CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

Il matrimonio nella Sacra Scrittura

Ultimo Aggiornamento: 02/09/2012 16:00
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.293
Sesso: Maschile
02/09/2012 15:56
 
Quota

Cantico dei Cantici. Lo sposo e la sposa

Il Cantico dei Cantici è un testo classico per riflettere su cosa è il matrimonio alla luce del rapporto tipico tra Dio e l'uomo, cioè l'alleanza, di cui il rapporto matrimoniale è segno. Partiamo da Ct 2,8-17.
Con una poeticità notevole abbiamo qui un canto d'amore dove l'elemento fondamentale, alla base dell'amore, è l'incontro tra i due. Lei sente venire lui. Lui le parla, la chiama, l'invita ad andare insieme a scoprire la primavera; lei proclama la sua appartenenza a lui nella reciprocità. Poi tutto termina con l'invito che lei fa a lui di correre e non si sa bene se è un correre per venire da lei o per andarsene. Il testo rimane ambiguo, all'inizio lei sente l'amato che corre per venire: "Ecco il mio amato che viene saltando sui monti" (2,8) e alla fine dice: "Affrettati, corri, diventa una gazzella!" (2,17). Lui è venuto, ora forse se ne va. L'amore è questo rincorrersi, incontrarsi per poi ritrovarsi sempre di nuovo. Questo è il testo nella sua dimensione primaria, tipicamente antropologica dell'amore umano. Chiunque abbia fatto un po' d'esperienza di affetti sa perfettamente di cosa si parli. Il testo del Cantico è stato interpretato a livelli diversi. L'esperienza antropologica dell'amore tra l'uomo e la donna viene riletta spiritualmente. Si capisce che questo è un segno del rapporto di amore tra Dio e la Chiesa, tra l'uomo e Dio, tra il Signore Gesù e colui che gli appartiene. Il Cantico esprime l'amore dell'uomo e della donna, ma anche l'amore di Dio per l'uomo, di questi sposi che sono il Signore Gesù e la sua Chiesa. Questa umanità che dice: "Vieni Signore Gesù" (Ap 22,20) è la Chiesa che scende preparata come una sposa, la Gerusalemme celeste in attesa del Signore che viene: "Vieni, amato mio, vieni... sento il mio amato, eccolo che viene". E' la pagina finale della Bibbia, la Chiesa chiede a Gesù di venire e Lui dice: "Ecco, io vengo". La voce dello sposo che sta arrivando sulla porta dà colore a tutte le cose; la primavera è primavera dell'amore, possibilità di riscoprire la vita in rapporto con Dio; le volpi sono ciò che minaccia l'amore... Le interpretazioni a livello metaforico diventano possibili su diversi piani e in diverse direzioni. Proprio questa sovrapposizione interpretativa ci consente di fare esperienza direttamente sul testo: l'amore umano è segno di quello divino e l'amore divino insegna come deve essere l'amore umano. Vedere questo amore che i due sposi cantano è capire il mistero dell'amore di Dio. E così, accedere al mistero dell'amore di Dio, ci fa capire in che modo questi due sposi possano davvero amarsi e cantare il loro amore. C'è illuminazione reciproca. Vediamo brevemente alcuni elementi che ci servono per capire cos'è l'amore.

Pedro

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 00:50. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com