CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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Il Papa inganna migliaia di giovani in tutto il mondo

Ultimo Aggiornamento: 26/12/2008 23:54
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26/12/2008 23:49
 
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[SM=g8078] Il Papa inganna
migliaia di giovani in tutto il mondo

Di Richard Bennett
La visita del Papa in Australia in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù 2008,
inaugurata dal suo arrivo trionfale nel porto di Sydney su un lussuoso yacht, è stata all'ordine
delle cronache nella stampa mondiale. A dargli il benvenuto sono state danze tribali
australiane e le innumerevoli fiaccole tenute accese da migliaia di giovani durante la notte.
Vediamo quasi subito Benedetto XVI menzionare brevemente i suoi problemi politici con
un'appropriata dolente condanna degli abusi sessuali commessi da preti australiani. Più tardi
incontra di fatto quattro delle loro vittime, selezionate attentamente fra il grande numero di
persone che li hanno denunziati.
E' difficile credere che molti che non sono stati inclusi avrebbero avuto un atteggiamento
altrettanto deferente ed ossequioso verso il Papa. "I pedofili non possono essere sacerdoti",
dichiara il Papa con un ardito riconoscimento della crisi di abusi sessuali che ha recentemente
afflitto la sua Chiesa. E' stata, di fatto, un'implicita ammissione, da parte del Sommo Pontefice
di non aver saputo o voluto identificare, nel passato e nel presente, la causa principale di
questo lamentevole degrado morale che affligge il Cattolicesimo. La sua causa risiede
certamente nell'innaturale imposizione del celibato imposto da Roma per così tanti secoli, sui
suoi preti, le cui orribili conseguenze sono state altrettanto a lungo efficacemente nascoste al
mondo. E' ironico come il Papa, rivestito dello splendore che attrae così tanti giovani, abbia
fatto uso della Giornata Mondiale della Gioventù per parlare in modo così ingannevole ai
giovani cattolici, proprio a quelli la cui età li rende più spesso obiettivo degli stessi abusi
sessuali.
Le scuse del Papa sono prive di fondamento
Non vi è stato il minimo riconoscimento da parte del Vaticano che l'attuale incubo di abusi
sessuali nella Chiesa Cattolica Romana abbia connessione alcuna con i suoi insegnamenti antibiblici
che proibiscono ai suoi sacerdoti il matrimonio, imponendo a questi stessi uomini il
celibato obbligatorio. Non vi è stato neppure alcun riconoscimento che storicamente questa
antica piaga sia stata particolarmente retaggio della Chiesa di Roma. Persino peggiore è il
persistente rifiuto del Papa di accettare una qualsiasi correlazione fra l'imposizione
istituzionale del celibato e la sodomia. Eppure Daniel Cozzens, noto prete cattolico ed exrettore
di uno dei maggiori seminari americani, il St. Mary di Cleveland nell'Ohio, afferma nel
suo libro sul sacerdozio: “Uno dei problemi rilevati all'inizio del XXI secolo è la crescente
percezione, raramente contestata da coloro che bene conoscono il sacerdozio, che il
sacerdozio stesso stia diventando o già lo sia, una professione per omosessuali... I seminaristi
omosessuali si trovano verosimilmente a loro agio in un seminario con una popolazione
significativa di omosessuali”1.
Le scuse del Papa a Sidney, il suo incontro con quattro vittime, e le sue affermazioni sui
pedofili che non possono essere preti, non sono state altro che formalità suscitate solo da
un'esigenza di pubbliche relazioni. Esse sono una miope negazione della cruda realtà al degli
abusi sessuali, della pedofilia e delle perversioni sempre più comuni fra il clero cattolicoromano,
fenomeno ampiamente documentato in tutto il mondo. Ciononostante, il 15 luglio
2008 celebra la Messa d'apertura della sua visita con 26 cardinali, 400 vescovi e 4000
sacerdoti. Si è stimato che circa 143.000 pellegrini siano convenuti a Bartangaroo presso il
porto di Darling. Un reportage giornalistico ha affermato: “Un'ondata di nuovo ottimismo ha scatenato i pellegrini in un'eccitata frenesia”.
Le direttive del Papa alla gioventù
Uno dei più importanti discorsi che il Papa fa in questa occasione è rivolto ad una
convocazione di giovani alla sua vigilia, sabato 19 luglio 2008, presso l'ippodromo di
Randwick. Benedetto XVI così li esorta: “Lasciatevi ispirare dall’esempio dei vostri Patroni!
Accogliete nel vostro cuore e nella vostra mente i sette doni dello Spirito Santo! Riconoscete e
credete nella potenza dello Spirito Santo nella vostra vita! (...) Abbiamo ricordato come,
mediante il grande dono del Battesimo, noi, che siamo creati ad immagine e somiglianza di
Dio, siamo rinati, siamo divenuti figli adottivi di Dio, nuove creature”2.
Le parole del Papa sul battesimo come fonte di rigenerazione sono totalmente false. Essere
“rinati attraverso il Battesimo”, è vero, è un dogma ufficiale del Cattolicesimo3, ma è
totalmente contrario all'insegnamento del Signore Gesù Cristo. Egli, infatti, dice ai Suoi
discepoli: “In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha
mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”4. La vita
spirituale non è il prodotto dai rituali di un'istituzione religiosa, ma un'opera che Dio lo Spirito
Santo esegue nel Suo potere sovrano. Una fede vivente e personale è il risultato di una
genuina rinascita.5 La fede o fiducia personale è ciò che richiede il Signore. Questa fede,
impartita per grazia di Dio, per un'anima che crede nel Signore Gesù Cristo, comporta il
perdono dei peccati. Come chiaramente predicava l'apostolo Paolo: “In verità, in verità vi
dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene
in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Atti 13:38). È credendo in quest'opera
compiuta dal Signore Gesù Cristo sulla croce che si ottiene vita eterna ed il perdono dei
peccati. Ciononostante, durante questo stesso avvenimento, è stato detto a circa 300.000
giovani che i loro peccati saranno perdonati confessandoli alle orecchie di un sacerdote in ciò
che è stato definito “il più grande confessionale del mondo”6. Fino a 1000 preti ricevono così la
confessione di peccato in più di 250 luoghi. Inoltre il Papa quel giorno dice di concedere il
decreto medioevale delle indulgenze, retaggio storico delle frodi papali, denunciate
ampiamente da Martin Lutero nel XVI secolo. L'offerta attuale del Vaticano era questa:
“Coloro che si raccolgono a Sydney, Australia, nello spirito del pellegrinaggio, e partecipano
alle celebrazioni per la 23° giornata mondiale dei giovani, saranno in grado di ricevere
un'indulgenza plenaria o completa”7.
La Messa è stata presentata come una continuazione del sacrificio di Gesù Cristo. L'ostia
consacrata è detta diventare Cristo stesso ed è così adorata durante la celebrazione. La
cantante pop Darlene Zschech si esibisce durante il rituale del nuovo sacrificio di Cristo, come
pure sono eseguite le tradizionali stazioni della Via Crucis. Le quattordici stazioni della Croce,
presentate ai giovani ed ai pellegrini, si presume che rappresentino il processo e la
crocifissione facendo uso di immagini umane che la Bibbia proibisce in modo categorico.
Diverse fra queste stazioni non hanno alcuna giustificazione biblica. Secondo la tradizione

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26/12/2008 23:51
 
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[SM=g8078] cattolico-romana, Cristo pare sia caduto a terra per tre volte, si incontra con Maria sulla via
della croce, una donna di nome Veronica gli pulisce il volto e poi, staccato dalla croce, viene
deposto dapprima sulle ginocchia di Maria. L'intero dramma è una squisita mescolanza di
fantasia e di storia biblica destinato a rafforzare le tradizioni papali ed attirare a sé, dal mondo
intero, interesse e lodi.
Tutti questi avvenimenti, intensamente emotivi, visivi e uditivi, sono stati intesi
primariamente per insegnare le tradizioni papali più che presentare la verità biblica con
precise affermazioni bibliche. I maggiori media giornalistici fotografano il Papa
splendidamente vestito in tutta la sua gloria. Il Signore Gesù, però, è ridotto alle stazioni della
Via Crucis, al Cristo morto fra le braccia di Maria, con assolutamente alcuna indicazione della
Sua gloriosa Persona, potenza illimitata e nella Sua posizione senza pari come Re dei re e
Signore dei signori, seduto ora alla destra di Dio Padre. Va da sé che i riti che hanno osato
aggiungere il nome del Signore Gesù Cristo a questa convocazione papale di Sydney,
dovevano coprire l'intera manifestazione con l'imprimatur della tradizionale pietà cattolica.
Questi rituali sono qualcosa che tutti conoscono. Identifica chi vi partecipa come cattolicoromano,
così come fa l'adesione all'insegnamento del Papa, tanto splendidamente rafforzato
dalla sua visita a Sydney.
Che cosa produce, però, tutto questo per le loro anime vuote e peccatrici?
Valutare gli avvenimenti di Sydney
Per valutare in modo corretto gli avvenimenti di Sidney, è necessario comprendere i dogmi
del Papato che essi sottendono. Queste dottrine devono essere messe a confronto con la
Bibbia: sono ad essa compatibili?
Nella Bibbia, il Signore Iddio glorifica le proprietà essenziali della Sua natura come la sola
fonte di salvezza per i peccatori. Il solo modo di trovare salvezza presso Dio, come presentato
dal Dio trino, è per grazia attraverso la fede nell'opera che Egli ha compiuto attraverso Suo
Figlio Gesù Cristo, il Redentore8. Ecco così come in prima linea abbiamo la potenza sovrana,
grazia, bontà ed amore del Padre per l'anima perduta9. In secondo luogo, è Gesù Cristo come
Mediatore che queste stesse divine qualità sono trasmesse ai redenti per dare loro vita
eterna10. Infine, lo Spirito Santo applica queste concessioni di vita, potenza, grazia e
misericordia, rigenerando, dimorando, giustificando e santificando il credente. È così che così
che l'ineffabile gloria della natura di Dio nelle tre distinte Persone del Padre, del Figlio e dello
Spirito santo, si manifesta nella salvezza dei peccatori 11.
Queste caratteristiche divine uniche del Dio trino nella salvezza delle anime sono, però,
costantemente contraddette dal dogma cattolico quando la Persona e l'opera del Padre, del
Figlio e dello Spirito Santo sono rimpiazzate da altro. Sebbene la Roma papale formalmente lo
neghi, essa presenta sé stessa come alternativa carnale delle divine Persone della Santa
Trinità. Al posto di Dio Padre, la Roma papale sostituisce il suo Papa, chiamandolo “Santo
Padre”. In luogo della Persona e dell'opera redentrice del Signore Gesù Cristo, essa sostituisce
i suoi sacramenti. Allo Spirito santo essa sostituisce i suoi preti. Queste tre sostituzioni non sono nulla di meno che totale bestemmia.
La Trinità opera dapprima attraverso la potenza sovrana
del Padre
Nelle Sacre Scritture si proclama il governo sovrano, misericordioso e sommamente saggio
ed amorevole del Padre. Egli è Colui che opera secondo “il proposito di colui che compie ogni
cosa secondo la decisione della propria volontà”12. Il Signore Iddio realizza così i Suoi disegni
in ogni cosa, qualunque possa essere l'opposizione contro di Lui dell'uomo o del diavolo.
Com'è proclamato dalla Sua Parola scritta: “Tutti gli abitanti della terra sono un nulla davanti
a lui; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non c'è
nessuno che possa fermare la sua mano o dirgli: 'Che fai?'"13.
Per poter credere in Gesù Cristo, è assolutamente necessario che i peccatori prima siano
attirati al Figlio dal Padre. Il Signore Gesù, difatti, insegna: “Nessuno può venire a me se non
lo attira il Padre, che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno”14. Non esiste
battesimo, assoluzione, sacramenti, o estrema unzione che mai potranno assistere un
peccatore a stare di fronte a Dio. Prima il Padre deve distoglierlo dalla seduzione e dagli
inganni del mondo e di Satana per attirarlo a Suo Figlio.
Il sistema papale rimpiazza la sovrana potenza del Padre
Nel Cattolicesimo romano si presenta ufficialmente il Papa come: “Romano Pontefice, in virtù
del suo ufficio di Vicario di Cristo e di Pastore di tutta la Chiesa, ha sulla Chiesa la potestà
piena, suprema e universale, che può sempre esercitare liberamente”15. In questo modo la
Chiesa Cattolica attribuisce al suo Pontefice sia il potere sovrano che i diritti morali di Dio
stesso. Un fatto è certo: per tutta la sua storia il Papato ha persistentemente e
arrogantemente preteso e fatte proprie le prerogative dell'Onnipotente Iddio trino su tutte le
Sue creature.
Durante i secoli del Sacro Romano Impero, i papi che si sono succeduti sul loro trono hanno
fatto in modo che il loro potere ed autorità fosse imposto con il terrore dell'Inquisizione.
Eppure, allora come oggi, nonostante le roboanti pretese del Papa ad avere “ la potestà piena,
suprema e universale”, egli è del tutto impotente ad attirare un'anima soltanto a Cristo Gesù
ed al vero Cristianesimo. Di conseguenza, è stato sempre necessario che il Papa offrisse delle
contraffazioni per rimpiazzare la potenza che Dio Padre ha di attirare a Cristo. Questi surrogati
includono la pratica di vuote cerimonie legalistiche; l'uso di mediatori, in particolare la Maria
cattolica ed i santi attraverso immagini e rappresentazioni varie; il misticismo. Per questa
Maria fittizia, il Papa dichiara: “Maria è diventata Madre di Gesù e, abbracciando con tutto
l'animo e senza essere ritardata da nessun peccato la volontà divina di salvezza, si è offerta
totalmente alla persona e all'opera del Figlio suo, mettendosi al servizio del mistero della
redenzione, sotto di lui e con lui, con la grazia di Dio onnipotente ... obbedendo divenne causa
della salvezza per sé e per tutto il genere umano”16. È stupefacente come il Papa pure esalti
questa Maria come “tutta santa”17.

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26/12/2008 23:52
 
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[SM=g8078] Non sorprende affatto, così, che pure il Papa affermi di possedere l'autorità di un magistero
infallibile. Nella logica del suo pensiero, un Papa infallibile può esercitare il suo presunto
potere spirituale sulle menti dei suoi seguaci che così sono resi schiavi di questo sostituto
papale di Dio. Come “santo padre” egli esige questa sottomissione. È così che la legge del
Vaticano può decretare: “Il Sommo Pontefice, in forza del suo ufficio, gode dell'infallibilità nel
magistero quando, come Pastore e Dottore supremo di tutti i fedeli, che ha il compito di
confermare i suoi fratelli nella fede, con atto definitivo proclama da tenersi una dottrina sulla
fede o sui costumi”18. L'infallibilità, però, è attributo soltanto di Dio. Come afferma l'Apostolo
Paolo: “Anzi, sia Dio riconosciuto veritiero e ogni uomo bugiardo, com'è scritto: 'Affinché tu
sia riconosciuto giusto nelle tue parole e trionfi quando sei giudicato'"19. In diretta opposizione
alla potenza sovrana del Padre, il Vaticano usurpa i titoli del Dio sovrano e “autorevolmente”
chiama il Papa “Sua Santità” e “Santo Padre”20.
Nella vita di tutti i giorni, quando un Cattolico comincia a considerare la sua propria salvezza di
fronte a Dio, egli pensa alla sua Chiesa. Dato che la Chiesa Cattolica offre quello che chiama
“salvezza”, ne consegue necessariamente che i cattolici, prima e soprattutto, credono e
dipendono da ciò che il Papa dice di essere e di elargire attraverso il suo sistema religioso
come Pontefice. Un esempio recente di come i cattolici guardino al Papa per essere benedetti
spiritualmente è l'accettazione della “indulgenza plenaria” che lui offre a chi si era recato a
rendergli omaggio a Sydney. L'insegnamento ufficiale della Chiesa Cattolica afferma:
“Mediante le indulgenze i fedeli possono ottenere per se stessi, e anche per le anime del
purgatorio, la remissione delle pene temporali, conseguenze dei peccati”21.
La Trinità opera salvezza attraverso la grazia del Signore
Gesù Cristo
Nella Scrittura, il patto di grazia è stabilito fra Dio e Gesù Cristo. Dio, nel Suo ruolo di Padre,
sceglie il Suo popolo in Cristo Gesù già da prima della creazione del mondo. Gesù Cristo, nel
ruolo di Mediatore, assume la natura umana per diventare il sacrificio espiatorio per i peccati
di tutti coloro che il Padre Gli aveva affidato22. Gesù Cristo vive sottoposto alla Legge una vita
perfetta e muore sulla croce una morte perfetta. Ecco perché sulla croce grida: «È
compiuto!»23. Il prezzo per il peccati del Suo popolo era stato pagato, una volta per sempre24.
Il Nuovo Testamento proclama: “La legge è stata data per mezzo di Mosè; la grazia e la
verità sono venute per mezzo di Gesù Cristo”25. È soltanto per la Sua grazia che possiamo
essere accettabili di fronte al Dio perfettamente santo. “Poiché al Padre piacque di far abitare
in lui tutta la pienezza”26. Da questa Sua pienezza Egli dona abbondantemente a tutti coloro
che Gli appartengono “grazia su grazia”. La grazia che riceviamo da Cristo è personale.
Abbiamo ricevuto un dono così grande, così ricco, così inestimabile, che la Scrittura, per
sottolinearne la grandezza, dice: “...e grazia su grazia”. La grazia che riceviamo da Cristo è personale. È da Lui ed in Lui, attraverso l'amore del Padre e attraverso l'opera dello Spirito
Santo. Nella Scrittura, il Salvatore nostro benedetto è presentato come la pienezza di Dio che
abbonda nella grazia, come Colui che in Sé stesso possiede tutto ciò che è necessario per
colmare il Suo popolo di verità, grazia ed amore27.
Ciò che il Papato sostituisce alla grazia del Signore Gesù
Cristo
Nel Cattolicesimo romano, il concetto di “grazia” è totalmente diverso da quello della Bibbia.
La Roma papale dichiara che la grazia sia depositata nella Chiesa. Non troviamo nella Bibbia
nulla di simile. Roma insegna ufficialmente: “È nella Chiesa che si trova «tutta la pienezza dei
mezzi di salvezza». È in essa che «per mezzo della grazia di Dio acquistiamo la santità»”28.
Una bizzarra conseguenza di questa dottrina è l'affermazione che la Chiesa di Roma stessa
possa perdonare i peccati. È così che proclama ufficialmente: “Non c'è nessuna colpa, per
grave che sia, che non possa essere perdonata dalla santa Chiesa. Non si può ammettere che
ci sia un uomo, per quanto infame e scellerato, che non possa avere con il pentimento la
certezza del perdono”29. La “grazia depositata” della Roma papale risiederebbe nei suoi
sacramenti. Essi sono proclamati essere “necessari alla salvezza”30.
Ecco così come, con questa stupefacente pretesa, 300.000 cattolici accorrono a Sydney per
farsi perdonare i peccati nel più grande confessionale del mondo. Questo non è altro che un
esempio dell'antica tentazione a ritenere di ricevere vita attraverso rituali magici e sostanze
fisiche. Tali dottrine anti-bibliche sono sottoposte alla maledizione eterna comminata a
chiunque perverta l'Evangelo di Cristo31.
La contraffazione della potenza dello Spirito Santo
L'unico modo che abbiamo per sfuggire dall'ira di Dio contro il peccato, è attraverso la
potenza dello Spirito Santo, il quale applica all'individuo la virtù dell'opera compiuta da Cristo,
chiamandolo fuori dalle tenebre. Al riguardo della potenza dello Spirito Santo, il Signore
proclama: “Quando sarà venuto, convincerà il mondo quanto al peccato, alla giustizia e al
giudizio”32 Lo Spirito Santo convince di peccato quando porta il peccatore a rendersi conto
della condizione di perdizione in cui si trova e ad essere consapevole del bisogno che ha della
giustizia di Cristo. Solo lo Spirito Santo può impartire vita spirituale e luce sovrannaturale alla
mente. Il Signore Gesù stesso quindi proclama: “In verità, in verità ti dico che se uno non è
nato di nuovo non può vedere il regno di Dio”33. Ciò che Egli chiama “nascere di nuovo” il
Signore lo stabilisce come norma: “Quello che è nato dalla carne, è carne; e quello che è nato dallo Spirito, è spirito”34. Il Signore Iddio salva gloriosamente dei peccatori: “non per opere
giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, mediante il bagno della rigenerazione e
del rinnovamento dello Spirito Santo”35. I veri credenti: “non sono nati da sangue, né da
volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio”36. L'opera unica nel suo genere
dello Spirito di Dio quando applica la redenzione al peccatore, è del tutto chiara e profonda.
L'opera dello Spirito santo è assolutamente necessaria per portare a Cristo dei peccatori. In
tutto questo lo Spirito Santo è sovrano. In quanto c'è diretta connessione fra la redenzione di
Cristo ed il ministero dello Spirito Santo, è una bestemmia attribuire questo potere divino ai
preti cattolici. Eppure questa è la contraffazione presentata da Roma. Formalmente afferma:
“I sacerdoti « hanno ricevuto un potere che Dio non ha concesso né agli angeli né agli
arcangeli. [...] Quello che i sacerdoti compiono quaggiù, Dio lo conferma lassù”37. Delegando
sfacciatamente una tale autorità ai suoi preti, il Papato inganna e svia milioni di suoi seguaci.
Per esempio, spruzzando un po' d'acqua sulla testa di un neonato, i suoi sacerdoti affermano
di rimuovere la colpa del peccato originale e rigenerare un'anima38. Un sussurro confortante
dato da un sacerdote in un confessionale dà la certezza dell'assoluzione dai peccati, ma
potrebbe lasciare una persona ad affrontare la realtà della dannazione eterna. Nello stesso
modo, dicendo alcune parole rituali su un pezzo di pane, un prete afferma, bestemmiando, di
creare la stessa carne, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo39. L'ostia così “trasformata”
dalle parole del prete, si ritiene che separi un peccatore dal suo peccato40. È così che l'opera
dello Spirito Santo nel separare le anime dall'abitudine a peccare, viene interamente
sovvertita. Il Battesimo e la Confessione, come creduti e praticati dal Cattolicesimo romano,
sono moneta falsa, sono inutili ai peccatori ed ingiuriosi verso Dio. Sebbene il Papa
profusamente lodi l'opera dello Spirito Santo, come ha fatto a Sydney, con le sue parole,
ciononostante egli manda i giovani ai suoi 1000 sacerdoti affinché ottengano il perdono di cui
hanno bisogno. La cosa è molto grave, perché: “A chiunque parli contro il Figlio dell'uomo,
sarà perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sarà perdonato né in questo
mondo né in quello futuro”41. Sebbene Papa Benedetto faccia più di 50 riferimenti
apparentemente favorevoli allo Spirito Santo nel suo discorso, inviando i giovani alla
confessione presso i suoi preti, di fatto ne rinnega la potenza ed usurpa il ruolo della Terza
Persona della Trinità. Questo è coerente con la pretesa dei papi fin dall'ottavo secolo quando,
bestemmiando, chiamano sé stessi “vicari di Cristo”, sostituendosi così a Cristo ed allo Spirito
Santo, ai quali soltanto il Signore Gesù ha affidato, in modo immediato, la cura universale
delle anime.

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26/12/2008 23:54
 
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La risposta alla triplice contraffazione del Vaticano
Questa alternativa fittizia dall'opera redentrice del Dio Trino, è un modello ricorrente nelle
dottrine cattoliche-romane. La Chiesa cattolica imita il supremo, universale e sovrano
controllo di Dio Padre affermando che al suo “santo padre” ne sia stato delegato il potere.
Essa accantona la grazia di Gesù come Redentore presentando i suoi vuoti ed inutili
sacramenti come se ne fossero sostituto e canale. Essa cerca di derubare Dio lo Spirito Santo
nella Sua particolare opera di Santificatore, attribuendo il Suo potere ai suoi preti presuntuosi
e peccatori. È tempo che tutti coloro che amano il Signore e la verità della Sua Bibbia che si
alzino e si contino. Il signore ci comanda non solo di combattere per la fede una volta per
sempre trasmessa ai santi, ma anche di separarsi da coloro che una tale fede hanno
compromessa: “Perciò, uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate
nulla d'impuro; e io vi accoglierò”42. Il comandamento di diffondere l'Evangelo è dato a tutti
coloro che sono stati salvati dalla Sua grazia attraverso la sola fede in Cristo soltanto. Il
nostro grande mandato è quello di tenere alto il Suo Evangelo di verità basato sulla Sua
Parola scritta!
Conclusione
La storia della Chiesa rivela costantemente come molti, giovani e privi di discernimento,
siano stati ingannati. A Sydney, Australia, nella Giornata Mondiale della Gioventù 2008, il
mondo è stato testimone esattamente di questo, così come è successo altre volte. Con quanta
abilità il Papa presenta a questi giovani spiritualmente vuoti, un'aura di ordine, antichità, e pio
splendore, cose sconosciute al loro mondo casuale a blue jeans. Quanto del tutto distruttivo,
però, è il messaggio eretico che il Papa, nel mezzo della sua effimera gloria, porta a queste
povere anime che così inciampano nel buio. È come se stessimo assistendo all'adempimento
delle parole del profeta Isaia: “Tu dicevi in cuor tuo: "Io salirò in cielo, innalzerò il mio trono
al di sopra delle stelle di Dio; mi siederò sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del
settentrione; salirò sulle sommità delle nubi, sarò simile all'Altissimo"43 .
C'è una stupefacente somiglianza fra questa dichiarazione e la descrizione usata
dall'Apostolo Paolo dell'uomo del peccato, “l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto ciò che
è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio,
mostrando sé stesso e proclamandosi Dio”44. Come quelli che lo hanno preceduto, l'attuale
Papa coerentemente insiste ad essere chiamato “Santo Padre” e “Sua santità”... Tali titoli
appartengono solo a Dio. Dio è l'unico Essere la cui natura stessa è santa45. Il Papa a Sydney
ha cercato ancora di stabilire la sua giustizia e gloria come “Santo Padre”. Quando il signore
Gesù denunciava i Farisei quando essi cercavano di stabilire la loro propria giustizia e gloria,
così pure i veri credenti oggi dovrebbero opporsi al sistema apostata del Papa. È in gioco la
salvezza di molti. Il Signore Gesù metteva a tacere l'arroganza dei devoti Farisei con parole
molto dure. Essi guardavano alle loro tradizioni e presunta giustizia come base per la loro
accoglienza presso Dio. Perché essi non credevano che il Signore Gesù fosse il salvatore, Egli
li affronta con queste parole: “Perciò vi ho detto che morirete nei vostri peccati; perché se
non credete che io sono, morirete nei vostri peccati”46. Come i farisei, i Cattolici del dì d'oggi
guardano con fede al sistema papale ed al suo Pontefice. Se qualcuno di fatto continua a
riconoscere nel Papa il “Santo Padre”, egli rinnega il vero Padre ed il Figlio”47. Colui che
persiste nei suoi peccati, allo stesso modo morirà nei suoi peccati.

La speranza certa ed eterna
Il Signore Gesù Cristo è morto al posto di ogni vero credente in Lui. La Sua vita e sacrificio
sono l'unica base della redenzione dei credenti. “Poiché anche il Figlio dell'uomo non è venuto
per essere servito, ma per servire, e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti”48.
Gesù Cristo è il supremo esempio di uno che manifesti vera grandezza. Come vero Messia,
“Figlio dell'uomo”, Egli avrebbe avuto più che diritto ad essere servito. Al contrario, è venuto
per servire e per dare la Sua vita come prezzo di riscatto per molti. Questo era il prezzo
richiesto dal Dio sommamente santo affinché la giustizia potesse essere soddisfatta e
garantito così il perdono dei peccati.
Come risultato di questo pagamento, il credente è liberato dal peccato e riceve vita eterna,
“...perché il salario del peccato è la morte, ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù,
nostro Signore”49. Dato che il salario del peccato è come un pagamento per l'opera compiuta,
Dio giustamente minaccia: “chi pecca morirà”50. Dio mantiene la Sua Parola. La morte si pone
in contrapposizione alla vita eterna. L'una è eterna come l'altra. Il dono di Dio non è qualcosa
che il credente si meriti, al contrario, è un dono fatto solo per amore, misericordia e grazia.
“Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi
diventassimo giustizia di Dio in lui”51, “Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato;
ma chi non avrà creduto sarà condannato” 52¨
Ti ringrazio di aver considerato con attenzione questo articolo. Qualsiasi tuo commento e
considerazione su quanto qui ho scritto sarà benvenuto. Se esso ti piace e se, come spero, tu
lo ritenga utile e necessario, ti prego di pubblicarlo inalterato sul tuo sito web.
Richard Bennett

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