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20/01/2009 18:22 | |
18 maggio: Aiutami a credere
Cosa capitò quella mattina? Fu facile alla Chiesa nascente, a Pietro, agli apostoli, ai discepoli convincersi che Cristo era risorto?
E da che cosa veniva la convinzione?
Dall'aver visto?
E perché non credettero alle donne che avevano visto? (cf. Lc24,11).
Dall'aver visto?
Che cosa hanno visto, se perfino la Maddalena scambiò Gesù per l'ortolano? (cf. Gv 20,15).
Dall'aver visto?
Com'è possibile vedere quando si passa una mezza giornata assieme sulla strada di Emmaus senza riconoscerlo? (cf. Lc 24,16).
No, non è con gli occhi che si vede la risurrezione di Cristo:
è nella fede. Gli occhi sono troppo ingannevoli, semmai vedono il segno.
Sarà più facile della parola? Certamente. Soprattutto quando la parola è parola di Dio: «E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui» (Lc 24, 27).
Ma anche nel caso della Parola ci vuole la fede perché ènella fede che Dio rivela la sua presenza.
«E lo riconobbero allo spezzare del pane. Ma lui sparì dalla loro vista» (Le 24,31).
È nella fede l'incontro con Dio.
E la fede è oscura.
La speranza è dolorosa.
-La carità è crocifissa.
Aiutami, Maria, a credere. Dammi la tua fede.
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