire in essi freschezza, elementi di vita e di spontaneità. Qui non c’è nulla di stabilito, di strutturato. Si viene presi dallo Spirito. E questo è motivo di molti alleluia. Lode, e ancora lode al Signore, è la cosa che prevale. 

 

Non tutto è subito chiaro 

     Forse ciò che ti accade la prima volta che ti rechi ad uno di questi incontri può non corrispondere alla descrizione ap­pena letta. Magari l’incontro non ti soddisfa. Puoi trovare che le lingue ti confondono. Puoi provare disagio quando qual­cuno si alza per parlare in profezia e magari dichiarare: "II Si­gnore dice!"

     Puoi non capire cosa stia accadendo quando qualcuno dà un’interpretazione. E ti poni interrogativi sulla guarigione e sulle preghiere di guarigione. In un primo tempo può darsi che tu decida di non tornarci più. 

     Sono in molti ad averlo fatto. "Non fa per me," hanno detto. 

     Ma altrettanti sono poi tornati. Vedi, se davvero stai cer­cando il Signore, sarà Lui stesso a riportarti con dolcezza. Ti porterà al gruppo giusto nel posto giusto. Hai bisogno di im­parare molte cose. Non le imparerai tutte subito. Il battesimo  nello Spirito Santo ti introdurrà nella vita dello Spirito e a cam­minare poi nello Spirito. Se vuoi scoprire cosa sia tutto questo, devi essere aperto all’inseguimento. E in massima parte il Signore ti insegnerà per mezzo di un buon gruppo di preghiera. Non darti per vinto, non ci rinunciare. II solo fatto che tu abbia letto questo libro è la prova che il Signore ti ha chiamato a ricevere la Sua promessa: il dono dello Spirito Santo. 

Ma hai cominciato a vivere aiutato dallo Spirito 

     Ovviamente questo libro lascia in sospeso tante domande. Non pretende di illustrarti l’intera scena, ma solo una breve presentazione schematica di cosa sia tutto questo! La maggior parte dovrai scoprirla tu stesso per mezzo dell’esperienza per­sonale, con la luce dello Spirito che ti guida. 

    Devi scoprire come si vive nello Spirito, come si cammina nello Spirito. Non scoraggiarti per queste espressioni. Non c’è niente di fantasmagorico. È ciò che dovrebbe essere la vita cri­stiana normale, quando essa è vissuta in unione a Gesù per mez­zo della potenza del Suo Spirito Santo. 

     Oggigiorno, nel mondo intero, migliaia e migliaia di persone comuni, di tutte le estrazioni sociali, sono entrate in questo grande Rinnovamento cristiano. Cattolici e Battisti, Luterani, Metodisti ed Episcopaliani, Congregazionalisti e Presbiteriani. Uomini e donne provenienti da tutte le chiese cristiane affer­mano che Gesù Cristo è il Signore della loro vita, per mezzo della forza e della potenza dello Spirito. 

 

Una santità che cresce nella lotta 

     Un'ultima parola anche sul battesimo nello Spirito Santo. In esso non c’è niente di magico. Non porta ad una santità istantanea. Se pensi ad esso come ad una grande iniezione di santità che ti stabilisca per sempre su di un felice binario di alleluia, ti sbagli. Dio non ci usa mai come burattini. Il tuo intelletto, la tua libera volontà, il tuo sforzo e la tua collabo­razione, tutto rientra in questa esperienza. Come cominci a vi­vere la vita nello Spirito, scopri cos’è la guerra spirituale. Ac­quisti una intuizione più profonda della Croce di Gesù e di co­me questa ti introduca nella potenza e nella vittoria della Sua Risurrezione. Impari che ci sono ancora molte crisi, molte ten­tazioni e frustrazioni nella tua vita. Ma anche impari che ora hai il potere di affrontarle e superarle. Impari a vivere con mag­gior profondità e ricchezza ogni momento della tua vita. 

    Impari cosa intendeva Gesù quando ti ha detto: "Sono venuto perché tu abbia la vita, e l’abbia in abbondanza." 

            "Mio Dio, cosa mi manca? Di cosa ho bisogno?"

            "Vieni, Signore Gesù, Vieni!"


http://www.diovive.com/f_setedidio.html

Pedro

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