CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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AD IMMAGINE DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2010 18:24
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10/01/2010 18:00
 
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Il libro dell'alleanza

Mosè andò a riferire al popolo tutte le parole del Signore e tutte le norme. Tutto il popolo rispose insieme e disse: "Tutti i comandi che ha dato il Signore, noi li seguiremo".Mosè scrisse tutte le parole del Signore, poi si alzò di buon mattino e costruì un altare ai piedi del monte, con dodici stele per le dodici tribù d'Israele. Incaricò alcuni giovani tra gli Israeliti di offrire olocausti e di sacrificare giovenchi come sacrifici di comunione, per il Signore.Mosè prese la metà del sangue e la mise in tanti catini e ne versò l'altra metà sull'altare.Quindi prese il libro dell'alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: "Quanto il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo".Allora Mosè prese il sangue e ne asperse il popolo dicendo: "Ecco il sangue dell'alleanza, che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole".Dopo  aver liberato il suo popolo dalla schiavitù d'Egitto, il Signore stringe un'alleanza con il suo popolo. Il Signore si impegna ad essere il loro salvatore e il loro custode. Israele si impegna a mettere in pratica i comandi che il suo Signore gli aveva dato". Tutti i comandi che il Signore ha dato, noi li seguiremo".Nella prima alleanza, l'alleanza che il Signore aveva fatto con Abramo, non si parlava di comandi. Si parlava solo di camminare alla presenza del Signore. Di ascoltare quella voce che si manifestava ogni qualvolta il Signore interveniva nella vita dei Patriarchi: nella vita di Abramo, di Isacco e di Giacobbe.Nell'alleanza che il Signore stringe con il suo popolo al Monte Sinai, le esigenze del cammino dell'uomo con il suo Dio si fanno più esigenti e più precise.Non si tratta solo di ascoltare di tanto in tanto una voce, la voce del Signore, che si manifesta all'uomo. Si tratta invece di mettere in pratica i comandi che il Signore vuole che siano messi in pratica.Si tratta di progredire sul cammino della fede e quindi di seguire fedelmente la volontà del Signore, espressa nei dieci comandamenti.Israele sa ormai cosa vuole il suo Signore da lui. Vuole che egli lo riconosca come Signore della sua storia. Vuole che egli entri nella logica dell'amore di Dio e quindi che abbandoni ogni idea di individualismo e di egoismo, per considerarsi un popolo, una nazione, dove l'amore verso Dio e verso il prossimo sia la legge che governi l'esistenza dell'uomo, di ogni uomo che vuol fare parte di questo popolo scampato miracolosamente dalla schiavitù d'Egitto, dalla servitù del Faraone.E' il popolo, non il singolo, che stringe l'alleanza con il Dio liberatore, con il loro Signore.E' il popolo che si impegna a rispettare, a mettere in pratica i comandi del Signore.E' il popolo, tutto il popolo ed in quanto popolo, che riceve il sangue dell'alleanza.Non è il singolo in quanto singolo che viene chiamato da Dio ad osservare i precetti del Signore.E' il singolo come singolo non ha consistenza. Non può fare niente. E' sommerso dalla storia e dagli avvenimenti. E' sommerso dagli uomini, pronto a sbranarlo non appena si presenta loro con l'intenzione di voler osservare i precetti che il Signore gli ha ordinato di mettere in pratica.Ma non per questa ragione soltanto il singolo non ha consistenza né forza dinanzi a Dio. Non è principalmente per questa ragione che il Signore non si rivolge al singolo, ma al popolo, anche se è il singolo che viene chiamato.Per comprendere questo mistero dell'azione di Dio nei confronti dell'uomo, dobbiamo ricordarci che non è l'uomo che spiega il mistero di Dio. E' il mistero di Dio che spiega il mistero dell'uomo.E' Dio che rivelandosi, rivela se stesso all'uomo, l'uomo all'uomo e agli altri uomini. Il mistero di Dio è un mistero di comunione. E' un mistero di unità.E' una Trinità di Persone che crea l'uomo a sua immagine e somiglianza. Ad immagine del suo mistero trinitario. Ad immagine del suo mistero di amore. Di un amore che all'interno di Dio si diffonde per se stesso. Che deve diffondersi per essere amore.Di un amore che non può riversarsi su una sola persona, perché se così fosse, non sarebbe amore, ma egoismo. E poiché è Dio che rivela l'uomo all'uomo, poiché è Dio che ha creato l'uomo, Egli lo ha creato ad immagine e a somiglianza del suo amore, della sua comunione, della sua unità, del suo essere una sola cosa, del suo vivere nell'amore, del suo essere Uno e Trino.Con il peccato, l'uomo aveva scelto di non realizzarsi più come immagine di amore e di comunione. Voleva realizzare un'altra immagine di uomo. Una immagine di egoismo, di scissione, di individualismo. Dio che vuole educare il suo popolo, quell'uomo che egli aveva creato secondo un'altra immagine, comincia ad educarlo piano piano.Gli fa sentire la sua voce e lo invita a camminare alla sua presenza.Crea la fiducia in lui, liberandolo dall'Egitto e mostrandogli la sua potenza di Dio liberatore con segni e prodigi.Egli deve ora realizzarsi non più come singolo. ma come popolo. Come popolo di Dio. Egli deve realizzare, amando il prossimo come se stesso, l'immagine e la somiglianza secondo le quali egli era stato creato.Egli deve scoprire l'altra dimensione della sua esistenza. Egli non può esistere come singolo. Egli deve esistere come popolo.Egli non può pensare ad amare se stesso. Egli deve amare gli altri come se stesso. Egli non può più amare di un amore orizzontale. Il suo amore deve essere un amore verticale. Anzi egli può amare orizzontalmente solo se ama verticalmente. Solo se l'amore di Dio scende nel suo cuore.Solo se ama Dio e rispetta il patto che egli ha stretto con il suo Signore, egli potrà amare gli altri.Solo se si ricorderà che per lui non devono esserci altri dèi, egli non farà un Dio di se stesso o degli altri, e si porrà in una situazione di sottomissione amorosa al suo Signore e di sottomissione amorosa al suo prossimo.Il Signore salva l'uomo e lo salva perché ricostruisce in lui l'immagine dell'uomo. L'alleanza ci ricorda questo dato fondamentale dell'essere uomo.L'uomo non può vivere nella singolarità. Egli non potrà realizzarsi secondo un'altra immagine di uomo. Dio sa in qual modo e con quali caratteristiche aveva creato l'uomo.Lo vuole salvare. Non c'è salvezza se non nell'inserimento dell'uomo nella sua identità di origine. Ecco perché Dio lo porta piano piano al riconoscimento del Dio dei suoi padri come il solo Signore. Egli lo porta alla riscoperta della legge fondamentale, la legge della creaturalità. Egli è uomo e non Dio. Egli è creatura e non creatore.Il tentatore aveva promesso che egli sarebbe stato simile a Dio. Sarebbe Dio. Il Signore gli ricorda che per lui non ci sono altri dèi. Egli non deve fabbricarsi alcuna immagine di Dio.Dopo il peccato l'uomo scoprì che la donna non era più carne della sua carne. Caino uccide Abele. Con il patto, il Signore ricorda la sua identità iniziale. Tu sei stato creato ad immagine del mio amore. Tu non puoi vivere solo per te. Devi vivere anche per gli altri. Non si può vivere anche per gli altri, se non amandoli. Amerai il prossimo tuo come te stesso.Per poterlo amare non devi uccidere. Non devi usare l'altro come oggetto. Non devi derubarlo del suo. Non devi calunniarlo. Non dire falsa testimonianza. Per amare, non solo devi essere corretto negli atti, devi esserlo anche nei desideri, perché dove ci sono i cattivi desideri è facile passare agli atti e quindi offendere il tuo prossimo.Offendendo il tuo prossimo, tu non offendi solo lui, offendi me. Sono io il suo Signore. Suo Padre. Il Suo Salvatore. Colui che lo costituisce nell'essere. Offendi te stesso perché non ti costruisci come uomo, come quell'uomo voluto da me, comunitario, popolo, stirpe, comunione, amore.Ti costruisci secondo quell'immagine che il tentatore ti ha prospettato all'inizio dei tempi. Ti costruisci come singolarità. Come individualità. Ti costruisci secondo la tua immagine e non secondo la mia. Ti costruisci ad immagine del tuo idolo. Non ad immagine del Dio che ti ha liberato dalla terra d'Egitto, che ti ha salvato, che ti ha fatto e ti fa essere ogni giorno.E' questa l'idea fondamentale contenuta nel patto, nell'alleanza che il Signore ha stretto con il suo popolo al Monte Sinai. Il Signore dà inizio alla ricostruzione dell'immagine dell'uomo. Non in una sola volta. Non sarebbe di Dio. La progressività nella rivelazione e nell'attuazione della salvezza è una nota fondamentale in Dio e in coloro che vogliono lavorare con Dio.Coloro che vogliono tutto in un solo istante, non sono nel cammino di Dio. Coloro che pretendono la perfezione del cammino e della conoscenza in un attimo, annullano la caratteristica fondamentale dell'uomo: la sua componente di storicità, di temporalità.L'uomo non è Dio. L'uomo è tempo. Coloro che vogliono tutto in una sola volta, ancora una volta vogliono offrire all'uomo un'immagine di uomo che non è conforme all'immagine secondo la quale Dio ha creato l'uomo: un uomo di tempo che deve vivere la sua relazione con Dio e con i fratelli nel tempo e nella storia.Annullare il tempo nell'esperienza con Dio significherebbe fare dell'uomo un angelo. Significherebbe togliere all'uomo quella che è la sua caratteristica fondamentale: la temporalità. Significherebbe renderlo uguale a Dio che vive in un eterno presente, senza né passato, né futuro, né tempo.Questo è impossibile. O l'uomo accetta di vivere nel tempo e allora è uomo. O si rifiuta. Sarà un eterno insoddisfatto di se stesso e degli altri. Un eterno incontento che non solo non cammina, avendo annullato il cammino in se stesso, ma non permette neanche che gli altri camminino. Avendo egli annullato il tempo, ha annullato contemporaneamente il cammino che è un cammino nel tempo e nella storia.E' necessario fare bene attenzione. La nostra fede ha delle verità fondamentali, dei dati inconfondibili. Quando uno solo di questi dati viene a cadere perché offriamo un'altra immagine dell'uomo, o di Dio, viene a cadere tutta la nostra fede. Essa non è più fede nel Dio dei nostri Padri. E' invenzione dell'uomo per la sua rovina e la sua perdita.Il singolo è chiamato a riconoscersi come popolo. A stringere un'alleanza come popolo. Ad uscire dalla sua singolarità per inserirsi piano piano nell'amore di Dio e del prossimo, a ricostruire in se stesso l'immagine e la somiglianza secondo la quale egli è stato creato.Facciamo l'uomo a nostra immagine e nostra somiglianza. E Dio creò l'uomo a sua immagine. Ad immagine di Dio lo creò. Ad immagine del suo mistero di amore, del suo mistero di comunione, del suo mistero di unità e di trinità.

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