CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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AD IMMAGINE DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2010 18:24
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10/01/2010 18:01
 
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Perdona l'iniquità

"Il Signore disse a Mosè: Fino a quando mi disprezzerà questo popolo? E fino a quando non avranno fede in me, dopo tutti i miracoli che ho fatti in mezzo a loro? Io lo colpirò con la peste e lo distruggerò, ma farò di te una nazione più grande e più potente di esso".Mosè disse al Signore: Ma gli Egiziani hanno saputo che tu hai fatto uscire questo popolo con la tua potenza e lo hanno detto agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, Signore, sei in mezzo a questo popolo, e ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nube si ferma sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nube e di notte in una colonna di fuoco.Ora se fai perire questo popolo come un solo uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: Siccome il Signore non è stato in grado di far entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, li ha ammazzati nel deserto.Ora si mostri grande la potenza del mio Signore, perché tu hai detto: Il Signore è lento all'ira e grande in bontà, perdona la colpa e la ribellione, ma non lascia senza punizione; castiga la colpa dei padri nei figli fino alla terza e alla quarta generazione. Perdona l'iniquità di questo popolo, secondo la grandezza della tua bontà, così come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui".Bisogna conquistare la terra promessa. Il deserto è scomodo per tutti. Mosè manda degli uomini ad esplorare la terra che il Signore aveva giurato di dare loro.Quando gli esploratori tornano con i frutti della terra, raccontano loro delle cose non vere.La loro mancanza di fede nella potenza di salvezza e nella forza di liberazione del loro Signore, del Signore che li aveva salvati dalla schiavitù d'Egitto, è tale e tanta che essi riescono ad intimidire il popolo e ad incutergli un tale terrore da farlo rinunciare alla conquista della terra.Il Signore se ne dispiace. Non vuole un popolo povero di fede che dubita sempre, che non riesce ancora ad entrare nel dialogo di amore e di salvezza con il suo Signore.Non vuole un popolo che ad ogni momento si tira indietro per non più camminare.Il Signore non sa che farsene di uomini che prima si inseriscono in un cammino di salvezza e poi, quando si tratta di camminare, preferiscono essere trascinati dagli altri senza la benché minima collaborazione da parte loro.Non soltanto essi non collaborano. Incutono timore e paura anche agli altri. Non soltanto dubitano essi del loro Signore. Non ne hanno nessun motivo valido! Fanno dubitare anche gli altri.Non solo non vogliono riconoscere la potenza del Signore e il suo mistero di amore e di salvezza. Fanno sì che neanche gli altri lo riconoscano.Essi sono pieni di dubbi e incutono questi dubbi, i loro dubbi negli altri per non farli camminare, per non farli progredire sul cammino di Dio, per non farli uscire dalla terra deserta per essere introdotti nella terra dove scorre latte e miele.Il Signore se ne dispiace. Ma egli vuole mantenere la sua promessa. Deve mantenerla. La sua parola non può essere soggetta agli umori degli uomini.La volontà del Signore non può essere soggetta e dipendente dalla non volontà degli uomini. L'amore di Dio e la sua salvezza non può essere imprigionata dall'egoismo e dalla schiavitù dell'uomo.Se l'uomo non vuole collaborare Dio non può obbligarlo. Se si rifiuta non può costringerlo. Se non crede non può per magia o per incantesimo trasformarlo. Dargli una fede che annulli la sua personalità, il suo essere uomo che è un essere uomo responsabile, libero, volitivo: se vuoi!Ma se non vuoi, se non permetti che altri lo vogliano, se tu ti rifiuti di entrare nella terra, se tu sei codardo e pauroso e ti spaventi dinanzi alle prime difficoltà, se tu incuti timore e paura anche agli altri, se tu dubiti e fai dubitare, se tu non ami e non fai amare, se tu non combatti e non fai combattere per la salvezza, se tu non credi in me e non fai credere in me, cosa posso fare io per te?Non posso introdurti di forza nella terra. Non posso trasportarti per incantesimo, ti distruggerei come uomo. Ti renderei un burattino nelle mie mani. Ma se tu neanche credi in me, dopo tutto quello che io ho fatto per te, io non posso che lasciarti solo a te stesso.Ma senza di me cosa pretendi di fare? Cosa speri di realizzare? Niente sei e niente sarai. Perirai nel deserto. Entreranno i tuoi figli. Ma tu non entrerai perché tu non puoi entrare e non puoi entrare perché tu non vuoi. Perché tu non credi. Ed io non posso obbligarti a credere. Io sono libertà e come tale agisco. Io lascio liberi.Certo Mosè ha pregato per te, perché io non ti distrugga! Ho ascoltato la sua preghiera! Ma neanche la sua preghiera ha il potere di farti entrare nella terra promessa.Non posso fare più di quanto io faccio per te. Non posso renderti schiavo. Io sono il Dio della libertà. Non libero da una schiavitù per farti entrare in un'altra. Non ti ho liberato dalla schiavitù del Faraone per farti entrare nella mia schiavitù. Per obbligarti a fare questo o quello. Non lo voglio.Non lo posso. Non ti creare di me un idolo. Non ti fare di me un'immagine di Dio che rende schiavo o che annulla il tuo essere uomo.In nessun caso ti distruggerò come uomo. Se ti rendessi mio schiavo, io annullerei la tua personalità. Non saresti più uomo. Ecco perché tu non vuoi abituarti alla mia presenza. Forse mi consideri un Dio che rende schiavi e allora vorresti annullarti come uomo.Vorresti scaricarti tutta la tua responsabilità per attribuirmi ogni cosa: sia in bene che in male!Forse vorresti che io ti renda ancora una volta schiavo. Così non ci sono preoccupazioni per te. Ma quel primo peccato ti ha indebolito così tanto da farti rinunziare anche al tuo essere uomo?Perché non agisci differentemente? Perché non riconosci la tua dignità? Perché non accetti la tua responsabilità?Perché non cambi mentalità? E' da parecchio che cammini alla mia presenza, a contatto con i miei pensieri, eppure dubiti ancora non soltanto di me, ma anche di te, soprattutto di te! Non conosci me! Ma nemmeno conosci te stesso. Non sai niente di me, ma di te stesso cosa sai?Cosa ti hanno insegnato tutti quei ciarlatani con i quali stavi a contatto nella terra d'Egitto? Ti hanno forse detto che l'uomo è uno schiavo, un prigioniero del suo Dio? Ti hanno mai parlato della tua libertà, della tua responsabilità, del tuo essere uomo che non deve mai rinunziare alla sua responsabilità e alla sua libertà, che deve collaborare per la costruzione del suo futuro, mettendosi all'ascolto della mia voce che ti rivela cosa sono io e cosa sei tu, perché tu sei ad immagine della mia libertà e della mia responsabilità?Perché ti rifiuti di essere uomo? Se ti rifiuti è perché non mi conosci ancora sufficientemente!Ma la mia conoscenza non è una conoscenza intellettiva, frutto di nozioni astratte. La mia è una conoscenza di amore. Tu ancora non ti sei abituato ad avermi come amico. Come colui che cammina con te e assieme a te per guidarti nelle mille difficoltà di ogni giorno.Tu ancora non mi ami, poiché non ami, non hai fiducia in me. Se non diventi mio amico, se non mi consideri come amico, come fai a considerarmi come tuo liberatore  e salvatore, come colui che ti protegge in ogni istante del tuo cammino, come colui che ti fa sempre essere, come ti ha fatto sempre essere?Israele, rifletti! Non imitare il tuo parente Esaù che ha rinunciato a costruire il suo futuro per un piatto di lenticchie!Tu lo sai che io debbo attuare il mio piano, devo mantenere  fede alla mia parola! Se tu non vuoi entrare nella terra promessa perché alcuni ti hanno sobillato, non entrare! Entreranno i tuoi figli! Tu camminerai nella terra del deserto, visto che è qui che preferisci camminare!Tu dimorerai qui e morrai qui finché non ti deciderai di entrare. Io non posso farci niente. Non ti posso costringere. Devo lasciarti libero, altrimenti mi potresti accusare di renderti schiavo. Ed io rendo liberi, non schiavi. Io vi faccio vivere a mia immagine e somiglianza.La schiavitù non fa parte della mia natura. L'amore non rende schiavo nessuno. Non si può amare e rendere schiavi. Se si è schiavi o si è resi schiavi è segno che non si è amore. E questo è impossibile.Tu lo sai! Lo hai sperimentato fin dal primo momento che io ho cominciato a camminare con te, con i tuoi Padri Abramo, Isacco e Giacobbe. Non ho reso schiavi loro, non renderò te. Se vuoi camminare alla mia presenza, assumetene la responsabilità.Sii responsabile. Anche della tua salvezza devi esserlo! Non puoi pretendere che io faccia tutto per te. Ti annullerei. Non saresti più uomo. E' questo che tu desideri? Questo che tu cerchi? Questa immagine di me ti sei costruita?Tu dici di avere fede in me! Ma se hai fede in me, se tu credi nella mia forza liberatrice, se tu credi nel mio braccio di salvezza, come fai a prestare la tua fiducia a quei mentitori che ti hanno raccontato e ti raccontano una cosa per un'altra!E' la stessa cosa: tu puoi sperimentare la mia verità nello stesso tempo e con la stessa misura in cui tu sperimenti la loro falsità.Anzi è la loro falsità a farti sperimentare la mia verità!E di questo ne hai avuto conferma attraverso la meditazione della tua storia. Se tu esamini la tua relazione, la tua vita vissuta assieme a me, ti accorgi che la mia parola è stata sempre vera, ti accorgi che la tua è stata sempre falsa.La falsità della tua parola dimostra la verità della mia. La verità della mia dimostra la falsità della tua.Esamina la storia! Non ti chiedo altro! Dimostrati intelligente almeno in questo. Non ti chiedo di esaminare le verità alte e profonde che sono fuori di te! Esamina ciò che tu stesso hai vissuto. Almeno di questo puoi esserne certo! E' la tua stessa vita!Se menti a te stesso, come posso io pretendere di aprirti al mio mistero! Conosci prima il tuo! Sii sincero con te stesso, lo sarai anche con me!Ma se inganni te stesso, come fai a non ingannare te di fronte al mio mistero!Se tu non credi nella tua vita come fai a credere nella mia! E poi! Tu lo sai. E' nella tua vita, è nella tua storia che io mi manifesto e la mia è una rivelazione, una manifestazione di amore e di salvezza!Non sfuggire a te stesso, non sfuggirai neanche a me! Non ingannare te stesso, non ingannerai neanche me! Sii responsabile della tua vita, non permettere mai che un altro diriga i tuoi passi! Solo ti chiedo di amarmi!Amandomi ti fiderai di me, entrerai nella terra che io ho giurato di dare ai tuoi Padri: ad Abramo, Isacco e Giacobbe.Se non credi in me, credi almeno nei tuoi Padri! Se non vuoi essere fedele a me, sii almeno fedele a loro! Entra in questa corrente di amore e di fedeltà! Salverai te stesso! Sarai te stesso! Sarai uomo.

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