possano allontanare i voti, ma l’UAAR non ha di queste necessità. Ecco perché l’UAAR
difende la sua apartiticità e non aderisce a questo o a quello schieramento politico, pur
annoverando tra i propri iscritti molti aderenti a diversi partiti.
Sui privilegî economici e tributari della chiesa cattolica in Italia c’è un diffuso silenzio.
Non solo non vengono denunciati questi privilegi, ma proprio non se ne parla. Non ci
sono studi sistematici. Non ci sono approfondimenti giornalistici. Mamma Rai, che tanto
spazio dà al Papa, ai cardinali e ai vescovi, non dedica trasmissioni al fiume di soldi che
dalle finanze pubbliche travasa nelle casse della chiesa cattolica.
L’argomento, forse, di cui si sa di più è quello dell’8 per mille, ma anche qui la chiarezza
è poco diffusa. Con l’8 per mille lo Stato italiano regala alla chiesa cattolica circa un
miliardo di euro all’anno. Qualcuno crede che questi soldi vadano allo Stato Città del
Vaticano. Come tutti voi sapete, invece, quel miliardo di euro va alla Cei, alla Conferenza
episcopale italiana, cioè alla chiesa cattolica italiana.
Non bisogna confondere lo Stato Città del Vaticano con la chiesa cattolca italiana, anche
se la chiesa cattolica italiana è rigidamente subordinata allo Stato Città del Vativano.
Credo che la Conferenza episcopale italiana sia l’unica conferenza episcopale nazionale
che non elegge il proprio presidente, che è invece nominato dal Papa.
I due Patti lateranensi hanno funzioni diverse: Il Trattato regola i rapporti tra Stato
italiano e Stato Città del Vaticano. Il Concordato regola i rapporti tra Stato italiano e chiesa
cattolica italiana, rappresentata dalla Cei, Conferenza episcopale italiana.
Il Concordato è la base dei privilegî di cui gode la chiesa cattolica italiana e in modo
particolare dei privilegî economici e tributari.
Ma vi sono miliardi di euro che la finanza pubblica passa alla chiesa cattolica
indipendentemente dal Concordato, cioè per scelta politica di forze politiche che si
collocano prevalentemente nel centro-destra ma anche di forze politiche che si collocano
nel centro-sinistra.
L’UAAR è per l’abolizione del Concordato, pur nella consapevolezza che si tratta di un
obiettivo di non breve periodo. Vi sono molti stati nel mondo, liberi e liberali, che non
hanno il concordato, dalla Francia agli Stati Uniti d’America.
C’è un fiume di denaro pubblico che va alla chiesa cattolica italiana, ma qualche regaluccio
viene anche fatto allo Stato Città del Vaticano. Vorrei ricordare la questione delle acque
pulite e delle acque sporche di questo Stato e non in senso metaforico. L’ articolo 6, 1°
comma, del Trattato del Laterano del 1929 stabiliva: “L’Italia provvederà a mezzo degli
accordi occorrenti con gli enti interessati che alla Città del Vaticano sia assicurata
un’adeguata dotazione di acque in proprietà”. Il comma non precisa se gratuitamente o a
pagamento.
Naturalmente, la Santa Sede e gli inginnocchiati governi italiani hanno dato
l’interpretazione della gratuità. Nel 2000 il settimanale