Il Signore aveva tante e tante volte parlato a questo umile profeta. Egli aveva sperimentato gloriose rivelazioni e potenti unzioni dello Spirito Santo. Sapeva cosa significasse uscire dalla cameretta segreta di preghiera con chiare direzioni da parte del Signore. Ma adesso, è abbattuto, depresso. Si sente rigettato e solo; pensa che Dio abbia smesso di rispondere al suo grido, permette che la vecchia radice dell'amarezza germogli di nuovo, e di conseguenza, diventa irrequieto ed agitato. Ha perso la sua compostezza spirituale, gridando:
"Egli m'ha saziato d'amarezza ... Tu hai allontanata l'anima mia dalla pace ..." (Lamentazioni 3:15,17).
Geremia perse di vista la mano di Dio nella sua vita. Non riusciva più ad avvertire la presenza divina in quello che gli stava capitando. Pensava che adesso poteva contare solo su se stesso, che tutte le direzioni di Dio erano andate a male; che dopotutto, forse, la luce che era in lui non era altro che tenebre.
"Egli m'ha condotto, m'ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce" (Lamentazioni 3:2).
Cosa triste, eppure così frequente per tutto il popolo di Dio, Geremia toccò veramente il fondo. Non poteva sentirsi più abbattuto di così. Sentiamo la sua miserevole disperazione. "M'ha spezzato i denti con della ghiaia, m'ha affondato nella cenere. Tu hai allontanata l'anima mia dalla pace, io ho dimenticato il benessere. Io ho detto: E' sparita la mia fiducia, non ho più speranza nell'Eterno! Ricordati della mia afflizione, della mia vita raminga, dell'assenzio e dell'amarezza! L'anima mia se ne ricorda del continuo, e n'è abbattuta dentro di me" (Lamentazioni 3:16-20).
Pedro