CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

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AD IMMAGINE DI DIO

Ultimo Aggiornamento: 10/01/2010 18:24
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10/01/2010 18:04
 
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L'ordine di benedire

"Levati, Balak, e ascolta! Porgimi orecchio, figlio di Sefor! Iddio non è un uomo che possa mentire, né figlio d'uomo perché si ritratti. Forse egli dice e non fa, afferma e non mantiene?Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire; benedirò e non mi asterrò. Io non vedo iniquità in Giacobbe, né miro perversità in Israele. Il Signore, suo Dio, è con lui, qual re acclamato in mezzo al suo popolo. Iddio che lo trae dall'Egitto, è per lui potenza irresistibile. Non c'è incantesimo  contro Giacobbe, né sortilegio contro Israele.E persino quando si dirà a Giacobbe e ad Israele: "che fa dunque Dio?". Ecco che questo popolo si leva come una leonessa, si rizza come un leone; e non si sdraierà, prima d'aver divorato la preda, e bevuto il sangue degli uccisi".Il popolo d'Israele, attraverso le mille difficoltà della lunga marcia nel deserto del Sinai, era arrivato nelle steppe di Moab.Stava accingendosi a conquistarle. Il Re di Moab, Balak, voleva impedire la conquista della sua terra non con il ricorso alle armi, bensì con la maledizione. Egli ricorre all'indovino Balaam.Bisognava maledire Giacobbe. Bisognava ridurre al nulla il popolo che il Signore aveva tratto dalla terra d'Egitto. Ma il Signore proteggeva il suo popolo. Questo popolo che era debole solo quando non ascoltava la parola del Signore! Ma forte ed invincibile quando la metteva in pratica!La sua debolezza era la sua non fede. La sua forza era l'ascolto della voce di colui che parlava faccia a faccia con il suo Signore, il quale era disceso con braccio forte e con mano potente nella terra d'Egitto per liberarlo dalle mani del Faraone, per dargli quella libertà e quella terra che Egli aveva promessa al suo fedele servitore Abramo.Il Signore non permette che coloro che credono siano maledetti. Egli non permette mai che i suoi "fedeli" siano ridotti a nulla proprio perché hanno creduto nella sua parola. Essi lo saranno nel caso che non ascoltino e non mettono in pratica la sua parola.Quando invece questa parola è ascoltata e messa in pratica, nessuno, che sia indovino o meno, che sia re o servo, che sia addestrato nell'arte della guerra o che non sappia tenere in mano neanche una spada, nessuno riuscirà mai a sconfiggere, a maledire, ad annientare il popolo che Dio si è scelto per testimoniare nel mondo la sua verità, la sua potenza, il suo amore, la sua fedeltà.Balak volle provarci. Manda a chiamare l'indovino Balaam. Dio però interviene fin dal primo momento. Balaam non deve andare a maledire il suo popolo. Non può.Egli è benedetto dal suo Dio. Se il Signore benedice, chi può maledire? Se il Signore costruisce, chi può distruggere? Se il Signore salva, chi può condurre alla perdizione. Balaam lo sa bene e vuole sottrarsi a questo compito, per la prima volta increscioso.Chissà quanti altri uomini non aveva egli maledetto! Egli aveva potuto maledire perché non erano il popolo di Dio. Non erano la sua stirpe eletta, il suo regale sacerdozio, la sua nazione santa e quindi benedetta dal momento della sua chiamata.Per questo Abramo era stato chiamato, perché tutti gli uomini fossero benedetti nella sua stirpe, nel suo seme.Sarebbe stata la negazione di tutta la promessa del Signore se il suo popolo fosse stato maledetto dall'indovino Balaam. Il Signore non lo permette. Anche l'asina si ribella a questo viaggio. L'angelo del Signore, che essa vedeva sul suo cammino, non le permette di seguire regolarmente la strada.L'episodio di Balaam e di Balak, della maledizione e della benedizione dovrebbe fare riflettere molto quanti vogliono impedire la marcia del popolo di Israele e mettere ostacoli sul cammino della nazione che Dio si è scelta.Balaam ne ha fatto le spese! Tutti coloro che sono come Balaam o che pretendono di essere degli indovini come lui ne faranno le spese ogni qualvolta non mettono in atto la volontà del Signore.Ogni qualvolta impediscono che la volontà del Signore si attui, perché contro i propri interessi. Certamente Balak non avrebbe mai permesso che il popolo di Israele prendesse possesso della sua terra. Ne era il Re. Avrebbe dovuto rinunciare a tutti i suoi beni, a tutti i suoi interessi, a tutti i suoi possedimenti. Non era conveniente.Egli, da persona intelligente, constata che i figli di Israele sono troppo numerosi perché possa vincerli con le armi. Vincerò - pensava - con la maledizione.Bisogna maledire questo popolo. Bisogna distruggerlo. Qualunque modo è buono. Non si ha il coraggio di affrontarlo con le armi. Viso a viso. Faccia a faccia. Spada a spada. Lo si farà con i raggiri e con i sortilegi. Con la bugia e con la calunnia; con la maledizione.In fondo questo significa maledire: dire male dell'altro. Rendere l'altro cattivo. Farlo diventare malvagio. Solo così si è sicuri che egli non avrà la forza di conquistare la terra.Stolto che sei, mio caro Balak e tutti gli altri come te. Come fai a maledire il tuo avversario? Non sai che egli è benedetto da Dio? Balaam sì che lo sa. Infatti non soltanto non riesce a maledirlo. Lo benedice. Lo costituisce buono. Afferma cose sul suo conto che ti faranno rabbrividire. Ascoltalo:"Io non vedo iniquità in Giacobbe, non miro perversità in Israele"."Non c'è incantesimo contro Giacobbe né sortilegio contro Israele".Le tue calunnie ricadranno contro di te. I tuoi sortilegi si poseranno sul tuo capo. Le tue bugie manifesteranno la perversità del tuo animo. Ma ricordalo!La tua cattiveria non potrà fare male a Giacobbe. Balak, rifletti! Colui che è benedetto da Dio non può essere maledetto dall'uomo. Colui che è detto vero da Dio non può essere detto falso dall'uomo. Colui che è giustificato da Dio non può essere condannato dall'uomo.Colui che è stato scelto da Dio perché testimoni il suo amore e la sua fedeltà non può essere distrutto dall'uomo. E tu lo sai perché. Perché se tu riuscissi a sconfiggere Israele, allora il suo Dio sarebbe un impotente, un incapace, uno che vuole e che non può attuare. Un idealista che non sa essere capace neanche di contare le sue forze!Ma Iddio non è un uomo che possa mentire,, né figlio d'uomo perché si ritratti. E' l'uomo che spesso e volentieri pensa che la parola di Dio sia come la sua parola. Senza senso. Né significato. Prima la dice e poi la ritrae. Prima promette e poi si pente. Prima ti dà e poi si riprende quello che ti dà in un modo, qualche volta ignobile.La Parola di Dio non è la parola dell'uomo. La parola di Dio è immutabile come Egli è immutabile. E' efficace come Egli è efficace. E' creatrice  come Egli è creatore. Dio è.L'uomo non è. La Parola di Dio è il Cristo. La parola dell'uomo è un soffio. Ecco perché l'uomo la ritrae spesso e volentieri. Ecco perché l'uomo non ha fiducia in Dio.Pensa che la parola di Dio sia come la parola dell'uomo. Una parola senza senso. Senza efficacia. Che si possa ritrarre quando non si ha più voglia di mantenerla. L'uomo non sa che Dio non ha bisogno di notaio. La sua parola è immutabile come la sua natura. La sua parola è Egli stesso.Ma Balaam lo sapeva. Egli sapeva che Dio non è un uomo. Un burattinaio che dice... dice... e poi non mantiene. Balaam sapeva che Dio dice e fa, afferma e mantiene.Ecco perché è difficile credere in Dio. E' difficile perché non si crede nella sua parola. E' difficile perché si pensa che Dio agisca come l'uomo: promette e poi non mantiene.Egli pensa che la presenza di Dio in mezzo all'uomo sia una presenza come di un uomo in mezzo agli altri uomini. Non sa che Dio è una potenza irresistibile.E se Dio è con noi chi sarà contro di noi? Chi potrà mai vincere questa potenza irresistibile?Uomo, sappilo una volta per tutte! La debolezza dell'Israelita è una sola. Egli è debole solamente quando non ascolta la parola del Signore. Noi siamo deboli quando non crediamo nella parola di suo Figlio che è in mezzo a noi per manifestare la Gloria del Padre, per farci diventare figli e veri figli di Dio, dell'Onnipotente, il quale è nostro creatore, ma ha voluto anche essere nostro Padre, un Padre che ama e che è fedele alle sue promesse.Un Padre che afferma che il cielo e la terra passeranno, ma le sue parole non passeranno mai. E' questa l'unica e la sola debolezza del cristiano.Ma finché tu crederai alla sua voce, finché l'ascolterai, finché tu non indurirai il tuo cuore e ascolterai quella voce che ti parla, perché Egli è con te fino alla consumazione dei secoli, allora non sarai mai debole.La sua presenza è una potenza irresistibile. Nessuno potrà mai sconfiggerti. Entrerai nella terra promessa. Balak potrà chiamare tutti gli indovini che vuole perché ti maledicano, perché ti calunnino, perché dicano ogni sorta di male contro di te per farti perdere d'animo e impedirti così di entrare nella terra promessa, ma non ci riusciranno mai.Non è in loro potere maledire ciò che Dio ha benedetto. Non è in loro potere arrestare la marcia di questo popolo verso la terra promessa: Dio mantiene la sua parola;.La terra è tua e della tua discendenza. Sarà tua se crederai che quella voce è vera. Se crederai che quella parola non può venir meno.Essa per te verrà meno solo non credendola, perché solo non credendola Dio non sarà più in mezzo a te come una potenza irresistibile.Solo non credendola perirai miseramente nel deserto.

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