| | | OFFLINE | Post: 207 | Sesso: Maschile | |
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24/01/2015 17:30 | |
Per giorni gli Israeliti sedettero nelle loro tende - pieni di paura per un Dio santo che chiedeva santità da loro. Presto cominciò a farsi luce in loro l'impossibilità di un tale compito. Li posso vedere andare di tenda in tenda, riunirsi in piccoli gruppi e sfogare il proprio malcontento: "Come potremmo mai vivere secondo tale impossibile richiesta? Come potremmo mai essere simili a Dio?" Qualcuno riuscì anche a dire l'inconcepibile: "So io che fare: mi rifiuterò di vivere in questa paura! Io non voglio servire un Dio di paura - un Dio che richiede cose impossibili!"
Presto la ribellione si estese come un fuoco. Il popolo cominciò a dire: "Perché il Dio di Mosè ci ha portato in questo luogo selvaggio ed inospitale, sapendo quanto siamo deboli e fragili, per permettere che siamo tentati? Oltretutto ci fa delle richieste impossibili!"
Perfino Aaronne il Sommo Sacerdote dovette cedere a questo senso di impotenza. Egli aveva visto la santità di Dio che sembrava così alta ed irraggiungibile. Poi discese il Monte Sinai fino alla realtà della sua condizione di peccato! Alla fine anche lui disse: "Sono sfinito - non potrò mai farcela - sono così debole e pieno di peccato".
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