Melin
00venerdì 26 dicembre 2008 23:54
La risposta alla triplice contraffazione del Vaticano
Questa alternativa fittizia dall'opera redentrice del Dio Trino, è un modello ricorrente nelle
dottrine cattoliche-romane. La Chiesa cattolica imita il supremo, universale e sovrano
controllo di Dio Padre affermando che al suo “santo padre” ne sia stato delegato il potere.
Essa accantona la grazia di Gesù come Redentore presentando i suoi vuoti ed inutili
sacramenti come se ne fossero sostituto e canale. Essa cerca di derubare Dio lo Spirito Santo
nella Sua particolare opera di Santificatore, attribuendo il Suo potere ai suoi preti presuntuosi
e peccatori. È tempo che tutti coloro che amano il Signore e la verità della Sua Bibbia che si
alzino e si contino. Il signore ci comanda non solo di combattere per la fede una volta per
sempre trasmessa ai santi, ma anche di separarsi da coloro che una tale fede hanno
compromessa: “Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate
nulla d'impuro; e io vi accoglierò”42. Il comandamento di diffondere l'Evangelo è dato a tutti
coloro che sono stati salvati dalla Sua grazia attraverso la sola fede in Cristo soltanto. Il
nostro grande mandato è quello di tenere alto il Suo Evangelo di verità basato sulla Sua
Parola scritta!
Conclusione
La storia della Chiesa rivela costantemente come molti, giovani e privi di discernimento,
siano stati ingannati. A Sydney, Australia, nella Giornata Mondiale della Gioventù 2008, il
mondo è stato testimone esattamente di questo, così come è successo altre volte. Con quanta
abilità il Papa presenta a questi giovani spiritualmente vuoti, un'aura di ordine, antichità, e pio
splendore, cose sconosciute al loro mondo casuale a blue jeans. Quanto del tutto distruttivo,
però, è il messaggio eretico che il Papa, nel mezzo della sua effimera gloria, porta a queste
povere anime che così inciampano nel buio. È come se stessimo assistendo all'adempimento
delle parole del profeta Isaia: “Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono
al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del
settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo"43 .
C'è una stupefacente somiglianza fra questa dichiarazione e la descrizione usata
dall'Apostolo Paolo dell'uomo del peccato, “l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che
è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio,
mostrando sé stesso e proclamandosi Dio”44. Come quelli che lo hanno preceduto, l'attuale
Papa coerentemente insiste ad essere chiamato “Santo Padre” e “Sua santità”... Tali titoli
appartengono solo a Dio. Dio è l'unico Essere la cui natura stessa è santa45. Il Papa a Sydney
ha cercato ancora di stabilire la sua giustizia e gloria come “Santo Padre”. Quando il signore
Gesù denunciava i Farisei quando essi cercavano di stabilire la loro propria giustizia e gloria,
così pure i veri credenti oggi dovrebbero opporsi al sistema apostata del Papa. È in gioco la
salvezza di molti. Il Signore Gesù metteva a tacere l'arroganza dei devoti Farisei con parole
molto dure. Essi guardavano alle loro tradizioni e presunta giustizia come base per la loro
accoglienza presso Dio. Perché essi non credevano che il Signore Gesù fosse il salvatore, Egli
li affronta con queste parole: “Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se
non credete che io sono, morirete nei vostri peccati”46. Come i farisei, i Cattolici del dì d'oggi
guardano con fede al sistema papale ed al suo Pontefice. Se qualcuno di fatto continua a
riconoscere nel Papa il “Santo Padre”, egli rinnega il vero Padre ed il Figlio”47. Colui che
persiste nei suoi peccati, allo stesso modo morirà nei suoi peccati.
La speranza certa ed eterna
Il Signore Gesù Cristo è morto al posto di ogni vero credente in Lui. La Sua vita e sacrificio
sono l'unica base della redenzione dei credenti. “Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto
per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti”48.
Gesù Cristo è il supremo esempio di uno che manifesti vera grandezza. Come vero Messia,
“Figlio dell'uomo”, Egli avrebbe avuto più che diritto ad essere servito. Al contrario, è venuto
per servire e per dare la Sua vita come prezzo di riscatto per molti. Questo era il prezzo
richiesto dal Dio sommamente santo affinché la giustizia potesse essere soddisfatta e
garantito così il perdono dei peccati.
Come risultato di questo pagamento, il credente è liberato dal peccato e riceve vita eterna,
“...perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù,
nostro Signore”49. Dato che il salario del peccato è come un pagamento per l'opera compiuta,
Dio giustamente minaccia: “chi pecca morirà”50. Dio mantiene la Sua Parola. La morte si pone
in contrapposizione alla vita eterna. L'una è eterna come l'altra. Il dono di Dio non è qualcosa
che il credente si meriti, al contrario, è un dono fatto solo per amore, misericordia e grazia.
“Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi
diventassimo giustizia di Dio in lui”51, “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato;
ma chi non avrà creduto sarà condannato” 52¨
Ti ringrazio di aver considerato con attenzione questo articolo. Qualsiasi tuo commento e
considerazione su quanto qui ho scritto sarà benvenuto. Se esso ti piace e se, come spero, tu
lo ritenga utile e necessario, ti prego di pubblicarlo inalterato sul tuo sito web.
Richard Bennett