CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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COSA SIGNIFICA ESSERE CRISTIANO

Ultimo Aggiornamento: 12/01/2016 19:25
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12/01/2016 19:19
 
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NUOVA  NASCITA

Se c'è  una dichiarazione di Gesù che esprima, in modo particolare, il carattere dei cristiano,  questa è quella contenuta nel cap. 3 dell'Evangelo secondo Giovanni: «Se  alcuno non è nato di nuovo non può entrare nel Regno di Dio».


Sei nato  di nuovo? Dalla risposta a questa domanda può essere stabilito se tu sei o non  sei cristiano.


La nuova  nascita è un'esperienza spirituale che non può essere confusa con altre esperienze  perché ha caratteristiche così precise e così visibili da poter essere facilmente  individuata in qualsiasi individuo. Quindi non è difficile rispondere alla domanda  posta precedentemente perché tutti possono sapere se “sono nati di nuovo”.


Nascere  di nuovo, infatti, vuol dire “venire alla luce”; vuol dire “passare da un genere  di vita ad un genere di vita diverso”; vuol dire “entrare nel novero degli esseri  viventi. In altre parole nascere di nuovo rappresenta un avvenimento, che sotto  tutti gli aspetti, può essere assomigliato alla “nascita nel senso fisiologico”.


Colui  che nasce viene alla luce e passa dalla vita uterina alla vita propria ed entra  così, con la propria personalità, nel seno della società umana.


La nuova  nascita, ripetiamo, è un  “venire alla luce”.  Non è, come credono alcuni,  ricevere un poco di luce perché quest'atto sovrano della grazia divina introduce  pienamente nella luce della verità.


L'individuo  viene trasportato dalle tenebre al chiarore della rivelazione divina alla quale  i suoi occhi si aprono, in maniera incerta da principio, e poi sempre più distintamente.  Egli non è più un povero essere raggomitolato in un antro tenebroso, ma un individuo  che si muove alla luce, che si riscalda al sole, che gioisce in un bagno di verità.


Egli cambia  sostanzialmente il suo genere di vita. Dire che i suoi pensieri si modificano  e che i suoi desideri si mutano è dire soltanto in minima parte qual'è il risultato  della nuova nascita.


L'individuo  cambia genere di vita perché cessa di avere una vita in comune con il mondo e  con il peccato e inizia una vita propria nell'atmosfera della grazia di Dio. Quindi  non soltanto i pensieri o desideri, ma tutto è mutato nella sua personalità ed  egli appare quello che non “è mai stato” così come il nascituro è quello che non   “era”  prima.


L'uomo  che è nato di nuovo respira lo Spirito di Dio, contempla la luce della verità,  si riscalda al sole della giustizia; egli dunque ha una vita propria e libera,  ma questa vita è sensitiva e vegetativa in virtù degli elementi soprannaturali  che la fanno vivere. Naturalmente questo linguaggio è essenzialmente simbolico.


Infine  l'individuo che nasce di nuovo entra nel novero della società, di una particolare  società umana e spirituale che è definita dei “primogeniti scritti nei cieli”.  Potremmo anche più semplicemente dire entra nella società dei figliuoli del Regno,  cioè diviene un cristiano.


Coloro  che ricevono Cristo acquistano, con Lui, il diritto di essere chiamati figliuoli  di Dio, non perché viene loro conferito un titolo, ma perché “nascono da  Dio”, ricevono il “seme di Dio”, e “partecipano la natura di Dio”. Tutte  queste precisazioni sono esplicitamente dichiarate dall'Evangelo e sono chiaramente  dimostrate dall'esperienza cristiana.


Se un  individuo si proclama cristiano senza aver esperimentata la realtà di una nuova  nascita, il suo cristianesimo rappresenta una povera contraffazione di quella   “religione pura ed immacolata” recata da Gesù agli uomini. Per essere discepolo  del Maestro divino, bisogna possedere, ci si perdoni il linguaggio esemplificativo,  un doppio certificato di nascita ed il secondo deve essere tanto preciso e tanto  particolareggiato quanto il primo.


Il cristiano  “deve” sapere quando è venuto alla luce e quando ha incominciato a vivere. Deve  conoscere il giorno e l'ora nei quali è divenuto cristiano ed è stato fatto figliuolo  di Dio. La sua vita, in altre parole, deve essere distinta in due vite, separate  fra loro da unì taglio netto, e rese sopratutto indipendenti da una evidente ed  accentuatissima differenza di caratteri. Egli deve essere oggi quello che non  era prima della sua esperienza spirituale e deve sentire questo distacco fino  a non riconoscersi ivi colui che era. Questo è infinitamente più che un semplice  cambiamento di opinione ed anche più che un perfezionamento di carattere.


Oggi le  comunità cristiane accolgono con colpevole superficialità i propri membri, disinteressandosi  totalmente delle esperienze che possono o non possono aver fatto. Avviene frequentemente,  di conseguenza, che molti giovani siano accettati nel seno della chiesa soltanto  perché fanno parte di famiglie cristiane. Generalmente questi giovani presentano  una vita moralmente lodevole ed una conoscenza biblica discreta, ma sono ugualmente  poveri peccatori bisognosi di salvezza.


Vengono  accettati senza che la loro vita esperimenti la potenza della nuova nascita e  quindi essi si trovano ad essere cristiani, o a dichiararsi cristiani, pur avendo  sempre la medesima vita. Possono forse indicare la data della loro decisione,  o la data del loro battesimo, ma non possono indicare la data della loro rigenerazione  perché questa non si è mai verificata.


Naturalmente  questi cristiani hanno una personalità spirituale incompleta perché non “vedono  e non sentono” nella medesima maniera di coloro che hanno partecipato il Regno  attraverso la porta della “nuova nascita”.


La crisi  di molti movimenti cristiani è iniziata nel giorno che la “dottrina della nuova  nascita” è stata sostituita da quella della tradizione. Sono sorti mediante l'unione  di individui rigenerati dalla grazia di Dio e hanno cercato di sopravvivere sull'eredita  delle generazioni successive che non hanno conosciuta la potenza della nuova nascita,  ma soltanto l'incerta forza della convinzione intellettuale.


Sei  nato di nuovo?


Hai partecipato  la natura di Dio attraverso l'opera della rigenerazione? Puoi indicare in maniera  esatta l'ora e i modi nei quali si è verificata la tua totale trasformazione?


La tua  vita è veramente distinta in due vite diverse e indipendenti?


Poni te  stesso di fronte a queste domande perché esse vogliono chiaramente e profondamente  provare il tuo cristianesimo. Se tu non sei ancora nato di nuovo, non sei neanche  ancora cristiano. Devi fare una decisione e devi compiere una esperienza,  ma un'esperienza che non può essere assolutamente ignorata o trascurata.



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