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Le apparizioni mariane: intervento divino o illusione?

Ultimo Aggiornamento: 04/06/2009 02:22
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02/06/2009 17:11
 
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ritorno della Dea

 

Perchè è sempre la Madre di Dio che sembra apparire in queste visioni? Forse il Canonico John di Satge, un anglicano evangelico, aveva ragione nel dire che il culto mariano (anche se qui un ortodosso farebbe una chiara distinzione fra la mariolatria e la venerazione ortodossa per la Madre di Dio...) aveva le sue radici in un più antico paganesimo, nella ricorrente tendenza dell'umanità ad adorare una dea madre.

L'attuale tendenza all'ordinazione delle donne e all'uso di un linguaggio vago e asessuato per Dio sono fenomeni chiaramente collegati allo gnosticismo, mentre le apparizioni mariane sembrano maggiormente correlate all'antica figura pagana della Dea. Gi eretici gnostici permettevano alle donne di esercitare, al pari dell'uomo, la funzione di sacerdote e vescovo, e adottarono alcune credenze cristiane, distorcendole impietosamente per adattarle al sistema filosofico-religioso gnostico; ma il loro interesse non era rivolto a Maria, la Madre di Dio, quanto piuttosto a Dio "Madre", cioè lo Spirito Santo. Alcuni gnostici elaborarono una figura dell'immortale Sophia, e talvolta considerarono la Vergine Maria come una delle sue incarnazioni; ma non sembra esserci stato alcun elemento tendente alla formazione di un culto cristiano di Maria come quello prevalso nella Chiesa Cattolica Romana.
L'unica Grande Madre dei pagani si manifestava nelle varie forme della natura, sulla terra e nel cielo. Non avendo forma umana, era adorata in luoghi sacri e santuari marcati da colonne. Più tardi fu rappresentata in forma umana, servita da colombe e serpenti, che simboleggiavano il suo potere nell'aria e sulla terra. La Dea era soprattutto colei che dava e sosteneva la vita, la portatrice di fertilità all'uomo e alla natura; e, nel suo più tardo ruolo di Musa, l'ispirazione che fa nascere la musica, l'arte e la poesia.
Con il fondersi e il reciproco influenzarsi delle società, la Dea si frammentò e fu identificata con divinità locali, assumendo le loro caratteristiche. Col nome di Neith, divinità portata in Egitto dalla Libia, era una vergine-madre cosmica, che "partorì il Sole, e divenne madre quando nessuno ancora aveva generato figli". Come Iside, rivela al supplicante che in molti luoghi diversi, lei, l'unica, è "adorata in molti aspetti, conosciuta sotto molti nomi": Madre degli dei, Artemide, Afrodite, madre del Grano, e Persefone, la Fanciulla per eccellenza. Allo stesso modo, la Signora delle apparizioni è venerata in molte località sotto una varietà di nomi e di aspetti: Nostra Signora del Rosario, Vergine dei Poveri, Madre Consolatrice, l'Immacolata Concezione, e così via.
Un inno babilonese a Ishtar la saluta come Regina di tutto, che nella sua pietà risuscita i morti, guarisce i malati e salva gli afflitti; ma possiede, tuttavia, un lato "oscuro", e nell'epopea di Gilgamesh decide capricciosamente di distruggere l'umanità. Robert Hugh Benson, scrittore cattolico del XIX secolo, individuò questo aspetto "oscuro" della Signora di Lourdes:
Maria mi è apparsa sotto una nuova luce da quando ho visitato Lourdes. In futuro non solo odierò il fatto di offenderla, ma anche ne avrò paura. E' terribile cadere nelle mani di questa Madre, che consente agli infermi di trascinarsi arrancando per tutta la Francia fino ai suoi piedi, per poi tornarsene via sempre strisciando. E' una delle Marie di Chartres che qui si rivela, oscura, potente, dominante e inesorabile: non la Maria di un negozio di articoli ecclesiastici, che dimora fra carta stagnola e tuberose.
Senza dubbio gli uomini pensavano cose simili a queste, tanto tempo fa, nei confronti della Magna Mater o di Artemide, piuttosto benigna ad Atene, ma oscura e terribile come Diana di Efeso. Geoffrey Ashe (Miracles, 1978), commentando il "miracolo del sole" a Fatima, scrive: "Accettare il fatto che questo sia un miracolo attribuibile a Maria, significa ammettere che la Vergine ha un aspetto minaccioso e imperscrutabile che mal si concilia con le idee cristiane su di lei."
Se la Dea c'entra in qualche modo nelle visioni mariane, la Francia sembra costituire un terreno naturalmente fertile per queste ultime, poiché in questa nazione la Dea, in genere, sembra essere stata particolarmente benigna e provvida. Era esistito un tempio di Iside a Soissons, un forte culto della Madre nella regione di Treves, mentre il culto della Madre Terra prevaleva nelle regioni di Seine, Oise e Tarn, e c'erano molti santuari dedicati a dee minori che proteggevano le sorgenti. Vi erano anche ninfe protettrici di fonti, rocce ed acque, ed una moltitudine di "bianche signore" discendenti della Madre Terra.
A Roma, Cibele, la Grande Madre degli dèi, una divinità importata dall'Asia Minore, fu ritenuta artefice della sconfitta di Annibale e acquisì un duraturo seguito di fedeli. Le statue di Cibele avevano la caratteristica di essere coronate e condotte di luogo in luogo. Allo stesso modo, un ulteriore sviluppo delle apparizioni è stata la solenne incoronazione di statue mariane, condotte poi in processione, soprattutto a Fatima, da un luogo all'altro. Nel 1864, la Vergine di Garaison fu incoronata con l'autorizzazione del Papa (Pio IX), seguita poi da quelle di La Salette (Leone XIII) e Fatima (Pio XII). Nel 1954 fu incoronata Nostra Signora di Knock, regina dell'Irlanda. Precedentemente, nel 1732, la Vergine di Svata Hora, in Slovacchia, fu incoronata col diadema del Sacro Romano Imperatore. E' fuori di dubbio che la Madre di Dio, che rappresenta l'umanità redenta, sia glorificata e regni con Cristo; ma queste incoronazioni terrene tendono ad allontanarla da noi e a nascondere il fatto che la sua corona celeste non è il "diadema", emblema regale della monarchia, bensì lo stephanos, la corona di alloro data ai vincitori nella battaglia della vita, il premio che si ottiene dopo aver lottato fedelmente, attraverso sofferenze e purificazioni: la corona con la quale tutti i cristiani sperano e pregano di essere incoronati.

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