CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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UN AMORE INDIVISO

Ultimo Aggiornamento: 23/09/2012 19:06
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23/09/2012 18:40
 
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Quando matura l'Eros:  

in molte persone si manifestano questi aspetti del carattere:

1) Diritti: Uno che crede gli sia dovuto qualcosa.

2) Predatore: Chi depreda la società per ottenere ciò che vuole.

3) Parassita: Chi si avvantaggia della generosità degli altri rifiutandosi di dare in cambio qualsiasi contributo utile.

Quando matura l'Agape:

                tva

1 Giovanni 4,12:

"Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio abita (CEI = rimane) in noi e il Suo amore è reso perfetto in noi."  

 

SOMMARIO - RICONOSCERE I PROBLEMI DI FONDO

di Walter Barge

            Secondo il profeta Gioele, Dio ha detto che negli "ultimi giorni" avrebbe riversato il Suo Spirito su ogni carne (Gioele 2,28). L'Apostolo Pietro disse che gli eventi della Pentecoste erano l'adempimento della parola profetica di Gioele (Atti 2,13-17). Una logica semplice ci solleciterebbe a pensare che gli "ultimi giorni" sono cominciati, al più tardi, a Gerusalemme non molto tempo dopo l'Ascensione di Gesù. Che la faccenda degli "ultimi giorni" della Chiesa sia durata due millenni a noi può sembrare un tempo lunghissimo, ma sul calendario di Dio probabilmente è un periodo di assai breve durata. Anche moltiplicato più volte, per Lui resterebbe "un batter di ciglia", paragonato al Suo regno eterno.

            Secondo l'autore della lettera agli Ebrei, anche la venuta di Gesù fa parte degli "ultimi giorni." Egli ha detto che Dio aveva già parlato in vari tempi e modi attraverso i profeti, ma a nessuno e con nessuno ha mai parlato come ha fatto tramite Gesù. Al termine della missione di Gesù, Dio Padre Lo ha innalzato alla Sua destra (Ebrei 1,1). Allora, cosa deve ancora compiersi? 

è L'adempimento del Grande Mandato e

è l'impegno di tutto l'Israele spirituale alla Shema; il mondo intero deve ascoltare la Parola, e

poi deve  impegnarsi ad amare il Padre - con il quale è stato riconciliato - con tutto il cuore, la

mente, l'anima e le forze (Deuteronomio 6,1).

            Ancora non è stata fatta nessuna delle due cose, e pare che la storia della Chiesa sia stata un'alternanza di successi e fallimenti. Nei primi secoli imperiali, sotto l'Impero Romano la chiesa primitiva diffuse con facilità il vangelo, facilitata anche dalle eccellenti comunicazioni interne e dalla lingua unica, il Greco Koine, parlato nel Mediterraneo Orientale dalla gente comune, e il latino, parlato da chi stava nelle province occidentali.

            Ma dopo la caduta di Roma, verso il VI° secolo d.C., in Irlanda il cristianesimo rimase appeso ad un filo. E così è stato attraverso i secoli.

            Nel ventesimo secolo la persecuzione dei credenti ha raggiunto proporzioni strabilianti. E dove la Chiesa non è perseguitata apertamente, è derisa sia a livello sociale sia nei tribunali. Le lettere di Giuda nel Nuovo Testamento e 2 Pietro mettono bene in chiaro che una delle caratteristiche degli ultimi tempi sarebbe stata proprio la presenza di impostori e di sbeffeggiatori (Giuda 17). Certo, derisione e scherno non sono esperienze nuove per ebrei e cristiani. Le parole di apertura del Salmo ci mettono in guardia dal sederci insieme a chi schernisce (Salmo 1,1). Ma pare sia una caratteristica di fine ventesimo secolo che, dovunque si voltino, i cristiani trovano la persecuzione, che può essere aperta, o anche subdola; oppure trovano morte e disperazione - come accade nella Repubblica Popolare Cinese; o ancora, scherno e restrizioni legali, come nella maggior parte del mondo occidentale, Italia e Stati Uniti inclusi. In occidente la risposta della chiesa cristiana è stata quella di raffreddarsi (Matteo 24,12): Ha abbandonato il suo primo amore (Ap 2,4). Forse la persecuzione non è stata abbastanza dura al punto di costringerci a rifugiarci in Cristo.

            La sola risposta disponibile per il singolo credente e per la Chiesa è quella di rinnovare il suo impegno totale col Signore, ossia, un amore indiviso. Ma non sarà facile, e per svariate ragioni.

1 - Prima, e ovvia ragione, è la presenza di persecuzione e di derisione. Per il cristiano

impegnato del ventesimo secolo - secolo altrimenti propizio e pacifico - è difficile accettare nella

propria vita una tale realtà e inevitabilità.

2 - Seconda, lo Zeitgeist - lo spirito dei tempi - è talmente infuso di pensiero non cristiano e

anticristiano che molti non riescono neppure a riconoscere ciò che è successo alla mente

cristiana nei molti secoli passati. Cominciò con la disperazione della Morte Nera nel

quattordicesimo secolo, continuò con il tumulto della Riforma nel sedicesimo, fu accelerato con

la crisi epistemologica del diciassettesimo e con il razionalismo dell'Illuminismo del diciottesimo

secolo, sia in Europa sia in America.

Pedro

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