CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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AD IMMAGINE DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2010 18:24
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10/01/2010 17:56
 
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Storia sacra e fede

"Mio Padre era un Arameo errante, discese in Egitto, vi abitò come forestiero con poca gente e vi divenne una nazione grande, forte e numerosa.Gli Egiziani ci maltrattarono e oppressero, ci sottoposero a dura schiavitù. Ma invocammo aiuto dal Signore, Dio dei nostri Padri e il Signore ascoltò la nostra voce, vide la nostra miseria e la nostra oppressione e, con mano forte, con braccio teso, con terrore grande, con segni e prodigi, il Signore ci fece uscire dall'Egitto, ci introdusse in questo luogo e ci diede questa terra dove scorre latte e miele.Ed ecco, io ora ho portato delle primizie dei frutti del suolo che il Signore mi ha concesso".Si è iniziato il cammino della riscoperta della fede partendo dal Dio creatore. Dal Dio che dal nulla crea tutte le cose e crea l'uomo con un intervento trinitario."Facciamo l'uomo a nostra immagine e somiglianza". Il brano con cui si è dato inizio alla riflessione di questa settimana non contiene nulla di tutto questo. Non parla del Dio creatore. Non presenta Dio neanche come l'unico Signore di tutte le cose.Non parla né di Adamo, né di tutto ciò che si è verificato prima di Abramo. Esso invece racconta una storia: "Mio Padre era un Arameo errante".Siamo nel centro di una storia. Questa storia diviene un credo. La vita si trasforma in professione di fede. Vita che è vista tuttavia sempre in relazione con l'altra dimensione, con il divino, con il soprannaturale.Vita che non è vissuta solamente con gli uomini e tra gli uomini, ma assieme a Dio. Con il Suo Signore che è il Dio dei suoi Padri.Se la sua storia, se la sua vita divengono la sua professione di fede, il suo credo, allora l'esperienza dell'uomo nel suo dialogo di amore e di salvezza con il suo Signore ha una importanza primordiale nell'educazione e nella trasmissione della fede.L'esperienza con il suo Signore diviene il fatto insostituibile per parlare di Dio e su Dio. Diviene l'elemento fondamentale che giustifica ogni discorso e dà significato alle nostre parole sul Dio che crea l'uomo e lo pone in una storia, in un tempo e in un luogo, in una relazione di amore con Lui.Questo dato fondamentale del credo degli Israeliti ci fa già capire come siano falsi certi nostri discorsi su Dio; come sia fallace tutta una teologia che ha ridotto Dio ad una riflessione filosofica, ad una idea più o meno astratta, ad una concezione più gnostica che di rivelazione sul Dio dei nostri Padri.Questo dato fondamentale ci fa comprendere come tanti discorsi di catechesi e di catechismo sul Dio dei Padri che non sono fondati sulla propria esperienza con Dio, restano solo una ripetizione di fatti che altri hanno vissuto. Ma essi non riescono minimamente a scalfire la nostra sensibilità religiosa.E poi! Dio non si ripete mai. Egli è continua creatività. Ogni uomo vivrà, sempre che Egli lo voglia, una sua storia di amore e un dialogo di salvezza con il suo creatore.E' questo dialogo vissuto con il tuo Signore che ti dà la forza, la capacità, la credibilità quando tu parli di Lui. Se il tuo Dio non lo hai mai incontrato, se non ne hai mai fatto una esperienza che ha cambiato tutta la tua vita, dandoti un'altra direzione, quella che in termini teologici viene chiamata conversione, come fai a parlare del Dio dei tuoi Padri, del tuo Dio?Sarai un ripetitore di formule astratte e senza senso. Il tuo discorso non parlerà. Non parlerà perché tu non dai testimonianza della verità di ciò che è Dio. Come fai ad annunziare un Dio che quando ti entra dentro ti sconvolge, come farai a parlare del Dio dei tuoi Padri che è disceso in Egitto per liberarti con mano potente e con braccio teso, con segni e prodigi, se tu vivi ancora nella schiavitù del tuo egoismo e di te stesso?Come fai a parlare di un avvenimento che ha sconvolto la storia degli uomini, se non è riuscito minimamente a cambiare la tua? Il tuo parlare di Dio è vuoto. Parli di un Dio, ma non del tuo Dio, né del Dio dei tuoi Padri.Ma se il tuo Dio si rivelerà nella tua vita per trasformarla, egli lo farà a poco a poco. Ti si manifesterà  progressivamente. Ciò significa che il tuo Dio che cammina con te e dentro di te ad ogni bivio importante della tua esistenza ti si rivelerà, ti mostrerà un qualcosa di se stesso e di te stesso, ti svelerà il suo piano su di te, ti indicherà ancora il tuo sentiero verso la terra promessa.Egli lo farà in una rivelazione che è personale, perché è fatta in una tua esperienza di vita. Essa non sarà una nuova rivelazione perché la parola di Dio è una sola. Egli non ha altre parole se non il Cristo Gesù; suo Figlio. Egli parlerà a te con la tessa parola.Ma te la farà entrare dentro. Te la manifesterà in una angolazione che è tua e solo tua, ma che è anche di altri, di coloro che vogliono essere con Dio, di coloro che vogliono vivere questo dialogo di amore, di coloro che vogliono percorrere questo cammino di salvezza.Ti parlerà con una parola che non è difforme da quella che egli ti ha già annunziato, perché se fosse diversa non sarebbe più sua parola. Dio ha una sola parola. L'unica differenza è che quella contenuta nella Bibbia è una parola scritta, la tua è una parola di vita. E il Cristo che venendo dentro di te ti comunica la sua vita, la sua morte e la sua risurrezione.Ti fa comprendere anche quella parola scritta che resterà sempre la norma per la verità di tutte le altre parole. Dio parla ancora. Guai a noi se non lo facesse. Il Cristo non sarebbe più il Cristo parola di Dio. Se la parola non parla, si muore. Il Cristo è vivente. Egli è la parola del Padre che sarà sempre con noi fino alla consumazione dei secoli.Nell'agire di Dio con l'uomo c'è sempre una progressività. Dio non ha tempo, eppure lavora ed ha bisogno di tempo. Lui che è eterno presente, dà all'uomo un passato e una speranza verso il futuro.Eppure vuole che quest'uomo viva come lui nel presente. Ma è difficile vivere nel presente; soprattutto quando si ha un passato che ti condiziona. Ma anche in questo caso l'uomo deve essere capace di imitare il suo Dio: non ricorderò.Dio si rivela progressivamente. Nella storia generale. Nella storia particolare. Il credo con il quale si è iniziata questa riflessione, ci presenta un Dio che è il Dio dei nostri Padri.Questo Dio agisce. Salva. Egli è un Dio salvatore. Salva perché ama. Salva perché è fedele alla sua parola. E' questa la prima esperienza che l'Israelita ha con il suo Dio. Il mio Dio è fedele alla sua parola, l'ha mantenuta.Io l'ho invocato ed egli mi ha liberato. Io mi posso fidare. Egli mi ha promesso una terra e me l'ha data. Io devo ringraziarlo. Come? Offrendogli le primizie dei frutti di quegli alberi che io non ho piantato.Il suo non è un discorso filosofico. Non è una ideologia sul suo Dio. E' una esperienza. E' una storia vissuta e sofferta. E' l'esperienza di una liberazione. Sono stato liberato dal Dio dei miei Padri che è disceso in Egitto con mano potente e con braccio teso.Il suo è un ringraziamento che trova nella fedeltà del suo Dio il suo significato e la sua ragion d'essere. Il mio Dio è fedele. Poiché è fedele mi ha salvato. Mi ha dato la terra. Mi ha dato tutto questo perché mi ha amato e mi ama.Ci vorrà ancora del tempo perché il pio Israelita arrivi all'unicità del suo Dio. Ma questo lo vedremo negli articoli che seguiranno. Ci vorrà ancora del tempo perché egli prenda coscienza che il Dio che lo ha liberato e che si è dimostrato più potente degli altri dèi, lo ha potuto fare perché di altri dèi non ce ne erano.C'è voluto del tempo perché egli comprendesse che quel Dio che ha diviso il Mar Rosso e dominava la terra e il cielo lo ha potuto fare perché egli era ed è il loro Signore e il loro Creatore e che tutto fu fatto, tutto esiste perché un giorno Egli aveva detto: "Sia".Verrà poi il Cristo per dirci che il Dio unico è anche Trinità: E' Padre. E' Figlio. E' Spirito Santo. Ci vorranno i profeti per purificare l'idea di Dio e del suo culto. Dio vuole essere riconosciuto come Dio nella pratica della giustizia e del diritto, non nelle formule vuote di certe preghiere o sacrifici. Egli vuole essere servito con il cuore e non con le labbra.Come nella storia generale verso una conoscenza piena del mistero di Dio, così nella storia di ogni uomo, ci vorrà una esperienza di vita per poter conoscere esistenzialmente il tuo Dio. Ricordalo sempre. Il tuo Dio di ieri non può essere quello di oggi. Se lo è, non è più il Dio di Gesù Cristo, sarà un tuo Dio, quello che tu ti sei fatto.Attento che non sia un tuo idolo, il tuo vitello d'oro che ti sei costruito perché stanco di camminare nel deserto. Attento che non sia un'invenzione della tua fantasia e del tuo poco coraggio di camminare sulle vie del Signore.Il Dio dei tuoi Padri, il Dio che è Padre del Signore nostro Gesù Cristo non si ferma, egli passa. Bussa alla tua porta. Attende che tu gli apra. Poi va innanzi. Non può fermarsi. Attento.Ecco perché molte volte è comodo rifugiarsi in delle pratiche esteriori, senza significato alcuno per il nostro cammino di fede, che ci fanno restare fermi, che non ci aiutano a progredire perché non sono mai messe in relazione ed in contatto con la Parola del tuo Signore perché sia essa a giudicare dell'utilità e della validità di esse per un cammino di fede.Ci si rifugia nell'abitudine. Ma Dio non è abitudine. Ci si ferma ad onorare Dio con le labbra, ma Dio non è nelle labbra. Dio è nel cuore. Egli è amore. Egli è fedeltà. Egli è giustizia. E come tale vuole i suoi figli.Coloro che vogliono camminare con lui, coloro che vogliono instaurare con lui il dialogo di amore e camminare la via della salvezza, coloro che vogliono progredire sulla via della conoscenza di Dio, devono sapere ad ogni istante che in Dio conoscenza ed amore si identificano e che Dio lo si conosce amandolo sopra ogni cosa, sacrificando tutto, amandolo con il suo stesso cuore: il Suo Santo Spirito.Dio lo si conosce nello Spirito, lo si ama nello Spirito che è lo Spirito di verità e di amore.Solo quando si arriva a questa unità di amore e di conoscenza solo allora il tuo discorso su Dio è un discorso cristiano.Un discorso fatto nel Cristo e nello Spirito Santo. Solo allora esso parlerà di Dio e Dio sarà annunciato come il Dio dei nostri Padri.

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