CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 
Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva

AD IMMAGINE DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2010 18:24
Autore
Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 511
Età: 45
Sesso: Maschile
10/01/2010 17:57
 
Quota

Promessa di benedizione

"Io sono il Signore, Dio di Abramo tuo Padre e Dio di Isacco. Io darò a te e alla tua discendenza la terra sulla quale sei coricato. La tua discendenza sarà come la polvere della terra e ti estenderai a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno. Saranno benedette per te e per la tua discendenza tutte le famiglie della terra. Ed ecco, io sono con te e ti custodirò dovunque tu andrai, poi ti farò ritornare in questo paese, perché non ti abbandonerò senza aver mantenuto quanto ho promesso".Nel cammino, o dialogo di amore e di salvezza dell'uomo con il suo Signore è Dio che ha l'iniziativa.E' lui che ha la prima e l'ultima parola. E' lui che sceglie e sceglie chi vuole. E' lui che in ogni istante attua la storia della salvezza mediante la sua azione che è azione di amore, una promessa, un dono.Il Signore salvò Noè dalle acque del diluvio. Il Signore chiamò Abramo dalla terra di Ur. Il Signore diede un figlio ad Abramo. Il Signore strinse un'alleanza unilaterale con Abramo promettendogli la terra e la benedizione di tutte le genti nel suo figlio, nella sua discendenza.Il mistero di Dio è un mistero di scelta e di amore. E' un mistero di libertà che vuole attuare il piano della salvezza nonostante l'uomo ed il suo peccato. E' un mistero che nell'unilateralità dell'amore non domanda che amore.Se Egli domanda all'uomo un amore a senso unico, senza che l'uomo si attenda un qualcosa dall'altro, senza che egli si interroghi se è amato o meno, se è contraccambiato o meno, se è perdonato o meno, lo è perché Dio ci ha amati a senso unico e questo ancora quando noi eravamo peccatori.Anzi, nello stesso tempo in cui commettevamo il peccato, Dio era lì pronto ad amarci. Ci invitava ad iniziare nuovamente il cammino di amore e di salvezza. Ad entrare nel dialogo di comunione con lui e con l'uomo.Dio attua comunque il suo piano di salvezza. Lo attua nonostante la cattiveria e la bugia dell'uomo. Lo attua nel peccato dell'uomo. Lo attua intervenendo nel male dell'uomo per ricavare il suo bene. Lo attua nel suo mistero di libertà che sceglie chi vuole, quando vuole, come vuole, ricordandoci ad ogni istante che è sempre lui il Signore della storia, che è sempre lui a dirigere gli eventi.Per comprendere l'azione di Dio, bisogna tuttavia leggere la sua parola e la storia della salvezza contenuta nella Sacra Scrittura. Ogni nostro articolo trova nella parola di Dio la sua forza e la sua ragion d'essere. Per noi la teologia non può essere speculazione umana. Essa non è invenzione dell'uomo o suo pensiero.Poiché è stato Dio a rivelarci il suo mistero, sarà sempre alla sua parola che dobbiamo ricorrere, per averne la conoscenza, perché ci sia svelato il suo modo di comportarsi a riguardo degli uomini nell'attuazione del suo piano di salvezza. Ora dalla parola di Dio è possibile constatare una grande verità. Verità che è anche la costante per ogni vera storia di salvezza, per ogni vero cammino di fede. Non siamo stati noi a scegliere Dio. E' Dio che ha scelto noi. E' stato lui che ci ha amato per primo. E' stato lui che ci ha offerto il suo amore. E' stato lui che ha scelto quelli che avrebbero dovuto compiere ed incarnare nella storia degli uomini il suo piano di salvezza.L'iniziativa appartiene a Dio. E' lui che sceglie. E' lui che chiama. Abramo, esci dalla tua terra! Isacco ebbe due figli: Giacobbe ed Esaù. Esaù era il primogenito. Era lui l'erede della promessa. Ma l'iniziativa nell'azione della salvezza spetta sempre a Dio. E' un suo diritto. Non è  Esaù che eredita la promessa e la benedizione di Isacco. E' Giacobbe. Esaù gli vende la primogenitura per un piatto di lenticchie. Giacobbe, aiutato dalla madre, carpisce al padre la benedizione che lo costituisce erede della promessa di Abramo.Giacobbe ebbe dodici figli. Ancora una volta il piano della salvezza si attua secondo il modo di Dio e non secondo il modo dell'uomo.In ogni istante, lo ripetiamo ancora una volta, nel cammino della salvezza deve apparire che è Dio che opera e non l'uomo. Ad ogni istante deve essere chiaro che il Signore di tutto è Dio e non l'uomo.La salvezza è un dono di Dio. L'amore di Dio ci viene offerto da lui e l'uomo deve sempre riconoscerlo come dono. L'uomo l'accetta. L'uomo diviene il collaboratore del suo Dio. Egli diviene il partner perché Dio possa manifestare in modo visibile il suo amore invisibile per l'uomo.L'uomo che è fatto di carne deve sperimentare l'amore di Dio nella sua carne. Sarà colui che ha detto sì l'incaricato e l'araldo che annunzia e porta all'uomo l'amore e la parola del suo Signore.Ma perché l'uomo mai dimentichi che è sempre Dio che agisce; questi si serve della storia per ricordarglielo: Giacobbe ebbe dodici figli. Giuseppe cadde nella gelosia dei suoi fratelli. Venne venduto agli Ismaeliti. Discese in Egitto. Una grande carestia invase la terra di Canaan. Giacobbe e i suoi figli lasciano la terra promessa dal Signore e se ne vanno in Egitto per sfamarsi.La parola di Dio è ancora compromessa dalla storia dell'uomo. Sembra venir meno. Come fare per possedere la terra? L'abbiamo abbandonata per poterci sfamare. Quando vi ritorneremo?Ma le preoccupazioni dell'uomo non sono le preoccupazioni di Dio. Dio che ha sempre l'iniziativa sceglie le vie più difficili e meno pensate dall'uomo. Nell'opera di Dio non ci sono cammini rettilinei, ci sarà sempre un cammino tortuoso.E' dal cammino tortuoso infatti che si manifesta l'azione di Dio. Nella facilità non c'è Dio. Nella facilità c'è solamente l'uomo e la sua opera. Lo stiamo ripetendo fino all'inverosimile. Il Signore non può permettere che l'opera dell'uomo diventi opera di Dio. Egli vuole che l'opera di Dio diventi opera dell'uomo. Ma come fare perché non ci siano dubbi?Rendere quest'opera impossibile all'uomo. Rendere l'uomo piccolo e vuoto perché egli possa in ogni istante confessare che è Dio che agisce e non lui. Quanti malintesi potremmo evitare nel nostro cammino di fede se invece di cercare la facilità, se invece di scoraggiare noi stessi e gli altri alle prime difficoltà, pensassimo che è proprio questa difficoltà che manifesta l'opera di Dio.Se l'opera divina potesse minimamente essere considerata opera umana, potremmo parlare ancora di scelta di Dio?Se Abramo avesse avuto il suo figlio naturalmente, egli avrebbe potuto in ogni caso pensare che la terra e l'eredità fosse opera delle sue capacità naturali, della potenza dei suoi lombi.Invece Dio lo riduce all'impotenza. Egli era invecchiato negli anni e sua moglie sterile. Se il figlio di Isacco, Esaù avesse ereditato la promessa, l'opera di Dio sarebbe potuta apparire come opera dell'uomo. Ma Dio non ammette né compromessi né equivoci.Ad ogni istante deve apparire opera sua e non dell'uomo. E' questo forse l'unico criterio per giudicare della verità del nostro cammino di salvezza. Quando ci troviamo su di una via che noi non abbiamo mai pensato, né avremmo mai potuto pensare, e con tutte le nostre buone volontà neanche minimamente escogitare, quando si è chiamati dalla terra di Ur, o quando il treno ti porta in un paese dove tu non sospettavi minimamente dover svolgere la tua opera, perché altri piani umani invadevano e pervadevano il tuo cervello, allora puoi per lo meno interrogarti se realmente non sia Dio ad averti indicato la sua strada, ad averti chiamato a realizzare un suo piano di salvezza, che tu non conosci ancora, ma che conoscerai ogni giorno man mano che l'attuazione ti sarà manifestata ed indicata.Man mano che è necessario attuarlo nei particolari perché si realizzi come piano di Dio.Quando tu per molti anni hai vissuto tutta una tua vita ed ad un certo punto ti senti chiamato da una forza misteriosa e da una voce che ti invita a realizzare un piano nel quale tu non ti senti a tuo agio, perché non è conforme ai tuoi canoni umani, anzi ti sconvolge e ti mette in subbuglio, perché assurdo e inverosimile, opera solo di pazzi, se visto con occhi umani, allora è veramente il caso di interrogarsi se non si ripete la storia di Abramo e di tutti quelli che il Signore ha chiamato prima di te, per realizzare il suo piano di salvezza, il suo dialogo di amore con l'uomo, l'oggetto del suo amore.Quando considerando ogni cosa, umanamente parlando, non resta che concludere che è solo una bella e buona pazzia quella che si sta compiendo, allora forse è il caso più che mai di interrogarsi se la pazzia degli uomini non sia diventata saggezza di Dio per ridurre a niente la nostra intelligenza e la nostra sapienza.E come potrebbe essere diversamente, se Dio non ha che dei modi pazzi per attuare il suo piano sapiente! Abramo stava così comodo nella sua terra. Deve lasciarla. Dio gli deve dare un'altra terra. Esaù era il primogenito, Giacobbe deve prenderne il posto. I figli di Giacobbe stavano per impiantarsi nella terra di Canaan. Devono abbandonare la terra, per poi riconquistarsela un giorno, dopo quarant'anni di duro cammino nel deserto del Sinai. Dopo una dura lotta con il Faraone, il quale non voleva che questi Ebrei lasciassero i campi di lavoro per andare ad adorare il loro Signore.Tutto questo ci fa affermare non solamente il mistero della libertà di Dio. Dio sceglie chi vuole. Ci fa anche proclamare il mistero della libertà nell'attuazione del piano di salvezza.Se è un mistero la scelta del profeta, del patriarca, del messaggero, è un mistero anche il modo.Dopo la scelta Dio rimane ancora una volta il Signore. Egli sceglie. Egli dirige. Egli ama. Egli vuole essere amato. A modo suo non a modo nostro.Solo se l'uomo riesce a entrare in questa logica divina, solo allora farà parte del piano di Dio, altrimenti non gli rimane che uscirsene.E Dio lo permette perché egli rispetta l'uomo e lo lascia libero.Dio vuole, da coloro che intendono lavorare per l'attuazione del suo piano di amore e di salvezza, un sì totale, pieno, senza reticenze. Li vuole capaci a rinunziare a tutto, capaci a lasciare la loro terra per ascoltare la sua voce, pronti a sacrificare tutto, anche il proprio figlio, l'unico figlio che avrebbe dovuto attuare il suo piano, capaci a sacrificare anche lo stesso piano di Dio, quello che lui sta realizzando, per essere solo a disposizione sua, del loro Signore e gridare ad ogni istante: Signore, sia fatta la tua volontà. Attua il tuo piano non secondo la mia, ma secondo la tua volontà.E' questo il Sì perfetto e la perfetta disponibilità del Cristo. E' questo l'unico modo per lavorare con Dio.Ed egli lo ha realizzato, il Cristo sulla Croce, offrendo se stesso, sacrificandogli la sua stessa vita!

Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 3 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 07:51. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com