Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

                                                  

CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

LA PREGHIERA DI GESU'

Ultimo Aggiornamento: 08/12/2008 05:43
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 511
Età: 45
Sesso: Maschile
08/12/2008 05:42
 
Quota

L’aggiunta è molto importante perché significa che tutta la vita deve essere orientata al “ricordo di Gesù” ed è sempre in quest’opera che per la prima volta si parla di “preghiera di Gesù”, una preghiera collegata al respiro e che purifica, unifica lo spirito. Ne nasce un dialogo con il Maestro interiore, Cristo stesso, che fa conoscere al cuore la sua volontà: il fine della preghiera è questo ascolto e l’invocazione ci permette di “partecipare al santo nome di Gesù” (61).

Anche Filoteo il Sinaita (o di Batos, monastero del Monte Athos, XIII sec.), erede di Climaco, ha un brano, tratto dai Quaranta capitoli di sobrietà (62), che anticipa lo sviluppo dell’esicasmo, dove la preghiera di Gesù viene associata alla percezione di una luce sovrannaturale:

“La sobrietà purifica luminosamente la coscienza. E quando questa è purificata, è come quando una luce nascosta improvvisamente risplende e scaccia una grande tenebra; quando questa è stata scacciata per una sobrietà vera, prolungata e genuina, la coscienza mostra di nuovo le cose nascoste. Attraverso l’intelletto, la luce bramata insegna con la sobrietà il combattimento invisibile, la battaglia spirituale, e come bisogna scagliare le lance nel duello solitario, ferire con i pensieri, come con dardi ben assestati - in modo che non sia invece l’intelletto ad essere segretamente colpito dai dardi scoccati contro Cristo, luce serena, anziché contro la tenebra funesta. Chi ha gustato quella luce ha compreso ciò che dico. Gustare di questa luce ancor più estenua l’anima che ne è nutrita; ed essa non ne è mai sazia: anzi, quanto più ne mangia, tanto più ne ha fame. È una luce che attira la mente come il sole gli occhi; e che - essendo inesplicabile e spiegata non da parole, ma dall’esperienza di chi ne è colpito (o ferito, piuttosto) - mi costringe al silenzio” (63).

Nei secc. VIII e IX non si trovano testi particolarmente importanti, ma nel X sec. troviamo Simeone il Nuovo Teologo, il grande mistico bizantino, al quale era stato attribuito il primo trattato sul metodo esicasta di preghiera: Metodo per la santa preghiera e l’attenzione. La critica lo pensa comunque contemporaneo a Niceforo (XIV sec.): alcuni attribuiscono l’opera al Niceforo stesso, altri ad uno Pseudo-Simeone il Nuovo Teologo (64). Nella Vita di Simeone il Nuovo Teologo, scritta da Niceta Stetatos, viene riportata una testimonianza sulla vita di questo monaco del famoso monastero Studion di Costantinopoli:

“Una notte, mentre era in preghiera, lo spirito purificato unito allo Spirito Santo, vide una luce dall’alto che gettava all’improvviso i suoi raggi su di lui; una luce reale e grandissima che rischiarava tutto e rendeva tutto chiaro come il giorno. Illuminato da questa luce, gli sembrò che tutta la casa e la cella dove si trovava fosse svanita in un istante e in un istante si fosse annientata, ch’egli stesso fosse rapito in aria e avesse dimenticato interamente il corpo. In questo stato - com’egli stesso diceva e scriveva ai suoi confidenti - fu riempito di una grande gioia e inondato di grandi lacrime e, ciò che è strano in questo meraviglioso evento, è il fatto che, non ancora iniziato a simili rivelazioni, nel suo stupore gridava a voce alta e senza tregua: “Signore, abbi pietà di me!”, come si rese conto appena ritornato in sé; giacchè in quel momento ignorava del tutto che la sua lingua parlasse e la sua parola fosse udita da altri... Molto tardi, essendosi questa luce a poco a poco ritirata, egli si trovò nel suo corpo e all’interno della sua cella e notò che il cuore era pieno di una gioia inesprimibile e la bocca pronunciava ancora ad alta voce: “Signore, abbi pietà di me!”” (65)


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 02:42. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com