Cristo incontrò Saulo sulla via di Damasco, perché egli era pronto ad abbandonare la sua religione per scoprire la realtà. La prima cosa che fece, quando la luce sfolgorò, fu di cadere sulla sua faccia. Gli altri rimasero senza parole! Udirono la stessa voce, ma non mossero un muscolo. Rimasero immobili, senza riuscire a scorgere il significato di tutto ciò. Saulo cedette e si arrese alla prima chiamata. Questo persecutore che all'apparenza sembrava freddo e calcolatore, in realtà aveva un cuore tenero.
"Guarderò colui che ha un cuore rotto ed uno spirito contrito"
La luce irrompe nella nostra religiosità, per mostrare Cristo. "Improvvisamente una luce sfolgorò". Questa luce fu un'improvvisa rivelazione, non della potenza o dell'amore di Cristo, ma di ciò che lui stesso stava facendo a Cristo. Questo lo colpì all'improvviso tanto duramente e traumaticamente, che egli divenne per un tempo letteralmente cieco! Perse anche l'appetito. Quando tutto ciò gli venne inaspettatamente addosso, egli non poté sopportarlo. Paolo deve aver ragionato nella mente: "La mia religione mi ha tenuto nelle tenebre. Stavo rigettando l'Unico che potesse soddisfare i miei bisogni. Sono stato così cieco. Questo era tutto ciò che ho sempre desiderato. Non era altro che lui! Come ho fatto ad essere così cieco? Come ho potuto resistere tutto questo tempo? Perché non me n'ero accorto finora?"
Saulo era semplicemente nelle doglie del pentimento! Era la sua anima che gridava: "Basta! Non ce la faccio più. L'ho offeso abbastanza. Ho bisogno di lui. Ne ho abbastanza di una religione morta".
Il pentimento non è semplicemente dispiacere per il peccato. È il dolore per avere respinto il suo amore, per averlo tenuto lontano! Il pentimento dice: "Signore, ti ho rifiutato per troppo tempo. Adesso ho bisogno di te."
Pedro