| | | OFFLINE | Post: 5.293 | Sesso: Maschile | |
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02/09/2012 16:28 | |
La donna risponde – sembra - ristabilendo la verità. Solo che tu ti accorgi solo quando è troppo tardi che il serpente ti ha morso. Qui si vede che l’astuzia del serpente ha cominciato a fare effetto. Il che, tradotto in termini spirituali, vorrebbe dire che quando sei alle prese con la tentazione, tu non te ne accorgi; poi, quando anche cominci ad accorgertene, fai in modo di autoconvincerti che, in fondo, a parlare con il serpente non c’è proprio niente di male e che non sta dicendo neanche cose tanto sbagliate. Quindi tu puoi andare nella linea del serpente ed illuderti di star resistendo a certe prospettive sbagliate e invece senza accorgertene piano piano finisci col dire proprio quello che il serpente voleva farti dire. Perché la donna risponde apparentemente bene, probabilmente autoilludendosi di rispondere bene, ma invece è ormai pienamente nella linea del serpente.
Per tre motivi fondamentali. Innanzitutto - ci avete fatto caso? - sparisce il termine tutti o ogni dalla risposta della donna. La donna non risponde: “No, di tutti gli alberi del giardino noi possiamo mangiare!”, perché è questo quello che aveva detto Dio (kol, di ogni albero o di tutti gli alberi). Lei dice solo: “Del frutto degli alberi del giardino noi possiamo mangiare”. E già quindi c’è un tutti di meno. Come se la donna cominciasse a non vedere più l’assoluta gratuità, magnanimità di Dio - tutti gli alberi, tutto è vostro! - ora non sono più tutti gli alberi, ma solo il frutto degli alberi. Tra l’altro “alberi” è detto al singolare perché si usa un collettivo per cui sembra ancora di meno: “il frutto dell’albero”.
Poi dice che dell’albero proibito Dio ha detto: “Non ne dovete mangiare e non lo dovete toccare”. E Dio non ha detto di non toccarlo. E perché è grave invece che lo dica la donna? Perché la donna dicendolo, senza volerlo, sta confessando di non capire più il senso del comando di Dio. Vi ricordate perché? Il senso del comando di Dio era: tu non puoi mangiare di quell’albero lì perché quello è per conoscere tutto, è proprio solo di Dio. E quindi tu non lo puoi mangiare. E questo è ragionevole. Anzi è bello che Dio me lo dica, perché mi indica il cammino della mia verità. Ma se io non capisco più questo, mi trovo davanti ad un comando di Dio di cui io non capisco più il motivo o il senso, e davanti a cui quindi io non riesco più a percepire il fatto che quel comando è un comando buono e che Dio me lo dà perché mi vuole bene. Se mi trovo davanti ad un comando di cui non capisco il senso, posso solo avere la percezione che mi hanno detto di fare una cosa e a me tocca di farla. Ma non so perché, non so il motivo che c’è sotto e quindi non so neppure se mi dicono di farla tanto per farla, se mi dicono di farla perché mi vogliono male, o se mi vogliono bene. Ma non lo so!
Pedro
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