CREDI E SARAI SALVATO’

La Bibbia è il libro ispirato dallo Spirito di Dio, scritto tramite uomini condotti da Lui stesso.

Se si vuole conoscere tutto il pensiero di Dio basta leggere le Scritture; è della parola di Dio che possiamo fidarci!

Appoggiarsi sull’uomo è come poggiare la carne sulla canna rotta che ferisce dolorosamente

In quanto uomini abbiamo tante necessità  e l’aiuto dovrebbe venirci dal nostro prossimo ma se confidiamo in lui ci facciamo male. Gesù chiede non di toglierci dal mondo ma di preservarci dal maligno.

Non è il mondo la parte a cui dobbiamo poggiarci

ma solo la santa Parola di Dio

La dottrina dei testimoni di Geova è simile ad un vaso odorifero nel quale è caduta una mosca (espressione usata nel libro dell’Ecclesiaste). C’è una mosca che guasta il tutto che è il non riconoscere Gesù come creatore ma come creatura.

Noi non siamo cattolici, protestanti, evangelici perché non apparteniamo alla linea storica di alcuna di queste correnti. Chi è morto sulla croce per noi non è l’evangelico ma il suo nome è Cristo. Non protestiamo anzi ubbidiamo alla volontà di Dio. Non siamo ortodossi, anglicani, luterani, ecc... siamo solo cristiani: di Gesù Cristo

Siamo di quelli che per la prima volta in Antiochia furono chiamati cristiani.

Non siamo di alcuna denominazione. Qualcuno ha tentato di trovare le basi storiche della nostra fede per poter classificarci, individuarne caratteri salienti e la data d’origine ma noi siamo solo di Cristo e la nostra genesi storica è la Parola di Dio.

CRISTO E’ ALL’ INIZIO E ALLA FINE,

DURANTE C’E’ CRISTIANESIMO

In nome dell’ECUMENISMO molti vorrebbero far congiungere l’inconciliabile; cercano di far riunire tutte le religioni in una sola ma quello che ne deriva è invece SINCRETISMO.

L’ECUMENISMO vero è adeguarsi tutti alla Parola di Dio: fare tutti comunione con Lui.

Gesù ha lasciato il suo trono, ha messo il suo corpo sulla croce ed è risorto. Oggi regna e il Suo regno su tutti realizza l’ECUMENISMO CRISTIANO che noi promoviamo e sosteniamo.

SE CI UNIAMO CON GESU’

OGNI COSA DIVENTA BUONA

La nostra fede è ben riposta se si poggia su Gesù Cristo

Un’etiope si era recato con il suo carro dal suo paese a Gerusalemme, distante quanto lo è oggi Roma da Mosca, e confidava nel fatto che giunto al tempio sarebbero stati tutte le sue domande e tutti i sui dubbi dileguati.

Dopo la visita al tempio se ne stava tornando però senza risposte ma con i testi sacri tra le mani che aveva comprati o che gli erano stati forse regalati.

Per noi cristiani costituisce un investimento il regalare un Bibbia a chi ha sete di conoscenza come quell’uomo che risulta essere intelligente alla stregua di Sergio Paolo, di cui si parla in Atti al capitolo 13.

Dio considera intelligente colui che cerca la verità.

Egli, tesoriere della regina Candace, aveva seta di conoscenza. 

La mancanza di conoscenza genera il dubbio, il dubbio l’incertezza che a sua volta dà origine all’instabilità. Poi a catena ne derivano l’angoscia, la paura, la depressione, la malattia fino a giungere alla morte. Il male che parte da un piccolo elemento una volta  innescato non ha mai fine fin tanto che non giunge al suo compimento che è la morte

L’etiope cominciò a leggere a caso il libro del profeta Isaia al capitolo 53 verss.1-11: “... Egli è cresciuto davanti a lui come un pianticella, come un radice che    esce da un arido suolo; non aveva forma nè bellezza da attirare i nostri sguardi, nè aspetto tale da piacerci. disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare con la sofferenza, pari a colui davanti al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e non ne facemmo stima alcuna. tuttavia erano molte le malattie che egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui si era caricato; ma noi lo ritenevamo colpito,    percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace e caduto su di lui  e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti...Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la    bocca. Come l’agnello condotto al mattatoio, come la pecora muta davanti a chi lo tosa,  egli non aprì la bocca... Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza...Egli vedrà il frutto del tormento dell’anima sua e ne sarà saziato...” Lo  Spirito Santo rapendo Filippo lo aveva portato su una via deserta dove poco dopo sarebbe passato l'eunuco col suo carro.

Atti 8:29-30: “Lo Spirito disse a Filippo: ‘Avvicinati e raggiungi quel carro’.  Filippo accorse, udì che quell’uomo leggeva il profeta Isaia, e  gli disse: ‘capisci quello che stai leggendo?’ Quando Filippo sentì l’eunuco leggere Isaia capì come Dio voleva di lui usarsi e con molta dolcezza gli chiese se comprendeva quegli scritti. L’etiope con onestà gli rispose: “’E come potrei, se nessuno mi guida? E invitò Filippo a salire e a sedersi accanto a lui.”

Dio ci ama. Gesù è morto sulla croce per ciascuno di noi  e richiede onestà nell’avvicinarsi alla Sua persona

 Il ministro etiope, avendo l’onestà nel cuore, ammise di non capire quanto letto.

Atti 8:34-35: “L’eunuco, rivolto a Filippo gli disse: ‘Di chi, ti prego, dice   questo il profeta? di se stesso, oppure di un altro?’ Allora Filippo prese a parlare e, cominciando da questo passo della Scrittura, gli comunicò il lieto messaggio di Gesù.”

 Filippo potè spiegare che colui di cui parlava il profeta Isaia era Gesù di Nazaret che era morto sulla croce per lui e che se lo avrebbe riconosciuto come Suo personale salvatore, confessandolo, Egli lo avrebbe salvato

BASTA SOLO CREDERE PER ESSERE SALVATI

Vi è analogia tra il serpente innalzato nel deserto, in un episodio citato nel Vecchio Testamento, e l’Opera della croce.

Tra il popolo di Dio accampato nel deserto molti morivano perché morsi dai serpenti. A Dio piacque così di salvare coloro che venivano morsi solo che questi alzando il capo volgevano lo sguardo verso un serpente di rame lì innalzato per la loro salvezza.

Il mondo è un luogo infettato dalla presenza degli spiriti maligni che vi circolano. Solo Gesù Cristo può salvare e per farlo Egli chiede un semplice atto di ubbidienza: CREDERE in Lui e nel sacrificio compiuto.

DIO PUO’ FARE E RENDERE STABILI I MIRACOLI

Chiunque guarda alla croce, chiunque confessa che Gesù Cristo

è morto sulla croce per lui è salvato.

SOLO CHE SI UBBIDISCA ALLA PAROLA DI DIO

SI E’ GUARITI

Dio all’etiope parlò attraverso un cristiano; egli credette e comprendendo la bellezza del Regno di Dio non gli bastava l’essere salvato, voleva far parte del Regno, entrarvi.

PER ENTRARE A FAR PARTE DEL REGNO DI DIO

BISOGNA ESSERE BATTEZZATO

Atti 8:36-38: “Strada facendo, giunsero a un luogo dove c’era dell’acqua. e l’eunuco disse: ‘Ecco dell’acqua; che cosa impedisce che io sia                   battezzato?’ Filippo disse: ‘ Se tu credi con tutto il cuore, è   possibile’. L’eunuco rispose: ‘Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio’. Fece fermare il carro, e discesero tutti e due nell’acqua, Filippo e l’eunuco; e Filippo lo battezzò.”

Non dipende dalla cultura, non occorrono altri requisiti che un cuore onesto e sincero davanti a Dio.

 PER ESSERE SALVATI BASTA CREDERE.

PER ENTRARE NEL REGNO DI DIO OCCORRE IL BATTESIMO.

Quando si è nelle mani del Signore e ci si lascia da Lui guidare Egli si serve di noi come suoi strumenti.

Atti 8:39-40: “Quando uscirono dall’acqua, lo Spirito del Signore rapì Filippo; e l’eunuco, continuando il suo viaggio tutto allegro, non lo vide più. Poi Filippo si ritrovò in Azot; e, proseguendo, evangelizzò tutte le città, finchè giunse a Cesarea.”

da  ccgcs