CRISTIANI   Nelle mani del Padre

Noi crediamo unicamente in Gesù Cristo unigenito Figlio di Dio,
unica VIA, VERITA' e VITA e nostro unico SALVATORE.

💝

 

 

Note sul libro della GENESI

Ultimo Aggiornamento: 19/04/2011 20:27
Autore
Vota | Stampa | Notifica email    
OFFLINE
Post: 5.293
Sesso: Maschile
19/04/2011 20:02
 
Quota

9.7 Melchisedec e la tentazione del re di Sodoma

Tuttavia, colui che cammina per fede non è al riparo dagli assalti del nemico; accade sovente che una nuova tentazione venga ad assalirlo subito dopo una vittoria. È quello che successe ad Abramo. «E il re di Sodoma gli andò incontro nella valle di Shaveh come egli se ne ritornava dalla sconfitta di Kedor-Laomer e dei re ch’erano con lui» (vers. 17). C’era, evidentemente, un profondo e insidioso disegno del nemico in questo fatto. Il re di Sodoma rappresenta un pensiero e una fase della potenza del nemico ben diversi da quelli che vediamo in Kedor-Laomer e nei re che erano con lui. Nel primo, udiamo la voce sibillina del serpente, nei secondi il ruggito del leone; ma sia che Abramo abbia a che fare col serpente, sia che abbia a che fare col leone, la grazia del Signore gli basta; e questa grazia agisce in favore del servitore di Dio nel momento del bisogno. «Melchisedec re di Salem fece portare del pane e del vino. Egli era sacerdote dell’Iddio altissimo. Ed egli benedisse Abramo dicendo: Benedetto sia Abramo dall’Iddio Altissimo padrone dei cieli e della terra! E benedetto sia l’Iddio Altissimo che t’ha dato in mano i tuoi nemici!» (vers. 18-20).

Dobbiamo notare, prima di tutto, il momento in cui Melchisedec entra in scena, e, in seguito, il doppio effetto del suo ministerio. Non è mentre Abramo insegue Kedor-Laomer che Melchisedec gli viene incontro; bensì quando il re di Sodoma insegue Abramo; c’è una grandissima differenza. Per entrare in una lotta più insidiosa di quella da cui era uscito, Abramo aveva bisogno d’una comunione più profonda con Dio.

Il «pane e il vino» di Melchisedec ristorarono l’anima d’Abramo dopo la sua lotta con Kedor-Laomer; mentre la benedizione dell’Iddio Altissimo fortificò il suo cuore per la lotta che doveva sostenere col re di Sodoma. Benché vittorioso, Abramo doveva ancora essere combattente; perciò il sacerdote regale ristora l’anima del vincitore e fortifica il cuore del combattente. È assai prezioso il modo in cui Melchisedec presenta Dio allo spirito di Abramo; lo chiama «l’Iddio Altissimo, padrone dei cieli e della terra»; poi dichiara che Abramo «è benedetto» dalla parte di questo Dio. È una potente preparazione per l’incontro col re di Sodoma. Un uomo «benedetto» da Dio, non aveva bisogno di ciò che il nemico poteva offrirgli; e se il padrone del cielo e della terra occupava i suoi pensieri, i beni di Sodoma non potevano avere alcuna attrattiva per lui. Così, come c’era da aspettarsi, quando il re di Sodoma gli fa questa proposta: «Dammi le persone, e prendi per te la roba», Abramo gli risponde: «Ho alzato la mia mano all’Eterno, l’Iddio altissimo, padrone dei cieli e della terra, giurando che non prenderei neppure un filo o un laccio di sandalo di tutto ciò che t’appartiene, perché tu non abbia a dire: ho arricchito Abramo». Abramo rifiuta di essere arricchito dal re di Sodoma. Come avrebbe potuto pensare di liberare Lot dalla potenza del mondo se egli stesso fosse stato governato dal mondo? Non posso liberare il mio prossimo se non perché io sono libero; fin quando sono nel fuoco, è impossibile che io possa ritirarne qualcuno. Il cammino della separazione per Dio è il cammino della potenza, come è anche il sentiero della pace e della felicità.

Il mondo sotto le sue diverse forme, è il grande mezzo di cui Satana si serve per infiacchire le mani e accaparrarsi le affezioni dei servitori di Cristo; ma, Dio ne sia benedetto, quando il cuore è integro verso di lui, Egli viene sempre a rallegrare, incoraggiare e fortificare nel momento opportuno. «L’Eterno scorre collo sguardo tutta la terra per spiegar la sua forza a pro di quelli che hanno il cuore integro verso di Lui» (2 Cron. 16:9). Vi è qui una verità incoraggiante per i nostri poveri cuori deboli e timorosi, se desideriamo resistere al mondo, alla carne e a Satana. Cristo sarà la nostra forza, e il nostro scudo; Egli «ammaestra le mie mani alla pugna e le mie dita alla battaglia» (Salmo 144:1). Egli «coprirà il mio capo nel giorno delle armi» (Salmo 140:7) e infine «triterà tosto Satana sotto i vostri piedi» (Rom. 16:20). Conservi il Signore i nostri cuori integri verso di Lui nella scena che ci circonda.

10. Capitolo 15: Rivelazione di Dio ad Abramo

10.1 Il scudo e la ricompensa d’Abramo

«Dopo queste cose, la parola dell’Eterno fu rivolta in visione ad Abramo dicendo: Non temere Abramo, io sono il tuo scudo e la tua grande ricompensa». L’Eterno non permetterà che il suo servitore sia in perdita per aver rifiutato le offerte del mondo. Era infinitamente meglio per Abramo essere al riparo dietro lo scudo dell’Eterno che rifugiarsi sotto la protezione del re di Sodoma, aspettare «la sua grande ricompensa» che accettare «i beni» di Sodoma.

La posizione nella quale Abramo è posto all’inizio di questo capitolo rappresenta, in modo mirabile, quella nella quale l’anima è introdotta per la fede in Cristo. Nessun dardo del nemico può penetrare nello scudo che protegge il più debole discepolo di Gesù; e, quanto all’avvenire, Cristo lo riempie. La parte che abbiamo in Lui non si esaurisce mai, la speranza non rende confusi; e l’una e l’altra sono rese infallibilmente sicure dai consigli di Dio e dall’espiazione che Cristo ha compiuta. Godiamo attualmente di queste cose per mezzo del ministerio dello Spirito Santo che dimora in noi; e, poiché è così, è evidente che il credente che segue una carriera mondana, o che si lascia andare a desideri carnali, non potrebbe godere né dello «scudo» né della «ricompensa». Se lo Spirito Santo è contristato non ci farà godere di ciò che costituisce la parte e la speranza proprie del credente.

Così vediamo, in questa parte della sua storia, che quando Abramo fu tornato dalla battaglia ed ebbe rifiutato l’offerta del re di Sodoma, Dio si presenta a lui sotto un doppio carattere: come «il suo scudo» e come «la sua grande ricompensa». Questo contiene un volume di verità pratiche, da meditare.

Pedro

Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 23:08. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com