CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Nascita e infanzia di Gesù Cristo

Ultimo Aggiornamento: 07/08/2009 09:39
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03/06/2009 17:53
 
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Nascita e infanzia di Gesù Cristo
Questo è il racconto della nascita e infanzia di Gesù Cristo. Esso non ha la pretesa di dare ordine cronologico assoluto agli avvenimenti descritti nei quattro Vangeli, ma il desiderio di consentirne una visione integrata.

Leggere tutti gli eventi in ordine cronologico, proietta luce su di essi e diventa una piacevole lettura.





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I Vangeli narrano
NASCITA E INFANZIA
DI GESÙ CRISTO
di Veglio Jugovac
Nota dell’autore
Questo lavoro è il racconto della Nascita e infanzia di Gesù Cristo. Esso non ha la pretesa di dare
ordine cronologico assoluto agli avvenimenti raccontati nei quattro Vangeli, ma dà una visione
integrata della narrazione dei quattro Vangeli.
Leggere i singoli eventi e i discorsi in ordine cronologico, nel contesto delle narrazioni degli altri
Vangeli e degli eventi in cui di volta in volta si inseriscono, proietta una luce maggiore su di essi e
li rende più chiari.
Il lavoro si attiene strettamente al racconto dei quattro Vangeli, riportando interamente quello
che essi dicono.
Il mio desiderio e la mia preghiera sono che quest'opera dia gloria a Dio e porti edificazione e
benedizione a quanti la leggeranno.
Introduzione
Prologo
(Marco, 1:1; Giovanni, 1:1-18)
Principio del lieto messaggio1 di Gesù Cristo (figlio di Dio).
In origine era la parola2, la parola era conforme a Dio, e Dio era la parola. Essa era in origine
conforme a Dio. Tutte le cose sono state fatte per mezzo di essa; e senza di essa neppure una delle
cose fatte è stata fatta. In essa era la vita, e la vita era la luce degli uomini. La luce risplende nelle
tenebre, e le tenebre non l’hanno afferrata.
Apparve un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Egli venne come testimone,
affinché testimoniasse della luce, perché tutti credessero per mezzo di lui; egli non era la luce, ma
venne per testimoniare della luce. La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.
Era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lei, ma il mondo non l’ha conosciuta. È venuto a
casa sua, ma i suoi non l’hanno ricevuta; ma a quanti l’hanno ricevuto, a quelli che credono nel suo
nome, egli ha dato loro il diritto di diventare figli di Dio; i quali non sono nati da sangue, né da
volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio.
E la parola è diventata carne e ha abitato fra di noi; e abbiamo contemplato la sua gloria, gloria
come dell’unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni ha testimoniato di lui, esclamando: “Era di lui che io dicevo: “Colui che viene dopo di
me mi ha preceduto, perché era prima di me; poiché dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto
grazia su grazia”.
Poiché la legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la verità sono state manifestate per
mezzo di Cristo Gesù. Nessuno ha mai visto Dio; l’unigenito Dio, che è nel seno del Padre, l’ha
manifestato.
Genealogia di Gesù Cristo
(Matteo, 1:1-17)
Genealogia di Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abrahamo. Abrahamo generò Isacco;
Isacco generò Giacobbe; Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli; Giuda generò Fares e Zara da
Tamar; Fares generò Esrom; Esrom generò Aram; Aram generò Aminadab; Aminadab generò
Naasson; Naasson generò Salmon; Salmon generò Boos da Rahab; Boos generò Obed da Rut; Obed
generò Issai, e Issai generò Davide, il re.
Davide generò Salomone da quella che era stata moglie di Uria; Salomone generò Roboamo;
Roboamo generò Abia; Abia generò Asa; Asa generò Giosafat; Giosafat generò Ioram; Ioram
generò Uzzia; Uzzia generò Ioatham; Ioatham generò Achaz; Achaz generò Ezechia; Ezechia
generò Manasse; Manasse generò Amon; Amon generò Giosia; Giosia generò Ieconia e i suoi
fratelli al tempo della deportazione in Babilonia.
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salathiel; Salathiel generò Zorobabel;
Zorobabel generò Abiud; Abiud generò Eliakim; Eliakim generò Azor; Azor generò Sadok; Sadok
generò Achim; Achim generò Eliud; Eliud generò Eleàzar; Eleàzar generò Matthan; Matthan generò
Giacobbe; Giacobbe generò Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale fu generato Gesù, che è
chiamato l’Unto.
Così, da Abrahamo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; da Davide fino alla
deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo,
quattordici generazioni.
1 Vangelo, traslitterazione del greco Euanghelion, che significa lieto messaggio, buona notizia.
2 Parola: Il greco usa il termine maschile Logos, che significa Verbo, Parola.

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03/06/2009 17:55
 
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Capitolo I
La nascita di Gesù Cristo
Annuncio della nascita di Giovanni il battista
(Luca, 1:5-25)
Al tempo di Erode, re della Giudea, c’era un sacerdote di nome Zaccaria, del turno di Abìa; sua
moglie era discendente d’Aaronne e si chiamava Elisabetta. Erano entrambi giusti davanti a Dio e
osservavano in modo irreprensibile tutti i comandamenti e i precetti del Signore. Ma non avevano
figli, perché Elisabetta era sterile, ed erano tutti e due in età avanzata.
Mentre esercitava il sacerdozio davanti a Dio nell’ordine del suo turno, secondo la consuetudine
del sacerdozio, gli toccò di entrare nel tempio del Signore per ardere il profumo; e tutta la
moltitudine del popolo stava fuori in preghiera nell’ora del profumo. E gli apparve un angelo3 del
Signore, alla destra dell’altare dei profumi. Zaccaria fu turbato e impaurito. Ma l’angelo gli disse:
“Non temere, Zaccaria, perché la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti partorirà un
figlio, e gli porrai nome Giovanni. Tu ne avrai gioia ed esultanza, e molti gioiranno per la sua
nascita. Egli infatti sarà grande davanti al Signore. Non berrà né vino né bevande alcoliche, e sarà
pieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre e convertirà molti dei figli d’Israele al Signore,
loro Dio. Egli andrà davanti a lui con lo spirito e la potenza di Elia, per convertire i cuori dei padri
verso i figli e i disobbedienti al sentimento dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben
disposto”.
Zaccaria disse all’angelo: “Da cosa conoscerò che questo avverrà davvero? Perché io sono
vecchio e mia moglie è in età avanzata”.
L’angelo gli rispose: “Io sono Gabriele che sto davanti a Dio; e sono stato mandato a parlarti e
annunciarti queste liete notizie. Ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste
cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo”.
Intanto la gente fuori stava aspettando Zaccaria, e si meravigliava del suo indugiare nel tempio.
Ma quando uscì, non poteva parlare loro; e capirono che aveva avuto una visione nel tempio; ed egli
faceva loro dei segni e rimase muto.
Quando furono compiuti i giorni del suo servizio, egli se ne andò a casa sua. Dopo quei giorni,
sua moglie Elisabetta concepì; e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: “Ecco cosa mi ha fatto
il Signore, nei giorni in cui ha rivolto a me il suo sguardo per cancellare la mia vergogna fra gli
uomini”.
Annuncio della nascita di Gesù
(Luca, 1:26-38)
Sei mesi dopo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
a una vergine fidanzata a un uomo chiamato Giuseppe, della discendenza di Davide. Il nome della
vergine era Maria. Entrato da lei, disse: “Rallegrati, favorita dalla grazia; il Signore è con te”.
Maria fu turbata a queste parole, e si domandava che cosa significasse un tale saluto. L’angelo le
disse: “Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ecco, tu concepirai e partorirai un
figlio, e gli porrai nome Gesù. Egli sarà grande e sarà chiamato Figlio dell’Altissimo, e il Signore
Dio gli darà il trono di Davide, suo padre. Egli regnerà sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo
regno non avrà mai fine”.
Maria disse all’angelo: “Come avverrà questo, dal momento che non ho avuto rapporti coniugali
con alcun uomo?”
3 Angelo, traslitterazione del greco Angelos, che significa messaggero, inviato.

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03/06/2009 17:56
 
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’angelo le rispose: “Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà della
sua ombra; perciò, anche colui che nascerà sarà chiamato Santo, Figlio di Dio. Ecco, Elisabetta, tua
parente, ha concepito anche lei un figlio nella sua vecchiaia; e questo è il sesto mese, per lei, che era
chiamata sterile; poiché nessuna parola di Dio è irrealizzabile”.
Maria disse: “Ecco sono la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola”.
E l’angelo se ne andò da lei.
Visita di Maria a Elisabetta
(Luca, 1:39-56)
In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta nella regione montuosa, in una città di Giuda, entrò
in casa di Zaccaria e salutò Elisabetta. Appena Elisabetta udì il saluto di Maria, il bambino le balzò
nel grembo; ed Elisabetta fu piena di Spirito Santo, ed esclamò a gran voce: “Benedetta sei tu fra le
donne, e benedetto è il frutto del tuo grembo! Come mai mi è dato che la madre del mio Signore
venga da me? Poiché non appena la voce del tuo saluto mi è giunta agli orecchi, per la gioia il
bambino mi è sobbalzato nel grembo. Beata è colei che ha creduto, perché quanto le è stato detto
dal Signore avrà compimento”.
E Maria disse: “L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore,
perché egli ha avuto riguardo alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi
chiameranno felice, perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome; e la sua
misericordia si estende di generazione in generazione per quelli che lo temono. Egli ha operato
potentemente con il suo braccio; ha disperso quelli che si erano insuperbiti nei pensieri del loro
cuore; ha fatto scendere i potenti dai troni, e ha innalzato gli umili; ha saziato di beni gli affamati, e
ha mandato via a mani vuote i ricchi. Ha soccorso il suo servo Israele, ricordandosi della
misericordia verso Abrahamo e verso la sua discendenza, di cui aveva parlato ai nostri padri, per
sempre”.
Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne ritornò a casa sua.
Nascita di Giovanni il battista
(Luca, 1:57-66)
Compiutosi per lei il tempo del parto, Elisabetta diede alla luce un figlio. I suoi vicini e i parenti
udirono che il Signore le aveva usato grande misericordia, e se ne rallegravano con lei. L’ottavo
giorno vennero a circoncidere il bambino e lo chiamavano Zaccaria, dal nome di suo padre. Ma sua
madre intervenne dicendo: “No, sarà invece chiamato Giovanni”.
Essi le dissero: “Non c’è nessuno nella tua parentela che porti questo nome”.
E a cenni domandavano al padre come voleva che fosse chiamato. Egli, chiesta una tavoletta,
scrisse così: “Il suo nome è Giovanni”.
E tutti si meravigliarono. In quell’istante la sua bocca fu aperta e la sua lingua sciolta, ed egli
parlava, benedicendo Dio. E tutti i loro vicini furono presi da timore; e tutte queste cose si
divulgavano per tutta la regione montuosa della Giudea. Tutti quelli che le udirono, le serbarono nel
loro cuore e dicevano: “Che sarà mai questo bambino?”
Perché la mano del Signore era con lui.
Profezia di Zaccaria
(Luca, 1:67-80)
Zaccaria, padre di Giovanni, fu pieno di Spirito Santo e profetizzò, dicendo: “Benedetto sia il
Signore, il Dio d’Israele, perché ha visitato e riscattato il suo popolo, e ci ha suscitato un potente
Salvatore nella casa di Davide suo servo, come aveva promesso da tempo per bocca dei suoi profeti;
uno che ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano. Egli usa così
misericordia verso i nostri padri e si ricorda del suo santo patto, del giuramento che fece ad
Abrahamo nostro padre, di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, lo serviamo senza

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03/06/2009 17:56
 
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paura, in santità e giustizia, alla sua presenza tutti i giorni della nostra vita. E tu, bambino, sarai
chiamato profeta dell’Altissimo, perché andrai davanti al Signore per preparare le sue vie, per dare
al suo popolo conoscenza della salvezza mediante il perdono dei loro peccati, grazie ai sentimenti di
misericordia del nostro Dio; per i quali l’Aurora dall’alto ci visiterà per risplendere su quelli che
giacciono in tenebre e in ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace”.
Or il bambino cresceva e si fortificava nello spirito; e stette nei deserti fino al giorno in cui
doveva manifestarsi a Israele.
Giuseppe e sua moglie Maria
(Matteo, 1:18-25)
La nascita di Gesù Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a
Giuseppe e, prima che fossero venuti a stare insieme, lei si trovò incinta per opera dello Spirito
Santo. Giuseppe, suo marito, che era uomo giusto e non voleva esporla a infamia, si propose di
lasciarla segretamente. Ma, mentre aveva in animo queste cose, un angelo del Signore gli apparve in
sogno, dicendo: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua moglie;
perché ciò che in lei è generato, viene dallo Spirito Santo. Ella partorirà un figlio, e tu gli porrai
nome Gesù, perché è lui che salverà il suo popolo dai loro peccati”.
Tutto ciò avvenne, affinché si adempisse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del
profeta: “La vergine sarà incinta e partorirà un figlio, al quale sarà posto nome Emmanuele” (che,
tradotto, vuol dire: “Dio con noi”).
Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con
sé sua moglie; e non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio; e gli
pose nome Gesù.
Nascita di Gesù a Betlemme
(Luca, 2:1-7)
In quel tempo uscì un decreto da parte di Cesare Augusto, che ordinava il censimento di tutto
l’impero. Questo fu il primo censimento fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti
andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua città.
Dalla Galilea, dalla città di Nazaret, anche Giuseppe salì in Giudea, alla città di Davide chiamata
Betlemme (perché era della casa e della famiglia di Davide), per farsi registrare con Maria, sua
sposa, che era incinta.
Mentre erano là, si compì per lei il tempo del parto; ed ella diede alla luce il suo figlio
primogenito, lo fasciò, e lo coricò in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo.
I pastori di Betlemme
(Luca, 2:8-20)
In quella stessa regione c’erano dei pastori che stavano nei campi e di notte facevano la guardia
al loro gregge. E un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore risplendé intorno a
loro, e furono presi da gran timore. L’angelo disse loro: “Non temete, perché io vi porto la buona
notizia di una grande gioia che tutto il popolo avrà: “Oggi, nella città di Davide, è nato per voi un
Salvatore, che è il Cristo, il Signore. E questo vi servirà di segno: troverete un bambino avvolto in
fasce e coricato in una mangiatoia”.
E a un tratto vi fu con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva:
“Gloria a Dio nei luoghi altissimi e pace in terra agli uomini ch’egli gradisce!”
Quando gli angeli se ne furono andati verso il cielo, i pastori dicevano tra di loro: “Andiamo fino
a Betlemme e vediamo ciò che è avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere”.
Andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia; e,
vedutolo, raccontarono a tutti quello che era stato loro detto di quel bambino. E tutti quelli che li
udirono si meravigliarono delle cose dette loro dai pastori. Maria serbava in sé tutte queste cose,
meditandole in cuor suo. E i pastori tornarono indietro, glorificando e lodando Dio per tutto quello
che avevano udito e visto, com’era stato loro annunziato.

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03/06/2009 17:57
 
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Capitolo II
Infanzia
Presentazione di Gesù al Tempio
(Luca, 2:21-24)
Quando furono passati gli otto giorni dopo i quali il bambino doveva essere circonciso, gli fu
messo il nome di Gesù, che gli era stato dato dall’angelo prima che fosse concepito.
Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mosè, portarono il
bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore (come è scritto nella legge del Signore: “Ogni
maschio primogenito sarà consacrato al Signore”) e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del
Signore, di un paio di tortore o di due giovani colombi.
Preghiera di Simeone
(Luca, 2:25-35)
Vi era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; quest’uomo era giusto e timorato di Dio, e
aspettava la consolazione d’Israele. Lo Spirito Santo era sopra di lui e gli era stato rivelato dallo
Spirito Santo che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. Egli, mosso dallo
Spirito, andò nel tempio e, come i genitori vi portavano il bambino Gesù per adempiere a suo
riguardo le prescrizioni della legge, lo prese in braccio e benedisse Dio, dicendo: “Ora, o mio
Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; perché i miei occhi hanno visto
la tua salvezza, che hai preparata dinanzi a tutti i popoli come luce per illuminare le genti e per la
gloria del tuo popolo Israele”.
Il padre e la madre di Gesù restavano meravigliati delle cose che si dicevano di lui. E Simeone li
benedisse, dicendo a Maria, madre di lui: “Ecco, egli è posto a caduta e a rialzamento di molti in
Israele, come segno di contraddizione (e a te stessa una spada trafiggerà l’anima), affinché i pensieri
di molti cuori siano rivelati”.
La profetessa Anna
(Luca, 2:36-38)
Vi era anche Anna, profetessa, figlia di Fanuel, della tribù di Aser. Era molto avanti negli anni:
dopo essere vissuta con il marito sette anni dalla sua verginità, era rimasta vedova e aveva raggiunto
gli ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio e serviva Dio notte e giorno con digiuni e
preghiere. Sopraggiunta in quella stessa ora, anche lei lodava Dio e parlava del bambino a tutti
quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme.
I magi d’Oriente
(Luca, 2:39; Matteo, 2:1-12)
Gesù era nato in Betlemme di Giudea, all’epoca del re Erode.
Com’ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, dei magi d’Oriente
arrivarono a Gerusalemme, chiedendo: “Dov’è il re dei Giudei che è nato? Poiché noi abbiamo visto
la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo”.
Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti
e gli scribi del popolo, s’informò da loro dove doveva nascere il Cristo. Essi gli dissero: “In
Betlemme di Giudea; poiché così è stato scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di
Giuda, non sei affatto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un principe, che
pascerà il mio popolo Israele”.
Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s’informò esattamente da loro del tempo in cui fosse
apparsa la stella; e, mandandoli a Betlemme, disse loro: “Andate e chiedete informazioni precise sul
bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, affinché anch’io vada ad adorarlo”.
Essi dunque, udito il re, partirono; e la stella, che avevano vista in Oriente, andava davanti a loro
finché, giunta al luogo dov’era il bambino, vi si fermò sopra. Quando videro la stella, si
rallegrarono di grandissima gioia. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria, sua madre.
Prostratisi, lo adorarono e, aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. Poi,
avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, tornarono al loro paese per un’altra via.
Fuga in Egitto
(Matteo, 2:13-15)
Dopo che i magi furono partiti, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse:
“Alzati, prendi il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e restaci finché io non te lo dico, perché
Erode sta per cercare il bambino per farlo morire”.
Egli dunque si alzò, prese di notte il bambino e sua madre, e si ritirò in Egitto. Là rimase fino
alla morte di Erode, affinché si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta:
“Fuori d’Egitto chiamai mio figlio”.
Strage dei bambini di Betlemme
(Matteo, 2:16-18)
Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adirò moltissimo e mandò a uccidere tutti i maschi
dell’età di due anni in giù, che erano a Betlemme e in tutto il suo territorio, secondo il tempo del
quale si era esattamente informato dai magi. Allora si adempì quello che era stato detto per bocca
del profeta Geremia: “Un grido si è udito in Rama, un pianto e un lamento grande: Rachele piange i
suoi figli e rifiuta di essere consolata, perché non sono più”.
Ritorno dall’Egitto
(Matteo, 2:19-23; Luca, 2:39)
Dopo la morte di Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe, in Egitto, e gli disse:
“Alzati, prendi il bambino con sua madre e va’ nel paese d’Israele, perché sono morti coloro che
cercavano di uccidere il bambino”.
Egli, alzatosi, prese il bambino con sua madre e rientrò nel paese d’Israele. Ma, udito che in
Giudea regnava Archelao al posto di Erode, suo padre, ebbe paura di andare là; e, avvertito in
sogno, si ritirò nella regione della Galilea, e venne ad abitare in una città detta Nazaret.
Tornarono in Galilea, a Nazaret, loro città, affinché si adempisse quello che era stato detto dai
profeti, che egli sarebbe stato chiamato Nazareno.
Gesù dodicenne nel Tempio
(Luca, 2:40-52)
E il bambino cresceva e si fortificava. Era pieno di sapienza e la grazia di Dio era su di lui.
I suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando Gesù
raggiunse l’età di dodici anni, salirono tutti a Gerusalemme, secondo l’usanza della festa; passati i
giorni della festa, mentre tornavano, il bambino Gesù rimase a Gerusalemme all’insaputa dei
genitori. I suoi genitori, pensando che egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, poi si
misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti. Non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme per
cercarlo. Tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri: li ascoltava e faceva
loro delle domande. Tutti quelli che lo udivano si stupivano del suo senno e delle sue risposte.
Quando i suoi genitori lo videro, rimasero stupiti e sua madre gli disse: “Figlio, perché ci hai fatto
questo? Tuo padre e io ti cercavamo, stando in gran pena”.
Ed egli disse loro: “Perché mi cercavate? Non sapevate che io dovevo trovarmi nella casa del
Padre mio?”
Ed essi non capirono le parole che egli aveva dette loro. Poi discese con loro, andò a Nazaret, e
stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.
E Gesù cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini.

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Città: ACQUAVIVA COLLECROCE
Età: 63
Sesso: Femminile
05/08/2009 08:55
 
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Guarda che il post è vuoto.
Intervengo per fartelo notare e per dirti che le discussioni debbono solo avvenire nel forum intitolato FORUM PRINCIPALE  -  GENERALE. Tutti gli altri forum servono agli amministratori.
[Modificato da sgrillo 07/08/2009 09:39]

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